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Autore: LorasWeasley    12/08/2021    1 recensioni
AU [Ushiten | Accenni Iwaoi]
"Di solito, quando nei film si arrivava a un momento del genere, che fosse al cinema o nel suo soggiorno, Tooru iniziava a urlare contro il personaggio nello schermo, per poi lamentarsi con chiunque avesse intorno affermando “queste cose non potrebbero mai succedere nella vita reale! Nessuno è così ottuso!”.
Quello fu il momento in cui si ricredette. Ma, in fondo, doveva aspettarselo da uno come Ushijima Wakatoshi."
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tendo Satori, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Haikyuu - Azienda di articoli sportivi'
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ATTENZIONE: 
Questa storia fa parte della serie "Haikyuu - Azienda di articoli sportivi" MA si può leggere anche senza aver seguito gli altri racconti. Ogni storia racconta il punto di vista di una coppia diversa e sono pubblicate in modo che cronologicamente non vengano fatti spoiler. Se volete leggere quelle precedenti (questa è l'ultima) vi consiglio di andare in ordine di pubblicazione, soprattutto se volete evitare spoiler della Iwaoi, la seconda storia. Nel caso queste però non vi interessano, buona lettura!
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8. La rivelazione


Oikawa si mostrava quasi sempre frivolo e privo di interesse per le cose che contavano. La verità tuttavia, come aveva dimostrato più e più volte, era che Tooru era molto intelligente e sveglio. Appunto per questo si accorse subito del ragazzo che li aveva seguiti fino al bar e che si era poi seduto a un tavolo dall’altra parte della sala, nascondendosi dietro il menù mentre continuava a fissarli.
Iwaizumi non si era accorto di nulla, troppo impegnato nella sua conversazione con Ushijima, Tooru però non riuscì a distogliergli gli occhi di dosso.
S’indispettì ancora di più quando vide che il ragazzo non si era accorto del suo sguardo, perché era troppo preso nel fissare Hajime.
I suoi occhi si assottigliarono e il suo viso si accartocciò in un’espressione risoluta.
Si alzò di scatto e questo portò Hajime a spostare lo sguardo su di lui –Tutto bene?
-Vado solo un attimo in bagno- rispose con un sorriso dolce e tranquillo.
Iwaizumi annuì e tornò alla sua conversazione.
Tooru finse di raggiungere la stanza in questione, ma semplicemente la superò e arrivò al tavolo del ragazzo sedendosi senza problemi di fronte a questo.
L’uomo sembrava avere la sua stessa età, aveva degli sgargianti capelli rossi che nascondeva sotto un berretto nero, ma che non poteva fare nulla per quelle ciocche ribelli che Oikawa vedeva benissimo a quella distanza ravvicinata. I suoi occhi invece erano nascosti dietro degli occhiali da sole rotondi. Occhiali che si tolse non appena vide la sua nuova compagnia, un sorrisetto che non prometteva nulla di buono che si apriva sul suo viso.
-Posso fare qualcosa per te?- domandò con lo stesso tono di voce cantilenante che era solito usare Tooru stesso.
Oikawa capì contro chi si stava preparando a discutere e sorrise a sua volta, allungò le mani sul tavolo e tamburellò con il dito che portava la fede, mostrandola in bella vista mentre annunciava con lo stesso tono dell’altro –Potresti iniziare dal dirmi cosa vuoi da mio marito.
Il rosso sembrò essere preso alla sprovvista, ma riuscì a nascondere quasi subito la sua confusione e rispose tranquillo –Oh? È tuo marito? Ieri sera però non portava la sua fede e non si è fatto problemi a venire a letto con me.
Il battito cardiaco di Oikawa accelerò e, nonostante avesse piena e cieca fiducia nei confronti di Hajime, non poté fare a meno di chiedersi perché quel ragazzo avesse iniziato a mentire in quel modo, soprattutto quando era vero che la sera prima Iwaizumi era tornato a casa tardi, rimasto a sistemare delle cose in ufficio.
C’era solo un’unica cosa da poter fare, oltre che dare un pugno a quell’uomo che aveva anche solo osato insinuare che il suo Hajime potesse essere infedele.
-Ah sì? Se ne sei così convinto perché non mi accompagni al tavolo? Potremmo fare una conversazione interessante.
Il rosso si alzò all’istante –Non vedo l’ora.
Tornarono al tavolo e Oikawa fu il primo ad attirare l’attenzione del duo rivolgendosi direttamente al marito –Iwa-chan! Guarda chi ho incontrato!
Nessun cambiamento avvenne nello sguardo di Hajime, sembrò iniziare a scrutarlo più a fondo come a volersi ricordare di quel ragazzo rosso, che adesso si era tolto anche il cappello, ma quando non trovò nulla nella sua mente tornò a rivolgersi ad Oikawa limitandosi ad alzare un sopracciglio.
Tooru lo conosceva talmente bene da sapere che era troppo educato per domandare ad alta voce “e questo chi diavolo è?”, ma che lo stava silenziosamente chiedendo a lui.
Oikawa sorrise soddisfatto avendo appena avuto le prove che il rosso stava mentendo, si era quindi girato a dirgli di sparire, quando fu Ushijima a parlare.
-Tendo? Che ci fai qui?
Oikawa sbarrò gli occhi e si spostò a fissare l’uomo che aveva appena parlato –Lo conosci?
Ushijima, che di solito manteneva sempre un’espressione calma e serena, mostrava dei piccoli segni di quanto fosse preoccupato per quella situazione, uno di questi fu il suo rispondere alla domanda con un’altra domanda –Tu perché lo conosci?
Il rosso, che ormai aveva un nome, intervenne con un tono quasi sollevato –Quindi non è Ushiwaka tuo marito!
Oikawa fece una smorfia schifata che non riuscì a trattenere –Non insinuare mai più una cosa del genere! Che schifo!
Tornò a sedersi al fianco di Iwaizumi, come se avesse bisogno della sua presenza per scacciare l’immagine orribile che aveva messo nella sua testa quel tipo strano.
Hajime, confuso più di chiunque altro, domandò –Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?
Ushijima e Tendo si stavano fissando con uno sguardo indecifrabile, come se entrambi fossero pronti a difendersi dalle parole dell’altro anche se nessuno dei due aveva intenzione di attaccare primo.
Oikawa sbuffò e spiegò –Ho notato che questo tipo ci spiava da prima e pensavo stesse guardando te, così sono andato a chiarire le cose. Lui ha detto che aveva scopato con te ieri sera, ovviamente non gli ho creduto e l’ho fatto avvicinare per sistemare la situazione. Solo adesso mi sa che stava parlando di Ushijima… oh mio Dio… come si fa a voler scopare volontariamente quel pezzo di legno? Ho i brividi al solo pensiero!
Iwaizumi gli diede una gomitata che gli fece morire il successivo insulto in borbottii per il dolore.
-Ci stavi spiando?- domandò Ushijima senza distogliere lo sguardo dal nuovo arrivato.
Questo si mise subito in posizione di difesa, con le braccia incrociate sul petto, e sbottò –Voglio solo capire qual è il tuo cazzo di problema!
Ushijima sembrava essere caduto dalle nuvole –Il mio problema? Non so di che stai parlando.
Oikawa si accorse con orrore che l’altro era totalmente serio mentre lo diceva.
-Sai benissimo che mi piaci eppure continui a trattarmi come se fossi solo una buona scopata, tornando ogni volta che tu ne senta il bisogno! Volevo solo sapere cosa cazzo ti frenasse! E sai, forse sarebbe stato meglio se tu fossi stato davvero sposato, a quel punto avrei avuto un motivo valido per farmene una ragione mettendomi il cuore in pace. Ma così mi fai solo esasperare!
Il rosso non sembrava interessato al fatto che fossero in un bar circondati da altre persone e che quelle più vicine a loro, presumibilmente, avevano sentito tutto.
Ushijima, dal canto suo, sembrava sempre più confuso, poi disse la peggior frase che si potesse mai dire dopo un discorso del genere –Ma noi siamo amici.
Di solito, quando nei film si arrivava a un momento del genere, che fosse al cinema o nel suo soggiorno, Tooru iniziava a urlare contro il personaggio nello schermo, per poi lamentarsi con chiunque avesse intorno affermando “queste cose non potrebbero mai succedere nella vita reale! Nessuno è così ottuso!”.
Quello fu il momento in cui si ricredette. Ma, in fondo, doveva aspettarselo da uno come Ushijima Wakatoshi.
L’espressione di Tendo cambiò, come se qualcosa dentro di lui si fosse appena spezzato. Infine rispose con voce fredda –Allora immagino che tu faccia sesso con tutti i tuoi amici.
Iwaizumi scelse proprio quel momento per alzarsi e afferrare per un braccio Tooru aspettandosi che facesse lo stesso, sembrava in imbarazzo e con urgenza affermò –Noi andiamo.
Oikawa gli lanciò uno sguardo allibito. Era uno di quegli eventi che capitavano una volta sola nella vita, uno di quei racconti che avrebbero tenuti occupati i dipendenti dell’azienda per mesi! E Hajime voleva farli andare via? Tooru non aveva nessuna intenzione di spostarsi da quella sedia.
Sfortunatamente, fu però il rosso a porre fine a quella discussione rivolgendosi a loro –Non preoccupatevi, tanto stavo andando io.
Si girò e scappò via, sparendo quasi subito in mezzo alla folla dopo aver lanciato un ultimo avvertimento al moro –Non farti più vedere!
I tre ragazzi rimasero a fissarsi in un silenzio carico d’imbarazzo. Ovviamente non era un vero e proprio silenzio considerando che intorno a loro la gente continuava a parlare, ridere e urlare, facendo rumore con le tazzine, i macchinari e le sedie che venivano spostate.
Dopo circa dieci secondi Tooru esplose –Davvero non lo inseguirai?
Ushijima sbatté le palpebre come tornando al presente dai suoi pensieri –Ma ha detto…
-Oh mio Dio!- urlò ancora più forte mentre alzava le braccia al cielo –Corri! Chi se ne frega di quello che ha detto? Se ti piace, dovrebbe saperlo!
Oikawa pensava che a quel punto Ushiwaka avrebbe perso altro tempo ad analizzare le parole che gli erano state dette, ma stranamente si alzò di scatto a sua volta e seguì la scia di Tendo.
Sul volto del castano si aprì un sorrisetto soddisfatto e Hajime si strinse al suo fianco dopo essersi seduto nuovamente –Dandogli quel consiglio penso sia stata la prima volta in tutta la tua vita che hai fatto qualcosa di carino per Ushijima.
Tooru si appoggiò contro il suo petto –Certo, puoi dire che ho fatto qualcosa di carino… o puoi dire che mi sono trovato il nuovo passatempo per i prossimi mesi. Spero che si mettano insieme!
 
Tendo, mentre correva via, stava provando così tante emozioni che non riusciva a pensare lucidamente.
La prima volta che aveva incontrato Ushijima in un bar notturno l’aveva trovato bello e attraente, gli si era avvicinato pronto a flirtare per farsi portare a letto, cosa che effettivamente era successa ma in modo quasi strano.
Ushiwaka l’aveva trattato tutto il tempo con più rispetto di quello che si solito meriterebbe uno sconosciuto che si era avvicinato solo per il sesso, offrendogli da bere e chiedendogli della sua vita con reale interesse. Tendo dovette dirgli in modo chiaro e tondo che voleva scopare e, dopo che il moro aveva annuito, aveva addirittura pagato una costosa camera d’albergo trattandolo tutto il tempo con delicatezza e una particolare attenzione.
Non era stato il miglior sesso della sua vita, ma era di sicuro stato quello che più gli era rimasto impresso nel cervello.
Aveva pensato spesso a quello strano uomo fino a quando, due settimane dopo, l’aveva rincontrato nello stesso bar. Una forza invisibile lo spinse ad avvicinarsi nuovamente a lui e rimase sorpreso nel notare che l’altro ricordava ancora il suo nome e, quando finirono nuovamente in una camera d’albergo, le cose che gli piacevano.
Iniziarono a incontrarsi sempre più spesso e Tendo si rese conto che si stava affezionando sempre di più. Non si erano scambiati numeri di telefono, non parlavano se non come “preliminare” e non erano mai stati a casa dell’altro, ma nonostante tutto Wakatoshi continuava a trattarlo come se fosse qualcuno d’importante e questo portava Tendo a innamorarsi giorno dopo giorno.
Aveva provato diverse volte a chiedere in modo sottile all’altro se avesse voluto provare a iniziare qualcosa di più serio, a intraprendere una relazione senza troppi impegni e vedere come sarebbe andata, ma Ushijima non aveva mai colto i segnali o forse, cosa più probabile, non voleva semplicemente farlo, così Tendo provò a cambiare tattica. Iniziò a cercare di capire dai suoi discorsi o dai suoi comportamenti se era frenato da qualcosa, se magari fosse già sposato o se dovesse fingere di essere etero. Purtroppo però non aveva avuto molte rispose neanche in quel campo.
Continuò a camminare con più rabbia mentre si malediva per ciò che aveva deciso di fare solo mezz’ora prima: si stava dirigendo ad aprire la sua cioccolateria quando l’aveva visto per strada insieme ad altri due uomini e, prima di poter pensare lucidamente a quello che stava facendo, aveva nascosto i suoi capelli dietro un berretto, aveva indossato degli occhiali da sole e aveva seguito il trio.
-Satori, aspetta!- sentì la voce di Ushijima alle sue spalle e si bloccò nel rendersi conto che aveva usato per la prima volta il suo nome.
L’altro era riuscito a raggiungerlo solo perché in strada c’erano poche persone e i suoi capelli rossi erano stati facili da notare e inseguire.
Tendo si girò per affrontarlo mentre sospirava afflitto –Cosa?- domandò poi, con il tono di chi era già deluso e non si aspettava nulla.
Il moro sembrava non avere idea da cosa iniziare, Tendo lo vide portarsi una mano ai capelli e borbottare –Non avevo capito nulla di quello che volevi…
L’aveva detto con un tono di voce così carino e pentito che al rosso venne quasi da ridere e abbracciarlo. Era decisamente messo peggio di quello che pensava.
-Senti- provò a tranquillizzarlo –Va bene se non vuoi avere una relazione con me, mi rendo conto che…
-Tu mi piaci.
Lo sovrastò l’altro impedendogli di continuare, dicendo quelle tre semplici parole con una tale serietà da non poter assolutamente pensare che stesse mentendo o che lo stesse dicendo solo per la situazione.
Tendo spalancò gli occhi e non rispose in alcun modo, sia perché era rimasto senza parole sia perché l’altro sembrava volesse continuare a parlare, ma era in difficoltà nel trovare le parole.
-Oikawa dice spesso che sono una persona ottusa, quindi immagino che debba riuscire in qualche modo a spiegarti tutto quello che sta passando nella mia testa in questo momento.
Questa volta il rosso non riuscì a trattenere il sorriso divertito che gli spuntò sul viso e gli lasciò prendere il suo tempo senza mettergli alcuna fretta.
-Tu mi piaci... in modo diverso. Ma tutte le persone mi piacciono in modo diverso. Tipo Oikawa mi piace perché è sincero o Iwaizumi mi piace per il suo modo diligente di lavorare.
Tendo annuì per fargli capire che stava seguendo il discorso–D’accordo.
-E tu mi piaci perché sei divertente, sei diverso e sono… felice quando passo del tempo con te.
-Anche io sto bene con te.
-Solo che non avevo capito che mi piacessi come più di un amico fino a quando non hai chiesto se vado in giro a fare sesso con i miei amici. Non è assolutamente una cosa che faccio e, a pensarci adesso, non è proprio una cosa che vorrei fare. Mi piace baciarti e fare l’amore con te, mi piaci tu.
Più parlava e più la sua espressione si faceva convinta, come se si rendesse conto delle cose che diceva solo dopo averle pronunciate.
Questa volta Tendo rise –Ti ho davvero fatto avere questa rivelazione proprio adesso?
Ushijima sembrò sentirsi ancora più in colpa –Scusami…
Il rosso gli prese la mano –Va bene, non devi scusarti. Ma puoi portarmi a cena fuori stasera! Oh, e puoi darmi il tuo numero di telefono!- rise.
Il moro annuì e gli porse il telefono così che l’altro potesse appuntare il suo numero, quando glielo restituì non poté fare a meno di vedere che i due amici dell’altro, che prima erano al bar con lui, erano nascosti (non troppo) dietro un muro e continuavano a guardarli in attesa.
-I tuoi amici ci stanno spiando- annunciò riportando lo sguardo sul ragazzo di fronte a sé.
Wakatoshi non ebbe bisogno di girarsi a controllare per credere alle sue parole, alzò le spalle e rispose –A Oikawa è sempre piaciuto farsi gli affari degli altri.
Tendo fece un sorrisetto –Allora dovremmo dargli qualcosa da guardare.
E, prima che l’altro potesse chiedere spiegazioni, si spinse in avanti per baciarlo.



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Note autrice per chi aveva letto anche le altre storie:
Mi sembra solo ieri quando iniziato a pubblicare il primo capitolo della prima storia, e adesso eccoci qui alla fine di tutto.
Questa OS è particolare rispetto alle altre, perché tutte sono raccontate dal punto di vista dei due protagonisti della coppia principale, mentre qui è principalmente raccontata da Oikawa. L'ho fatto perché personalmente penso che sia stato molto più divertente e completo far vedere quella prima parte da un punto di vista esterno.
Come cronologia siamo circa 4/5 anni dopo la Iwaoi. Sì, si sono sposati abbastanza in fretta (non però prima della daisuga), ma hanno già aspettato troppo tempo. Inoltre il padre di Oikawa stava aspettando solo questo dal momento che il figlio gli aveva detto che non avrebbe preso il suo posto nell'azienda. Ufficialmente Hajime ha preso il cognome di Oikawa, ma tutti, compreso Tooru stesso, continuano a chiamarlo con il suo vecchio cognome per evitare di fare confusione e perché Tooru non abbandonerebbe mai il suo "Iwa-chan".
Parlando della coppia principale invece, non potevo non dare una gioia a quel povero di Ushijima. Dopo che ha praticamente fatto il babysitter a chiunque e gestito i problemi d'amore (non proprio direttamente) di tutti i suoi dipendenti, doveva avere un lieto fine anche lui. Tendo continuerà ad avere la sua cioccolateria, ma adesso anche lui fa parte di quell'azienda, principalmente va lì per insultare e fare scherzi a Oikawa (non si scorda mica tutte le cose brutte che ha detto al suo nuovo ragazzo).
Quindi nulla, pregate per tutti i dipendenti e sappiate che hanno lo psicologo gratuito.
Spero che la serie vi sia piaciuta, se avete domande su coppie o cose che potrei aver lasciato in sospeso non preoccupatevi a chiedere! Sarò sempre a vostra disposizione!
Un bacio,
Deh

P.S. Per chi continua a seguirmi, sappiate che domani parto e mi prenderò una decina di giorni di pausa dalle pubblicazioni. Tornerò il 24 con tutte le nuove OS/long che ho già preparato (principalmente sakuatsu e kuroken, ma non mancano mai tutte le altre coppie secondarie), inoltre ho già pubblicato sul mio profilo più di una ventina di storie in questo fandom e sto pubblicando una long estiva con tutte (e davvero sono proprio tutte) le coppie più amate, si chiama "Summertime" e mi farebbe davvero piacere se riusciste a passarci! Buone vacanze <3
  
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