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Autore: LorasWeasley    26/08/2021    2 recensioni
[Spaccati di vita Kuroken + Bokuto]
"-Ehy, gattino buongiorno- lo salutò il suo fidanzato quando si accorse di lui –ti va qualche dolce?
Alla vista dei dolci Kenma aveva subito smesso di essere infastidito, ma non poteva fargliela passare tanto facilmente e mantenne le sopracciglia corrugate e le braccia incrociate –non provare a farmi stare buono con i dolci. Che cazzo è successo in bagno?"
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Koutaro Bokuto, Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli amici si vedono nel momento del bisogno


Erano le dieci del mattino quando Kenma chiuse finalmente la lunga live che aveva svolto per buona parte della notte, si stiracchiò sulla sedia e si alzò, pronto a fare un’abbondante colazione e poi dormicchiare sul divano con qualche serie di sottofondo.
La scorsa notte si era svegliato verso le tre e mezza e non era più riuscito a prendere sonno, così aveva deciso di raggiungere la sua stanza dei giochi e iniziare una live per continuare il gioco che gli avevano chiesto di giocare e recensire solo pochi giorni prima.
Lasciando la stanza si accorse dell’odore di dolci che aveva invaso la casa e con già l’acquolina in bocca fece prima un salto in bagno per rinfrescarsi e fare pipì.
Si bloccò di scatto sull’ingresso della nuova stanza quando vide che la grande finestra sul lato del lavandino aveva il vetro completamente rotto.
All’inizio una leggera angoscia s’impossessò di lui: qualcuno era entrato in casa?
Cancellò tuttavia in fretta quel pensiero quando si rese conto che si trovava al primo piano: se qualcuno fosse voluto entrare avrebbe fatto prima dal piano terra. Inoltre la stanza era completamente pulita come se, chiunque fosse stato, avesse cercato di nascondere il casino che aveva combinato.
Davvero Kuro crede che non mi accorga della mancanza del vetro nella nostra finestra?
Infastidito, si diresse in cucina e la sua rabbia peggiorò quando vide che Bokuto era in casa loro, ovviamente qualcosa doveva immancabilmente essere rotta se il miglior amico del suo ragazzo andava a trovarli.
Il tavolo della cucina era pieno di dolci appena sfornati, tra cui spiccava una crostata alle mele.
-Ehy, gattino buongiorno- lo salutò il suo fidanzato quando si accorse di lui –ti va qualche dolce?
Alla vista dei dolci Kenma aveva subito smesso di essere infastidito, ma non poteva fargliela passare tanto facilmente e mantenne le sopracciglia corrugate e le braccia incrociate –non provare a farmi stare buono con i dolci. Che cazzo è successo in bagno?
Kuro e Bokuto si lanciarono uno sguardo talmente palese che sarebbe stato impossibile farlo passare inosservato.
Infine Tetsuro sospirò e rispose –Possiamo spiegare…
 
3 ore prima…
 
Kuro si era svegliato in un letto vuoto, ma quella non era una novità. Capitava spesso che Kenma si svegliasse nel pieno della notte e andasse a giocare ai videogiochi perché non riusciva più a prendere sonno.
A Tetsuro non dispiaceva quello, perché anche se si svegliava senza di lui, sapeva che ciò avrebbe portato lui e Kenma sul divano per tutta la mattina mentre il suo ragazzo gli dormicchiava addosso. Kuro giurava che Kenma riuscisse addirittura a fare le fusa.
Felice, quindi, della bella giornata che gli si prospettava davanti, si alzò e si diresse in bagno per il suo solito rituale.
Come prima cosa si sciacquò il viso per svegliarsi meglio per poi sedersi al gabinetto per i suoi bisogni mattutini.
Era prassi che rimanesse seduto lì dai 20 ai 40 minuti mentre scorreva la home di tik tok per guardare principalmente video di gatti. E così fu anche quella mattina.
Infine poi il dramma: si accorse troppo tardi che era finita la carta igienica.
Gelò sul posto e iniziò a pensare “okay Kuro, niente panico, sono sicuro che puoi trovare una soluzione facilmente”.
Per prima cosa iniziò a guardarsi intorno per adocchiare subito il mobiletto sotto il lavello dove tenevano le scorte. Era abbastanza distante da lui ma se avesse allungato il braccio sforzandosi avrebbe potuto raggiungerlo.
Ci mise ben cinque minuti e uno strappo alla spalla, ma infine, vittorioso, riuscì ad aprire l’anta in legno, la sua soddisfazione però durò poco poiché si accorse che anche le scorte erano finite.
“Bene, piano B: farsi portare da Kenma qualsiasi altra cosa trovasse in casa come sostituto della carta igienica.”
Iniziò a sudare freddo quando si rese conto di quanto fosse assurda e irrealizzabile quell’idea. Quando Kenma era in live non si accorgeva neanche della casa che andava a fuoco, figurarsi di Kuro che gli mandava messaggi di SOS dal bagno.
Sapeva che il suo ragazzo teneva delle cuffie, quindi evitò di urlare e provò comunque a scrivergli e chiamarlo, sperando che per un qualche miracolo Kenma notasse il quantitativo enorme di notifiche sul proprio cellulare.
Mezz’ora dopo Kuro rinunciò infine anche a quell’idea e passò al piano C, quello che era sicuro avrebbe funzionato ma per il quale non avrebbe saputo stabilire in anticipo gli effetti collaterali: chiamare Bokuto.
Il telefono fece tre squilli prima che la voce addormentata di Bokuto rispondesse con un grugnito indefinito. Kuro non si preoccupò di averlo svegliato perché era da troppo tempo in una situazione di merda, letteralmente, e non poteva preoccuparsi anche dei problemi degli altri.
-Bo- gli disse serio –ho bisogno del tuo aiuto.
 
-Ed ecco la storia di come sono riuscito a uscire da quel bagno dopo aver ricevuto la tanta agognata carta igienica!- Kuro finì di spiegare a Kenma che aveva occupato un posto al tavolo e si stava rimpinzando di crostata alle mele.
Il biondo continuava a guardarlo con un cipiglio infastidito, anche se stava più che apprezzando tutto quello che Tetsuro gli aveva preparato.
Finì di ingoiare un pezzo di torta e poi chiese –Questo non spiega perché la nostra finestra in bagno è rotta.
-Bo doveva pur entrare in qualche modo- rispose Kuro come se fosse stato stupido Kenma a non capirlo.
Il suo ragazzo alzò un sopracciglio –Quindi si è arrampicato fino al primo piano, ha rotto la finestra del nostro bagno ed è entrato da lì?- la sua voce era scettica.
Bokuto rispose indicando le sue braccia –Questi muscoli non servono solo per la pallavolo.
Avendo una conferma verbale, Kenma strabuzzò gli occhi e mormorò più che altro a se stesso –Dio, ha davvero fatto così.
-Era l’unico modo!- lo difese Kuro.
-L’unico modo!? Certo! Se parliamo dell’unico modo stupido!
-Che altro avrebbe potuto fare?- il corvino non aveva nessuna intenzione di lasciargliela vincere.
-Mh, vediamo- finse di pensarci Kenma –forse sarebbe potuto entrare dalla porta come le persone normali, salire le scale e portarti tutto quello che ti serviva!
-Ma se non aveva la chiave di casa!
-Se proprio non aveva come entrare dalla porta d’ingresso sarebbe stato infinitamente più facile rompere una finestra al piano terra che arrampicarsi sul muro della casa! E poi perché diavolo non dovrebbe avere la chiave? Ne abbiamo data una di riserva ad Akaashi nel momento esatto in cui ci siamo trasferiti!
Bokuto intervenne con il broncio –Quella è per le emergenze!
Kuro sospirò passandosi una mano sulla fronte, aveva completamente rimosso che Bokuto avesse una loro chiave di casa, ma scoprire che il suo amico lo ricordava e non l’aveva comunque usata per provare il brivido di fare spider-man sul muro di casa sua non gli dava certo punti per vincere quella discussione contro il suo ragazzo.
Sbuffò quasi ridendo rivolto a se stesso quando si rese conto che aveva già perso su tutta la linea, non che fosse mai riuscito a vincere una discussione contro Kenma. Ma, in fondo, era anche per questo suo tenergli testa che lo amava.
Kenma capì dal suo viso l’esatto momento in cui vinse e, sorridendo impercettibilmente, si alzò soddisfatto dopo aver finito la sua abbondante colazione.
-Mi aspetto che quella finestra sia riparata entro sera, altrimenti puoi dormire sul divano- emettendo quella sentenza lasciò la stanza e si diresse al piano di sopra.
Kuro disse addio alla mattinata di coccole sul divano che aveva sperato. Lanciò un’occhiataccia al suo amico che era lì come se non avesse fatto nulla, anche se Kuro non ce l’aveva davvero con lui visto c’era stato nel momento del bisogno.
-Cosa?- chiese questo confuso.
Kuro scosse la testa facendogli capire di lasciar correre, stava poi iniziando a sparecchiare quando sentirono l’urlo di Kenma dal piano di sopra.
-UN PICCIONE! È ENTRATO UN PICCIONE! MI INSEGUE! AAAAAAH!!
Kuro non sapeva se ridere o piangere, sarebbe stata una lunga giornata.

[1319 parole]


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Ebbene sì, questa è probabilmente la storia più demenziale che abbia mai scritto, ma spero che vi abbia strappato un sorriso!
Tutto è nato per puro caso da una conversazione con il mio ragazzo (colui che mi ha convinto a iniziare Haikyuu), non ricordo neanche di che parlavamo, ricordo solo che a un certo punto mi dice "perché non scrivi una storia di Kuro che resta bloccato in bagno senza carta igienica e Bokuto deve salvarlo?" e io ero tipo "oddio no, non mi dare queste idee!" ... e il giorno dopo avevo già finito di scriverla.
Continuate a seguirmi per storie più serie! Alla prossima settimana con nuove kuroken e sakuatsu!
Un bacio,
Deh
  
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