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Autore: Devil_san    03/09/2021    1 recensioni
Diversi anni dopo che l'Apocalisse fu evitata per un soffio, Tony, il demone, e Stephen, l'angelo, si preparano a partecipare al matrimonio tra i loro figliocci.
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[Cross-over & Fandom Fusion: tra MCU & Good Omens]
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Doctor Stephen Strange, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non possiedo Good Omens o Marvel Cinematic Universe

 







 

A Match Made In Earth




Canticchiando tra sé e sé Back in Black degli AC/DC, con un colpo d'anca Tony chiuse lo sportello della sua automobile, una Ford Model B Roadster del 1932, mentre teneva con noncuranza, con le sole punte delle dita, i due bicchieri di carta contenenti le bevande calde preferite sue e del, tecnicamente parlando, nemico della fazione opposta.

Ondeggiando i fianchi a un tempo che solo lui sentiva, salì velocemente e dinoccolatamente verso i gradini che portavano alla porta del negozio di antiquariato che Stephen, il suo associato di tempo immemore qui sulla Terra, possedeva da decenni a New York City nel quartiere di Greenwich Village, il Sanctum Sanctorum, luogo pieno di oggetti di grande e incommensurabile valore, per l'invidia e la rabbia di tutti i collezionisti del mondo visto che l'angelo si rifiutava categoricamente di vendere a chiunque anche solo un singolo pezzo che aveva ammassato nei millenni.

Prima che potesse spingere la porta aperta con un anca, essa si aprì da sé senza l'aiuto di nessuno. Imperturbato da tale occorrenza, il demone librò oltre le varie anticaglie messe in mostra all'entrata senza degnarle di uno sguardo, e si diresse verso il piano superiore del negozio dove era sicuro di trovare il suo amico di lunga data.

I suoi immancabili occhiali da sole stonavano ora all'interno del negozio in perenne penombra, ma con una grazia nata da una lunga esperienza nel muoversi in luoghi scuri con sempre i suoi amati occhiali sulla punta del naso (senza contare che la reliquia impiantata nel suo petto, un frammento dell'ultima stella che aveva creato prima di vagabondare giù finendo per Cadere, emetteva una continua e costante fiocca luce azzurro blu e quindi lui non era mai davvero senza una luce guida) non inciampò o collise con nessun oggetto o mobile lungo la strada e quasi saltellando salì i gradini due alla volta.

Non gli ci volle molto per trovare dove si era rintanato l'amore della sua lunga, lunghissima millenaria vita seduto su una poltrona d'epoca (come tutto che era presente tra le quattro mura dell'edificio), all'interno della stanza adibita a libreria mentre teneva tra le dita, segnate da fini cicatrici che correvano per l'interezza delle mani e parte degli avambracci dai tempi della cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden, un vecchio e polveroso libro mentre leggeva i contenuti racchiusi tra le ingiallite pagine le parole scritte da persone morte e sepolte da secoli.

Con un sorrisetto storto, dopo aver poggiato i bicchieri su uno dei tanti tavoli della stanza, si avvicinò da dietro a Stephen e drappeggiò le sue braccia sulle spalle dell'angelo in un morbido abbraccio. E ancora oggi, non importa quanti anni siano passati dall'Apocalisse Che Non Fu, non era ancora del tutto convinto che non stesse sognando visto che finalmente poteva toccare il suo amore come voleva e quando voleva senza temere alcun tipo di ripercussione dai Piani Alti o dai Piani Bassi.

"Ehi, Bellissimo; pronto per domani?"

Con un sorriso contento, Stephen si voltò nell'abbraccio del demone e senza indugio lasciò un bacio sulla guancia al tentatore per eccellenza, che non contento di un semplice bacetto sulla guancia, reclamò per sé un focoso bacio sulla bocca.

"Più che pronto." Rispose Stephen quando di divisero.

E come non poteva non esserlo? Domani i loro figliocci, Peter e Harley, si sarebbero sposati, e ora dopo tutti questi anni che erano passati dall'Apocalisse Che Non Fu, gli viene anche da ridere come siano finiti per essere i padrini di non uno, ma ben due ragazzi umani.

Umani, sì, ma speciali.

Uno per via del sangue che portava nelle vene e l'altro per via del fatto che a causa di loro due – e per proxy così il resto delle forze angeliche e demoniache – per anni avessero creduto che fosse l'Anticristo, quindi a causa delle grandi Aspettative divine e demoniache poste su di lui fin dall'infanzia, egli era, sì, umano, ma anche qualcosa di più di un semplice umano.

E… oh, quanti problemi aveva portato quella scoperta, lo scoprire che per anni si erano sbagliati, che Harley non era l'Anticristo proprio alla viglia del suo compleanno, il giorno che avrebbe segnato l'inizio della fine.

Tale rivelazione aveva causato non poco stress, così come la conseguente ricerca del vero Anticristo per tutti gli USA. Ma dopo che l'Apocalisse fu scongiurata, ed essere riusciti a sfuggire con grande astuzia alla condanna all'estinzione imposta dalle loro rispettive fazioni, i due avevano ammesso quietamente tra di loro che era divinamente ironico lo scoprire che Peter, il vero Anticristo, avesse vissuto sotto il loro naso per anni ed anni, qui a New York City, e nel Queens per essere più precisi.

Ma dopo che tutto fu detto e fatto, dopo che entrambe le fazioni hanno dovuto rinunciare a massacrarsi a vicenda perché lo colpo di inizio non era stato sparato, forse la sorpresa più grande per Tony e Stephen fu che Peter e Harley finirono per incontrarsi al college – entrambi accettati a pieni voti al MIT – e che si fossero innamorati.

E ora, anni più tardi, dopo che diverse celate verità erano state rivelate dai due esseri sovrannaturali ed accettate dai due ragazzi umani (in particolare dopo una piuttosto mortificante riunione inaspettata con Harley da parte dell'angelo e del demone quando Peter aveva deciso di presentargli i suoi padrini), i due stavano finalmente per sposarsi al cospetto dei loro familiari e amici, del vicario dello stato di New York, e pure di Lei.

E domani sarebbe stato il grande giorno.

E loro due sarebbero stati in prima fila per vederlo.

"E tu invece?" chiese Stephen con un sorriso come Tony gli strisciava in grembo "Pronto per domani?"

"Oh sì," rispose prontamente Tony con gli occhi che gli brillavano da dietro i suoi occhiali scuri "Più che pronto. Così pronto che…" e qui fece risalire l'indice su per il torace vestito di Stephen, giocoso "Che stavo pensando che, magari, dopo la cerimonia e Peter e Harley partono per la loro luna di miele, anche noi due potremmo andare da qualche parte, che ne dici?"

E Stephen, così felice che dopo millenni gli era possibile baciare e abbracciare e toccare in qualsiasi modo che voleva senza rischio di ripercussioni il suo demone, rispose con amore "Dico che è un ottima e meravigliosa idea." E non perse tempo a baciarlo.

Con una risata gioiosa, e facendo cadere per sbaglio il libro che Stephen aveva poggiato sul tavolino, Tony ricambiò il bacio con altrettanto entusiasmo.

Perché il loro amore, l'amore che provavano per l'un l'altro, era finalmente libero da tutto, da tutte le catene che li aveva costretti a negare i loro sentimenti per millenni.

E niente era più bello di questa libertà.

Di amare, ed essere amati.

Liberamente.


 






 

 

Note dell'Autrice:
Sinceramente, non mi ricordo bene come sia nata questa storia. Sono abbastanza sicura che sia nata durante il periodo in cui mi sono interessata alla serie di Good Omens (tra l'altro, meravigliosa mini-serie TV) e il fatto che poi sono inciampata su un immagine di Tony e Stephen come demone e angelo rispettivamente.
Comunque, questa oneshot non è stata scritta con chi sa quali pretese, anzi, più per il fluff che altro. Oltre al fatto che ero curiosa di vedere se fossi riuscita ad adattare i personaggi MCU nel contesto di Good Omens.
Direi di esserci riuscita.
...e non penso che ho bisogno di spiegare il titolo o quale modo di dire ho modificato, vero? Mi sembra terribilmente ovvio quale sia la battuta dietro.
E con questo:
Ci vediamo alla prossima.

PS: Questa storia la troverete anche su Fanfiction.net e Ao3

 
  
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