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Autore: BlackMist96    18/08/2021    0 recensioni
[Fantasy]
Nel momento del bisogno, un personaggio misterioso che si fa chiamare "Pinguino", assembla un gruppo di razze e classi diverse.
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Salve a tutti, questa è la mia prima storia su EFP, tuttavia questa storia non è di mia realizzazione, ben si di un mio amico che si è ispirato alle nostre sessioni di Drizzit, un gioco di ruolo parodia di D&D che molti di voi conosceranno. Io mi sono limitata a correzioni o piccole aggiunte, il resto è interamente di produzione del mio amico.
AVVISO che molti nomi e fatti sono ispirati a film, serie tv e anime hai quali il mio amico si interessa maggiormente, come Star wars, film e serie tv marvel, ecc...
Spero la storia sia di vostro gradimento :)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il gruppo ritornò nella casa di Pinguino con Liupe legata e ancora priva di sensi grazie al pugno inflitto da Lory.

“Dove mettiamo questa specie di Cane?” Chiese Drako poco dopo esser entrato nella casa.

Reyna prese una sedia: “Mettiamola comoda, ma leghiamola ben stretta. Questa bastarda è veloce.” 

“E’ una Cobolda” intervenne Tyranus che si teneva ancora la spalla dove era stato ferito.

“E’ nella sua natura essere rapidi e scaltri. Quindi facciamo molta attenzione.” concluse il maghetto.

Lei è tutto tranne che scaltra Maghetto…” pensò Lory che si era appoggiata ad una parete con le braccia incrociate. Lilith si avvicinò a lei: “Stai bene Lory?”

Lory non tolse lo sguardo dal gruppo che stava legando Liupe alla sedia: “Liupe è una stronza bambina. Non fidarti di quello che dice e non ti avvicinare a lei.” Lilith annuì alla sua maestra ma non riusciva a capire se era preoccupazione o ira. 

In pochi minuti il gruppo legò alla sedia il Coboldo che era ancora nel mondo dei sogni.

“Da quando facciamo prigionieri?” Intervenne Pinguino che era uscito dal suo studio.

Bella domanda…” pensò Lacer, che ancora non capiva l’utilità del Coboldo.

“Non è un prigioniero, diciamo che è un ospite.” Intervenne Lilith con un sorriso tirato. 

Tutto il gruppo la guardò con imbarazzo a quella sua battuta e Pinguino alzò il sopracciglio sinistro: “Non sapevo che gli ospiti si legavano come salami.”

Lory sbuffò e intervenne: “Questa merda ci stava seguendo dal mercato.” A quelle parole pinguino squadrò Lory e tutti I partecipanti.

“Vi stava seguendo?” chiese Pinguino al gruppo interrompendo Lory. “E come mai ora sta dormendo?”

“Ci ha aggredito.” rispose Lory con rabbia. “E io l’ho mandata nel mondo dei sogni con un bel pugno nei denti.”

Pinguino guardò Lory con curiosità: “Sapete il perchè Vi seguiva o perché vi ha attaccato?”

Lory non rispose e per la verità lei aveva aggredito Liupe senza sapere il come mai la stava seguendo, ma conoscendo la natura della cobolda sicuramente non era niente di buono, meglio prevenire che curare no?. Ancora una volta le sue emozioni le avevano giocato questo scherzo, ma nessuno l’avrebbe punita, forse.

“Ha importanza Pinguino?” chiese Reyna intervenendo in modo severo. 

“Ha messo fuori combattimento Drako e Tyranus in pochi istanti. Ha evitato un mio attacco come niente.” concluse la Dracomante. 

Pinguino non rivolse lo sguardo a Reyna ma guardò Tyranus e Drako e videro che era deluso visto che erano stati messi fuori gioco da un singolo Coboldo. Giorni di addestramento e il risultato era questo. 

“Forse ha importanza sputa fuoco!” Liupe si svegliò e rispose alla domanda di Reyna che aveva posto a Pinguino. Il gruppo guardò la Cobolda che stava fulminando Lory con lo sguardo. Poi un sorrisino a presa di giro e a questo affronto Lory si avventò su di lei offendendola in tutti i modi possibili ma fu bloccata da Tyranus e Reyna. La cobolda a questo gesto iniziò a ridere. “Sei sempre la solita idiota Loreley. Non cambierai mai.” inveì Liupe.

“Ti cambio la tua faccia con i pugni brutta puttana!” Continuò Lory cercando di sfuggire alla presa dei suoi due compagni e la cosa divertì moltissimo la cobolda. 

“Basta così Lory!” Urlò Pinguino che si era stancato di questo siparietto tra le due ragazze. Rivolse la sua attenzione verso l’ospite legato alla sedia.

“Perchè inseguivi il mio gruppo?” chiese Pinguino in tono gentile. 

“Perchè ho delle informazioni che possono aiutarvi contro le Termaganti e i suoi alleati.” rispose con un sorriso la Cobolda.

Stronzate!” pensò Lory che si stava calmando. 

“Perchè non ce l’hai detto subito?” chiese Lilith che si avvicinò alla loro ospite, che a quella domanda scoppiò a ridere di gusto.

“Perchè la Vostra stolta compagna assassina ha cercato di uccidermi appena mi ha visto.” rispose Liupe.

“Posso sempre provvedere!” disse Lory a denti stretti. 

Pinguino ignorò il commento dell’assassina e si concentrò sempre sulla Cobolda: “Che tipo di informazioni?” 

Liupe guardò con intensità Pinguino prima di rispondere: “Un avamposto delle truppe di mercenari è nelle campagne di Gulfingard, verso il confine a Nord. Un viaggio di quattro giorni a cavallo. In quel avamposto ci sono alcuni piani delle Termaganti.”

“Da chi hai avuto queste informazioni? E come fai a sapere che stiamo cercando di fermare quella bastarda infernale” chiese Tyranus che si era avvicinato, mentre Lacer si era acceso la pipa e iniziò a fumare. 

“Sono una ladra, mi sono imbattuta in uno di questi mercenari e ho rubato un dispaccio con una lettera, la quale si trova nella mia tasca esterna della mia veste. In quella lettera ci sono i dettagli. Peccato che sono legata e non posso passarvela.” rispose Liupe che osservò il Necromante con grande curiosità. “E per quanto riguarda il tuo secondo interrogativo, beh… la gente a Topple, soprattutto i soldati, hanno la lingua lunga. In un giorno tutta Gulfingard sapeva della vostra eroica difesa contro i mercenari del Traditore Pattion.” Tyranus osservò la Cobolda, nonostante sembrava sincera c’era qualcosa che non lo convinceva e non era l’unico a pensarla così.

“E’ sicuramente una trappola! Non possiamo fidarci di questa serpe!” intervenne Lory sempre arrabbiata.

“Io sono una serpe eh? Te invece cosa sei? Una fallita e la vergogna del tuo clan e di…. LUI!” disse la Cobolda sottolineando bene la parola LUI.

Lory era furibonda, ma prima che poteva fare una mossa Pinguino intervenne: “Reyna porta fuori Lory. E’ un ordine!” Lory uscì da sola di gran carriera furente di rabbia a quelle ultime parole di Liupe. Era la vergogna del suo clan e del capo clan? la cobolda non aveva neanche la più pallida idea di cosa stava dicendo, dopo tutto quello che stava passando le parole della ladra erano una vera e propria offesa alla sua persona. Reyna la seguì tenendosi pochi passi dietro di lei. 

Mentre nella sala dove era legata Liupe c’era sempre tensione ma senza Lory si era un po’ alleggerita. Dopo alcuni istanti di silenzio fu Lacer ha prendere la parola mentre continuava a fumare: “Se dice la verità e in quel avamposto ci sono delle informazioni utili per la nostra causa, bisogna tentare.” Pinguino rivolse a Lacer uno sguardo serio, mentre il resto del gruppo era un po’ perplesso.

“E se invece è una bugia siamo morti!” Rispose a tono Lilith che non voleva credere alle parole del Sauriale, aveva sempre pensato che Lacer fosse un saggio ma ora stava pensando tutto il contrario.

Lacer si avvicinò al camino e svuotò la sua pipa pensando alle parole incredule di Lilith, ma rimase della sua idea: “E’ un rischio che bisogna prendere Lilith. Potremmo avere del vantaggio strategico sulle Termaganti.” 

Lilith si stava arrabbiando con il Sauriale: “Sei un pazzo. Ha cercato di ucciderci. Ha ferito Tyranus alla spalla-”

Liupe dopo aver sbuffato intervenne interrompendo il discorso di Lilith: “Come o in quale lingua ve lo devi dire? Mi avete attaccato Voi per primi. Mi sono solo difesa branco di idioti.”. Poi guardò il Necromante con curiosità. 

“ZITTA DONNA PELOSA!! ” Urlò Drako infuriato, più per l’astinenza da birra che per la situazione che si stava creando. Lilith guardò la Cobolda con uno sguardo di rabbia, stando tanto con Lory per l’addestramento  la cacciatrice diventava sempre più sicura e aggressiva nel combattimento: “quindi scordatelo Lacer. Io non mi fiderò mai di una che ha pugnalato uno dei miei amici.” concluse la cacciatrice puntando il dito verso il sauriale. 

“Perchè non le strappiamo tutto il pelo? Poi la cuciniamo a fuoco lento e ci beviamo una birra?” Intervenne Drako che fu totalmente ignorato dai suoi compagni.

Questo gigante è il più stupido essere che ho mai incontrato.” pensò Liupe un po’ divertita dalla situazione. 

“ Cerchiamo di stare calmi e ragionare. Litigare tra noi non serve a nulla.” Intervenne Tyranus mettendosi fianco a Lilith. “Forse è il suo gioco?” pensò il Necromante.

“Tuttavia, vorrei sapere il tuo pensiero Pinguino. Sei troppo silenzioso.” Concluse il Necromante girandosi verso Pinguino, incrociando le braccia. 

Pinguino prese da una credenza una bottiglia di Vino e dei calici appoggiando il tutto sul tavolo della sala. Versò il liquido rosso in uno dei calici e si avvicinò alla Cobolda: “Hai sete? E’ del buon vino.”

Il gruppo rimase sbalordito, tutti tranne Lacer che aveva capito che Pinguino voleva avere la fiducia di Liupe per capire se si potevano fidare di lei o meno.

“Pinguino ma cosa…” disse Lilith, che fu fermata da Tyranus che le aveva messo una mano sulla spalla.

“Lascialo fare.” disse il Necromante con un sussurro a Lilith, che annuì con la testa. 

Liupe guardò l’uomo che le stava offrendo il vino e con un sorriso rispose: “Mi vuoi avvelenare uomo? In molti hanno cercato di eliminarmi con questo trucchetto. Ritenta!.” 

Pinguino sorrise e bevve tutto il vino che era nel calice. “Visto? Niente trucchi.” Ritornò verso il tavolo e versò la bevanda in un altro calice rioffrendolo a Liupe che annuì. Pinguino appoggiò il calice sulle labbra della Cobolda e iniziò a bere il vino a grandi sorsi. 

“Grazie.” disse Liupe in tono gentile verso Pinguino che sorrise alla Cobolda. 

“Attendiamo Lory e Reyna per decidere cosa fare.” disse Pinguino che si sedette, cosa che fecero tutti i presenti.

 

Lory era furiosa, stava camminando molto velocemente e ogni tanto stava scalciando qualche sasso che trovava sul sentiero. Sentì che Reyna la stava seguendo a distanza.

“Voglio stare un po’ da sola.” disse Lory che stava rallentando

Reyna si era avvicinata alla ragazza, anche se i primi tempi erano un po’ in disaccordo su molte cose, tutt’ora lo erano, la Dracomante si era affezionata all’assassina.

“Volevo solo dirti che se hai voglia di parlare io ci sono.” disse Reyna gentilmente, quasi come una madre.

Lory si voltò verso la compagna di avventura: “Liupe è viscida. Le piace fare la vittima. Ma la verità è che lei importa solo se c’è qualcosa che porti profitto a lei. E adora creare il confusione. E’ una volta gabbana, non appena vedrà che la situazione non le tornerà più a suo favore ci lascera tutti in un mare di merda!” urlò Lory che stava sfogando tutta la sua rabbia che aveva con la Cobolda.

“Vi conoscete bene?” chiese Reyna sempre con un tono simile a quello materno che a quello della sorella maggiore. 

Lory fece una risata, mentre scalciava un altro sasso: “Faceva parte del Clan degli assassini. Io stavo alle regole e lei voleva fare quello che le pareva. Il problema è che faceva ricadere la colpa sempre in altri quando le cose si mettevano male e lei passava sempre per la brava e piccola Liupe, prendendo meriti che non si meritava.” Reyna capiva che le due erano in competizione e che probabilmente Liupe ha cercato di fregare Lory in qualche modo.

“Liupe è falsa da quando era una bambina. Una volta siamo state assegnate ad una missione insieme. Avevo organizzato il piano perfettamente ma lei, testa di cazzo com’è, fece quello che le pareva e andò tutto a puttane.” Lory era sempre più arrabbiata.

“Cercai di riparare il suo errore ma non ci riuscì e per scappare ho dovuto uccidere delle persone che non erano il mio obiettivo. Cosa che il Clan degli assassini è severamente vietato. La cosa più bella è che Liupe inventò una bella storiella e fui punita dal mio capo clan con una decina di frustate. Lei prese solo qualche pugno da qualche scagnozzo.”. Reyna poteva sentire in quelle parole molto dolore ma sapeva bene che quel dolore aveva fortificato Lory. 

“Poi un giorno ha cercato di rubare una reliquia molto preziosa al nostro capo clan per venderla per un po’ di Corone ma quella stupida non aveva ben capito che LUI è dieci passi avanti a tutti e la cacciò fuori dal clan. E così lei si è unita alla gilda dei Ladri. Una feccia senza precedenti. Niente regole, niente onore. un solo pensiero: la ricchezza! Creano bugie per cercare di sopravvivere.” Il tono di Lory passò dalla rabbia al disprezzo per poi ritornare subito alla rabbia: “Non si deve MAI più permettere di dire che sono la vergogna del mio clan. Ho fatto sempre tutto il possibile per il mio capo clan e ho sempre eseguito gli ordini come un bravo soldato. Non accetto da una sporca ladra bastarda quelle parole! Mi da della vergogna, ma non sa che la mia situazione è parecchio ben diversa da quella che crede nella sua testolina bacata fatta di inganni e furti...perchè se fosse come dice lei...” la ragazza esitò un momento alle ultime parole, anche se interagiva poco con la draghessa era evidente che in qualche modo ed in un modo tutto loro avevano stretto una sorta di amicizia “...non avrei avuto bisogno di fuggire così a lungo…” le ultime parole furono quasi un sussurro.

Reyna appoggiò la mano sulla sua spalla, un gesto che a Lory non piaceva per niente ma sentì del calore positivo, ancora un segno di affetto verso di lei, grazie a questi segni iniziò a pensare che forse aveva trovato qualcosa che si poteva avvicinare ad una famiglia, anche se aveva molti dubbi su tutti: “Lory ascoltami; capisco che tu sia arrabbiata con la Cobolda per quello che ha fatto. Credimi lo sarei anche io. Sono sicura che non sei la vergogna del tuo Clan, del tuo capo clan e ti dico che sei un elemento fondamentale per noi…” Lory sbarrò gli occhi a quelle parole gentili, nessuno le aveva mai detto che era fondamentale per qualcuno, nemmeno Artemide che considerava un padre o qualcosa di più, in effetti lui aveva un modo alquanto diverso per farle intendere che era importante, ma non era un modo esattamente carino. “… Ma abbiamo un’occasione unica, informazioni sulle mosse della Termagante. So che è rischioso ma dobbiamo tentare.”

Lory esitò per un momento guardando la dracomante, poi sbuffò: “Va bene lucertolina! Ma lei verrà con noi, se ci tradisce la scuoio viva, d’accordo?” 

Reyna sorrise: “Abbiamo un accordo Ragazzina.”

Lory fece un piccolo sorriso sotto la maschera. Le due ragazze tornarono dopo pochi minuti nel nascondiglio di Pinguino. 

Le ragazze entrarono nella sala, Lory si avvicinò a Liupe che vedendola fece un sorrisino per sbeffeggiarla nuovamente ma Lory non diede peso e la fissava in silenzio.

“Cos’è? Chi ride per prima perde? Come fanno i bambini? Beh probabilmente il tuo cervello non si è sviluppato.” disse Liupe con una piccola risata, stava cercando in tutti i modi di provocarla.

Lory non cadde nella trappola della Cobolda e si rivolse ai suoi compagni: “So che sembra assurdo quello che sto per dire, ma dobbiamo rischiare se vogliamo cercare di fermare le Termaganti.”. Il gruppo la osservava e Lilith sembrava quella contraria a quelle parola, l’assassina se ne accorse: “Lo so che sembra una follia bambina, ma se dobbiamo fermare questi Demoni e mercenari è l’unica possibilità che abbiamo. Fidati di me...”. Lilith annuì.

Lory poi si voltò verso Liupe: “E tu, sottospecie di cane, verrai con noi. Se cerchi di fregarci, attaccherò la tua pelliccia in una delle pareti di questo posto, afferrato?”

Liupe sorrise: “Sempre le minacce. Non sai fare altro. Sei imbarazzante Loreley.”

Lory rispose breve e concisa “perché con te solo quelle funzionano e sembra che solo quelle il tuo cervellino riesca ad elaborare. Infondo sei “l’idiota che ha cercato di fregarlo” fallendo miseramente, l’unica imbarazzante tra me e te, sei soltanto tu” e detto ciò andò verso le scale per andare nella sua stanza per allontanarsi dall’ospite scorbutico che avevano portato nel loro nascondiglio.

Una volta entrata nella stanza, chiuse a chiave e si tolse la maschera. La posò sul tavolo e si passò le dita della mano destra sulla sua ferita nel volto, poi andò a sdraiarsi sul letto per riflettere su tutto quello che le stava succedendo in queste ultime settimane, ed all’improvviso, un pensiero le balzò alla mente. Lui la stava indubbiamente cercando, se fosse rimasta troppo tempo con il gruppo sarebbero state vittime innocenti del suo ossessionato capo clan, questa faccenda con Pinguino e le termaganti doveva concludersi il più presto possibile o sarebbe stata una tragedia.

 
   
 
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