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Autore: Allen Glassred    15/09/2021    1 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Il momento della riunione è finalmente giunto: tutti e cinque i capifamiglia sono ormai riuniti sotto il tetto di Joe e Pierre ed anche i rappresentanti della famiglia Hikari sono presenti. Manca poco all’inizio: Vanitas ed Ivy stanno per raggiungere il salone, quando improvvisamente lui ferma il proprio passo. “ Vanitas? “. Chiede solamente lei, percependo di nuovo quella sinistra sensazione: non è la prima volta in verità, che suo fratello le sembra strano. A volte sembra quasi un’altra persona e no, può giurare che non sia un effetto della maledizione del Re Pazzo: è qualcosa al quale lei non sa dare nessuna spiegazione al momento, senza contare che ha anche i propri problemi di salute da affrontare. Certo, per quella sera ha voluto riposare il più possibile ed essere in forma, ma percepisce che in lei qualcosa sta cambiando, una cosa alla quale non sa ancora dare una spiegazione e che è iniziata anche da prima dello stupro. È la voce di lui a riportare la Principessa di Veritas alla realtà.

 

“ Ivy… “. La chiama, volgendosi leggermente verso di lei con uno sguardo tagliente, Ivy può giurare che sia lo stesso di quando lo incontrò la prima volta anche se, stavolta per lo meno, non le fa più così paura. “ Dimmi: perché mi stai ingannando? “. Chiede così a bruciapelo, l’erede di Kaname e Luna. A quella frase lei sussulta: ma che dice? Quando mai lei gli avrebbe mentito?

 

“ Sei forse impazzito, a pochi minuti dalla firma del trattato di pace? Quando mai io ti avrei mentito? “. Chiede semplicemente la corvina ma, a quella frase lui la mette spalle al muro: non è una presa dolorosa quella che esercita sulle spalle della sorella, ma è abbastanza improvvisa da farle sgranare gli occhi sconcertata: quello sguardo non sembra nemmeno più quello di Vanitas. O meglio: vede lui ma è come se ci fosse qualcun altro davanti a lei e, lo deve ammettere, questo la inquieta. “ Van… “. Fa per terminare la frase, mentre lui scuote il capo ancora una volta.

 

“ Mi stai mentendo, anche adesso. Continui a mentirmi “. Ripete, mentre lei scuote a sua volta il capo.

 

“ Non è così: ho mantenuto la mia promessa di bere solo il tuo sangue e di nessun altro, se ti stai riferendo a questo… “. Cerca di rassicurarlo, immaginando che la sua reazione sia dovuta magari al ritorno di Lukas, alla gelosia che ancora prova per il giovane Hunter ed alla paura che lei possa sentire il desiderio di bere proprio il suo sangue. “ Lo sai che non ne ho bevuto altro, se non il tuo. Si può sapere perché dici che ti mento? “. Chiede ma, a quelle parole lui scuote lievemente il capo.

 

“ Lo hai visto anche tu, vero? “. Chiede, mentre lei decide di lasciarlo proseguire. “ Vanitas… “. A quel nome lei sente il sangue gelarsi nelle vene, sapendo chiaramente che il fratello non si riferisce a sé stesso. “ Vanitas Lunettes: lo hai visto anche tu, è così? “. Chiede o meglio, afferma il corvino. Ivy esita un momento, poi riflette: sarebbe inutile mentirgli, tanto se ne accorgerebbe dallo scorrere del suo sangue se mai dovesse mentirgli. “ E’ stato anche da te, non è così? Anche se tu non hai la maledizione del Re Pazzo, sei riuscita a vederlo e parlarci “. Sentenzia il giovane Re, mentre lei volta lo sguardo altrove e si morde leggermente il labbro inferiore, per poi annuire.

 

“ E’ successo solo poche volte: dopo quella notte di luna blu, quella della quale noi non ricordiamo nulla. Da quella notte, lui ha iniziato a manifestarsi a me “. A quella frase lui stringe maggiormente la presa sulle spalle di lei e, sentendo il suo nervosismo lei gli mette una mano sul viso con dolcezza. “ Ma non mi ha fatto nulla, a parte dire frasi senza senso che ora, nemmeno ricordo. Ed ultimamente non si manifesta nemmeno più, quindi sta tranquillo: dobbiamo solo pensare a spezzare la tua maledizione ed al nostro matrimonio. Dobbiamo pensare a mantenere la pace nel nostro regno, per noi e per le generazioni a venire. Dobbiamo pensare a questo e niente altro “. Sentenzia la corvina mentre, così com’è comparso quello strano sguardo sparisce dal viso di Vanitas, lasciando posto al suo solito sguardo.

 

“ Va bene! “. Fa come se nulla fosse, strabiliando la futura moglie per quel nuovo e repentino cambio d’umore. “ Coraggio! Andiamo, gli altri ci staranno già aspettando e, come hai detto tu, dobbiamo siglare un trattato di pace e garantire alle generazioni a venire un futuro di pace “. Riconoscendo il suo solito sorriso anche Ivy si tranquillizza: stringe lievemente la mano di lui, che nel frattempo ha preso quella di lei e l’ha stretta in una lieve ma decisa presa.

 

“ Ok, allora andiamo “. Fa solamente, incamminandosi nuovamente anche se, lo ammette, quell’episodio la lascia decisamente perplessa.

 

Tutti sono ormai riuniti nel salone, attendendo l’arrivo di Vanitas e di Ivy. Di tanto in tanto, per non dire piuttosto spesso lo sguardo di Garry si sofferma su Jeanne che, accorgendosene, finge di guardare altrove decisamente a disagio: si vergogna come una ladra. A volte pensa che dovrebbe semplicemente rivelargli la verità, che è padre di un bambino e che quello stesso bimbo è in pericolo, che solo per questo ha accettato questo fidanzamento e queste nozze senza amore con colui che odia di più al mondo. Vorrebbe farlo, poi se lo ricorda: anche Garry l’ha tradita, si è sposato con Mina e lei non vuole certamente divenire la sua amante. Non sopporterebbe mai di dividere il suo uomo con un’altra donna, in oltre non trova corretto nei confronti della stessa Mina farle una cosa simile, pur sapendo che anche lei è ben consapevole delle ragioni che hanno spinto il giovane Perry a prenderla in moglie. La voce di Joe interrompe i pensieri della bionda di lì a poco.

 

“ Ma dove saranno finiti Michael e Mina? “. Si chiede semplicemente la matriarca, mentre Pierre riflette un momento.

 

“ Non lo so, strano che siano in ritardo: non è da loro “. Sentenzia semplicemente, mentre qualcuno che sin ora è sempre rimasto in silenzio prende parola proprio in quel momento.

 

“ E allora? Anche se sono in ritardo, la riunione non può essere ritardata ulteriormente “. Sentenzia un uomo dalla chioma corvina, mentre Hans Delacour lo fulmina con lo sguardo.

 

“ Oh, ti prego! Sta zitto, Heinemann “. Mormora tagliente, mentre la moglie gli porge una mano sulla spalla per calmarlo.

 

“ Altrimenti? “. Chiede con strafottenza l’unico membro in vita della famiglia Heinemann, nonché capofamiglia. Hans sta per reagire a parole, seccato da quell’atteggiamento. Ma Anna lo trattiene con una lieve presa sul suo braccio.

 

“ Per favore, lo fa solo per provocarti. Lascialo perdere: l’importante è che firmi il trattato, non se ci crede o meno “. Lo ammonisce, ricordando che tra Xerxes Heinemann e suo marito Hans non corre buon sangue, dopo che Heinemann ha messo in discussione l’utilità del trattato di pace ed ha asserito che comunque, i vampiri non lo rispetteranno mai.

 

“ Che razza di arrogante “. Sibila Lukas, incrociando le braccia al petto e guardando di sbieco Xerxes, che a sua volta ghigna in sua direzione. A sedare una possibile lite è l’arrivo di Vanitas ed Ivy, che finalmente entrano nella sala attirando così l’attenzione di Kevin, che fino a quel momento si è tenuto semplicemente pronto ad intervenire, in caso la lite tra Hans e Xerxes fosse degenerata.

 

“ Ben arrivati “. Sentenzia solamente, mentre Ivy fa un lieve sorriso in sua direzione, per poi prendere posto. Hans ed Anna non possono fare a meno di guardarla con una punta d’orgoglio, notando quanto sia cambiata in meglio colei che, a tutti gli effetti, per loro fu come una seconda figlia. Una volta che tutti si sono seduti ai propri posti, a prendere parola è Lukas.

 

“ Quindi, non aspettiamo Michael e Mina? “. Chiede solamente, mentre Pierre scuote il capo.

 

“ No, figliolo: non possiamo più ritardare la riunione. Speriamo che arrivino prima della fine, altrimenti sarò costretto a firmare io in vece di mio figlio, mentre tu dovrai farlo al posto di Mina “: Fa semplicemente, guardando in direzione di Garry che annuisce distrattamente. “ Detto ciò… “. La frase di Pierre viene lasciata a metà, mentre finalmente posa sul tavolo il tanto atteso trattato di pace che tutti stavano aspettando. “ Una volta firmato questo, gli Hunters non potranno più attaccare i vampiri senza ragione, e viceversa. Si stabilirà quella pace che, si spera, sarà duratura e che avrebbero voluto anche la regina Luna e Juliette ed Haruka “. Fa, mentre a quella parole Kevin è il primo a fare una mossa. Afferra una penna per poi guardare deciso l’altro capofamiglia, annuendo.

 

“ Allora, cosa stiamo aspettando? Non mi sembra ci sia altro su cui discutere: era proprio ora, che ci fosse una tregua definitiva ed un nuovo trattato di pace. E speriamo che nessuno lo infranga “. Sentenzia, guardando in direzione di Hans ed Anna. I due intuiscono che Kevin parla della notte in cui la Regina Luna morì, al fatto che loro assieme ai Perry furono i diretti responsabili di ciò. A quello sguardo, Hans osserva per un istante Vanitas ed Ivy, quei bambini ora cresciuti che lui e la moglie hanno contribuito a far rimanere orfani. Ancora oggi il rimorso non lo fa riposare sereno e fa avere continuamente attacchi di panico ad Anna, ma questo nemmeno Lukas lo sa.

 

“ Quella notte, la luna blu si tinse di un nero pece “. Sentenzia solamente Delacour, mentre a quella frase Vanitas si alza di scatto dalla sedia, come avesse sentito una blasfemia e sbiancando di colpo.

 

“ Cosa… che avete detto? “. Chiede, mentre Kevin posa la penna con cui ha firmato il trattato, penna che viene presa tra le mani da Hans che, finalmente, trova il coraggio di guardare il giovane Re.

 

“ Quella notte, la luna blu si tinse di un nero pece “. Sussurra solamente, mentre Vanitas rimane in silenzio qualche istante, in seguito sente come se la testa gli girasse e si siede, prima di dare ulteriore spettacolo.

 

“ La Luna Nera…? “. Mormora solamente, mentre Hans pone finalmente la firma sul trattato, seguito dalla moglie e dal figlio.

 

“ Si: la Luna Blu e la Luna Nera, loro ci spinsero a commettere quella barbarie. Io, mia moglie, Haruka e Juliette fummo plagiati dal potere di Re Kaname, che ci ordinò di uccidere la regina. Ma anche se il corpo si muoveva su suo ordine, la nostra mente rimase cosciente. Assistettimo impotenti a ciò che stavamo compiendo, senza poter fare nulla. Volevo solo che lo sapeste: noi non avremmo mai infranto il trattato di pace di nostra volontà, l’artefice di tutto ciò è Kaname Hikari, anche se credo che già sapeste questa cosa “. Sussurra il bruno, ricordando quasi con terrore il suo incontro con Kaname Hikari e con il Clan della Luna Blu, di come il Re usò il suo potere per plagiare lui ed Anna, di come Haruka e Juliette cercarono vanamente di aiutarli e di come, improvvisamente, la luna assunse un colore nero pece conferendo il triplo dei poteri al padre di Vanitas, sfatando così la loro ipotesi che si trattasse di un'eclissi lunare. “ Pensavamo che una sola persona non potesse possedere un tale potere ed una tale malvagità: ci sbagliavamo. Re Kaname… ha meritato tutto ciò che gli è capitato. Completamente “. Sentenzia, mentre a quella frase anche Pierre, che ha appena firmato il tratatto seguito dalla moglie, è rimasto agghiacciato.


“ Luna Nera… “. Mormora solamente, ponendo anche la firma al posto del figlio e, in quel momento, vedendosi sottrarre il trattato appena firmato e notando che a prenderlo è stato Xerxes, che senza dire nulla ma sembrando molto interessato alla conversazione di Hans e Vanitas, pone a sua volta la propria firma per poi passare il trattato a Garrye Jeanne. Jeanne, che nel sentire quelle parole è rimasta lievemente interdetta.

 

“ E se nostro padre…? “. Guarda un momento il fratello e la sorella, pensierosa ma non terminando la frase, ponendo a sua volta la propria firma.

 

“ Impossibile… Kaname Hikari è morto. Morto… “. Borbotta a sua volta Garry, come avesse intuito i pensieri della principessa e, senza volgersi verso di lei, ponendo sia la propria firma che quella della moglie, dato che non è presente. “ Non tornerà mai più nelle vostre… nelle nostre vite “. In seguito si volge finalmente verso Vanitas, tenendo ancora una mano sul foglio e guardandolo qualche istante. “ Ne sei convinto, vero? “. Chiede solamente, mentre lui annuisce per poi afferrare la penna.

 

“ Certo che si: gli ho piantato una spada nel cuore io stesso. È morto “. Mormora solamente, stringendo lievemente la mano a pugno, tradendo un lieve nervosismo che a Garry non sfugge di certo.

 

“ Allora, perché sei così teso non appena si parla di lui? Come se lo temessi “. Chiede, mentre il giovane Re non sembra volergli dare una risposta. Anche lui mette finalmente la propria firma su quel trattato, sentendo una sorta di liberazione come se si fosse liberato di un grande macigno.

 

“ Non nominare i morti, Garry: porta male “. Commenta solamente, mentre Ivy lo osserva un momento, per poi porre a sua volta la sua firma: il trattato di pace è stato siglato.

 

“ E se non fosse… morto? “. Mormora solamente Jeanne, ripensando alle enigmatiche parole della madre. Ma tutto ciò che ottiene è un’occhiata di fuoco dal fratello.

 

“ E’ morto, ti ho detto. Adesso, non voglio più parlare di quell’essere immondo “. Fa solamente e, poco prima che Jeanne possa ribattere un messaggero entra trafelato.

 

“ Ma cosa succede?! Non vedi che siamo nel belmezzo di una riunione?! “. Si irrita Pierre, ma l’altro riprende fiato e parola, guardandolo preoccupato.

 

“ Mio signore e signora, è successo un guaio! “. Fa, preoccupando e non poco tutti i presenti eccetto Xerxes. “ I ribelli… “. A quella frase Jeanne si alza di scatto dalla sedia: se si parla di ribelli, Dominique non può non essere coinvolto. “ … hanno attaccato una famiglia nobile! Lady Mina e Lord Michael sono già sulla strada, cercheranno di sedare l’attacco. Ma io ho preferito avvisare anche voi… “. Jeanne gli si avvicina, ponendogli una mano sulla spalla.

 

“ State calmo, avete fatto bene ad avvertirci “. Mormora, per poi riflettere un momento. “ Sono sicura che dietro quest’attacco ci sia Dominique: per questo se n’è andato prima della firma del trattato di pace, voleva creare scompiglio… “. Mormora, mentre Joe e Pierre non possono fare a meno di annuire.

 

“ E’ vero, potreste aver ragione voi “. Fa ad un certo punto Kevin, concordando con Jeanne che, di lì a poco riprende parola risoluta.

 

“ Quale famiglia è stata attaccata? “. Chiede e, quando il messaggero le dice di chi si tratta deve far appello a tutta la sua forza, per non finire a terra a causa dello shock, che cerca di nascondere seppur, in quel momento, le sembri impossibile stare tranquilla. Improvvisamente prende una decisione, che comunica subito agli altri. “ Andrò io stessa a controllare la situazione, ed aiutare Michael e Mina: con i ribelli non si scherza “. Ammette e, sconvolta, afferra il proprio mantello. A quella vista Garry scuote il capo, per poi afferrare a sua volta il proprio mantello e guardandola per qualche, interminabile istante.

 

“ Vengo anche io “. Fa, mentre lei scuote il capo: l’ultima cosa che vuole pensa, è rimanere da sola con lui! Non in quel momento! Ma lui riprende parola, un po' concitato. “ E non ammetto un no come risposta! Quel bastardo potrebbe farti del male, non lo permetterò mai! “. Quasi grida, facendola ammutolire. In seguito e capendo ciò che ha appena detto, si da subito un contegno. “ Ehm...”. Fa, schiarendosi la voce in imbarazzo. “ Ovviamente, lo faccio anche per salvare… insomma… “. Pierre annuisce, per poi salvarlo da una situazione piuttosto imbarazzante.

 

“ Certo, andate pure: è un bene che tu vada con la Principessa, la potrai proteggere com’è dovere di un uomo fare. Non potrei mai permettere che una donna affronti da sola un gruppo di ribelli “. Annuisce in direzione di Jeanne, che a quelle parole non può fare a meno di arrendersi, sospirando pesantemente.

 

“ E sia, dunque: andremo noi due, sederemo quell’attacco e daremo una mano a Michael e Mina “. Fa semplicemente, mentre Pierre annuisce ancora una volta.


“ Prudenza, mi raccomando “. Li ammonisce, per poi lasciarli andare e notando il ghigno di Xerxes. Un ghigno che, certamente, lo irrita e non poco seppur cerchi di mantenere un certo dominio.

 

In un’altra zona di Veritas, Lady Beatrice tiene tra le mani il proprio pugnale. D’altra parte, il marito Federico tiene la propria spada, sporca del sangue di alcuni ribelli. “ Federico, dobbiamo riuscire a cacciarli… dobbiamo riuscirci a tutti i costi! Dobbiamo proteggere il nostro Luca “. Sentenzia la rossa, i cui capelli ricadono disordinati sulle sue spalle essendo ormai totalmente sfuggiti all’acconciatura. L’uomo annuisce: è un po' stanco, dopo tutto non è facile tener testa a dei ribelli così agguerriti e pronti ad eliminare lui e tutta la sua famiglia.

 

“ Certo! Lo proteggeremo a tutti i costi, anche se significasse farmi eliminare “. Fa risoluto, pronto a rischiare la vita per sua moglie e colui che, a tutti gli effetti, lui considera come suo figlio. “ Luca! Scappa, corri in casa, sbrigati “. ordina al bambino che, pur avendo solo pochi anni ne dimostra molti di più a causa dell’incantesimo posto su di lui anni prima, per evitarne il riconoscimento.

 

“ Ma padre… “. Tenta il bambino, tra le lacrime. A quella reticenza tuttavia, Federico grida un nuovo ordine.

 

“ Vai! “. Fa, mentre un ribelle lo attacca nuovamente e, solo grazie ad una fortunata coincidenza riesce a non farsi eliminare.

 

“ No, non voglio! “. Inizia a piangere Luca, disperandosi: non vuole abbandonare i genitori, non vuole che muoiano! Mille e più pensieri passano per la testa del bimbo mentre, di lì a poco una risata fuori luogo fa volgere di scatto i due coniugi.

 

“ Che insetto fastidioso. Si vede proprio che sei il figlio di quel cacciatore “. Beatrice trema lievemente, mentre con paura nota la luna tingersi di rosso cremesi, tuttavia non completamente: alcune sfumature blu sembrerebbero unirsi a tutto quel rosso, facendo sorgere una luna del tutto particolare. Federico non parrebbe invece intimorirsi, nemmeno quando una misteriosa figura incappucciata fa la sua comparsa e, in quel momento, tutti i ribelli gli fanno un inchino rispettoso, come se temessero tale figura.

 

“ Madre, ho paura… “. Fa semplicemente Luca, mentre Beatrice lo stringe a sé. Federico si pone di fronte alla consorte ed al figlio, tuttavia la misteriosa figura sembrerebbe alterarsi a quella sua mossa.

 

“ Levati dalla mia strada, insetto che non sei altro! “. I suoi occhi si illuminano di una luce cremesi mentre, con un solo schiaffo riesce a gettare di lato l’uomo al quale, preso di sorpresa, cade la spada.

 

“ Oh no! Luca, Beatrice! “. Fa in allarme, mentre l’individuo incappucciato mette un piede sulla sua mano,

 

“ Vuoi che te la rompa, dandoti un vero motivo per gridare, o stai buono e zittio?! “. Chiede su tutte le furie mentre, spaventata a quella scena, Beatrice attacca l’uomo misterioso da dietro ed usando il pugnale.

 

“ Bastardo, lascia andare mio marito! “. Grida. Sta per pugnalare il suo avversario, ma ovviamente il suo colpo non va a segno. L’altro si sposta con un’abile mossa: una ciocca dei suoi lunghi capelli corvini cade a terra mentre sul suo viso compare un lieve graffio, d’altra parte la donna lo guarda furiosa.

 

“ Brutta puttana che non sei altro… “. Mormora solamente colui del quale il volto è ora ben visibile, così come i suoi occhi iniettati di luce cremesi e carichi d’ira. “ Come hai osato?! Come hai osato levare la mano su di me, puttana che non sei altro?! “. Si infuria il corvino, mentre lei schiva abilmente un raggio blu che sta per colpirla e che, se la raggiungesse, la eliminerebbe in un soffio di Eolo.

 

“ Non ti permetterò di far del male alla mia famiglia “. Sentenzia risoluta la rossa, non intendendo cedere per nessun motivo ed infischiandosene delle minacce dell’altro. “… Dominique Lunettes “. Lo chiama per nome senza remora, rivelando che chi ha fatto la sua comparsa è niente poco di meno che Dominique. A quelle parole tuttavia, lui ghigna sadicamente epr poi mettersi a ridere sguaiatamente.

 

“ Non sei tu il vero obiettivo della mia missione, anche se fai di tutto per diventarlo “. La irride, cosa che manda in bestia la giovane donna. Fa per colpirlo di nuovo, ma lui la afferra per il polso e le fa cadere a terra l’arma, attirandola a sé quasi volesse giocare con lei. “ Volevo ballare un po' con te, ma a quanto pare non sei una gran ballerina, eh tesoro? “. Ghigna sadicamente, per poi spingere di lato la donna e gettandola contro la parete della sua villa. Presa in contropiede Beatrice non ha modo di reagire e, cosa più grave, Luca rimane completamente indifeso ed alla mercè dei ribelli. O meglio, alla mercè del loro capo: colui che ha ordinato l’attacco, all’insaputa persino dello stesso Vincent. No: no pensa, questa è una sua questione personale, non ha bisogno del cugino o della sua approvazione per risolverla. Il bambino osserva l’altro decisamente spaventato, la paura lo immobilizza sul posto e gli impedisce di fuggire. “ Finalmente ci incontriamo. Luca, vero? “. Chiede con una malcelata rabbia il corvino, mentre il bambino prova vanamente ad indietreggiare come fosse stato risvegliato da un incubo.

 

“ Va… vattene! “. Si spaventa, trema come una foglia mentre, con noncuranza Dominique si china per poter arrivane alla sua altezza e, in seguito, gli afferra il mento tra due dita e lo costringe a guardarlo.

 

“ Disgustoso “. Sibila solamente. “ Possono mettere tutti gli incantesimi che vogliono, ma hai gli occhi di lui… “. Mormora alterato, mentre il bambino non capisce cosa esattamente quell’individuo stia dicendo. Sa solo di aver tanta paura, come ne hanno i genitori: Beatric e Federico sono storditi a causa delle botte prese ma, la cosa che più li spaventa adesso, è che possa succedere qualcosa a loro figlio.

 

“ Se solo ti azzardi a far del male a Luca… io ti ammazzo! “. Fa semplicemente Beatrice, cercando di afferrare il proprio pugnale e mentre, con malagrazia, Dominique afferra Luca, stringendolo come fosse un semplice pupazzo quasi facendogli male, usandolo letteralmente come scudo.

 

“ Prova a prendermi allora, bellezza “. Ghigna malefico il braccio destro del nuovo ed illegittimo sovrano di Veritas, che a quanto pare, malgrado abbia dato la sua parola a Jeanne ha deciso comunque di fare una sgradita “ visita “ a Luca ed alla sua famiglia.

Salve miei fans, come state? Ed ecco il nuovo capitolo, che ve ne pare? Mentre un nuovo trattato di pace viene siglato, Dominique attacca Luca e la sua famiglia adottiva. Garry e Jeanne aprtono insieme per sedare l'attacco, mentre Hans parla di una " luna nero pece ", comparsa la notte in cui lui, la moglie ed i perry furono plagiati da Kaname. Che significa? Seguitemi e lo saprete!

   
 
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