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Autore: Farkas    19/09/2021    5 recensioni
Terza giornata del Gran Palio della Magia. Juvia, si batte nel campo d'acqua e la sua vittoria parrebbe certa, visto che si trova nel suo elemento... peccato che distrattasi a causa di Gray, si faccia buttare fuori dal ring, perdendo, facendo una figuraccia e soprattutto permettendo a Minerva di Sabertooth di massacrare Lucy.
La maga dell'acqua è preda dei sensi di colpa... riuscirà Gray a tirarla su? E cosa apprenderà da questa esperienza?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LAVARE VIA IL RIMORSO

 
“Invece di sentirti in colpa o cercare delle scuse per delle azioni negative compiute in passato, incomincia ora ad agire positivamente.” - Jim Morrison.
 
 
Juvia era pronta ed era carica. Quella prova si svolgeva nell’acqua, il suo regno. Avrebbe stravinto, sommergendo di punti il suo team, e facendosi bella agli occhi del dolce Gray. In più si sarebbe dimostrata (come se ce ne fosse stato bisogno) più forte di Lucy.  E poi lo avrebbe fatto in costume da bagno, magari il dolce Gray, avrebbe apprezzato di più. Poi c’era la sua arma segreta… Juvia non stava più nella pelle.
Fatti sotto rivale in amore” si disse l’ex maga di classe S. Senza volerla sottostimare, però, era certa che ci fossero avversari ben più temibili della bionda.
La turchina ascoltò le regole con la massima attenzione, non volendosi far mettere nei guai da qualche cavillo (sentendo che si perdeva se si veniva buttati fuori dalla grande bolla d’acqua in cui si sarebbe tenuto il match, le era venuto in mente che aveva letto da qualche parte di un altro torneo in cui si perdeva se si cadeva dal ring. Al momento però, non riusciva a ricordare altro al riguardo, se non che centrassero in qualche modo le scimmie).
La gara iniziò e com’era prevedibile, Lucy evocò Acquarius. Forte, ma gestibile per l’ex maga di Phantom Lord.
La concorrente di Blue Pegasus, quella modella amica di Mira ne approfittò per buttare fuori dal ring il tipo di Quattro Cerberos mentre quella di Mermaid Heel, affrontava la concorrente di Lamia Scale.
Poco dopo, Aquarius piantò Lucy in asso sul più bello. Era il momento migliore per attaccarla.
La bionda riuscì però a salvarsi in extremis grazie a Virgo e Aries.
Tempo di usare la sua mossa più micidiale. Avrebbe vinto la competizione con un colpo solo!
Annunciò la sua intenzione e urlò di aver acquisito quella tecnica grazie alla Seconda Origine, prima di tuonare: - Le ali del suo amore! DOLCE GRAY LOVE! -.
-E piantala! - strillò dagli spalti il diretto interessato. Sapeva benissimo che le possibilità che Juvia lo sentisse erano nulle, ma istintivamente non era riuscito a stare zitto.
Il vortice d’acqua travolse e gettò fuori dall’inusuale ring, tutte le concorrenti eccetto Lucy e la tizia di Sabertooth.
Sorridendo lievemente, Juvia si voltò nella zona degli spalti dove lui stava guardando lo scontro pensando: “Mio dolce Gray, spero che tu ti sia emozionato a guardare Juvia”.
L’espressione del mago del ghiaccio era talmente schifata, che la turchina sentì un terribile vuoto nel petto e si distrasse. Cosa fatale di fronte a una maga di Sabertooth.
Juvia non capì cosa fosse successo, ma sentì qualcosa che la trascinava. Un attimo dopo l’acqua sparì da sotto di lei, e agitò inutilmente le gambe per aria, prima di precipitare al suolo con un poco glorioso urletto spaventato, mentre il commentatore le assegnava il terzo posto.
La ragazza alzò lo sguardo verso la bolla e vide Minerva scaraventare Lucy contro le pareti d’acqua, provocando in qualche modo degli urti decisamente dolorosi, a giudicare dalle urla della maga degli spiriti stellari. Successivamente la bionda venne colpita da onde d’urto e trascinata verso la maga rivale, che cominciò a pestarla selvaggiamente con un orrido ghigno di superiorità, stampato in volto. Quando l’arbitro dichiarò la fine della gara, quella donna si mise addirittura in posa, trattenendo Lucy per il collo come se fosse un animaletto disubbidiente, per poi lasciarla cadere come se niente fosse.
Juvia rimase a guardare orripilata, incapace di distogliere lo sguardo da quell’orribile spettacolo, fino a che l’urlo disperato di Natsu la fece riscuotere. La turchina vide il dragon slayer e il dolce Gray afferrare Lucy un attimo prima che cadesse al suolo. Stavolta, ben lungi dall’essere gelosa della maga degli spiriti stellari, per la sua vicinanza al mago del ghiaccio, Juvia si precipitò in suo soccorso, ma i due ragazzi corsero direttamente da Wendy senza permetterle di fare nulla. Ma che avrebbe potuto fare poi?
A capo chino, tornò dai suoi compagni di team.
-Sei proprio un’idiota- si limitò a dirle Gajeel. Juvia avrebbe preferito che urlasse: non sopportava la delusione nella voce del suo migliore amico.
 
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Appena Juvia si fu rivestita, il Team B, andò a far visita alla compagna ferita.
-Lucy sta bene?!- ansimò la maga dell’acqua. Quando le fu assicurato che non c’erano stati danni irreversibile rilasciò un sospiro di sollievo che pareva un ciclone. Poi incrociò lo sguardo di Natsu e rabbrividì: sembrava un demone pronto a trascinare all’Inferno una legione di peccatori. Per un istante si chiese se il dolce Gray avrebbe avuto un’espressione simile se ci fosse stata lei, sdraiata in quel letto. Poi arrivò la vergogna. Per aver formulato quel pensiero in un momento del genere e per aver contribuito all’esserci un momento di un momento del genere.
 
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Pioveva. Juvia sapeva di esserne di nuovo la causa, ma era l’ultimo dei suoi pensieri.
 
La colata di cemento armato che le pareva di avere nello stomaco, la stava facendo sentire male.
Era colpa sua, se Lucy si era ferita. Certo, era la sua rivale in amore, ma era anche una sua compagna di gilda. Una brava compagna di gilda. E se lei non si fosse distratta, in quel momento non sarebbe stata piena di ferite in quel letto. Ovviamente non l’avevano voluta nel nuovo team della loro gilda, nato dall’unificazione dei precedenti, ma come poteva biasimarli?
Il master non aveva detto una parola, ma Juvia si sentiva talmente in colpa… avrebbe quasi voluto essere punita, almeno avrebbe fatto diminuire un po’ del senso di colpa.
Le avevano detto di quella maga di Sabertooth, cacciata dalla gilda per aver perso e costretta a spogliarsi di fronte a tutti. Che cosa orribile. Che gilda orribile. In quel momento la turchina però, sentiva di meritare ben di peggio e non riuscì a non ripensare al suo tempo a Phantom Lord: Jose non era certo un santo, ma una cosa del genere non l’avrebbe mai fatta. Certo, se fosse stata ancora un membro di Phantom Lord, dopo la sua prestazione di quel giorno, Jose le avrebbe dato una bella (e meritata) lavata di capo e forse le avrebbe trattenuto qualcosa dal compenso della prossima missione, ma tutto qui. Non riusciva nemmeno a immaginare di subire un’umiliazione simile… e perlopiù dai propri compagni. Certo, fosse capitato lei sarebbe morta dall’imbarazzo, prima di dispiacersi per il trattamento subito
In definitiva aveva fatto la figura della cretina di fronte a tutto il regno, aveva disgustato il dolce Gray, deluso Gajeel e soprattutto, aveva fatto ferire Lucy.
“Juvia avrebbe dovuto essere al fianco di Lucy. Siamo membri della stessa gilda”.
Non era presuntuosa al punto da credere che avrebbe potuto sconfiggere quella Minerva come niente, ma in una prova che si svolgeva nel suo elemento… poi se avesse avuto l’aiuto di Lucy…
“Stupida, Juvia! Stupida!” si rimproverò.
Gajeel le diceva sempre che non doveva concentrarsi solo sul dolce Gray… e quel giorno aveva capito che aveva ragione. Il dolce Gray, metteva i compagni prima di tutto, certo non li trascurava per impressionare qualcuno.
Le prime gocce di pioggia si schiantarono sul selciato, mischiandosi alle lacrime di colei che le aveva provocate.
 
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Gajeel aveva visto l’acquazzone e ne aveva intuito la causa, ma stavolta non si sarebbe messo in cerca di Juvia. Ah, no! Stavolta non le avrebbe fatto da spalla consolatoria! La sua ossessione malsana per il ghiacciolo le era costata una prova che avrebbe potuto benissimo vincere e per colpa della sua stupidità, Lucy era finita alla merce di Minerva. E per fortuna che si era trattato di una prova del palio! Se fosse stato un vero combattimento, a quell’ora sulla coniglietta avrebbero potuto tirare una bella croce. Un tempo la sua amica non avrebbe mai abbassato la guardia a quel modo, ma da quando si era fissata col nudista…
-Forse dovresti andare a cercare Juvia- azzardò Lily, seduto sul letto della loro camera.
-Perché? Dovrei dirle che non ha fatto una cazzata? -.
-Capisco che tu sia arrabbiato…- tentò l’exceed.
-Non sono arrabbiato. Solo deluso. E conoscendola adesso è preda del rimorso. Forse, la aiuterà a darsi una svegliata-.
-Un’amica non vale più di una vittoria? - tentò ancora l’ex-generale. Certo, non aveva mai avuto tanto a che fare con la giovane Loxar, ma aveva capito che c’era un legame forte tra lei e il dragon slayer del metallo.
-È il principio che conta. Oggi era una gara e alla biondina è capitata per pura sfortuna, un’avversaria sleale che l’ha massacrata. Nello scontro con un avversario pronto a uccidere che sarebbe successo? Juvia non potrà mai essere la maga che è in grado di diventare, fino a che pensa esclusivamente a Gray. La prossima volta chiunque si ritrovi a fare coppia con lei potrebbe morire, se c’è vicino il nudista. Potrebbe capitare a me. A te. O a Levy. Deve imparare la lezione e fare i conti col rimorso. È così che si cresce. Se andassi a dirle che non ha nessuna colpa dell’accaduto, non risolverei niente-.
-Parli per esperienza personale- rilevò l’exceed.
-Sì. Le parlerò quando tornerà, ma non prima. Stavolta ha sbagliato e deve capirlo. È proprio perché è mia amica, che adesso devo lasciarla come sta-.
Lily non disse più niente e si limitò a sperare che non ci fossero fulmini.
 
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Gray non riusciva a trovare la strada per l’albergo sotto quel diluvio. Per calmarsi aveva dovuto fare una passeggiata e si era allontanato troppo.
Sentiva nascere in lui un crescente odio per Sabertooth. Quel loro modo freddo e brutale di umiliare gli avversari era semplicemente intollerabile.
“Ah, ma vi faremo abbassare la cresta! Con Fairy Tail, non si scherza!” si disse mentre cercava un punto di riferimento.
Avevano temuto che il fiammifero, potesse attaccare di nuovo il quartier generale delle tigri, ma Natsu dopo aver sentenziato di volergliela far pagare si era messo a guardare Lucy dormire e non aveva più detto una parola, né mostrato la minima intenzione di volersi allontanare dalla ragazza. Quando Elsa aveva suggerito che tornassero in albergo, aveva dichiarato che preferiva restare vicino a Lucy e non si era neppure posto il problema del cibo. Elsa aveva cercato di replicare, ma Mira sorridendo con l’aria di chi la sa lunga. aveva scosso il capo e detto che gli avrebbe portato qualcosa lei.
Al pensiero della ragazza il giovane Fullbuster strinse i pugni, desiderando di sconfiggere Minerva ancora più di Rufus. In quel momento vide una figura seduta su una panchina, intenta a singhiozzare a capo chino. Era abbastanza lontana, eppure fu pressoché certo che fosse Juvia. Senza che pensasse a cosa dirle, i suoi piedi si diressero verso di lei come dotati di volontà propria.
 
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Juvia singhiozzava a capo chino, quando sentì una mano sulla spalla. Alzò gli occhi e vide Gray.
-Ma sei matta a startene qui fuori con questa pioggia?! Vuoi prenderti un malanno?!- fece il moro.
In qualunque altro momento vedendo il suo adorato preoccupato per lei, Juvia avrebbe potuto saltare fino a raggiungere la luna, per sfogare la sua euforia, ma in quel momento gli puntò semplicemente addosso uno sguardo spento: - Juvia è proprio una stupida. È colpa di Juvia se Lucy si è ferita… se non si fosse distratta Minerva non avrebbe potuto… Juvia non è degna di far parte di Fairy Tail-.
-Non dire mai più una cosa del genere! - sbottò Gray.-D’accordo hai fatto uno sbaglio, ma è stata Minerva a ridurre Lucy in quel modo. Solo se rimarrai qui a piangerti addosso, invece di pensare a come rimediare sarai indegna di far parte di Fairy Tail!-.
Avrebbe potuto essere più delicato, ma non era tipo da fare grandi discorsi. Juvia soffocò un altro singhiozzo.
-In acqua Juvia avrebbe potuto battere Minerva-.
-Forse- ammise Gray sedendosi al fianco della ragazza. - O forse no, non possiamo saperlo. So che sei un’ottima maga, ma quella Minerva pare non essere stata nemmeno scalfita dal tuo attacco. Certo, avresti potuto pensare a una strategia... ma ormai è inutile piangere sul latte versato-.
-Davvero il dolce Gray non disprezza Juvia?-.
-Non potrei mai- rispose sinceramente il mago del ghiaccio. - Né io, né gli altri nostri compagni. Hai fatto un errore è vero, ma quel che devi fare ora è accettarlo. Trasforma la tristezza in determinazione e cerca di non fare mai più uno sbaglio del genere-.
La ragazza sentendosi rincuorata sorrise: - Grazie-.
-Prego. Però sei tutta zuppa… c’è un bar qui vicino, perché non andiamo a bere qualcosa di caldo? -.
Il viso di Juvia si illuminò, più della finestra colpita dalla luce solare che stava facendo capolino dalle nuvole, ora che la pioggia era cessata, mentre i suoi occhi presero la forma di due cuoricini pulsanti.
Il dolce Gray ha chiesto a Juvia un appuntamento. Oh, cielo che emozione! Che gioia!”.
 
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“Si è ripresa a quanto pare” pensò Gajeel vedendo che spioveva. “Beh, quando torna le farò un bel discorsetto”.
 
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La cioccolata calda piaceva a Juvia come praticamente a tutti, ma nessuna era stata buona come quella offertale dal mago del suo cuore. La cioccolata calda, da quel momento in poi le avrebbe ricordato sempre quel meraviglioso momento. L’unico neo in quell’uscita era stato che quando il dolce Gray aveva detto di volerle chiedere qualcosa, invece di farle la proposta, l’aveva pregata di cambiare il nome del suo attacco. A Juvia era un po’ dispiaciuto, ma non avrebbe potuto negare nulla a Gray. Però, non riusciva a trovare un altro nome per la sua mossa…
Mentre entrava in albergo una familiare voce le disse: - Bentornata- e la ragazza voltandosi, si trovò di fronte al suo amico di vecchia data e vecchia gilda.
-Oggi hai fatto una grossa stupidaggine e hai fatto ferire una tua compagna-.
-Juvia lo sa e ne è dispiaciuta. Si è comportata da stupida e Lucy ne ha pagato il prezzo. Juvia farà in modo che non accada più-.
-Senti, lo so che non sei un robot e che a chiunque può capitare di distrarsi, di commettere errori… però non devi far sì che il ghiacciolo sia il tuo unico pensiero. È una cosa che ti limita non solo come maga, ma anche come persona-.
-L’amore di Juvia, non la indebolisce! Anzi, le dà forza! - protestò la ragazza.
-Può essere… ma se poi non riesci a usarla bene questa forza, non te ne fai niente. C’è una bella differenza tra l’amare una persona ed esserne dipendenti affettivamente. Cerca di non far diventare il tuo amore questo. Sono certo che non lo vorrebbe neppure il ghiacciolo-.
Considerato quanto si era sentito smarrito dopo la scomparsa di Metallicana, era stato questo principio a far sì che Gajeel si tenesse alla larga da tutti. Eppure Juvia, poco a poco era riuscita ad abbattere quel muro quando erano a Phantom Lord, proprio come goccia dopo goccia, la pioggia scava la roccia. Se lui all’epoca però aveva ecceduto in un modo, certi giorni temeva che la sua amica stesse eccedendo nell’altro.
-Juvia promette che rifletterà su quello che lei hai detto. A proposito … Juvia stava pensando che uno dei dragon slayer di Sabertooth, usa le ombre e che potrebbe essere…-.
-Sì, ci avevo pensato anch’io- convenne Gajeel.- E l’odore corrisponde. Certo che è diventato forte il moccioso. Ma una bella lavata di capo non gliela toglierà nessuno, fidati-.
-Almeno non fargli troppo male- sospirò la maga. - Non è stato lui a ferire Lucy-.
Gajeel si limitò sogghignare.
 
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Raggiunta la locanda che faceva da ritrovo per Fairy Tail durante il palio, Juvia trovò l’atmosfera meno festosa del solito. L’assenza di Lucy e Natsu gravava sulla folla come una malinconica nebbia su un paesaggio. Comunque l’euforia per il fatto che malgrado la pessima partenza, ora la gilda stesse dando buona prova di sé nel palio, non era ancora sparita del tutto.
Mentre cenava Juvia si sforzò di trovare un nuovo nome per il suo attacco. “Tifone del drago acquatico” e “Tsunami dell’amore” le piacevano, ma anche “Ali della fata marina” e “Vortice devastatore”, non erano male.
“Chiederò di scegliere al dolce Gray. Anche se non ci sarà più il suo nome, il mio attacco sarà ancora dedicato a lui”.
Si sarebbe impegnata al massimo, e avrebbe aiutato nella lotta contro Sabertooth in ogni modo possibile. Appena finito di mangiare, avrebbe chiesto al master di poter essere la riserva per il nuovo team.
“Mi darò da fare. Per me stessa e per i miei compagni”.
 
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Mentre pensava a quale strategia usare contro quel Rufus, Gray gettò uno sguardo in direzione di Juvia e notò sollevato che la tristezza sembrava esserle passata. Un po’ gli dispiaceva non essersi potuto misurare di nuovo con lei.
“Peccato anche non averla nel team… sono certo che vorrebbe riscattarsi, ma Gajeel è più forte, quanto a Natsu… chi mai oserebbe dirgli di non combattere, visto lo stato in cui è? S’infiamma ancora più del solito, quando c’è di mezzo Lucy” si disse il mago del ghiaccio.
 
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Nel vedere la scintilla combattiva apparsa negli occhi di Juvia, Gajeel sogghignò. La sua amica sembrava ben decisa a farsi valere maggiormente… avrebbe fatto due chiacchiere col master, sulla possibilità di prenderla nella squadra come riserva. Dopo tutta la fatica che aveva fatto per spiare Raven Tail, meritava che il vecchio lo stesse a sentire.
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Ed ecco il mio primo tentativo di Gruvia. Non c’è stata certo una gran scena romantica, ma Gray non è proprio il tipo da dichiarazioni eclatanti e poi considerando ciò che sarebbe avvenuto a breve durante la festa dopo la sconfitta dei draghi… insomma ho cercato di adeguarmi al canon. Sono molto felice di aver fatto anche qualche accenno alla Nalu. Se Juvia notasse che Natsu si scalda molto di più e molto più in fretta del solito quando c’è di mezzo Lucy e che lei non si muove mai senza di lui… be’ forse non la vedrebbe più tanto sua rivale in amore.
Grazie per aver letto fin qui, ci vediamo nelle recensioni!
  
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