Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: LadyNorin    23/07/2021    3 recensioni
John Watson si era allontanato quanto più possibile da Baker Street. La decisione che lo aveva spinto a fare le valigie era molto semplice: Sherlock Holmes.
Dopo la morte di sua moglie Mary, John decide di allontanarsi da coloro che lo hanno fatto soffrire e iniziare una nuova vita. Ma forse il destino prende le sue decisioni, e nemmeno un uomo razionale come John può contrastarle.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 33:



***



La regina Victoria gradisce il suo tè?”
La bambina saltellò sulla sedia.
Si! Ha detto che ne vuole ancora.” afferrò la teiera di porcellana, compagna di un set da tè con fantasia floreale e bordi in oro, e fece il giro del piccolo tavolino rotondo.
Piano Rosie, non rovesciare tutto in giro.”
No non rovescio nulla.” la bambina diligentemente sollevò la teiera sopra la tazzina, sistemata davanti alla bambola di pezza, e versò il liquido caldo, senza far andare fuori nemmeno una goccia. Poi appoggiò la teiera sul centrino ricamato, e prese la ciotola con i cubetti di zucchero, con l’apposita pinza, ne lasciò cadere uno nella tazzina, e con il cucchiaino girò il tutto.
Brava, sei diventata la maestra del tè.”
La bambina trotterellò seduta al proprio posto.
Anche alla regina Elisabetta piace?”
Sì!- esclamò entusiasta sorseggiando il suo tè. -E a te piace?”
Come sempre. E lo zucchero va bene?”
Sì tesoro è perfetto.”
Il gusto preferito di Rosie era il tè con bacche selvatiche e mirtillo. Per essere ancora così piccola aveva le idee molto chiare su quello che le piacesse o meno.
Come ad esempio, detestava il rosa troppo acceso, preferiva tonalità più tenui, vicino al lilla o al viola. Ci aveva fatto fare l’intera cameretta così. E amava tutte le sue bambole, a cui aveva dato ad ognuna nomi di regine o principesse realmente esistite. Nulla di fantasia. Aveva con sé ancora il cane di pezza Sparky, che aveva da quando era nata. Amava gatti e cavalli; in realtà amava tutti gli animali, ma quelli soprattutto erano i suoi preferiti. Ovviamente sapeva già leggere e scrivere. I suoi preferiti erano i racconti di fiabe con castelli, di avventura, e di mistero.
John spesso e volentieri si domandava come avesse fatto a sviluppare una passione del genere, ma qualche dubbio lo aveva.
Ma lasciamo il tè anche per quando torna papà?”
No tesoro, sarà tardi quando torna. Lo sai che è al lavoro.”
Si perde sempre il tè.” Rosie a quelle parole mise il broncio.
Lo facciamo questo fine settimana. Anzi sai cosa, ci facciamo un bel pic-nic sulla spiaggia.”
Gli occhi di Rosie si illuminarono come piccole stelle.
Davvero?”
Ovviamente. E verranno anche la regina Elisabetta e la regina Vittoria?”
Si!”
La bambina andò a fiondarsi tra le braccia dell’uomo, che rise, accarezzandola sulla testa.
Quando torna a casa glielo diciamo. Sei contenta?”
Tantissimo!”
Le diede un bacio tra i biondi capelli.
Dai vai a finire il tuo tè che poi mettiamo a posto.”
Rosie si staccò dall’abbraccio e tornò sulla propria sedia.
Avevano quasi finito con quel loro, che ormai da qualche tempo, era diventato un rituale pomeridiano, quando un insolito suono attirò l’attenzione dell’uomo. Era un suono lontano, ma lui aveva buon orecchio e si era accorto subito che c’era qualcosa fuori posto, che non centrava nulla con il rumore delle onde o con il vento che spirava forte, un suono meccanico, che non sentiva da anni.
Alzò la testa e guardò fuori dalla piccola finestra del salotto, quella che dava sul sentiero che scendeva lungo la scogliera.
Strinse le labbra.
Che c’è?” Rosie era molto incuriosita da quell’insolito cambiamento.
Le fece segno di tacere e la bambina subito si ammutolì.
Il suono sembrava provenire da dietro la casa. Era come un rombo ovattato.
Passarono alcuni istanti.
Rosie vieni.” l’uomo si alzò dalla piccola sedia.
Che succede?”
Prese la bambina per la mano e la accompagnò fino alle scale, poi si piegò sulle ginocchia per poterla guardare negli occhi.
Ora tu vai in camera tua, chiudi la porta, e ci resti finché non ti vengo a chiamare. Capito?”
Ma…”
Per favore Rosie fa come ti ho detto. Resta in camera tua.”
Che succede.” dal tono più acuto che aveva assunto si capiva che era spaventata.
Niente tesoro mio. Non c’è niente che non va. Però voglio che tu stia nella tua cameretta. Solo per poco te lo prometto.”
La bambina si appese con le sottili braccia al collo del l’uomo, che la strinse a se.
Su vai. Vedrai che non succederà niente.”
Sciolse l’abbraccio, e lei salì svelta le scale.
In quel momento bussarono alla porta dell’ingresso.
L’uomo tornò in piedi e si sistemò meglio l’angolo della camicia che si era sollevato, ma non osò muoversi finché non sentì la porta al piano superiore chiudersi.
La persona dall’altra parte bussò ancora, più forte questa volta.
E dai Sherlock apri, lo so che ci sei!”
Quella voce la conosceva fin troppo bene. Chiuse per un attimo gli occhi, e quando gli riaprì, aprì la porta.
Ah eccoti, finalmente. Da quanto tempo eh?”
Greg Lestrade se ne stava in piedi sulla soglia di quella che Sherlock Holmes considerava ormai da anni, casa.
Non mi dire che dopo tutti questi anni ancora non parli.” lo incalzò il detective.
Sherlock assunse un'espressione scocciata.
Che cosa ci fai qui Lestrade?”
Il detective spalancò le braccia.
Miracolo! Ha ritrovato la voce!”
Hai finito?”
Tu sei sempre molto simpatico vedo. E’ questo il modo di salutare un vecchio amico?”
Sherlock fece una smorfia.
Noi non siamo amici, non lo siamo mai stati.”
Cavolo se sei acido. Mangiato limoni a colazione stamattina? Non mi fai nemmeno entrare per offrirmi un caffè?”
No. Vattene.”
Lestrade sbuffò.
Andiamo, lo sai che non posso.”
Che cosa vuoi da me?”
Ma in quel momento arrivò da dietro le spalle del detective, qualcun altro.
Sherlock spalancò la bocca, in un'espressione scioccata.
Mi sei mancato fratellino, non vieni a darmi un abbraccio?”
Sherlock strinse le labbra e il suo viso si deformò.
Perché siete qui! Andatevene da casa mia!”
Non essere sciocco. Non andiamo da nessuna parte senza di te.”
Come avete fatto a…”
A trovarti? Di certo non grazie al grande detective qui.” Mycroft puntò il pollice verso Lestrade, che si indignò particolarmente.
Ehi! Possibile che voi Homes dobbiate essere sempre così offensivi?”
Ma Mycroft semplicemente ignorò il pover uomo, ed entrò dentro casa, scansando il fratello minore.
Non vi ho dato il permesso di entrare!”
Dov’è il caro John?”
Sherlock irrigidì ogni parte del corpo. Nascose le mani dietro la schiena, e senza farsi vedere lasciò scivolare l’anello dal dito, per nasconderlo nella tasca dei pantaloni.
Non so di cosa stai parlando.”
Ah-ah, divertente fratellino.”
Smettila di chiamarmi così.”
Non dovrei chiamarti fratello?”
No.” il tono di Sherlock era mortalmente serio, e anche lo sguardo.
Quanto sei crudele.”
Non è crudele. Andatevene.”
Credimi tu non vuoi che c’è ne andiamo.”
Ah no? E perché mai? Siete a casa mia, e vi considero degli intrusi.”
Tecnicamente...- si intromise Lestrade. -E’ casa di John. O meglio, di John Doyle.”
Sherlock non poté fare a meno di esprimere sorpresa.
Come…”
Lo so? So fare il mio lavoro.”
Ma per favore. E’ solo grazie a me se li abbiamo trovati.”
Tu non puoi mai darmi un po’ di merito per qualcosa vero?”
Avete finito? Ve ne andate?”
Lestrade prese a fare il giro della cucina. Infilò una mano nel lavandino e tirò fuori due calici di vino usati e lasciati lì dalla sera precedente.
Ti sei dato all’alcolismo o non ti piace più pulire?”
Non sono affari tuoi.”
Il detective sbuffò e andò verso il salotto. Sherlock prontamente si avvicinò in quella direzione.
Stavi dando un party?”
Non sono affari tuoi.”
Ma la smetti? Si può sapere che ti prende? Non ci vediamo da anni e mi tratti così?”
Parla per te.”
Senti io vorrei fare le cose con le buone.”
Con le buone? Cos’è, una minaccia?”
Vedila così fratellino.- si intromise Mycroft. -”John ora è nella sua bella clinica in città se non sbaglio. Fuori ci sono gli uomini di Lestrade in un'auto di pattuglia, in borghese. Pensa se dovessero entrare ora, con tutti i suoi pazienti in sala di attesa, oppure, se fai il bravo e collabori, aspettiamo che abbia finito e sembrerà soltanto che se ne sta andando con degli amici.”
Lo sguardo di Sherlock si riempì d’odio.
Sei proprio un bastardo.”
Piano con gli insulti. Che ti piaccia o meno siamo sempre fratelli, e tu devi fare la cosa giusta. Basta nascondersi. Devi tornare a casa.”
Io sto bene qui, questa è casa mia, e non puoi costringermi a fare proprio niente.”
Greg fece un passo in avanti.
Tecnicamente… Può. Può accusare John di rapimento.”
Sherlock a quelle parole scoppiò a ridere.
Rapimento? Che c’è a Scotland Yard avete proprio voglia di farvi ridere dietro? Come si dovrebbe rapire un uomo adulto che se ne è andato di sua spontanea volontà?”
Se te ne sei andato davvero di tua spontanea volontà perché il caro John ha dovuto falsificare dei documenti e svignarsela come avrebbe fatto un criminale?”
Lo sguardo di Sherlock si accese dalla rabbia.
A causa tua e lo sai benissimo!”
Perché mi sono preoccupato per te e per la tua salute? Sono proprio cattivo.”
Si lo sei. Tu non hai voluto ascoltarmi. Vuoi prendere decisioni al mio posto, cose che riguardano me stesso, perché non puoi controllarmi, e tu odi non controllare ogni cosa.”
Mycroft avanzò con fare minaccioso e puntando un dito contro il petto del fratello minore.
Io mi sono sempre preoccupato per te. Chi ti è venuto a recuperare ogni volta che cadevi nel baratro? Chi ti ha tirato fuori ogni volta che finivi nei bassifondi perché eri troppo strafatto? Io! Non Lestrade, non John. Io! E tu hai preso e te ne sei andato, fregandotene delle conseguenze, che è esattamente quello che fai sempre! Te ne freghi degli altri.”
Sherlock sentì gli angoli degli occhi bagnarsi ma non avrebbe versato una sola lacrima, nemmeno se erano per la rabbia, o per la frustrazione.
Sei solo geloso perché preferisco lui a te. Tu sei sempre stato geloso di quello che avevo o di chi mi dava un minimo di attenzioni.”
E chi Sherlock ti ha mai dato attenzioni?”
Sherlock strinse forte i pugni per evitare di picchiare il proprio stesso fratello.
Greg si mise in mezzo.
Va bene, basta. Non riuscite a fare una conversazione civile voi due.- spinse Mycroft per farlo allontanare. Poi si rivolse al maggiore degli Holmes. -Non dovevamo convincerlo a seguirci con le buone?”
Le buone con lui non hanno mai funzionato.”
Lestrade sollevò le braccia per poi farle ricadere lungo i fianchi.
Che ho fatto di male nelle mie vite precedenti per meritare voi due.
Sherlock, quello che tuo fratello sta cercando di dirti, in modo pacato e gentile se ne fosse in grado; è che dovresti tornare a casa. Intendo a Londra. Capisco perché tu abbia sentito il bisogno di fuggire, dico davvero, credimi. Ma è ora di prendersi le proprie responsabilità, anche se è difficile.”
O magari dovresti fare il tuo lavoro.”
Ma io non posso farlo se tu non collabori! Sei l’unico testimone che ho, non ho altro. Per favore.” il detective sperò che le suppliche potessero bastare. In tutto quel tempo il caso era rimasto freddo, e la cosa non lo faceva dormire la notte. In più aveva dovuto usare tutte le risorse per cercare i due scomparsi. L’unica cosa positiva era che nemmeno il grande Mr. Governo in quegli anni era riuscito a non trovare nulla, almeno questo in un certo senso lo consolava.
Mi dispiace Lestrade…”
Verrai via con noi che ti piaccia o meno, te lo abbiamo detto. Non hai scelta. O tutti sapranno che il tuo amico John è un truffatore. E’ questo che vuoi?”
Sherlock fece per aprire la bocca e ribattere ma un rumore proveniente alle spalle lo fece girare di scatto. Ormai conosceva quella casa meglio delle sue tasche, sapeva distinguere ogni scricchiolio delle assi di legno, i vari suoni provocati dal vento che spirava dal mare o dalla campagna. E quello era stato il preciso scricchiolio di qualcuno che aveva appoggiato i piedi sull’ultimo gradino della scala che portava al piano superiore, dove si trovavano le stanze da letto.
Ehi.- si piegò sulle ginocchia. -Non ti avevo detto di stare in camera tua e non uscire finché non venivo a chiamarti?”
La bambina, che ora si stava dondolando avanti e indietro sui propri piedi, aveva uno sguardo preoccupato, gli gettò le braccia al collo.
Va tutto bene, sto solo discutendo con dei vecchi amici… Ma ora se ne vanno.” la abbracciò e lei lo strinse più forte che poteva.
Rosie? Sei davvero tu? Mio dio ma quanto sei cresciuta!”
Lestrade si era avvicinato per vedere meglio la bambina, ma lei vedendo degli estranei si era riparata dietro a Sherlock.
Sta tranquilla conosco tuo padre da prima che tu nascessi sai? Mi chiamo Greg. Sei diventata davvero grande, wow.”
Rosie stava sbirciando da dietro la gamba di Sherlock.
Ti ha lasciato a fare la babysitter?” Mycroft non sembrava affatto felice della scena.
Sta zitto.” Sherlock sibilò quelle parole tra i denti
Hai fatto proprio un bel miglioramento, ti sta usando per i suoi comodi. Immagino che gli convenga così, mentre lui sta fuori tutto il giorno, avere qualcuno che bada a sua figlia.”
Ti ho detto di chiudere quella maledetta bocca. Non sai proprio niente.”
Mycroft, smettila un po’. E’ solo una bambina.” anche Lestrade sembrava risentito.
Non importa, non cambia nulla. Tu verrai con noi. Lestrade, chiama i tuoi colleghi.”
Sherlock a quelle parole fece un passo in avanti.
No!” Rosie sempre ben nascosta dietro alle sue gambe.
Non ci lasci scelta.”
Verrò con voi ma lasciatelo stare!”
Bene allora. Se hai deciso di essere collaborativo. Metti il cappotto. C’è ne andiamo da qui.”
Lestrade si avvicinò al fianco di Mycroft e iniziò a parlargli all’orecchio.
E dovrebbe essere un mio problema?” il maggiore degli Holmes sembrava molto infastidito da qualunque cosa il detective gli stesse dicendo.
Va bene, va bene, ho capito. Ma io non faccio il babysitter.- diede un'ultima occhiata al fratello minore. -Datevi una mossa.” prese la porta e uscì.
Lestrade sospirò.
Mi dispiace, che sia andata così intendo.”
Non è vero. Come avete fatto a trovarci?”
Ahm…” Lestrade prese un foglio piegato dalla tasca dell’impermeabile e lo allungò a Sherlock.
Sherlock aprì il foglio diviso in quattro parti. C’era un disegno di Rosie, erano disegnati tutti e tre e sullo sfondo c’era la loro casa. Aggrottò le sopracciglia.
Come fai ad averlo?”
A scuola è arrivata una nuova maestra no? Lavorava a Londra come insegnante privata per una famiglia, il padre di questa famiglia lavora per l’ufficio di Mycroft. Credo che lei abbia sentito il tuo nome, quando è venuta qui ha visto il disegno, e ha capito. Sì insomma, le è bastato fare due più due, non è che esistano così tanti Sherlock. Così ha chiamato il suo vecchio capo, e lui ha chiamato tuo fratello. Abbiamo controllato i nomi che ci ha dato, o meglio, quello di John, visto che non potevamo basarci solo sul tuo nome, e così abbiamo scoperto che questa casa è con il suo nome falso, e abbiamo anche scoperto che lavorava allo studio medico in città e alla Casa di Riposo.”
Sherlock deglutì.
Ah...” 
Si sentiva così tremendamente stupido per essersi lasciato fregare da un dettaglio tanto insiginificante. Come aveva fatto a non pensarci? Per uno stupido nome poi. Aveva dato per scontanto che nessuno che potesse conoscerlo sarebbe mai arrivato fino a li. E nonostante non avesse scritto il suo nome su nessun documento ufficile, nemmeno sull’accquisto della casa, era bastato così poco per rovinare tutto. Come sempre. Poteva incolpare solo se stesso e la propria stupidità e presunzione.
Dai, tuo fratello ci sta aspettando.”
Ci sono davvero quegli agenti davanti alla clinica dove lavora John?”
Si. Lo sono andati a prendere, ma aspetteranno che abbia finito il turno.”
Sherlock annuì.
Vieni tesoro.” prese Rosie in braccio.
Dove andiamo?”
Facciamo un bel viaggio.”
Ma papà?”
Lui ci raggiunge quando ha finito il lavoro.”
Ma dove andiamo?”
Sherlock la baciò sulla tempia.
In un bel posto, vedrai ti piacerà.”
E piacerà anche a papà?”
Certo. Sono sicuro di sì.”
Okay. Sei arrabbiato?”
Perché dovrei essere arrabbiato?”
Perché non sono rimasta nella mia stanza. E per il disegno…”
Non potrei mai arrabbiarmi con te. Non hai fatto niente di sbagliato te lo assicuro.”
La sistemò sulla panca all’ingresso, in modo da poterle infilare le scarpe.
Io.. Vi aspetto qua fuori.” Lestrade prese la porta.
Dopo un paio di minuti Sherlock uscì con la bambina in braccio, Gred era rimasto ad aspettarli sul piccolo spiazzo davanti lo casa.
Che c’è avevi paura che scappassimo?”
Visto i precedenti.”
Sherlock fece un piccolo sorriso.
Guarda che potresti anche gongolare un po’ meno.”
E perdere l’occasione per farvi sentire degli stupidi? Perché mai.”
Vedo che non sei cambiato affatto.”
Non sai niente di me.”
Dici?”
Non sapevi niente nemmeno prima se è per questo.”
Hai finito di insultarmi?”
Se ti da così fastidio lasciami qui.”
Bel tentativo.”
Salirono per il sentiero e arrivarono a bordo strada.
Allora? Dov’è la macchina?”
Niente macchina.” Greg attraversò la strada e si incamminò tra l’erba alta. Sherlock lo fissò con espressione poco convinta, restando fermo sul ciglio.
Dai muoviti!” urlò il detective di Scotland Yard.
Sherlock dal canto suo, se avesse potuto, sarebbe fuggito, ma non poteva fare altro che rassegnarsi a quella situazione. Prese un bel respiro, e attraversò la strada. Solo in quel momento si accorse che in lontananza si intravedeva un elicottero, il suono delle eliche e del motore ora arrivava più forte.
Che cos’è?” Rosie sembrava un misto tra l’intimorito e il curioso.
Un elicottero tesoro…”
Oh, bello!”
Sherlock allungò il passo per raggiungere Lestrade.
Lestrade non mi sembra il caso. Credevo ci fosse un auto.”
Mi dispiace, ci sarebbe voluto troppo tempo con una macchina.”
Ma è solo una bambina.”
Mi dispiace.” Greg era davvero dispiaciuto per quella situazione, ma anche lui non poteva fare altrimenti.
Voglio andare!” Rosie dal canto suo sembrava entusiasta di provare questa nuova esperienza, molto più di quanto non lo fossero gli adulti.
Sherlock sospirò e salì a bordo. Si mise sul sedile accanto a quello del fratello e al suo fianco sistemò la bambina, assicurandosi che fosse ben legata con ogni presidio di sicurezza. Greg aveva richiuso il portellone e si stava allontanando, facendo il percorso verso la casa.
Uno dei piloti allungò un paio di cuffie, contro il rumore.
Sherlock ne mise un paio a coprire le orecchie di Rosie, sempre più entusiasta, per lei era come andare sulle montagne russe al luna park, o al parco divertimenti.
Quando i piloti dell’elicottero furono sicuri che tutti fossero protetti e con le cinture ben agganciate, finalmente si sollevarono in volo.
Sherlock strinse Rosie contro al fianco, ma lei era troppo impegnata a guardare fuori il paesaggio che si allontanava sempre di più.
Rosie non aveva mai preso un aereo nella sua ancora breve vita. Avevano fatto dei viaggi per brevi vacanze, soprattutto lungo la costa scozzese, ma erano sempre andati in auto.
Amava sempre provare o scoprire cose nuove ed era tremendamente curiosa, tanto che almeno un paio di volte si era cacciata in ‘piccoli guai’, niente di pericoloso ma era bastato a far venire i capelli bianchi sia a John che a Sherlock.


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Note d’autrice:

TA DAN
A sorpresa il capitolo 33- In realtà avrei aggiornato già settimana scorsa ma sono senza connessione e ne ho approfittato oggi che sto riuscendo ad usare il 4G del cellulare collegato al pc. Non tiratemi le pietre, so che ho buttato un altra bomba diciamo, da capitolo che non ti aspetti (ops). Non do troppi dettagli, ovviamente, altrimenti dove sta il divertimento.
Per quanto riguarda la questione, John e Sherlock che si sono fatti beccare, spero che la questione sia abbastanza chiara ma in caso faccio uno spiegone se qualcuno dovesse avere qualche dubbio.

Bene, non mi dilungo troppo, in realtà spero non mi abbiate abbandonato, so che è trascorso un sacco di tempo dall’ultimo aggiornamento.
Qui procede tutto bene, sto cercando di finire un paio di cose e continuarne delle altre, spero di riuscire a pubblicarne qualcuna in inverno, come avevo già detto.

P.s. sto anche cercando una beta a cui possa interessare aiutarmi con la grammatica (ormai immagino lo abbiate capito da tempo che non è esattamente il mio forte). Se qualcuno fosse interessato mi contatti pure.

Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno aggiunto questa storia tra le preferite e le seguite <3

Sono sia su Instagram che su Facebook per news e quant’altro:

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Aggiornamenti:

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Capitolo 34 Coming Soon

   
 
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