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Autore: babastrell    04/10/2021    3 recensioni
[La casa sul mare celeste]
Durante una delle escursioni settimanali sull’isola, Linus trova un quadrifoglio tra l’erba.
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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Prompt: Quadrifoglio
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al Writober2021 di Fanwriter.it
Prompt: Quadrifoglio (pumpINK)
No. parole: 565

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(Questa storia è ambientata dopo la fine del libro, e quindi contiene spoiler del finale)


TUTTA LA FORTUNA

 

«Avanti tutta, miei prodi!» gridò Lucy, brandendo una spada di cartone. «Quando moriremo, moriremo con onore»

«Dovresti dire “se moriremo”» intervenne Talia. «Non è mica detto che moriremo»

«Invece sì» replicò lui. «Tutti moriremo. Alcuni in maniera orribile»

«Io non voglio morire» rifletté Chauncey. «È obbligatorio?»

«Sì, ma non adesso» spiegò la gnoma. «Tra molti anni».

Theodore, sulla spalla di Sal, fischiò per esternare la sua disapprovazione.

Chauncey si grattò un occhio con un tentacolo. «Ma succederà, giusto? E almeno posso scegliere se sia una maniera orribile?».

Lucy gli rivolse un largo sorriso sdentato. «Certo che puoi scegliere come morire! Vedi, si tratta-»

«Va bene, adesso basta» intervenne Arthur battendo le mani. «Vogliamo cominciare l’escursione?».

Condusse la fila lungo il sentiero, tra gli alberi frondosi dell’isola. Avrebbero incontrato ragni giganti, coccodrilli e mostri nella loro nuova avventura settimanale.

Linus chiudeva il gruppo assicurandosi che nessuno rimanesse indietro. Dopo tante escursioni aveva smesso di sudare e sbuffare come un treno a vapore e riusciva a tenere meglio il passo, ma gli piaceva ogni tanto fermarsi e guardare i raggi del sole filtrare tra le foglie e ascoltare lo sciabordio lontano delle onde del mare celeste.

Il gruppetto più avanti si fermò per accordarsi su come affrontare l’orribile ragno gigante oltre il limitare degli alberi. Probabilmente alla fine avrebbero deciso di mandare avanti lui o Arthur. Sicuramente lui.

Linus si fermò qualche metro più indietro. L’estate era iniziata da poco e le foglie degli alberi erano verdi e carnose, e gettavano ombre verde smeraldo sull’erba morbida.

Tra i fili d’erba facevano capolino piccole piantine dalle foglie a forma di cuore. Linus si inginocchiò. Non aveva mai visto dei trifogli dal vivo quando viveva in città, ed era sempre sorprendente come fossero piccoli e delicati.

Accarezzò piano le piante con la punta delle dita. Queste, muovendosi, rivelarono un trifoglio più piccolo degli altri, che aveva ben quattro foglie.

Gli occhi di Linus si illuminarono.

Allungò una mano per raccoglierlo. Avrebbe potuto metterlo in un libro e farlo essiccare, e usarlo come portafortuna.

Si bloccò e alzò lo sguardo sul gruppetto più avanti. I bambini discutevano animatamente. Lucy e Talia cercavano scherzosamente di spingersi l’un l’altra tra le fauci del ragno gigante, mentre Chauncey tirava la manica della maglietta di Sal spiegandogli il suo piano, e Theodore veniva sbalzato qua e là dal movimento e fischiettava concitato. Persino David, l’ultimo arrivato, rideva partecipava al chiacchiericcio come se conoscesse tutti da sempre, anche se era sudato e accaldato per via della temperatura troppo elevata per uno yeti.

Arthur stava in disparte e guardava i bambini —i loro bambini— con quell’aria serena e amorevole. Linus quasi riusciva a vedere intorno a lui il riflesso delle ali di fuoco della fenice, la sagoma allungata della testa dell’uccello che scrutava i bambini come un guardiano. Sentendosi osservato, Arthur gli scoccò un’occhiata di sottecchi. Gli sorrise.

La sua famiglia.

Linus lasciò il quadrifoglio dove si trovava e raggiunse gli altri.

«Linus!» gridò Lucy appena lo vide. «Abbiamo deciso che tu andrai avanti e ci dirai se ci sono ragni giganti assassini!».

Linus sorrise. «Farò molto di più» rispose. «Affronterò tutti i mostri, e se non tornerò saprete che sono morto».

Tra le celebrazioni dei bambini, Linus si addentrò tra gli alberi.

In fondo, che se ne faceva di un quadrifoglio con tutta la fortuna che aveva già?

  
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