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Autore: LadyPalma    01/10/2021    7 recensioni
|Questa long-raccolta partecipa all'iniziativa del Writober.
Spudoratamente ispirata alla serie tv di Prime 'Nine Perfect Strangers'.
Lumacorno ha inaugurato un nuovo progetto: un centro di benessere e recupero dai trami post-guerra, la LumaHouse. Nove ospiti si trovano a dover convivere per sette giorni, alla ricerca della meditazione, della pace interiore e di se stessi. Sembra un paradiso magico... Ma i nove ospiti si conoscono bene e non sono proprio in rapporti idilliaci. Cosa potrebbe mai andare storto? Tutto.
Dolores/Alastor, Draco/Luna, Narcissa/Xenophilius, Narcissa/Lucius, Molly/Arthur.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Luna Lovegood, Narcissa Malfoy | Coppie: Arthur/Molly, Draco/Luna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alastor&Dolores'
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Primo giorno
#vino






 
 
Quando aveva deciso di partecipare al lussuoso ritiro di benessere organizzato da Horace Lumacorno, Dolores Umbridge aveva preso un po’ troppo alla lettera il significato di quelle due parole – lussuoso  e benessere – perché, adesso che si trovava davanti alla tenuta che l’avrebbe ospitata per sette giorni, non capiva proprio come potessero conciliarsi con quella primissima impressione. Se davvero i suoi compagni di vacanza dovevano essere quelli, allora tanto valeva starsene un altro mesetto ad Azkaban e grazie tante! Non aveva trascorso sei mesi in prigione solo per ritrovarsi adesso bloccata ai confini della realtà insieme a quei poveracci dei Weasley e a quegli strambi dei Lovegood: non era questa l’immagine che pensava di ricostruirsi, non erano questi gli agganci che voleva avere. Tuttavia, fu solo quando si accorse all’improvviso di un occhio blu elettrico puntato nella sua direzione che si ritrovò a sobbalzare apertamente e ad avvicinarsi al padrone di casa.
“Hem hem, professor Lumacorno, mi scusi, ma non ha fatto neanche una minima selezione degli ospiti accettabili?”
Il vecchio mago sollevò le sopracciglia nel guardarla e sembrò quasi che le stesse per ridere in faccia. “Nessuna selezione, Madame Umbridge, ho accettato tutti coloro che hanno fatto richiesta, altrimenti lei non sarebbe qui, non ci aveva pensato?”
Dolores era ben consapevole di non essergli mai stata simpatica, neanche quando era sua studentessa e la chiamava a fasi alterne Delilah o Deborah, e forse adesso doveva considerare un privilegio che lui avesse perlomeno imparato il suo nome alla fine, eppure si sentì lo stesso avvampare. Strinse le labbra, stirandole verso l’alto nel suo sorriso più finto,  lo fissò dritto negli occhi (un bel potere di cui voleva approfittare, visto che non le capitava spesso di incontrare qualcuno della sua stessa altezza) e tossicchiò per prepararsi a parlare. Avrebbe strepitato senza mezze misure, questo era certo, se non fosse stato per l’intervento di una voce gradevolmente famigliare alle loro spalle.
“Mi creda, Madame Umbridge, ho lo stesso reclamo da avanzare”.
Lucius Malfoy se ne stava piantato al centro del cortile con una smorfia disgustata sul volto mentre spostava lo sguardo dall’una all’altra delle teste presenti. Al suo fianco, suo figlio sembrava semplicemente perplesso e forse spaventato, mentre l’espressione di sua moglie era come sempre indecifrabile o, agli occhi di Dolores, apatica.
“Oh, che piacere vedere delle facce famigliari!” esclamò Dolores con grande enfasi, non nascondendo il suo sincero sollievo. “Ormai ero convinta che non avrei visto una sola ehm persona rispettabile qui! Come va, caro Draco?”. Nel giro di venti secondi, aveva stretto la mano di Lucius, dato un buffetto intenzionalmente affettuoso alla guancia di Draco e ignorato cordialmente Narcissa.
A onor del vero, i Malfoy non sembravano così contenti di aver incontrato lei, e la loro tolleranza non sarebbe probabilmente andata oltre quei rapidi convenevoli. Tutto questo, però, non ebbe modo di emergere in ogni caso, perché furono interrotti dalla comparsa improvvisa di una ragazza vestita di bianco contraddistinta da un’aria solenne sul volto e soprattutto un vassoio contenente una brocca di liquido scarlatto e dei calici.
“Salve, sono la collaboratrice del professor Lumacorno! Posso offrirvi del vino elfico come benvenuto?”
Pansy?!”
Mentre Draco tentava di riprendersi dalla sorpresa di aver incontrato la sua irriconoscibile ex fidanzata nel posto più inconsueto, il padrone di casa aveva fatto tintinnare il suo calice per attirare l’attenzione generale.
“Benvenuti a tutti nella LumaHouse, miei carissimi nove ospiti! Sono così emozionato di aprire finalmente i battenti di questo mio piccolo esperimento all’insegna del benessere e del recupero traumatico dopo i difficili anni della guerra. Ciò che vi propongo qui sono sette giorni all’insegna della conoscenza interiore, della meditazione e del cambiamento. Posso promettervi che uscirete di qui cambiati, fieri e coraggiosi, pronti ad abbandonare le vostre paure e i vostri rimpianti! Siete pronti a unirvi a me in questa avventura?”
Gli ospiti si lanciarono istintivamente l’un l’altro delle occhiate quasi complici, evidentemente perplessi dalla stonata spiritualità che il più edonista dei maghi adesso sembrava emanare. Di certo lui doveva essere cambiato per parlare così, come anche la giovane Parkinson che annuiva entusiasta accanto a lui. Dolores, comunque, fu tra le prime a riprendersi dalla confusione e una sola, autentica domanda vorticava frenetica nella sua mente, sebbene con sua grande sorpresa non fu la prima a formularla. Alastor Moody riuscì nel giro di cinque minuti a farla sobbalzare per la seconda volta, stavolta sfilandole le esatte parole dalla mente.
“Vecchio Luma, è vero che ci sono venti ettolitri di vino elfico in programma per la settimana?”












 
NDA: Non sono riuscita a resistere alla prospettiva di un nuovo viaggio di 31 giorni per la sfida del Writober, e soprattutto a scegliere ancora una votla (come l'anno scorso) una commedia romantica. Se nel 2020, però, l'ambientazione era stata storica, questa volta ho voluto ricreare l'atmosfera di una recente serie tv che ho amato. Ci troviamo dopo la seconda guerra magica: mi sono presa alcune licenze per far quadrare i conti, licenze che verranno svelate nel corso della storia. Quasi tutti gli eventi della saga sono mantenuti, in ogni caso, l'unica vera nota what-if? è per la sopravvivenza di Alastor Moody.
   
 
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