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Autore: Ghostclimber    09/09/2021    2 recensioni
Tsuna non sa cosa regalare a Gokudera.
Oya oya, questo è un lavoro per Rokudo Mukuro.
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Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Mukuro Rokudo, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Kufufu, Sawada Tsunayoshi. Me lo stai davvero chiedendo?”

“Ti prego, Mukuro, sono disperato!”

“Oya oya... Davvero non ci arrivi da solo?”

“NO CHE NON CI ARRIVO, SE NO COL CAVOLO CHE VENIVO IN QUESTO POSTO SPAVENTOSO!” Mukuro ridacchiò di nuovo. Tsuna ebbe la vaga tentazione di tornare a casa, prendere un rasoio elettrico e rapare a zero il ciuffo da ananas di Mukuro.

“Non ci provare.” disse l’illusionista. Tsuna soffocò una parolaccia tra i denti.

“Senti. Per favore. Almeno un indizio.” supplicò, poi ebbe un’illuminazione: “Guarda, te lo chiedo in ginocchio!”

“Sawada Tsunayoshi. Hai mai provato a guardarvi dal di fuori?” chiese Mukuro. Il suo tono di voce era a metà tra l’esasperazione e la pietà.

“Eh?”

“Lo prendo come un no...” disse Mukuro, poi sospirò.

“Sawada Tsunayoshi. Tu sai già cosa vuoi regalare a Gokudera Hayato.” prese uno scontrino dalla pigna di ciarpame su un tavolino, ci scribacchiò qualcosa e aggiunse: “Adesso ti bevi un bicchiere d’acqua, poi vai a quella maledetta festa e fai quel che c’è scritto qui. Non devi assolutamente leggere questo biglietto prima di essere di fronte a lui.”

“O... Ok?” ribatté Tsuna, perplesso. Prese il bicchiere che Mukuro gli porgeva, lo bevve d’un fiato e per poco non soffocò.

Tossendo, chiese: “Ma avete un problema con l’acquedotto?”

“Oya oya, nessun problema. Questo è un distillato di coraggio. Ora vai, Sawada Tsunayoshi, non vuoi arrivare in ritardo.” Tsuna annuì, improvvisamente ansioso al pensiero di rischiare un ritardo.

Corse per le vie di Namimori, diretto al Takesushi, dove stava per iniziare la festa di compleanno di Gokudera.

Ci arrivò sudato fradicio e con una decina di secondi di ritardo: mentre si toglieva le scarpe di fretta, infatti, poteva sentire il coro dei suoi amici che accoglievano Gokudera.

Entrò e, in lieve ritardo, urlò: “BUON COMPLEANNO, GOKUDERA-KUN!”

“Decimo!” lo salutò Gokudera, illuminandosi.

Tsuna esitò, poi ricordò il biglietto di Mukuro. Si cavò lo scontrino stazzonato di tasca e lo lesse: “Fallo e basta.”

“Eh, ma allora sei stronzo...” borbottò. Quasi gli parve di sentire un sarcastico “kufufu” nell’atmosfera caotica e gioiosa del locale.

“Decimo, va tutto bene?” chiese Gokudera.

“Ah? Sì sì, tutto bene, credo.” Tsuna si schiarì la voce: “Gokudera-kun, io ci ho pensato per un sacco di tempo, ma non ho trovato nulla da regalarti.”

“Decimo, siete qui. Questo è il regalo più bello che avreste mai potuto farmi.” rispose Gokudera.

“Ho pensato anche a un’altra cosa.” aggiunse Tsuna, poi bofonchiò: “Fallo e basta.”

“Decimo?” Tsuna lasciò cadere lo scontrino e posò entrambe le mani sulle spalle di Gokudera.

 Lo vide arrossire, ma non lo sentì divincolarsi.

Si alzò in punta di piedi e appoggiò delicatamente le labbra sulle sue.

“Otanjoubi omedetou, Gokudera-kun.”

“Ma guarda tu se dovevo farlo sbronzare per fargli capire l’ovvio.” commentò Mukuro a mezza voce, “Oya oya, quel ragazzo è un vero disastro.”





HAYATO I CRISTI CHE NON ATO TIRANDO PER PUBBLICARE DAL CELLULARE!

... scherzo, ti voglio bene, altrimenti non lo farei. Otanjoubi omedetou!

   
 
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