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Autore: jarmione    27/09/2021    2 recensioni
Crossover con [Alice in Wonderland] e [Frozen]
Dopo essere scampato da morte certa, Jareth decide che deve trovare il modo per proteggere Sarah ed il suo popolo.
Seguendo una leggenda, decide di partire alla ricerca di Ahtohallan.
Ma sarà in grado di affrontare le risposte che troverà?
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jareth, Nuovo personaggio, Sarah
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Siamo ufficialmente giunti alla conclusione di questa long che, lo premetto sin da subito, al momento non ha un “seguito” previsto.

Innanzitutto grazie a chiunque abbia avuto la pazienza di leggere e raggiungere questo epilogo, la cosa mi fa alquanto piacere.

Auguro a tutti una buona lettura e...vi ho voluto tanto bene e ve ne vorrò sempre…

 

 

16 ANNI DOPO

 

“Ti renderai conto che la colpa è solo tua, vero?” Jareth guardò Alice dritta negli occhi con sguardo misto tra il furente ed il rassegnato “Tua e di quel pazzo del cappellaio”

“Si, Jareth, mi assumo le mie responsabilità” sorrise Alice “Ma tu sei troppo apprensivo”

“Va al diavolo, Alice” brontolò Jareth, superandola e uscendo dal castello per recarsi nei giardini.

Ad ogni passo corrispondeva un sospiro.

“Sarah!” chiamò a gran voce “Sarah!”

Raggiunto il centro del giardino, dove si ergeva un rigoglioso albero di mele, si bloccò vedendo un bel gruppo di persone intorno ad esso.

“Che sta succedendo qui?” domandò, incrociando le braccia e osservando i presenti in attesa di risposta.

Ludo, Hoggle e Didymus si ripararono dietro a Kal, che si schiarì la voce “Maestà, noi…”

“E tu?” lo zittì Jareth, rivolgendosi poi ad un ragazzo dai capelli rossi e l’abbigliamento stravagante.

“Chiedo perdono, re Jareth” il ragazzo si inchinò rispettosamente, vedendo poi Alice iniziò a sbiancare “Madre…”

“Tarriannah Hightopp, cosa stai facendo?” domandò Alice, incrociando le braccia a sua volta.

“Maestà, perdonateci” Kal riprese la parola “Stavo spiegando al ragazzo alcune storie del castello”

“Risparmiale per un altro momento” lo rimproverò Jareth, osservandosi intorno e notando alcune foglie del melo che cadevano leggiadre sul prato sottostante.

“Maestà, qualcosa non va?” domandò Tarriannah, curioso

“Taran!” intervenne Alice “Porta rispetto davanti al re di Goblin”

“Chiedo scusa, re Jareth” si inchinò scusandosi e avvicinandosi alla madre.

“Jareth, noi andiamo, se ti serve qualcosa chiamaci” disse Alice, ricevendo conferma da Jareth e andando poi via.

Jareth osservò i restanti presenti “Vi chiederei, cortesemente, di andare a bighellonare altrove, voi tre” disse riferito a Ludo, Hoggle e Didymus che, in silenzio, andarono immediatamente via.

Rimasto solo con Kal, Jareth abbozzò un sorriso “Kal, dove si trova Sarah?” domandò e Kal, non potendo disobbedire ad un ordine del suo re, puntò gli occhi verso l’alto due volte, senza dire una parola.

Con un sospiro, Jareth schioccò le dite e…

“No, no, no!” i rami dell’albero tremarono ed una ragazza cadde dall’albero, dritta fra le braccia di Kal “Kal, sei un traditore!” brontolò.

“Mi spiace, Sarah, sono stato costretto” e la rimise a terra.

Dopo essersi ripulita dalla terra e le foglie il vestito e dopo aver legato i lunghi capelli biondi in un fiocco ordinato, Sarah si avvicinò a Jareth con sguardo basso.

“Mi cercavate, padre?” domandò la ragazza, riacquistando compostezza.

“Devo parlarti, mia preziosa” rispose Jareth “E gradirei farlo in forma privata e, possibilmente, con i piedi per terra”

Kal, capendo la situazione, si inchinò e se ne andò, raggiungendo gli altri.

Rimasti soli, la ragazza sbuffò “Stavo per battere il mio record”

“E pensi che restare appesa a testa in giù sia un record?” domandò Jareth “Ti ho cresciuta meglio di così”

“Ma Taran è…”

“Tarriannah è un membro del Sottomondo e le loro usanze non sono le nostre” le ricordò Jareth, avvicinandosi e prendendole il volto fra le mani “Se ti facessi male, mia preziosa, non me lo perdonerei”

Sarah sospirò “Si lo so, padre” disse “Perdonatemi”

Jareth sorrise e le diede un bacio sulla fronte “Ti voglio bene”

“Anche io, padre” sorrise Sarah che, come ogni volta che accadeva, fece mancare un battito ed il respiro a Jareth.

Era passato tanto tempo, ma più guardava la sua preziosa Sarah, più rivedeva in lei gli aspetti della madre.

E quanto le mancava non poteva saperlo nessuno, forse nemmeno Kal.

“Dovevate parlarmi?” lo ridestò la ragazza e lui annuì

“Si, mia preziosa” confermò “Penso sia giunto il momento di raccontarti una storia”

Sarah lo guardò incuriosita “Padre, sono grande per le favole”

“Questa, però, ti riguarda da vicino” specificò Jareth, mettendole un braccio intorno alle spalle e portandola via dai giardini, verso il labirinto.

“Di cosa parla, padre?”

Lui sorrise.

Un sorriso nostalgico.

“Vedi, mia preziosa, questa storia parla di un re…” spiegò “Di un re, che si era innamorato di una ragazza e che le aveva donato certi poteri…”

 

FINE

  
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