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Autore: Wicked Ladies    09/10/2021    1 recensioni
Lena è una principessa in incognito che si trova in Iraq per impegni internazionali.
Kara è un brusco CEO dell'agenzia di sicurezza della zia Astra. Anche lei si trova in Iraq per affari.
Si incontreranno... ma sapranno andare oltre una partenza con il piede sbagliato?
Supercorp; GeneralDanvers
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Astra In-Ze, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Si potevano dire molte cose della principessa Lena Luthor. Che fosse troppo perfezionista, o troppo moderna, ma non che non fosse sempre elegante e composta. Cosa che non si poteva dire di suo fratello gemello Lex, perenne spina nel fianco della casa reale di Thorul.
Così che l’erede al trono si trovasse a visitare il campo di medici senza frontiere in Iraq, anche con un caftano leggero e semplice, sembrava comunque l’epitome dell’eleganza.
Si era offerta lei stessa di visitare il paese dilaniato dalla guerra e tentare di aiutare per quanto possibile.
Stava visitando il campo con una dottoressa americana da guida e alcuni funzionari sia iracheni sia di Thorul. Sam e Reign sempre dietro di lei. Lena e il contingente, vennero condotti dalla dottoressa in una tenda in cui iniziò a mostrare loro le varie cose di cui avevano bisogno.
 
 
Era sempre particolarmente impegnativo trovarsi in quel posto. Doveva assicurarmi che Alex stesse bene, ero molto protettiva nei suoi confronti. In quel momento stavamo portando un paziente nella tendopoli.  “Cosa ci fate qui?” - guardò quel gruppetto entrare con molta tranquillità nella tenda – “Non potete stare qui, gentilmente se potete uscire”
 
Lena guardò accogliamo la donna bionda appena entrata. Reign mise una mano sul braccio di Lena facendole segno di andare fuori.
 
Alex Danvers, la dottoressa che le accompagnava, si precipitò immediatamente verso il corpo sanguinate che la donna bionda appena entrata aveva tra le braccia. "Cos’è successo?!"
“Una mina, come ogni santo giorno Alex” -la guardò – “Ti do una mano”
"Oddio è James!" -disse Alex.
 
Fuori dalla tenda
Il funzionario iracheno cercava di scusarsi profusamente con la principessa, cercando di dare la colpa all’irruenza americana.
Lena accolse le scuse con un educato sorriso, mentre un altro funzionario cercava un militare dell’ONU per continuare la visita.
 
Il contingente di Thorul aveva quasi finito il giro.  Alex finito l’intervento, si ripulì alla meglio e cercò la corvina, voleva parlare con loro un’ultima volta, dopo tutto era il regno di Thorul che finanziava il campo.
 
Lena si era staccata leggermente per parlare con alcuni bambini, dopo tutto il pomeriggio passato con militari e funzionari che chiedevano favori.
“Come mai sei qui?” -chiese uno dei bambini.
"Per vedere come posso aiutarvi" sorrise. Non disse le solite cose, questi bambini erano diversi lo vedeva nei loro occhi, non avevano bisogno che inzuccherasse con favole la loro realtà. "E magari per vedere se riesco a trovarvi una nuova casa lontana da qui"
Alex si fermò a parlare con i funzionari Thoruliani, non vedendo Miss Luthor.
“C’è la dottoressa Alex” disse un altro bimbo.
Lena guardò i bambini mentre correvano verso la rossa, ancora macchiata di sangue.
Reign, la guardia del corpo di Lena, si girò e guardò attentamente mentre la bionda che aveva fatto irruzione poco prima nella tenda si avvicinava. Seguiva Alex, perché voleva che chiedesse scusa per come aveva risposto alla signorina che faceva il tour, come se loro non stessero lavorando.
Alex cercò di indicare discretamente alla bionda, la corvina che leggermente staccata dal gruppo osservava i bambini sorridendo.
“Non capisco perché debba chiedere io scusa, sono loro ad essere entrati nella tenda del pronto soccorso” disse risentita dal suo sguardo.
Alex sorrise a denti stretti mentre parlava alla sua amica "Perché, idiota, sono loro che pagano per il campo qui"
Lena nel frattempo aveva fra le mani alcuni documenti che Sam le aveva passato.
Alex alzò gli occhi al cielo e sbuffò. Reign si mise tra la bionda e le due thoruliane.
“Calmati segugio, volevo solo chiedere scusa alla signorina” la guardò, aveva due bellissimi occhi verdi, di un verde brillante, scosse la testa -contegno Zor-el-
Lena annuì a Reign di farla passare, mise su il suo miglior sorriso diplomatico "Non c'è bisogno di scusarsi, stava cercando di salvare qualcuno... Miss..."
 
Alex sperava che Kara non combinasse qualche guaio e si voltò verso i funzionari mentre si spostavano verso l’uscita lasciando indietro le quattro.
 
“Niente Miss, Zor-el, Kara Zor-el” disse allungando la mano gentilmente “E tu sei?”
"Solo Lena" sorrise e le porse la mano con un movimento elegante. Sam e Reign si scambiarono un’occhiata curiosa “Siete un medico anche voi?" Chiese la principessa.
“Una specie si” disse Kara mentre lasciava quella mano sinuosamente elegante “Suonate qualche strumento musicale?”
"Mhmm, non è nei miei talenti purtroppo. Perché? Una specie di medico eh?"
“Sono una scienziata, la medicina mi affascia, però…”
Sam sollevò le sopracciglia e guardò la sorella. La bionda stava per gravitare nei flirt della principessa, non che la corvina ci facesse molto conto. “Piantala” disse Reign, velatamente. Sam pestò il piede alla sorella, va bene che erano cugine, ma non potevano rivolgersi così davanti ad estranei.
"Molto interessante" sorrise "Anche io sono interessata alla scienza"
“Non l’avrei mai detto” disse Kara guardandola “Suppongo non sareste qui”
"Forse sì o forse no" sorrise. Notando ancora le macchie di sangue sul giubbotto antiproiettile dell’altra "Quell’uomo sta bene?"
“Probabilmente si salverà” la scrutò, le sembrò che stesse flirtando con lei “Quindi di cosa ti occupi Lena, e perché hai un segugio?”
"Mi occupo di molte cose..." non sapeva veramente chi fosse? Meglio così, forse. "La mia... posizione in alcune aree richiede... un occhio sicuro. E voi?”
“Beh do una mano qui, la dottoressa Danvers ha bisogno di me ogni tanto” le fece strada “Posso portarvi a vedere il bellissimo tramonto, che ammiriamo qui ogni giorno? Nonostante la devastazione, c’è un momento della giornata dove tutto si ferma e avverrà” mise mano all’orologio da polso “4 minuti circa, puoi venire con me?”
"Perché no..." fece un gesto a Sam e Reign, spinse tra le mani della prima i documenti con lo stemma reale.
“Ma...Lena, non è sicuro...insomma” disse Reign.
La corvina la gelò con lo sguardo, sapeva che le avrebbe comunque seguite a distanza. "Sono più che sicura che Miss Zor-el non ha nulla da nuocere... nel caso si rivelasse il contrario so difendermi "
“Oh, allora ho bisogno io del segugio” ridacchiò la bionda “Ma fidati non potrei mai nuocervi.” disse mentre si allontanava con lei “Dimmi qualcosa di te che non c’entri con il tuo lavoro” disse facendole ancora strada.
Lena soppesò quella domanda "Mhmm cosa potrei mai dirti? Siete così interessante... scienziata, militare ... e chissà cosa altro..." Sorrise.
“Stai flirtando con me non è così?” Disse senza mezzi termini “Oh e non sono interessante per nulla...”
Lena gettò la testa indietro e rise. Si calmò "Non credo che voi non lo siate... vi infastidisce che lo faccia?"
“Certo che no, ma non ho mai conosciuto una donna più audace di te”
"Oh. Ti assicuro che nella mia posizione è quasi un obbligo.  Ma tu non volevi sapere del ... lavoro giusto?" Sorrise.
“No, in effetti” si fermò nella vallata “Guarda davanti a te non dovresti perderti il sole che scompare dietro quelle montagne laggiù!”
Lena guardò affascinata lo spettacolo in silenzio. Le sembrano quasi i tramonti di casa sua. Solo che il sole, invece, di scomparire nella rigogliosa bassa vegetazione, qui colorava con la sua tavolozza le dune inspide e sabbiose.
“Spero ti sia piaciuto” sorrise Kara voltandosi verso l’altra “Per quanto restate?”
Lena annuì soltanto. Guardò distrattamente l'orologio. Dannazione! Doveva prepararsi per la cena con l’ambasciatore. "Disgraziatamente vi devo lasciare. Ma chissà forse ci rincontreremo" a differenza di Lex lei filtrava un po’, poi lasciava andare per non creare scandali per la corona.
“Chissà” Kara la guardò ancora, era un’incognita per lei quella donna, ma non valeva scervellarsi più di tanto, era solo di passaggio o no?
Lena sorrise e si voltò ritornando dagli altri. Sam la guardava con un sopracciglio alzato. In tutta risposta l’altra alzò gli occhi al cielo allo sguardo delle cugine, non era Lex
 
Alex si avvicinò a Kara "Non hai combinato altri guai vero?"
“Per chi mi hai preso?” La guardò “Mi stavo godendo il suo flirt” ridacchiò “Senti ma hai sentito Astra?” Chiese mentre si riavvisavano alla tenda.
La rossa sorrise alla menzione della zia dell’altra "Uhm sì. Ha detto che stasera hai un appuntamento con il ministro della difesa. E di sbrigarti con l’appalto, perché ti vuole fuori dal paese il prima possibile"
"Ti prego dimmi che non è un ricevimento"
"Non stasera, ma sicuramente dovrai partecipare al ricevimento dell’ambasciata americana domani sera. E domani a pranzo hai un incontro con alcuni diplomatici di paesi che sono interessati in quest’area. E non guardarmi con quella faccia"
“Mi chiedo se tu sia la mia segretaria” la guardò stranita.
"Hey!" Le arrivò un cazzotto sulla spalla "Ho solo un’ottima memoria" se poi quella memoria fosse particolarmente focalizzata verso Astra, non era cosa su cui indagare.
“Uhm si certo, ogni quante volte al giorno vi sentite tu e mia zia?” Disse prendendola buffamente sottobraccio.
"Che intendi? In che senso? Ci preoccupiamo per te. Non rispondi mai al telefono”
“Uhm e fate male, dovreste occuparvi più di altro” trattenne una risata.
"Signorina, noi ci preoccupiamo di ciò che più ci aggrada" si mise in posa imitando la donna. Poi sorrise "Dai andiamo a vedere se James si è ripreso"
“Si certo, però non ci voglio andare alla cena, che barba, dovrò vestirmi bene”
"Beh, chissà non stasera, ma magari domani potresti rivedere la ..." venne interrotta da qualcuno che chiamava il suo nome. Si voltò e si diresse verso una tenda lasciando là Kara.
 
 
Sam dette una spinta alla sua migliore amica/cugina.
Lena si girò "Cosa?"
Sentì il brontolio di Reign davanti a loro “Sei spudorata a volte”
Lena alzò il sopracciglio, per poi riprendere i documenti dalle mani di Sam "Almeno non sono Lex. Direi che ne basta uno di figlio scandaloso no?"
“Appunto, tua madre non voglio sentirla”
"Mi conosci. Sai che non succederà nulla" Sorrise.
Sam la guardò sorridendo "E non la rivedremo nemmeno più" e iniziò a scrivere sul telefono.
“Ti pare il momento di chattare con mogliettina?” La guardò la sorella.
"La mia mogliettina è il nostro capo, voglio ricordarti. Devo informarla degli spostamenti di Lena"
La principessa dette un’occhiata al telefono "Così tanti cuori sono necessari?"
“Oh maestà dovreste saperlo che mia sorella è sdolcinata”
"Già mi ricorda quella volta che le abbiamo rubato il suo diario segreto" rise.
"Tutte e due dovreste essere buttate nelle celle" le guardo torva Sam.
 
 
 
Il ricevimento all’ambasciata americana era a Baghdad. Nonostante le proteste sulla pericolosità della situazione, l’arroganza degli Yankee aveva prevalso.
Lena faceva ruotare il collo per sgranchirlo, mentre Sam l’aiutava con i capelli. Tutto il giorno aveva avuto incontri e aveva visitato alcuni luoghi. Non ne poteva più di essere rannicchiata in una lince blindato.
“Problemi maestà?” Chiese Reign guardandola.
"Si. Dobbiamo alzare il tetto a quei dannati mezzi blindati. Ho il collo che sembra di cemento, non immagino i militari in giro tutto il giorno"
“Vedrò di parlare con l’ingegnere”
"Grazie. E dobbiamo potenziare la blindatura e i sistemi di..."
"Ci pensi domani" disse Sam
Lena si alzò lasciando che il vestito scorresse e si appoggiasse morbidamente a tutte le curve.
“Come sempre siete uno spettacolo e dovrò stare attenta a chi vi mette gli occhi addosso” disse Reign.
Lena rise "Sam farà lampeggiare la fede, io li gelerò con lo sguardo… "
Sam sbuffò.
Lena osservò per un secondo un’hijab che le avevano detto di indossare, per lasciarlo lì dov’era. Sarebbe dannata se si fosse sottomessa alle leggi di un altro paese.
 
 
 
“Non esiste che mi metta quello Alex” disse Kara guardandola.
"Cosa vuoi metterti sennò il solito completo scuro? Almeno questo è colorato! E ringrazia che non abbia seguito il suggerimento di Astra di darti un vestito"
“Sappi che odio sia te sia Astra” si sistemò “Fate la videochiamata nel frattempo che io sono al patibolo?”
"Perché dici questo?" Arrossì leggermente "E poi non è così grave. Mangerai bene e per qualche ora non penserai a quel maledetto contratto d’appalto con la difesa irachena"
“Perché non vieni con me?” La guardò “Mi annoierò lo so già” disse “Però da come sei arrossita immagino che tu proprio non possa rinunciare ad Astra” ridacchiò allontanandosi.
"Hey!" Sbuffo "Non è vero! Non è che abbia portato un vestito da gala con me sai?"
“Uffa” la scrutò “Speriamo ci siano fiumi di spumante”
"Non bere troppo. Non ci sono io per riportare il tuo culo ubriaco a casa" rise.
“Come sei elegante dottoressa Dangers” rise.
Alex le lanciò dietro una borraccia ringhiando "Non usare quel soprannome. Solo Astra lo dice in un bel modo"
“Astra” si mise con le mani sotto al mento e batté gli occhi velocemente.
"Giuro che se la macchina non ti aspettasse di fuori ti ucciderei!
“Sì perché saprebbero che sei stata tu” rise correndo quasi.
Alex brontolò e la lascio fuggire.
 
Kara arrivò nel luogo e senza tante cerimonie si diresse al buffet, doveva avere lo stomaco pieno per sopportare la serata e l’alcol.
 
Lena scese con grazia dal blindato e venne accolta da uno stuolo di giornalisti e di funzionari, che Reign si occupò di dividere per farle entrare il prima possibile.
“Signori state lontani, non fatemi usare lo sfolla gente su” disse la donna tenendo il passo della sua signora.
Kara si voltò in quel momento per capire, perché tutto d’un tratto ci fosse così tanto vociare e la vide... Era quella donna di qualche giorno prima, fasciata in un abito da sera lungo blu notte, cosa ci faceva qui? Non poteva essere così importante da trovasi li, o forse sì?
Lena osservò leggermente la folla e individuò Kara. Si chinò verso Sam "Cerca di tenermela lontana" indicando la bionda discretamente. Per poi voltarsi verso il ministro degli interni iracheno che sembrava essere in disappunto sul fatto che nessuna di loro indossasse l’hijab.
“Che ti ha detto?” Chiese discretamente Reign all’orecchio della sorella.
"Di tenere lontana la bionda. Sai com'è Lena filtra una volta sola"
 
Era ovvio, pensò Kara, che non la volesse rincontrare, qualche snob del cavolo come sempre. Tanto meglio, si sarebbe concentrata su altro. -Oh, ma quelle sono tartine al salmone.
Lena scivolò lentamente per tutta la sala incontrando i vari funzionari.
Kara nonostante si fosse detta che non le importava, la teneva d’occhio come non farlo? Era audace la corvina, un vestito a schiena scoperta? Decisamente audace...
Lena voleva prendere a pugni qualcuno, ma si trattenne, invece, scivolò via verso una porta laterale per riprendere fiato.
Se c’era una cosa che Kara non sopportava, erano le persone doppia faccia, così seguì la corvina “Bella notte stellata no?” Chiese appoggiandosi alla balaustra, non guardandola.
Lena quasi sputò il whisky. -Dannazione Sam! -
"Credo di sì"
“Problemi con quel whisky?” Glielo prese dalla mano e ne bevve “Beh effettivamente ha una doppia faccia, un po’ come lei signorina Lena. Non è stata educata a salutare le persone conosciute lungo le sue visite?” Disse poggiando il bicchiere sulla balaustra in pietra.
La bocca di Lena era stretta in una linea rigida - Dico, ma lo sa chi sono io? Ah, forse no aspetta... -
"Non devo spiegazioni per il mio comportamento miss Zor-el. Ma la mia faccia è sempre stata questa"
“Oh allora ha una pessima memoria, che sciocca” le diede le spalle “Le lascio ammirare le stelle, si goda la serata!” E sparì dietro la porta.
Lena sospirò, era riuscita a sbarazzarsene, anche se le dispiaceva un po’ in quel caso. Ma quello era il gioco.
 
Sam individuò la bionda uscire con una faccia burrascosa, sapeva benissimo dove era Lena. Mandò la sorella a recuperare la principessa.
“Principessa?” Reign la chiamò.
Lena sospirò "Sai ogni tanto biasimo Lex per essersi preso il ruolo di playboy combina guai"
“Cosa è successo? Qualcuno vi ha importunata?”
"No, no. Solo... lascia stare" sorrise malinconica”
 
Alex ricevette un messaggio Quando credi che sia socialmente accettabile che io me ne vada?
 
 
   
 
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