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Autore: Dioni    23/08/2021    1 recensioni
In un mondo di eroi,mostri,uomini e dei,dove immense nazioni si fanno guerra per la supremazia,Milziade,un uomo dalle mille professioni e abile combattente viene contattato da Lucilla,una giovane sacerdotessa di Apollo per scortarla fino alla città-stato di Aegis,dove sa di poter trovare rifugio dalle grinfie di Nova,l'impero che lui legioni si spandono sempre più per posare il vessillo della'aquila dorata su nuove terre e su nuove razze e dal suo imperatore,Lucio Cornelio Silla,il segreto per la quale la ragazza e perseguitata,intrecciando così il suo destino con quello del mercenario,trascinandolo in un avventura che li porterà alla ricerca di un antichissimo potere,pari forse a quello degli dei stessi e che nelle mani sbagliate può cambiare il destino del loro mondo per sempre.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Secondo giorno insieme,secondo giorno che non li poteva vedere,il manichino,la decorazione da giardino,lo sbarbatello e raggio di sole,come li definiva Milziade. Si ritrovarono tutti insieme nella stanza del mago,che era divenuta temporaneamente la stanza di Lucilla,dove poco alla volta la principessa si stava riprendendo dalle ferite riportate durante il suo rovinoso arrivo in città. Nella stanza la luce del sole illuminava la stanza con una luce splendente e carica di energia,che agli occhi della ragazza era la manifestazione presente,ma intangibile dello sguardo di Apollo sulla loro missione.

Che bello,sono felice che possiamo mangiare tutti insieme allo stesso tavolo. Magari sta mattina riesco a mangiare qualcosa.”,disse la ragazza placidamente.

Lucilla era ancora vestita con la veste del giorno precedente ed era ancora pulita dato il fatto che era rimasta tutto il tempo a letto e a malapena era riuscita a fare qualche passo senza rischiare di crollare a terra,a causa della spossatezza e dei forti dolori alle viscere,ancora ustionati per la grande energia che aveva usato per creare il carro attraverso il suo potere. Ma dopo essere stata accuratamente visitata dal mago e fatto bere un infuso nauseabondo a base di erbe,radici e incantamenti medicamentosi si sentiva più energica e frizzante,ma ancora incapace di riprendere il viaggio a piene forze. Si sedette insieme al resto del gruppo ad un tavolo dove solitamente il mago ci teneva sopra piatti,ciotole e contenitori di vario genere,dove all'interno teneva ingredienti di origine minerale polverizzati,tra questi anche di gemme preziose,come il rubino,lo zaffiro e il topazio. Ma per quella mattina avrebbe contenuto solo piatti e ciotole contenenti qualcosa di ben più comune ma molto più sostanzioso,la colazione. Era stata ordinata appositamente dal mago affinché Lucilla potesse iniziare la giornata con tutta la comitiva. Gli altri invece erano si presenti di fronte alla principessa,ma solo con i loro vestiti,privi di armi,armature e qualunque altra cosa si portassero addosso durante i loro spostamenti.

Allora,immagino che non sono stato l'unico costretto a consegnare tutto quello che possedevo,o sbaglio?”,disse Milziade mentre allungava le mani su un tozzo di pane e una fetta di formaggio salato.

Già,sembra che dopo la tua spacconata con l'esercito qui fuori e la tua punizione da parte del consiglio hanno voluto privarci dei nostri averi,nel caso fossimo scappati ed abbandonato qui lei. Quindi matto dalla barbetta appena accennata,io senza il mio maglio non mi sento bene. E tu vedi di lasciare quel salamino elfo dei metallici stivali,l'ho visto prima io e poi voi elfi non dovreste magiare solo vegetali?”,disse Gordlack mentre si lasciava portare via il pezzo di salume dal compare più alto e magro.

Allora,questa storia che noi elfi mangiamo soltanto frutta e verdura e uno stereotipo molto diffuso,ci conosciamo da anni e sai bene che io ho una dieta variegata,solo perché non mi ingozzo come te non vuol dire che io non ho diritto a mangiare carne e derivati.Comunque questo è mio.”,disse Nym mentre si gustava il suo pezzo di salamino con gusto in faccia al nano.

Suvvia,fate i bravi,anche se bisticciate so che infondo vi volete bene.”,disse Lucilla mentre si portava alla bocca una tazza di latte ancora caldo accompagnata da una manciata di biscotti.

Io? A lui? E quando mai?”,dissero Gordlack e Nym contemporaneamente le stesse parole.

Passò qualche minuto e l'abbondante colazione era quasi terminata. Sul tavolo improvvisato piatti e ciotole di vario genere si accumulavano vuoti l'uno accanto all'altro. Era stata una colazione abbondante e per loro ci voleva proprio data la giornata precedente fin troppo caotica.

Comunque,punizione o no,io ho dormito benissimo....”,intervenne braxus dopo che ebbe mandato giù un grosso pezzo di mela che stava addentando, “Dopo che ci hanno separato due guardie mi hanno condotto in una stanza ben attrezzata,una di quelle dove ci dorme la gente ricca. Mi hanno confiscato il tridente è poi mi hanno chiuso dentro.”

Aspetta,per caso nella stanza c'era anche una vasca piena d'acqua calda è un vassoio con un maialino al latte sopra ad un tavolino più piccolo di questo?”, chiese Milziade con fare indagatore.

Si,come fai a saperlo?”

Perché mi hanno mandato in una stanza simile,dove ovviamente hai approfittato del lusso presente li dentro e avrai fatto un bagno,mangiato e andato a dormire come un pupo in preda al sonno. Ma qualcosa mi dice che anche voi due vi siete stati trattati da re,o sbaglio?”,chiuse la frase Milziade posando i suoi occhi sia sul nano che sull'elfo.

I due fecero un cenno con la testa,confermando così i sospetti di Milziade sulla loro attuale situazione.

Per essere stati puniti dal consiglio non vi sembra che ci stiano trattando troppo bene?”

Già,ma perché?”,disse Nym anche lui sospettoso della cosa.

Perché siamo la scorta di una principessa rinnegata, unica degna erede al trono dell'impero di Nova,per non parlare che è una sacerdotessa del dio sole,una fanciulla consacrata ad Apollo è una che non vorresti mai far arrabbiare,quindi,essendo la sua scorta personale,non ci potrebbero mai torcere un dito. Questo ci dona una stato di...immunità diplomatica,se vogliamo metterla così.”

Insomma,adesso saremmo delle cariche politiche? Ma fammi il piacere mercenario,stai volando con l'immaginazione.”

Tu credi? Dopo che siamo stati scarcerati ci hanno trattato con la giusta deferenza,alla quale ora noi siamo tutti sottoposti,eccetto per quel fatto sullo scontro all'accampamento,li ci hanno guardato un po' male,anche se il vero colpevole sono io,sempre se di colpevole si può parlare. Ma dato che la cosa non mi compete è ho portato a termine il compito assegnato posso dire con assoluta noncuranza una sola cosa...non può fregarmene di meno.”

Buon per te,noi rischiamo la testa per colpa delle tue bravate e tu fai il menefreghista,complimenti,sei un vero professionista come venduto.”

Uh,attento elfo,insieme alla frecce rischi di finire anche le frecciatine.”

Il sarcasmo di Nym sarebbe stato anche fuori luogo,ma la battuta di Milziade era stata persino peggiore,tanto da bloccare l'elfo per un breve istante e solo dopo aver fatto una smorfia per trattenere un altro commento l'elfo decise di non continuare e di finire il suo pasto in relativa pace. Milziade invece non si era scomposto nemmeno un po',sempre con quell'aria da sbruffone tranquillo,al pari con una spudorata arroganza che di tanto in tanto fuoriusciva e spesso gli aveva causato non pochi problemi.

Su adesso basta,fate i bravi e non litigate. Siamo una squadra e dobbiamo essere tutti amici qui,giusto?”,disse Lucilla mentre terminava i suoi biscotti.

Certo mia signora.”,rispose Nym

Cosa? Ah si si,ci vogliamo tutti un mondo di bene.”, rispose Milziade senza prendere seriamente la richiesta della ragazza.

Resta il fatto che adesso ci tocca aspettare e vedere cos'hanno intenzione di fare quelli del consiglio di Aegis,a questo punto non so nemmeno io cosa pensare a riguardo.”,disse Braxus con aria dubbiosa.

Tranquillo,vedrai che andrà tutto bene,basterà solo avere un po' di pazienza,infondo sono alleati,non ci venderebbero mai al nemico.”, Disse Gordlack mentre si puliva la bocca dalle briciole di un grossa fetta di pane.

Ma non ci neanche il tempo di convincersi della veridicità di quella frase che la porta della stanza si aprì,mostrando la figura del mago intenta ad osservare gli stranieri mentre restava sull'uscio.

Nobile Lucilla,signori,siamo convocati nella piazza cittadina da Midas in persona. Ma prima seguitemi,immagino che vogliate recuperare il vostro equipaggiamento.

Senza fare storie tutta la squadra si alzò dal tavolo e si misero a seguire il mago senza dire neanche una parola. Una volta giunti sulla piattaforma scesero fino al pian terreno,dove solitamente l'immensa aria gremita di di persone da ogni dove era stranamente vuota. Nessun emissario straniero,nessun inviato commerciale,nessun viaggiatore o comune cittadino si trovava ad ammirare le numerosissime scene ritratte sui muri,ma solo un grande vuoto riempiva lo spazio per intero.

Da questa parte.”,rimbombò la voce del mago nell'area con eco prorompente.

Ogni passo che facevano produceva un flebile suono che rimbalzava sui muri e poi tornava indietro alla medesima tonalità,sembravano alle orecchie degli ascoltatori tante piccoli passi da formica che marciano senza ritmo sincronizzato. Faceva strano vedere così poche persone dentro un spazio immensamente grande giornalmente occupato e ciò dava alla principessa,al mercenario e il suo seguito una strana sensazione.

Scusi signor mago,che fine ha fatto tutta la gente che era qui.?”,chiese Lucilla a voce bassa per evitare che il suo solito modo di parlare,solitamente allegro e avvolte troppo entusiasta alzasse di troppo l'intensità del suono di ritorno prodotto dall'eco.

E stata evacuata. Ma non temete,nulla di grave,solo normale amministrazione nel caso durante lo svolgimento dell'evento richieda di occupare l'entrata nel caso di un attacco da parte di forze esterne.”

Eh di quale evento si tratta?”

Oggi all'alba è giunto un messaggio dall'imperatore in persona tramite un portaordini dell'esercito invasore,pare che abbia intenzione di interrompere l'assedio alla città e firmare una tregua con noi e fin qui tutto bene. Se non fosse che ha voluto sottolineare una condizione che siamo obbligati ha rispettare,pena il blocco militare alla città e di conseguenza dell'unica strada maestra che conduce ad Aegis,con tutto quello che ne segue.”

Di quale condizione si tratta?”

Dovrete presentarvi di fronte al comandante dell'esercito noviano insieme a Midas e al consiglio. E perciò ci stiamo dirigendo verso il magazzino del palazzo,che sarebbe quella porta laggiù...”,il mago indicò un grosso portone di pietra,dritto di fronte a loro.

Li sono tenute le vostre armi e le vostre armature. Non desideriamo certo che i nostri ospiti vengano derubati dei loro averi,sopratutto dopo che Midas ha disposto che le vostre cose fossero potenziate o sostituite con pezzi su misura alle vostre capacità. Ecco,siamo arrivati.”

La porta ora sembrava molto più grande rispetto a prima e nelle sue reale dimensioni si mostrava tanto grande e larga da farci passare due elefanti adulti l'uno vicino all'altro. Sulla superficie della stessa era presente nella parte bassa una serie simboli e lettere,come le rune dei popoli del nord o i geroglifici della terra delle piramidi,messi accuratamente l'una vicina all'altra,come a comporre una parola. Il mago vi passò due dita,percorrendo tutta la parte scritta per due volte,da sinistra verso destra e viceversa.

Che intendete dire con potenziate?”,chiese l'elfo dubbioso.

Nulla di che,un piccolo omaggio da parte del presidente per la riuscita della vostra missione.”

La porta si aprì lentamente emettendo un suono granitico,quello prodotto da pietra che strofina altra pietra,facendo capire ai presenti quando potesse essere rilevante la funzione difensiva di una porta di pietra così grande. Una volta aperta al suo interno poterono intravedere una grande stanza contenente diverse casse di legno dall'aspetto piuttosto anonimo.

Prego,da questa parte.”,disse l'anziano incantatore facendo loro segno di seguirlo. Entrarono all'interno incerti su cosa si potessero aspettare di trovare li dentro,mentre il loro sguardo girava tutt'attorno sulle imponenti casse che giacevano in appositi sostegni di legno,che andavano dal basso verso l'alto,come in magazzino mercantile.

Eccole la signori.”

Il mago indicò quattro casse messe a terra e già scoperchiate. Preso dalla curiosità il primo ad avvicinarsi ad una delle casse fu Braxus e preso dalla giovanile energia né scoperchiò una è quello che vide gli riempì gli occhi di meraviglia.

Gordlack vieni,credo proprio che questa sia per te.”

Il nano si sentì colto alla sprovvista e si mosse un po' incerto nel vedere quale fosse il contenuto della cassa. Si dovette mettere sulla punta dei piedi per poter ammirare il tesoro al suo interno. Un imponente martello a due dal manico nero e la testa lucidata,dove ai lati erano incise delle rune che Gordlack conosceva molto bene. Accanto ad esso vi era presente la sua armatura,apparentemente rimasta la stessa,se non per le riparazione e le saldature che l'armatura aveva ricevuto e quell'aspetto da ferro vecchio era stato completamente rimosso da una buona lucidata,con oli e panni appositi. Sembrava uno dei lavori della sua gente,anche se ai suoi occhi capiva subito che si avvicinava a malapena ad un autentica lavorazione nanica,anche se il risultato era più che apprezzabile.

Per i capelli d'oro di Sif,sembrano nuovi,ma come ci siete riusciti?”,chiese il nano al mago con espressione incredula.

Abbiamo contattato una bottega di specialisti in lavorazioni magiche presente in città,Il presidente non ha badato a spese e non abbiamo risparmiato tempo per farle fare.”

Ehi,stecchino con l'aria da saputello,prova un po' a vedere se hanno fatto un regalo anche a te,anche se non te lo meriteresti. E tu giovane non restare qui impalato,dai un occhiata al tuo di tesoro.”

Il nano si era rivolto prima a Nym e poi a Braxus e quest'ultimo,preso dall'entusiasmo si fiondò sulla cassa alla sua destra e tolse subito il coperchio,trovando all'interno ben più di quello che osò aspettarsi. All'interno erano presenti il suo tridente lucidato a specchio,una nuova rete metallica,lo spallaccio rimesso a nuovo e in più una lunga manica di cuoio spesso,una protezione tipica dei gladiatori che andava dalla spalla al polso,che Braxus riconobbe immediatamente.

Ho fatto aggiungere anche quella nel tuo equipaggiamento sapendo quale addestramento hai ricevuto. So che non ti va di essere considerato ancora un gladiatore è se non vuoi indossarla comprenderò.”,disse il mago con tono calmo.

No anzi è utilissima,ti ringrazio per questo pensiero.”,rispose Braxus estasiato.

Nym si avvicinò con calma ad una delle classe,che anche lui aprì e subito riconobbe le sue armi e la sua armatura. Non avevano subito nessun cambiamento radicale,se non un ritoccata al legno,una corda nuova dello stesso tipo di quella precedente e una rifilatura alla lama dell'ascia è nuove frecce ,dal fusto sottile e dalle punte piatte a forma di foglia e le bianche penne dell'oca dei ghiacci,tipiche dei popoli elfici del lontano nord. L'armatura di cuoio era rimasta la stessa e non aveva subito nessuna modifica,compreso il mantello,il cappuccio e il resto dell'abbigliamento. Solo diverse cuciture qua e la per riparare agli eventuali danni che il suo vestiario aveva subito.

Ti conosco da tempo Nym è so per certo che non cambieresti nulla del tuo armamentario. Le uniche modifiche fatte sono solo alcuni miglioramenti che io so,apprezzerai come arciere.”

L'elfo non disse nulla,ma rispose solo con un leggero cenno del capo,sapendo che con quell'uomo non c'erano bisogno di parole di troppo. Per tanto non volle dire nulla che risultasse superfluo.

Milziade invece fissò l'ultima cassa rimasta con attenzione e prima di aprirla fece qualche giro attorno alla cassa. Gli diede qualche piccolo colpo con la punta del piede e ancora indeciso decise di non toccarla.

Qualcosa non va mercenario? Ti vedo titubante.”, chiese il mago con tono neutrale.

Dopo l'ultimo scherzo che mi hai fatto non sono tanto sicuro di voler ricevere qualcos'altro da te.”,disse Milziade alzando il braccio e mostrandogli la catena incisa sulla pelle intorno al polso.

Quella è solo una precauzione nel caso volessi tirarci uno scherzo di pessimo gusto,come scappare o tradirci. Devi ammettere che la maggior parte dei tuoi colleghi non esattamente le persone più ammirevoli per la loro scarsa lealtà. Devi ammettere che come ragionamento non fa una piega.”

L'unica piega che vedo é che il mio cuore è tenuto in ostaggio sotto la minaccia di un infarto fulminante che potresti scatenare in qualunque momento.”

Considerala una clausola sul contratto che hai promesso di portare a termine. La ricompensa per il tuo lavoro sarà più che generosa. Immagino che tutti gli sforzi che farai d'ora in avanti saranno giustificati dal pagamento finale.”

Milziade non rispose e senza esitazione tolse l'ultimo coperchio e controllò l'interno dell'ultima scatola e quello che vide lo lasciò senza fiato. La nuova spada presentava della stessa lunghezza e la stessa forma di quella precedente,ma lama era decisamente più brillante e il corpo più sottile mentre il manico presentava un impugnatura più solida,con un pomolo sul fondo a forma di una piccola testa di leone in bronzo. Accanto ad essa vi era posata un un armatura degna di questo nome. Un armatura da oplita completa di tutti gli accessori,pettorale,schinieri,calzati,guanti,bracciali ed elmo completamente nuovi e con ,l'elmo in particolare portava un pennacchio blu sulla testa e ai lati dell'elmo due occhi dipinti con cura da una mano esperta. Vedendoli quella magnificenza di opera metallurgica non seppe come reagire,dato che aveva già visto armature simili,molto tempo addietro,che per la sua memoria parve un altra epoca,quando non una,ma migliaia di queste armature marciavano sul campo di battaglia.

La tua vecchia armatura era così malandata che rischiava l'ossidazione e il presidente a preferito farne fare una nuova,per non parlare del pettorale squarciato che l'aveva resa inservibile l'elmo,proprio come la spada è un aggiunta voluta da Midas in persona,un segno di riconoscenza per l'azione di ieri che lui stesso definisce non necessaria...ma certamente gradita. La lancia invece è ancora in buono stato nonostante qualche segno di usura sul manico,quindi abbiamo preferito lasciartela così com'era. Anche se non hanno mai vista una simile da queste parti.”

E tutto molto interessante,però ho una domanda. Insieme alle mie cose non mi avrete mica cambiato anche il cavallo. No perché se è così potrei essere molto infastidito dalla cosa.”

Tranquillo,abbiamo intuito che tu sei molto affezionato alla tua giumenta. L'abbiamo lasciata nelle stalle del corpo di guardia,insieme al cavallo di Nym.”

Allora va tutto bene,almeno che il cavallo dell'elfo non decida di ingravidare la mia Briseide,in quel caso sarei furioso.”

Non né dubito,ora se non vi spiace,fareste meglio a indossare i vostri nuovi paramenti,oggi ci aspetta una mattinata importante.”

Dopo questa battuta tutti e quattro presero le loro cose,vecchie o nuove che fossero e cercarono di prepararsi il più presto possibile. Pezzo dopo pezzo,nodo dopo nodo,la sensazione che quegli oggetti potessero esseri così robusti e forti era data dalla qualità e dalla cura nella lavorazione di ogni oggetto assegnato a ciascuno di loro,che tutti,persino Nym,abituato a non meravigliarsi mai di niente si era sentito in dovere di fare un sorrisetto compiaciuto di come il cuoio ora sembrava più flessibile e leggero e di come la corda dell'arco,accarezzandola,pareva di pizzicare la cordicella di un arpa elfica. In breve tempo tutti e quattro indossarono le nuove migliorie che gli erano state preparate accuratamente,eccetto Milziade,che a parte l'elmo aveva deciso di indossare tutto il resto,l'elmo restò nella scatola e decise di lasciarlo li,dandogli giusto un ultima occhiata,sapendo bene quanto lavoro e impegno erano state impiegate per realizzarlo. Ma a lui la testa serviva libera di muoversi e la sua vista non poteva essere ostacolata da tutto quel metallo gli bloccava il raggio visivo,cosa che per il suo metodo di combattimento era molto importante. Per tanto,niente elmo...e poi gli avrebbe scompigliato i capelli ed anche questo gli avrebbe dato fastidio,molto fastidio,quasi quanto sopportare i suoni nuovi compagni di squadra.

Milziade,non lo indossi l'elmo? Eppure credevo che rispecchiasse i tuoi gusti.”,chiese il mago incuriosito.

Beh no,insomma è molto bello,fatto in maniera impeccabile e sia chiaro che lo apprezzo molto....”

Ma cosa?”

Io mi sento soffocare la dentro e poi siamo in estate,insomma,chi lo vuole un elmo di metallo sulla testa con questo caldo?”

Io il mio elmo lo indosso sempre con l'armatura completa.”,disse Gordlack di punto in bianco,sentendo il bisogno di dar voce ai suoi pensieri,sempre diretti e concisi.

Si,ma per te la questione è differente. Tu sei un piccolo barile di metallo la cui unica funzione in uno scontro e quello di menare colpi con la stessa furbizia di un orso in calore e quindi hai bisogno di tutta la difesa possibile mentre impugni quel abnorme martello. Io invece mi sentirei limitato da qualcosa di così ingombrante e anche la mia vecchia armatura aveva il minimo peso necessario per poter reggere in un lungo scontro corpo a corpo e l'elmo sarebbe un peso eccessivo per le mie necessità. Ergo niente elmo.”

Se non vuole indossare l'elmo non ha alcuna importanza hai fini della vostra presenza,ciò che conta e che voi siate presentabili. Ora muoviamoci,la nostra presenza e necessaria.”

Scusa venerabile mago,ma io non ho nulla da indossare. Ho solo questa semplice veste e anche se sono soldati non credo di dovermi presentare in queste condizioni.”,disse Lucilla mentre dava un occhiata imbarazzata al semplice indumento con la quale si era alzata dal letto.

Effettivamente era un problema. Presentarsi in quel modo di fronte ad un comandante noviano,seppur sconfitto di fronte a tutta la sua legione,restava pur sempre un comandante e come tale meritava di essere ricevuto nel migliore dei modi,almeno secondo le regole della diplomazia. In realtà secondo lei non meritava neanche di essere ricevuto,pur non sapendo chi fosse era al servizio dello stesso uomo che le era nemico,aveva conquistato il trono con la forza,spodestato suo padre e costretto lei alla vita sacerdotessa,anche se quest'ultima parte si era rivelata più vocazione che una condanna. Ma ciò non toglieva il crimine subito e come principessa,sacerdotessa di Apollo e come ragazza falsamente accusata di tradimento verso la nuova forza al potere di Nova lo giudicava infedele verso il trono,peccaminoso contro il volere divino e anche un deposta senza pietà che avrebbe preferito vedere una ragazza che lui riteneva pericolosa morta,piuttosto che complice dei suoi nemici. Eppure anche lei avrebbe dovuto presenziare,per il bene della città di Aegis,che sarebbe rimasta sotto assedio e a lungo andare anche la potente città dalle bianche mura avrebbe sofferto gli stenti di una lungo logoramento che un esercito appostato avrebbe potuto proseguire per mesi,se non addirittura anni.

Tranquilla,lascia fare a me.”

Il mago fece un semplice schiocco di dita e tutto d'un tratto la veste bianca della sacerdotessa fu sostituita da una lungo chitone azzurro,con uno bianco a coprirgli le spalle e il suo diadema dorato a coprirgli nuovamente la fronte regale. La ragazza guardò il proprio corpo e incredula iniziò a punzecchiare la veste con l'indice. Era vera in tutto e per tutto.

Mago ma come...”

Un vecchio trucco nel caso ci si dovesse presentare in pompa magna ad incontro dell'ultima ora.”

Beh,se non alto non mi presenterò come una fuggiasca,anche se in realtà lo sono.”

Siete la legittima erede al trono,fuggiasca o meno che siate in voi scorre il sangue reale di vostro padre,di vostra madre e di tutti i vostri antenati. Avete tutto il diritto di rivendicare ciò che vi spetta. Ora maestà,sarebbe meglio non tardare oltre il nostro appuntamento. Abbiamo un invasore con la quale accordarci.”

E ancora una volta mossero i loro passi su indicazione del vecchio incantatore,diretti questa all'ingresso del palazzo,dove una volta usciti si sarebbero incontrati con il presidente e il consiglio,in attesa del comandante noviano,con tutta la città che avrebbe assistito all'evento memorabile. Un assedio era quello che l'imperatore aveva ordinato di compiere contro Aegis e adesso tutto d'un tratto quello stesso esercito se ne sarebbe andato senza dire nulla più che il necessario per potersene andare facendo la parte dei degni avversari. Ma allora perché c'era bisogno anche della loro presenza? E perché avevano ricevuto un equipaggiamento migliore del precedente?Milziade stava pensando alla natura della situazione in se e il perché mai loro,la scorta della principessa avrebbero dovuto accompagnarla per la tregua della città che le aveva offerto protezione? Fosse stata una questione di politica allora soltanto lei avrebbe dovuto fare la sua comparsa insieme alle altre figure di spicco della città,lei insieme a quel gigante biondo di Midas avrebbe fatto la sua bella figura e il consiglio avrebbe fatto da mera presenza. Ma loro quattro?cosa centravano in tutto questo? Erano solo la scorta personale della principessa,la loro presenza non aveva alcuna rilevanza per la tregua che avrebbe dato un attimo di respiro e le relazioni con Nova forse sarebbero migliorate. Non tanto da tenerla lontana da un altro assedio,ma se non altro i barbari ai confini dell'impero avrebbero dato il tempo alla città di prepararsi per un altro attacco,nel caso fosse avvenuto. Più ci pensava e più era convito che qualcosa non quadrasse. Il mercenario aveva ottenuto un nuovo armamentario di tutto rispetto se confrontato a quei ferri vecchi che usava ormai da tempo è un regalo del genere era giunto con un tempismo al quanto singolare. Gli servivano più informazioni per giungere ad una spiegazione accettabile,ma per ora se ne sarebbe rimasto zitto...cosa che gli riusciva molto difficile quando voleva dire la sua. Una volta giunti all'ingresso il mago,per la seconda volta in un lasso di tempo così breve per quella mattina si avvicinò anche a questa porta ma questa volta non recitò alcuna formula magica o fece nulla di troppo incomprensibile. Semplicemente batté la punta del proprio bastone contro la porta per due volte e l'ingresso qualche secondo dopo si aprì da solo. La luce del sole entrò lentamente all'interno della grandissima sala al pian terreno del palazzo,scorrendo al suo interno come un faro accecante che abbagliò tutti tranne il mago,poiché come sempre si celava il volto dietro dietro un cappuccio e così poté mantenere la sua impenetrabile aura di mistero e autorevolezza che circondava la sua persona. Per Lucilla invece la sensazione di quella luce così potente e radiosa la fece sentire meglio,sia fisicamente,poiché la luce di quella grande stella la faceva sentire bene,ridandole energia e buon umore,come solo l'astro del dio dai capelli d'oro sapeva fare. Fuori dalle porte si potevano vedere una ventina di opliti equipaggiati di tutto punto divisi in due file laterali,disposti come un corpo di guardia farebbe con dei personaggi di alto lignaggio. Fece qualche passo fuori dall'entrata e si accorso con immenso stupore,tranne il mago,che l'intera piazza era disabitata. L'immensa calca che era presente il giorno prima ora era completamente scomparsa,con i suoi mercanti,i contadini,gli artigiani,i ladri e i mendicanti. Gente del territorio e di altre terre,umani e non erano come dissolti nel nulla e solo l'esercito,con le migliaia di fanti,cavalieri e tiratori occupavano il grandissimo centro cittadino,disposti in ranghi serrati,come se fossero pronti alla battaglia. E in mezzo al loro cammino,ad attenderli,c'era lo stesso Midas. Se ne stava con le mani sui fianchi e come distratto da chissà quali pensieri teneva la testa abbassata e lo sguardo perso nel vuoto.

-”Presidente...Presidente...”,disse piano il mago richiamando l'attenzione di Midas.

L'omone dalla chioma dorata si riscosse,allontanando la mente dai suoi pensieri e accorgendosi solo in quel momento della presenza dell'anziano collaboratore e della principessa,col suo seguito annesso. Midas riprese la sua solita espressione bonaria e sorridente e come destatosi da un sogno ad occhi aperti si rivolse ai suoi ospiti con fare gioviale.

Oh,scusate se non mi sono accorto subito di voi,stavo pensando all'incontro con il comandante dell'esercito noviano. Francamente non mi intendo molto di politica e la mia retorica è pessima. I grandi paroloni non sono il mio forte,ma parlerò con il cuore e lo spirito che sono degne della mia autorità e dei miei doveri.”

Ed è per questo che forse sarà meglio che parli io per conto vostro...almeno nelle parti più delicate si intende. Voi presidente siete troppo emotivo quando si tratta di parlare di questione importanti,sopratutto quando si parla di Aegis.”,

Sciocchezze mago,qualunque uomo libero,re o mendicante che sia,deve parlare come se avesse il cuore di un leone e la fierezza di un patriota. Solo così anche il più umile dei servi potrà dire di non aver mai piegato la testa di fronte a un tiranno. E sta pur certo che né io, né questa città lo farà mai.”

Voi fidatevi di me e lasciatemi fare.”

Come vuoi vecchio saggio...”,Il presidente voltò lo sguardo verso i quattro che seguivano la principessa, “Oh,vedo che apprezzate i doni che vi ho fatto,sono contento che li abbiate indossati,anche perché tutto quello che non abbiamo potuto recuperare lo abbiamo fatto buttare via. Venite,ora dobbiamo solo presentarci al meglio e sperare che questa cosa finisca al più pres....”

Ma Midas non fece in tempo a finire la frase che un potente squillo di trombe riecheggiò dall'altra parte della città,tanto vasto e potente erano riconoscibili le numerose trombe che annunciavano l'arrivo di un armata noviana,tanto grande era la smania di gloria dell'impero che anche nella mancata vittoria,se non definirla una vera e propria disfatta,doveva mostrare tutta la sua pomposità,dando l'illusione che anche nella sconfitta bisognasse presentarsi al nemico a testa alta,anche quando non c'era nulla di cui potersi vantare. Il rumore della folla in lontananza che si distoglieva agli angoli della strada,dei mercanti che spostavano i loro carri pieni di merci dalle vie principali e i bambini,che disorientati da quel cadenzato suono di passi che quasi andavano all'unisono,accompagnati dal suono del metallo delle protezioni segmentate dei comuni legionari erano riconoscibili da molto lontano producendo un suono unico nel suo genere e che era riconoscibile da chiunque avesse mai visto un esercito simile,come molti c'è n'erano dalla terra di determinati conquistatori dalla quale provenivano,la giornata era cominciata nella maniera più fastidiosa immaginabile.

Hanno fatto prima del previsto. Come presidente e giusto che li ricompensi della loro presenza,alla maniera che più si conviene ad una città-stato come la nostra.”

  
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