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Autore: Duchessa712    21/09/2021    0 recensioni
Questa è la storia di River Song e del suo Dottore, che si sono amati e persi e trovati nonostante i capricci del tempo
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 1, Doctor - 11, River Song
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The unoriginal tragedy of the Doctor and his wife

È la storia più vecchia del mondo, la loro, quella degli amanti che non possono stare insieme, la trama di tutte le tragedie.
L'originalità non è mai stata il loro forte.
Eppure...

Una storia ha un inizio e una fine, c'era una volta e vissero per sempre felici e contenti.
La loro ha due inizi e una fine e la fine è anche un inizio, quindi un po' originale forse lo è.

(C'era una volta una Biblioteca e un Dottore e una Professoressa.
C'erano anche dei mostri da sconfiggere e per quello il Dottore era lì, perché qualcuno lo aveva chiamato e lui andava dove c'era bisogno, perché lui era l'uomo che fermava i mostri.
Alla fine, però, non era stato lui, l'eroe, ma la Professoressa che lo guardava con occhi tristi e aveva preso il suo posto e non ascoltava le sue proteste.
La Professoressa che sembrava conoscerlo e veniva dal suo futuro e gli aveva ordinato di non osare riscrivere il tempo. Nemmeno una riga.

oppure

C'era una volta una bambina. Melody Pond, che sembrava un nome uscito da una favola come quello di sua madre e che era stata chiamata come la migliore amica dei suoi genitori.
C'erano anche i mostri, che avevano rapito la bambina e volevano usarla per uccidere il Dottore e il Dottore aveva promesso ai genitori, ai suoi amici, che l'avrebbe salvata e che i mostri non avrebbero vinto.
I mostri furono sconfitti e la bambina fu perduta per sempre).

+

Le storie differiscono e nei millenni si confondono, perché in alcune lei è la donna che lo ha sposato e in altre è la donna che lo ha ucciso. Mai entrambe, però, perché come si fa ad amare la propria assassina e come si fa ad assassinare il proprio marito?
Un ragionamento tanto semplice è troppo lineare per loro, che corrono, corrono, corrono, non sovrapposti e nemmeno paralleli, ma tangenti.
A volte le loro corse si uniscono e dura poco, troppo poco, e fa male ed è dolceamaro e quando succede l'universo trattiene il fiato e non esala finché le loro strade sono di nuovo separate.

(La storia che non esiste dice:
C'era una volta una donna che era stata bambina al fianco dei suoi genitori, che era stata allevata per uccidere un uomo e che di quell'uomo si era innamorata. Si era rifiutata di portare a termine il proprio destino e il tempo e lo spazio stavano collassando attorno a lei, che era bella e disperata e voleva solo essere felice, ma non importava. Importava solo l'uomo davanti a lei, che aveva unito le loro mani con un farfallino e le aveva detto di essere imbarazzato da lei - dolce e crudele al tempo stesso: questa era la sua arte - e l'aveva chiamata sua moglie.
Lei lo aveva baciato e il tempo era tornato a scorrere e poi lui si era lasciato uccidere).

+

La loro tragedia è raccontata in un diario dalle pagine contate - quando si sveglia in ospedale, quando resta sola dopo che Amy e Rory l'hanno guardata forse alla ricerca della Melody che non esiste, non lo sa ancora che è una condanna, che è così tanto da lui essere crudele e dolce in un solo gesto.

È tutto nel verso sbagliato, è quello che resta della loro personale tragedia: il fatto che c'è una fine e due inizi e nessun incontro è mai in sincrono.
Il tempo può essere riscritto, ma non il loro. Non una riga.

La loro storia è assenze e presenze e versioni sbagliate di loro stessi, che a volte sono troppo giovani e a volte sanno troppe cose. Cose fantastiche e stupende, segreti che non devono mai dire, ma solo scrivere su quei diari che sono sempre o troppo vecchi o troppo nuovi, troppo pieni o troppo vuoti, fino che a un certo punto persino "al contrario" non basta più per descrivere la loro storia, divenuta un vero ammasso di pezzi sparpagliati senza un ordine logico.
Spezza il cuore, tutto questo, ma bisogna sempre cercare di nascondere il danno.

+

C'è un abbozzo di un libro, l'inizio di una favola, nascosto nel cassetto dello scrittoio di Amelia Williams. È una storia che non ha né capo né coda, che esiste solo nella sua testa e nei suoi ricordi.

(C'era una volta un pazzo nella sua cabina blu che viaggiava per tutto l'universo portando il suo aiuto a chiunque lo necessitasse.
C'era una volta una bambina con un nome che sembrava uscito da una favola, che aveva atteso e non aveva rimpianti.
C'era una volta un uomo, che aveva aspettato duemila anni facendo la guardia alla donna che amava, leale e giusto e buono.
C'era una volta una donna, bella e pericolosa, le labbra dipinte di rosso e segreti celati dietro i sorrisi, che andava e veniva e non si poteva fermare).

Amelia a volte ci passa la mano su quel foglio macchiato d'inchiostro e pensa alla storia che non può raccontare, al tempo che si mischia e si allontana, ai diari che si bagnano di lacrime.
Pensa al suo migliore amico e a sua figlia e spera che siano almeno un po' felici.

+

C'era una volta, dice il Dottore, ma non prosegue mai. C'è un fantasma al suo fianco e lui fa di tutto per non guardarla, per far finta che non esista.
È codardo e egoista, ma correre non serve e allora si accontenta della seconda opzione: ignorare. Ignorare sperando di ferire tanto a fondo da convincerla ad andarsene.
Non funziona e non dovrebbe sorprenderlo: se i ruoli fossero invertiti lui farebbe lo stesso.

+

Le storie parlano di un Astronauta che si sarebbe levato dalle acque e avrebbe ucciso il Dottore.
Le storie parlano di una moglie e di un' assassina.
Le storie parlando del Dottore che vola nello spazio e nel tempo e non rimane e non si ferma. Le storie parlano di una vittima e di un eroe.

(Le storie non parlano di ciò che c'è in mezzo, delle avventure e dell'amore, delle notti in cui la va a prendere e la porta fuori dalla sua prigione. Non raccontano dei sorrisi e degli scherzi e dei momenti di pura calma in cui il sole splende e va tutto bene. Le storie non parlano del loro complicato rapporto con le armi e con i cappelli, dei flirt e delle avances, dei baci e delle carezze rubate a un tempo tiranno e contrario. Non si racconta della quotidianità, delle avventure, e spoiler non vuol dire nulla e ciao, dolcezza è un saluto come un altro).

C'era una volta, riprova il Dottore, schiude le labbra e mima le parole senza usare voce.
Non funziona. Il dolore gli attanaglia il petto e il fantasma alza una mano e si ferma a pochi millimetri dal suo viso. Toccami, vorrebbe supplicare. Toccami, dimostrami che sei qui e non sono finalmente impazzito.
Lei non chiude mai la distanza.

(Le storie sbagliano tutto, ricordano le cose grandi, la facciata e le parole.
Le storie sono dove vanno i ricordi dimenticati, i sogni e le illusioni.
Loro sono troppo banali e troppo eccentrici per avere una storia degna di questo nome e devono accontentarsi di troppe versioni incomplete).

+

Il fantasma è sparito e il Dottore si accascia sulla console della sua nave, alla ricerca di compagnia, di qualcuno che capisca. Il TARDIS ha pianto River, l'ha pianta tante volte, come si piange una figlia, un a parte di sé. Il TARDIS capisce come non può capire nessun altro.

Clara vuole sapere la storia, il Dottore lo sa, e si prepara, mentalmente, a trovare un modo per scappare di nuovo, per distrarre la sua giovane compagna, che forse non lo riempirà di domande adesso, ma non starà zitta per sempre, che quando penserà essere passato un lasso di tempo sufficiente, gli chiederà di River Song.
Il fatto è che non sarà mai passato un lasso di tempo sufficiente, non quando la storia è un ammasso di pezzi sparpagliati, non quando più va avanti e più rischia di incontrare la versione di lei che gli spezza il cuore - giovane e stanca e piena di incubi e fantasmi, così tanto Melody e non ancora River.

Piange in silenzio, il Dottore, e...
Il tempo può essere riscritto, ma non il loro. Nemmeno una riga.
(Lo hanno ordinato e promesso quando morivano, sulle sponde di un lago e su una sedia e chi stava ripetendo le parole di chi, esattamente?
Non osare).

+

Amelia è vecchia e stanca e ha appena sepolto suo marito e si aggrappa al braccio del figlio che è il suo unico sostegno. Anthony, il suo Anthony, il nuovo inizio che ha dato il via a una nuova vita, che è cresciuto con storie di futuro che è passato e mirabolanti avventure nello spazio e nel tempo, che ha come eroi suo padre e il folle con la cabina, e che, però, non sa di avere una sorella, che è tanto più grande e tanto più piccola, e tanto più forte e tanto più fragile. Amy ci ha provato, a volte, si è fatta violenza per riuscire a pronunciare il nome invano. Melody. River. Uno dei due sarebbe bastato per spiegare.

Rory muore e Amy non si consuma nella sua assenza e nel dolore, ma nel suo amore e nel suo ricordo, e si chiede se ha fatto abbastanza, se gli ha dimostrato quanto si sbagliasse, quella notte, quando le ha detto che lei non lo avrebbe mai amato come lui amava lei e che andava bene ugualmente. Spera di essere riuscita a fargli capire che non è così, che lo amava e lo ama ancora come non ha mai amato nessuno - come non ha mai amato il Dottore e le avventure, perché sa che è di loro che Rory era geloso.
A volte piange, mentre sorride, e Anthony le si siede accanto prendendole la mano, in attesa di una storia. A volte riguardano lui, a volte suo padre, a volte il Dottore.
"I tre uomini della mia vita", dice Amelia stringendo le labbra.
A volte, invece, la trova nel suo studio, davanti alla macchina da scrivere, con in mano un vecchio libro di Melody Malone.
Piange anche in quei casi, ma resta muta, le storie sono solo nella sua testa e nei suoi occhi.

"Siamo tutti storie", gli diceva quando era piccolo e lui annuiva senza capire. "Le storie è dove vanno i ricordi che dimentichiamo, diceva il Dottore, ma è anche dove vanno i ricordi di cui non parliamo".
Anthony non ha mai capito cosa sua madre rimpiangesse tanto.

+

Clara dice di voler andare indietro e lo fa sventolando Romeo e Giulietta, edizione originale, trovata nella biblioteca del TARDIS.
La più nota tragedia della letteratura, la definisce, e se solo sapesse, la dolce Clara, la storia che il Dottore nasconde, cambierebbe idea.

Ma loro sono troppo persino per le tragedie, non possono essere contenuti in pagine diverse da quelle dei diari dalla copertina blu.

Tira la leva e l'Inghilterra Elisabettiana si apre davanti a loro, mentre lui inizia a raccontarle storie su storie su storie di quel periodo (escluso il suo passato con la Regina, ovviamente, anche se quello non è stata tutta colpa sua, grazie tante!).

+

"Ciao, Dolcezza".
I Signori del Tempo non dormono spesso, ma quando lo fa, la sogna. Sogna la sua morte e le loro avventure, perché è nel sonno che tornano le memorie che ignoriamo durante il giorno.
Torna River e torna Melody e Rose e Donna e Martha e Jenny e i Pond e Clara e il destino che è toccato a tutte loro, sfortunate abbastanza da averlo incontrato ed amato.

("Tu sogni, Dottore?".
Tutti sognano. Persino lui.
Tutti muoiono. Persino lui. Anche se non sembra così. Anche se ci vuole un'eternità intera).

+

Amelia sfiora i tasti e trattiene il respiro. Rory è morto da due anni e lei ha smesso di scrivere da tempo. I rimpianti, però, pesano sulla coscienza e il senso di colpa e la vergogna sono fardelli pesanti da portare.
Ha deciso che se non riesce a raccontare la storia a Anthony, la consegnerà al mondo.

Questa è la storia di River Song e del suo Dottore, che si sono amati e persi e trovati nonostante i capricci del tempo…
   
 
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