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Autore: _Daenerys Targaryen93_    03/09/2021    0 recensioni
Misa Amane è una bellissima ragazza, solare e sarcastica.
Dopo un test del quoziente intellettivo è stata spedita al Sakura College, una scuola specifica in cui sono tutti cervelloni.
Qui incontra Light Yagami e cerca di stringere amicizia ma ...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati circa due mesi da quando io e Light ci eravamo messi insieme.
Ogni giorno trascorso in sua compagnia era intriso di pura felicità.
Passavamo le giornate a passeggiare nei giardini tenendoci per mano, a lanciarci sguardi e frecciatine durante le lezioni, a pranzare insieme chiacchierando del più e del meno, a rintanarci sotto le coperte esprimendoci il nostro amore e la nostra passione.
Light non perdeva tempo nel prepararmi ogni genere di sorpresa, dal bicchiere di caffè con su scritto il mio nome cerchiato da un cuore ai fiori che trovavo nella mia stanza.
Tutto era perfetto.
Lui era perfetto.
Seduta al tavolo della mensa stavo mangiando un sandwich e leggendo gli appunti di filosofia, quando arrivò Himiko a distrarmi.
La salutai con un cenno del capo e lei ricambiò, e senza chiedermi il permesso prese la forchetta e assaggiò la mia torta al cioccolato.
Chiuse gli occhi, gustandosi il boccone.
Sembrava in estasi.
<< Certo che puoi assaggiarla, Himiko. Figurati. >>,
lei rise infilzando un altro pezzetto.
<< Dai, non fare la tirchia. Dopotutto ne hai prese due fette. >>.
La vidi sgranare gli occhi alla vista di tutto il ben di dio che avevo comprato.
Un hotdog, due fette di torta, un muffin ai mirtilli, due sandwich e due brioches al cioccolato bianco.
<< Ho capito, stai aspettando Light. >>,
scossi la testa, mandando giù l’ultimo boccone del mio sandwich.
Afferrai il muffin e lo addentai:
<< Pevché lo pevnsi? >> mugugnai,
<< Non parlare con la bocca piena. >> rise, << Hai preso da mangiare per un esercito. >>,
<< Ho solo una gran fame, cosa c’è di male? >>,
<< Niente. E’ che ultimamente stai mangiando da schifo. Non hai paura di ingrassare o quelle calorie le bruci a letto. >> sorrise maliziosa,
<< Sei sempre la solita. >> ridacchiai,
Himiko fece spallucce.
Sentii qualcuno baciarmi i capelli, mi voltai e vidi Light.
Lui si sedette augurandomi ‘buon appetito’.
Gli chiesi se avesse finito la relazione di psicologia.
Lui scosse la testa, dicendo che aveva deciso di uscire in anticipo dalla biblioteca per poter pranzare insieme a me.
Io sorrisi, era stato un bel gesto da parte sua.
<< La finirò domani, tanto dobbiamo consegnarla venerdi. Il tempo non mi manca. >> diede un morso alla sua pizza,
finito il muffin decisi di divorare l’hotdog.
Al primo morso, la salsa barbecue fuoriuscì e colò sul tavolo.
Arrossii per l’imbarazzo e la pulii con un fazzolettino.
<< La tua ragazza ha deciso di mettere su un po’ di ciccia. Ne eri al corrente? >> rise Himiko,
Light sorrise:
<< Beh, almeno non devo preoccuparmi che possa diventare anoressica. >>,
<< Non credi che stia esagerando nel mandare giù tutta quella roba? >>,
<< Forse un pochino. >>.
Sbuffai, finendo l’hotdog.
Presi l’altro sandwich e feci la linguaccia a quei due guastafeste, dicendo che il corpo era mio e quindi potevo decidere se abbuffarmi o meno.
<< Se volessi, potrei mangiare anche il figlio del giardiniere. Non sono affari vostri. >>
<< No, e poi chi te li recapita i miei messaggi e i miei regalini? >>,
<< Un piccione viaggiatore! >> esclamai,
Himiko mi tolse il sandwich dalle mani:
<< Si, ma se continui ad abbuffarti e a non lasciare neanche una briciola di cibo si estingueranno per i morsi della fame. O avranno paura di venire da te, temendo che tu possa divorarli. >>.
Light rise, io misi il broncio chiedendo il perché nessuno si preoccupasse dei futuri problemi col diabete di Ryuzaki piuttosto che darmi il tormento.
Con un ottimo tempismo, Ryuzaki si sedette al nostro tavolo e mormorò:
<< Perché io mangio tutti i dolci che voglio a prescindere dalle prediche. Lasciatela mangiare, viva la ciccia! >>.
Risi, il mio amico mi scompigliò i capelli e mi offrì una fetta di cheesecake all’ananas mormorando un ‘Visto? Chiunque vorrebbe un amico come me.’.
Light scosse la testa divertito.
<< Lasciamola stare, fa sempre così in vista di un compito difficile o nel pre-ciclo. >>
Sbuffai, colta in flagrante. In effetti il barone sanguinario si stava avvicinando, ma dissi a Light che non era il caso di mettere i manifesti.
Lui in tutta risposta alzò le mani a mò di resa e si scusò.
Himiko rise dicendo che quindi per un po’ avremmo dovuto starcene buoni.
<< A meno che Light non sia un buon marinaio! >>
<< RYUZAKI! >> strillai isterica e paonazza per l’imbarazzo.
Il mio amico rise e continuò a mangiare la sua cheesecake come se nulla fosse.
Light gli tirò i capelli:
<< Delicatissimo! Una sciccheria! >>.
Ryuzaki si massaggiò il punto dolente, mormorando un ‘ahio!’.
Io risi, non ne potevo più, stavo per esplodere.
 
I giorni trascorsero veloci e del mio ciclo.. nemmeno l’ombra.
Iniziai ad avere un’ansia incredibile, Himiko invece cercava di rasserenarmi.
Dava la colpa allo stress, ma io sapevo che qualcosa non andava.
Non avevo mai avuto ritardi o cose simili, al massimo tardava due giorni.
Adesso ero a quota a dodici.
Mi guardai allo specchio tremante.
Era notte fonda ed Himiko dormiva come un sasso, da me, invece, Morfeo non si era presentato.
Mi sciacquai il volto e dopo averlo asciugato, cercai di regolarizzare il respiro.
Magari era un falso allarme o forse no, ma dovevo comunque informare Light.
Un brivido di paura mi percorse la schiena.
E se fossi rimasta incinta?
E se mi avesse lasciata sola?
Scossi la testa.
No, conoscevo Light.
Non l’avrebbe mai fatto.
Ma io cosa avrei fatto?
Tenerlo significava rinunciare agli studi, ed il pensiero di abortire mi provocava un groppo in gola.
Rabbrividii.
Con un sospiro tornai a letto ed abbracciai il cuscino.
Dopo poco mi addormentai, sognando biberon e carrozzine.
 
Bussai alla porta di Light.
Aprì la porta e subito si tuffò sulle mie labbra stringendomi a sé, tra i fischi di Akise ed altri allievi che avevano assistito alla scena.
Io arrossii ma cercai di non farci caso.
Ci staccammo, entrambi rossi in viso, e Light mi fece segno di entrare.
Io annuii ed entrai, mi sedetti sul letto dicendogli che dovevo parlargli.
Light cambiò espressione, da felice a preoccupato.
<< Qualcosa non va? Hai una faccia. >>
<< Non ho dormito molto. >> mormorai, incrociando le mani sulle ginocchia.
<< Come mai? >>.
<< Ecco, io è da un po’ di giorni che non dormo bene. Ho l’ansia e non sto bene per niente. >>
<< Infatti sei strana da un po’. Ma hai sempre detto ‘Non ho niente’ e sciocchezze simili. Io lo sapevo, che succede? >> mormorò Light sedendosi accanto a me e stringendo una delle mie mani tra le sue.
<< Ecco io, non so come dirlo. Non so da dove iniziare. >>
<< Vuoi lasciarmi? >> lo sentii tremare, lo guardai.
Un’espressione di dolore si stava facendo spazio sul suo viso.
<< Assolutamente no! Come potrei? Anzi ho paura che lo faccia tu. >> confessai,  accarezzandogli il volto per rassicurarlo.
<< Perché dovrei? Dai, cosa devi dirmi? Sono sulle spine. >>.
Raccolsi tutto il mio coraggio e lo sputai fuori:
<< Ho un ritardo. >>.
Silenzio.
Light non disse nulla, si limitò ad annuire con la bocca socchiusa e a fare dei sospiri ogni tanto.
<< Light? Stai bene? >>.
Lo vidi gettarsi sul letto supino, le mani sul volto, mugolando.
Rimasi a bocca aperta.
Possibile che non avesse nulla da dirmi?
Attesi, decisi di dargli il tempo di elaborare la cosa, ma quel silenzio iniziava ad essere snervante.
Lo vidi rimettersi a sedere, sospirando.
<< Ok, bene. A quanto pare, forse, non siamo stati abbastanza attenti. La prima cosa da fare è un test. Così saprò se devo scappare in Messico! >> rise, cercando di sdrammatizzare, ma era chiaro che era spaventato quanto me.
<< Ma se vado in infermeria a richiedere un test lo saprà tutta la scuola! >>
<< Ci serve qualcuno che lo prenda al posto tuo. Qualcuno di discreto. >>.
Riflettei.
Megumi, assolutamente da escludere.
Era una pettegola di prima categoria.
Himiko?
Nemmeno, si sarebbe fatta scoprire con la sua ingenuità.
Restava…
<< RYUZAKI! >> strillammo all’unisono.
Lui era perfetto e sicuramente ci avrebbe aiutati.
 
Sentimmo bussare alla porta.
Di sicuro era Ryuzaki, visto che lo avevamo chiamato.
Lo invitammo ad entrare.
Il nostro amico dalla chioma in disordine e nera come la pece, aveva l’aria sorpresa.
Ci chiese il perché lo avessimo chiamato così all’improvviso.
Lo invitammo a sedersi, lui prese la sedia della scrivania e si accomodò invitandoci a spiegargli cosa fosse accaduto.
Io e Light ci scambiammo un’occhiata preoccupata e spaventata allo stesso tempo.
Come avremmo potuto dirglielo?
Io ero bloccata, così Light mi prese la mano e decise di parlare al mio posto.
<< Ascolta, non è semplice da dire. Non so da dove iniziare. >>
<< Comincia dall’inizio. >> disse Ryuzaki come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Light sospirò e confessò:
<< Questa cosa deve rimanere tra noi tre. Abbiamo il sospetto che Misa sia incinta. >>.
Ryuzaki sgranò gli occhi, incredulo.
Impallidì.
Aveva l’aria di chi sta per avere un infarto.
<< Ma com… CHE???? >>
<< Hai sentito bene. E ci serve il tuo aiuto. Dimmi che ci aiuterai, ti prego! >>
<< Si, ma in che modo? >>.
Gli spiegammo come avrebbe potuto aiutarci, lui sembrò titubante all’inizio ma poi accettò di darci una mano.
<< Per voi questo ed altro. Vado e torno. Sarò un Ninja! >>.
Lo ringraziammo, un po’ sollevati.
 
Guardai il test, tremante.
Ryuzaki era riuscito nel suo intento, ingannando l’infermiera per bene.
‘Ho detto che serviva alla mia ragazza.’ aveva mormorato.
Con un respiro profondo iniziai a leggere le istruzioni.
Una volta capito come funzionasse, abbracciai Light e andai a farlo.
Dal bagno sentivo qualcuno camminare da una parte all’altra.
Light era davvero agitato, vani erano i tentativi di Ryuzaki per tranquillizzarlo.
Io d’altro canto sentivo di morire.
‘Ti prego. Negativo. Negativo.’.
Presi il test, lo guardai.
Uscii di corsa dal bagno.
<< NEGATIVO! >>.
Light tirò un sospiro di sollievo e crollò sul letto, Ryuzaki rise.
Io corsi ad abbracciare e baciare il mio ragazzo.
<< Ti prego. Da oggi in poi cerchiamo di stare ancora più attenti, altrimenti credo che non arriverò al mio prossimo compleanno. >>.
Io risi, annuendo e tornando a baciarlo.
 
 
N.d.A: Salve, non scrivo da un po’, ho deciso di riprendere questa fan fiction e di portarla a termine.
Spero vi piaccia.
Un bacio,
Daenerys
 
  
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