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Autore: Yurippe    05/10/2021    8 recensioni
Si dice che ogni persona abbia il proprio angelo custode che la protegge sempre, da tutto e tutti...sarà vero? E se è così allora come sarà la cosa?
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Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Uriel e Raphael da Bloody Sunset e Oc

Consegna: "Si dice che ogni persona abbia il proprio angelo custode che la protegge sempre, da tutto e tutti...sarà vero? E se è così allora come sarà la cosa?"

 

Una figura uscì dal portale bianco che si era appena aperto.

La figura che uscì da esso si rivelò essere quella di un giovane dai lunghi e ricci capelli neri e due grandi ed espressivi occhi azzurri. Ma non erano questi i dettagli che sarebbero saltati all’occhio a chiunque lo avesse visto, infatti ciò che spiccava era quello che c’era dietro la sua schiena: sei grandi e maestose ali bianche che rivelavano la sua natura: un arcangelo, egli era Uriel, il guardiano dell’inferno.

Come mai una figura alata così importante si trovava nella camera di un essere umano? Beh, il motivo era semplice: quella sera un anima irrequieta era scappata per andare nei sogni di una ragazza e spaventarla. Ad avvisarlo era stato uno dei suoi compari, che altri non era che l’arcangelo custode della vittima, e insieme erano andati in suo soccorso.

Per fortuna tutto si era risolto, l’anima era stata mandata via, la ragazza si era svegliata prima che il peggio arrivasse e ora poteva tornare a dormire sogni tranquilli. 

Certo, non era stata facile per loro la battaglia, le anime di quel tipo difficilmente si arrendevano subito, avevano combattuto per almeno un’ora, ma alla fine tutto si era risolto e questa era la cosa importante.

Uriel, da in ginocchio quale era, si alzò in piedi per poi girarsi alla sua destra, dove stava il letto della ragazza appena salvata, che ora dormiva profondamente e abbracciata al cuscino, come se non fosse successo niente.

Seduto al suo fianco, ad osservarla come per assicurarsi che stesse davvero bene, stava il suo compare, egli aveva i suoi stessi occhi azzurri ma i capelli erano biondi e più corti: Raphael, l’arcangelo dell’aria e della guarigione.

“Come sta?” chiese allora il guardiano dell’inferno.

Raphael di tutta risposta annuì, per poi prendere parola.

“Sta bene. A parte lo spavento iniziale non pare aver riportato alcuno shock, siamo arrivati in tempo…”

L’arcangelo dai lunghi capelli neri annuì “Menomale…solo una domanda però: perché l’hai fatta svegliare prima della nostra comparsa? Il terremoto con cui avevo annunciato il mio arrivo lo stava vedendo e...”

 “No, Uriel!”

Dopo aver interrotto il compare Raphael sospirò, per poi prendere parola, segno che quello che stava per dire un po’ gli faceva male, ma al tempo stesso sapeva che era la cosa giusta.

“Non è ancora pronta…c’è tempo e luogo per ogni cosa e questo non lo è. Quando lo sarà si potrà, ma non adesso…fino ad allora sarà meglio rimanere nell’ombra e proteggerla da lontano”.

La sua voce era seria ma, rassicurante al tempo stesso, com’era rassicurante anche la carezza che rivolse alla sua protetta sulla guancia, fredda come l’aria a cui lui faceva da padrone.

Christie percepì quella carezza, tanto che aprì di colpo i grandi occhi castani e altrettanto di colpo si portò seduta sul letto a guardare davanti a sé, e…non vide nessuno, solo il nero totale della sua camera, c’era solo lei, come sempre.

Ella non seppe spiegarsi quella carezza che aveva percepito ma, nonostante il “colpo” iniziale, dovuto più che altro alla sorpresa, non si spaventò più di tanto, anzi così com’era venuto, lo spavento, così se ne andò.

Infatti, la sensazione che lei aveva sentito non era di pericolo, al contrario era…piacevole, seppure fredda.

A quel punto Christie, seppure un po’ confusa, si rimise a dormire, in parte rassicurata proprio da quel tocco che aveva percepito, mentre una bianca e candida piuma si posava delicatamente sopra le coperte.

 

 

 

 

 

  
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