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Autore: Allen Glassred    19/09/2021    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA
Jeanne e Garry sono scappati, dopo lo scontro con Dominique. Lui è stato avvelenato dalla spada del rivale e lei trova un modo per salvargli la vita. E...
Genere: Generale, Hurt/Comfort, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Per un interminabile istante, Garry non può fare a meno di osservare la donna di fronte a sè. La stessa donna che, nella mano destra tiene un pugnale. “ J… Jeanne? “. Chiede, mentre lei lo guarda lievemente accigliata.

“ Si può sapere che ti prende? “. Chiede, mentre di riflesso il giovane Hunter indietreggia, vedendola avanzare. “ Tu mi hai chiesto di aiutarti ed io lo faccio, no? “. Chiede, mentre lui inizia ad agitare le mani di fronte a sé.

“ Ma che hai capito?! Non voglio che mi aiuti uccidendomi! Io voglio vivere ancora per tanti, tanti anni! “. fa, mentre lei lo guarda sempre più confusa dalla sua uscita. “ Insomma! Sono già ferito e mi sento non esattamente bene, ma arrivare ad uccidermi… Jeanne, non me lo aspettavo da te! “. Fa ancora, mentre lei inizia a perdere le staffe: in questo pensa, il “ suo “ Garry non è affatto cambiato: fraintende le situazioni più ovvie e crea degli equivoci dal nulla. Ma questa pensa, non è forse una delle ragioni per le quali si è innamorata di lui…? La Principessa scuote il capo, rimproverandosi mentalmente: ma che diavolo va a pensare, si chiede? Non deve più pensare a lui, non in quel modo pensa. Anche se certo, l’attuale situazione non aiuta. Perdendo la pazienza, la fanciulla si avvicina ed arriva così a pochi millimetri di distanza dal cacciatore.

“ Ma sei idiota!? Secondo te, ti voglio uccidere?! “. Chiede, mentre lui la guarda stranito: non può indietreggiare oltre, non perché non abbia spazio ma perché lo sguardo di lei lo intimidisce.

“ Beh, hai un pugnale in mano e sei arrabbiata con me, che vuoi che pensi? “. Chiede, mentre a quelle parole lei sbuffa sonoramente.

“ La spada di Dominique era avvelenata, cretino! “. Fa, mentre di riflesso l’argento porta lo sguardo sulla vistosa ferita lasciata da Dominique nel loro ultimo scontro. “ Devo far uscire quel veleno, prima che inizi a fare effetto e ti provochi dei problemi “. Mormora, mentre a quelle parole il giovane indietreggia ancora un pò.

“ Ma dai, posso farlo anche io! Non serve che… “. Ma, forse a causa dell’agitazione il ragazzo finisce per inciampare nelle sue stesse scarpe, cadendo così malamente sul letto. Fa per alzarsi, ma lei è più rapida: lo immobilizza al materasso mettendosi sopra di lui, con uno sguardo che, certamente, ricorda quello del fratello in quel particolare frangente. “ J… J… Jeanne!? “. Avvampa violentemente l’argento, mentre lei lo fissa intensamente. Trovarsi praticamente mezzi svestiti in quella situazione, certo rende difficile tenere l’autocontrollo, specialmente per il giovane cacciatore. “ Non è il caso di… insomma… io… tu… “. Ma la donna riprende il pugnale in mano, guardandolo qualche istante.

“ Stai zitto “. Mormora e, a quelle parole lui si agita improvvisamente, credendo che, a dispetto delle sue parole la Principessa voglia davvero eliminarlo.

Un urlo di dolore, poi il giovane riapre gli occhi di colpo: non è morto, tuttavia sente un dolore lancinante alla ferita. “ J… Jeanne… “. Mormora, iniziando a sudare freddo e mentre lei, di lì a poco lo guarda intensamente.

“ Ti farà un pò male, ma credimi: è per il tuo bene. Cerca di sopportare, devo far uscire il veleno “. Mormora, mentre con il pugnale continua il proprio “ lavoro “ e mentre, di riflesso, lui si porta una mano alla bocca per evitare di gridare nuovamente ma, allo stesso tempo sentendo un dolore lancinante. Eppure pensa, Jeanne ha ragione: non c’è altra scelta, se non vuole morire dovrà sopportare il dolore e stringere i denti. Lei lo guarda intensamente: vederlo star male fa male anche a lei, ma sa di dover agire in fretta. Il sangue macchia le lenzuola di quel letto di fortuna, abbandonato da chissà quanto così come quella casa. La Principessa avverte l’odore del sangue di Garry, che lentamente inizia a mutare e torna quello di sempre, non più infettato dal veleno ella spada di Dominique. Da parte sua, il giovane cacciatore sta letteralmente sudando freddo a causa dell’intenso dolore, ma non smette un istante di guardare la sua “ salvatrice “. La sua salvatrice che, di lì a poco lo guarda a sua volta, per poi togliergli lentamente la mano da davanti alla bocca. “ Sei salvo! Sono… sono così felice… “. Mormora solamente e, senza dargli il tempo di dire nulla, posando le proprie labbra su quelle di lui, sconcertandolo. Da parte sua, nemmeno lei sa bene perché lo abbia fatto: probabilmente pensa, è solo per lo spavento preso, per la paura di perdere il suo Garry. Il suo Garry… si. Anche se fa finta di no, in verità lo sa bene anche lei: il suo unico, vero e grande amore era, è e rimarrà per sempre il giovane cacciatore. I due si staccano lentamente da quel bacio, lui rosso in viso e lei sospirando lievemente affannosamente.

“ Jeanne… “. Sussurra solamente il giovane, mentre lei si alza lentamente da sopra di lui.

“ Cerco qualcosa per bendare quella ferita, prima che si infetti. Tu mettiti comodo… “. Fa a sua volta, mentre lui la osserva insistentemente: quel bacio, non lo ha lasciato per nulla indifferente. Entrambi non lo sanno ma, probabilmente, quel veleno non è ancora stato del tutto tolto. E forse, qualcos’altro si renderà necessario per salvare definitivamente la vita di Garry.



Jeanne e Garry sono scappati, dopo lo scontro con Dominique. Lui è stato avvelenato dalla spada del rivale e lei trova un modo per salvargli la vita. E...
   
 
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