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Autore: Allen Glassred    19/09/2021    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA
Dominique ha un attacco di iperventilazione, non riuscendo a calmarsi dopo la sconfitta subita per mano di Garry e Dante. A sorpresa, Vincent troverà un modo per aiutarlo. Un modo davvero molto particolare.
Genere: Generale, Hurt/Comfort, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Le immagini di quello scontro al Palazzo Reale corrono ancora nella mente del giovane dalla chioma corvina, come fossero le immagini di un telefilm a cui lui ha assistito mille volte. Ma no: no, questo non è un telefilm. Questa è la realtà dei fatti, una realtà che, al solo pensarci lo agita ulteriormente. Fa caldo, pensa: fa troppo caldo, non riesce ad abbassare la temperatura nella stanza, e… no. No, pensa: non è la temperatura della stanza il problema, ma lui: lui che, nonostante ora non sia più esposto alla vista dell’uomo che più odia al mondo non riesce a smettere di essere nervoso ed in ansia. “ maledetto… “. Sibila solamente, cercando vanamente nuovo ossigeno, come gli fosse stato di colpo sottratto quasi tutto. “ Maledetto Hunter bastardo che non sei altro! Io… io ti… “. Solo ora si rende conto: oltre a sudare, non sa nemmeno lui se caldo o freddo, fatica persino a respirare. E’ come se qualcuno lo avesse improvvisamente afferrato per il collo e stesse stringendo forte la presa. “ Io ti ucciderò! Ti ucciderò! Come hai osato…? “. Ripensa a tutto quanto è accaduto: Garry Perry lo ha messo in ridicolo davanti ai suoi sottoposti ed a quel maggiordomo da nulla, Dante. Anzi, persino quest’ultimo è stato in grado di ferirlo, una cosa per lui inaccettabile: lui, un nobile, un purosangue della stirpe Hikari, messo in ridicolo da un cacciatore e da un maggiordomo! “ Non mi avrete… non mi avrete mai, infami… “. Si deve appoggiare al muro per qualche istante: non si sente bene. A parte le palpitazioni che sembrano accelerare sempre più, a parte il sudare caldo o freddo, adesso anche le sue forze sembrano quasi mancargli mentre, lentamente, la vista si offusca. “ Umiliato così da un branco di umani cagasotto e da un maggiordomo mezzo vampiro! Ma com’è potuto succedere?! “. Si irrita, con chi di preciso non è ancora dato saperlo. Ma il suo stato di agitazione non gli permette neppure di accorgersi di una cosa: un uomo. Un uomo che è appena entrato nella sala: lui è un pò più soddisfatto dell’esito del colpo di stato. malgrado non sia riuscito a detronizzare il fratello, infatti, parte del suo piano è già in moto: è riuscito ad ottenere una parte dei suoi obiettivi, vorrebbe condividere quella gioia con il suo vice ma, improvvisamente, la sua attenzione viene attirata da qualcosa.

“ Dominique? “. Chiede più a sé stesso, notando lo stato di agitazione del cugino. “ Oh no! “. Fa solamente, capendo che l’agitazione e la rabbia devono aver causato un profondo stato d’ansia al figlio di Veronica ed Antoine, capendo di dover subito fare qualcosa. “ Iperventilazione, accidenti… “. Sussurra solamente il biondo: è ancora a qualche passo da Dominique, ma già dallo scorrere del suo sangue e dal respiro riesce a capire cosa gli stia succedendo. Purtroppo infatti, sa che in passato suo cugino ha già passato una cosa simile e che, oltre a questa, soffre anche di attacchi di panico a causa di qualcosa che, probabilmente, è legato al suo passato.

“ Io ti ucciderò… ti ucciderò… io… “. Senza pensarci su due volte, a dispetto della sua crudeltà con tutte le altre persone che abbiano la sfortuna di incrociare il suo cammino, Vincent Hikari non esita un istante: cerca di far calmare il cugino, avvicinandosi il più possibile e notando che, effettivamente, stavolta sta davvero molto male, forse più del solito.

“ Domi! “. Lo chiama, ovviamente da prima nessuna risposta: il corvino sente una sorta di vertigine e respira male, non sembra nemmeno accorgersi che qualcuno lo sta sorreggendo. “ Domi! Ascoltami adesso, ok?! Ti devi calmare! “. Cerca di spronarlo a calmarsi Vincent, ma a nulla serve: le condizioni di suo cugino non paiono mutare.

“ Io li ammazzo… Vince… Io li ammazzerò tutti, te lo prometto… “. Mormora solamente il giovane vicecapo dei ribelli, riconoscendo così che qualcuno gli si è avvicinato e che quel qualcuno è Vincent.

“ Non pensare a questo, adesso: sei in iperventilazione, ti devi calmare… “. Mormora semplicemente il biondo, riflettendo: normalmente, in questi casi sa che far respirare la persona colpita da iperventilazione in un sacchetto sarebbe l’ideale, ma vede anche che in quel momento non ce ne sono a disposizione e, di certo, non può andarsene ed abbandonare in quelle condizioni l’altro giovane. “ Senti dolori da qualche parte? “. Cerca di accertarsi il capo dei ribelli: non è un dottore, ma è il solo ed unico che si è sempre occupato del cugino sin da quando questi sintomi si sono manifestati. L’altro non sembra ascoltarlo: è confuso, la sua mente continua a mandargli un solo impulso: il desiderio ardente di dare una lezione a Garry per ciò che gli ha fatto. Non solo lo ha sconfitto, ma cosa più grave ha anche osato ferirlo. “ Coraggio! Vieni, devi sederti e cercare di calmarti “. Prova nuovamente l’altro, riuscendo a far muovere qualche passo a Dominique. Ma non riescono nemmeno a raggiungere la sedia, il corvino sente effettivamente come se qualcuno gli avesse sottratto tutto il fiato.

“ Mi dispiace, non sono… non sono riuscito… a farlo fuori… quel bastardo… di un cacciatore… “. Parla a fatica mentre, nello stesso momento Vincent riflette: sa che un altro modo di calmare l’iperventilazione in una persona, sarebbe tappare una delle narici e far respirare chi ne soffre solamente dalla narice lasciata libera e dalla bocca. Ma sa anche che ci sarebbe un altro modo: un modo che, di fatto, solo i vampiri potrebbero utilizzare.

“ Ma chi se ne frega, di quel cacciatore da nulla?! In questo momento, chi conta davvero sei tu! “. Sbrocca ad un certo punto il figlio minore di Luna e Kaname che, di lì a poco, si morde il polso facendolo così sanguinare. Ma nemmeno questo sembrerebbe tranquillizzare Dominique: stavolta è un attacco abbastanza pesante, è in stato confusionale e non riesce nemmeno a percepire chiaramente l’odore del sangue: no, perché anche la sua mente gli fa percepire un immaginario odore di sangue. Il sangue che il rivale dovrà versare, il giorno in cui si rivedranno. Vincent lo osserva qualche istante: non berrà, è certo. Non di sua volontà, per lo meno, ne è perfettamente consapevole. Senza pensarci su due volte allora, decide di mettere in atto l’unica opzione possibile per riuscire a sbloccare la situazione.

Per un momento il giovane dalla chioma corvina sente come se il cuore si fermasse: ironico pensa, fino a qualche momento prima sembrava battere all’impazzata ed ora, quasi sembrerebbe fermarsi. Non ha il tempo di dire altro, qualcosa gli fa sgranare gli occhi improvvisamente: un sapore. Il sapore intenso di un sangue che raramente ha bevuto, il sangue di Vincent. Lo stesso Vincent che, senza esitare, ha afferrato tra le mani il viso del cugino, dopo essersi inginocchiato per arrivare alla sua altezza, e gli sta passando il suo sangue direttamente bocca a bocca. Quel sangue che sembrerebbe dare l’effetto calmante desiderato: il figlio di Veronica non sembrerebbe più essere in quello stato di poco prima, nonostante ora un altro tipo di confusione sembri albergare nella sua tormentata mente. Sentendo quel sangue entrare nella sua bocca, non può fare altro che berlo, fino all’ultima goccia per poi staccarsi lentamente dalle labbra dell’altro. “ Va un pò meglio adesso? “. Chiede solamente il capo dei ribelli, mentre il corvino avvampa come un semaforo.

“ Perché lo hai… ? “. Non termina la frase: l’altro si lecca le labbra ancora lievemente sporche di sangue, togliendo la mano dal viso del corvino ma lasciandovi una lieve carezza.

“ Era l’unico modo, per farti passare quell’iperventilazione: stavi avendo un attacco di panico in piena regola “. Fa semplicemente mentre, ancora rosso in viso l’altro guarda verso la parete di fianco a lui, lievemente imbronciato.

“ Ma mi hai baciato in bocca! Era di questo che ti chiedevo il perché… “. Mormora, mentre l’altro lo osserva con un lieve ghigno per poi porgergli la mano.

“ Coraggio! Andiamo: c’è ancora un sacco di lavoro da fare, ora che il nostro piano è stato finalmente messo in atto “. Fa semplicemente, ignorando deliberatamente la domanda del cugino che, sbuffando lievemente accetta comunque il suo aiuto: afferra la sua mano per poi alzarsi da terra, sentendosi già meglio grazie al sangue di Vincent, che a quanto pare nasconde in sé dei poteri curativi. “ Se mi prometti che non ti farai più venire simili attacchi, che starai calmo e tranquillo, io ti prometto che daremo una bella lezione a quel cacciatore. Siamo intesi? “. Chiede ad un certo punto e severamente Vincent, in un tono che non ammette repliche e rimanendo di spalle al corvino che, colto di sorpresa non può fare a meno di annuire.

“ E va bene: cercherò… cercherò di controllarmi “. Borbotta, portando un dito sulle labbra e ripensando ancora a quella sorta di bacio. In seguito scuote violentemente il capo e si da mentalmente dello stupido, senza accorgersi che sul viso del biondo è apparso un lieve ghigno.

- Anche se non mi dispiacerebbe, farti bere di nuovo il mio sangue bocca a bocca -. Sogghigna pensando queste cose, prima di dirigersi verso un’altra sala assieme al suo fedele braccio destro.



Dominique ha un attacco di iperventilazione, non riuscendo a calmarsi dopo la sconfitta subita per mano di Garry e Dante. A sorpresa, Vincent troverà un modo per aiutarlo. Un modo davvero molto particolare.
   
 
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