Nico Robin ha due anni quando sua madre se ne va.
Nico Olvia deve terminare il lavoro di suo marito, ormai morto.
La piccola Robin non sa nulla di quell'uomo, non ha mai visto un'altra ombra in casa sua se non quella sua e di sua madre.
Ora deve andare a vivere con gli zii e sua cugina per un po', ma lei non vuole e dalla sua iride cerulea piove.
Sua zia Roji la tratta male, la costringe a fare le faccende domestiche, la sgrida per ogni sua minima azione.
La deride, la umilia e suo zio Oran, fratello di sua madre, non dice nulla.
Succube di quel demone di sua moglie
Nonostante tutto, Nico Robin sopporta la cattiveria di quella famiglia che non sente sua.
Ogni tanto guarda l'azzurro del mare e pensa a sua madre e ai suoi occhi buoni.
Lei tornerà presto, Nico Robin le ha promesso che l'avrebbe aspettata.
Il ritorno di sua madre è la sua scusa per subire in silenzio tutte quelle angherie.
Deve restare viva e se dovesse lasciare quella casa, non avrebbe un altro posto in cui andare.
Morirebbe di fame.

Nico Robin ha otto anni quando la sua vita cambia per sempre.
Finalmente è diventata archeologa e sta festeggiando il suo compleanno nella biblioteca di Ohara con Clover e gli altri archeologici.
Anche se hanno più del triplo della sua età, Robin li considera suoi amici.
Sono gli unici che le vogliono bene e si preoccupano per lei.
Gli altri bambini non vogliono giocare con lei, la considerano un mostro e hanno paura.
Purtroppo Robin, vittima della fame, un giorno mangiò uno strano frutto che le conferì particolari poteri.
Nessuno aveva conoscenza dei frutti del diavolo su quell'isola e per questo, nella loro ignoranza, hanno preferito evitarla.
La considerano un mostro abbandonato persino dai suoi genitori.
Nico Robin piange in silenzio.
Lei odia i suoi poteri, vorrebbe essere una bambina come le altre.
Ma lei è diversa, è speciale.
Sauro l'ha consolata dicendo che ci sono altre perone come lei, ma non le basta.
Sauro è un gigante, un ex marine che è naufragato su quell'isola.
Robin gli ha salvato la vita e ora ha un amico in più, ma presto lui andrà via.
A quell'età capitano troppe cose alla bambina.
Molti marines sono approdati sulla sua isola, cosa vorranno?
Le esplosioni sono la risposta.
Ohara è avvolta dalle fiamme e dal fumo.
Gli archeologici stanno per essere eliminati e con loro anche la madre di Robin.
Olvia è tornata dopo sei lunghi anni e Robin non ha paura di quello che sta accadendo.
Ora è tra le braccia di sua mamma, è a casa.
Ma Sauro la porta via, lei deve restare in vita.
Deve scappare dalla Marina.
Dopo averla ritrovata, la perde nuovamente e questa volta per sempre.
Sauro anche l'abbandona, Aokiji lo ha bloccato nel ghiaccio.
Ma permette a Robin di fuggire, lo fa per Sauro e perché è solo una bambina.
Nico Robin fugge, è l'unica superstite di Ohara, l'unica possibilità per scoprire la verità.
Sulla sua testa pende una taglia di 79.000.000.000 di berry.
È ricercata dalla Marina.
Ormai Nico Robin non ha più un posto in cui andare ma deve sopravvivere. 
Lo ha promesso a sua madre, a Sauro.
Loro due sono la sua scusa.


Nico Robin ha sedici anni quando fuggire dalle grinfie del Governo Mondiale è divenuta la sua quotidianità.
Non ha un posto fisso, va dove capita.
Fa umili lavori per qualche famiglia, finché non decidono di avvertire la Marina.
E allora Robin corre senza una meta precisa, sta ancora cercando i suoi amici.
Ma ormai crede che lei sia destinata a stare sola, anche se Sauro sosteneva che nessuno nasceva per essere solo.
Ma forse lei è l'eccezione alla regola.
A volte vorrebbe mollare, ma poi ripensa al sacrificio del gigante e trova una scusa per continuare.
Nico Robin ha ventiquattro anni quando diventa la Vice presidente della Baroque Works, un'associazione fondata da Crocodile per trovare Pluton, un'arma ancestrale.
Vuole conquistare il mondo ma ha bisogno di Robin e della sua conoscenza, mentre lei ha bisogno di lui e della sua protezione.
È un membro della flotta dei sette, è forte.
Potrà evitare di scappare per un po'.
Ora vive ad Alabasta, riferisce gli ordini di Mr. 0 agli altri subordinati.
Crocodile necessita del suo aiuto, questa è la sua scusa.
Hanno un obiettivo e non può mollare proprio adesso.


Nico Robin ha ventotto anni quando Crocodile viene arrestato e la Baroque Works fallisce.
Si unisce ai pirati di Cappello di paglia e solca i mari.
Non volendo si affeziona a quel bizzarro gruppo che vede in lei qualcosa di buono, la considerano un'amica.
Ma questo non basta, il suo passato non è mai passato.
La perseguita e lei è stanca. Vuole farla finita.
Così, dopo vent'anni, si consegna alla CP9.
Ma, inaspettatamente, Rufy, Zoro, Nami, Chopper, Usopp e Sanji la seguono e vanno ad Enies Lobby per lei.
Vogliono salvarla.
E allora Nico Robin capisce che quelli sono gli amici che ha cercato per anni.
Niente più scuse adesso, solo un desiderio.
Nico Robin vuole vivere.
Lei non muore, ma dopo pochi mesi muore qualcun'altra al suo posto.
L'ammiraglio Akainu, responsabile del genocidio di Ohara, uccide Portuguese D. Ace, il figlio di Gol D. Roger e fratello del suo capitano.
Rufy soffre e adesso è lui che ha bisogno dei suoi amici, Nico Robin accetta la sua volontà e per due anni si separano.
Va dai rivoluzionari, per loro lei è la luce della rivoluzione.
Forse ora, oltre ad un desiderio, ha anche una ragione per vivere.


Nico Robin ha trent'anni quando si riunisce ai suoi amici.
È cambiata tanto e non solo fisicamente.
Ora è più solare, è uscita dalla sua corazza.
La sua ferita ha smesso di sanguinare, ora è una cicatrice.
Il suo passato è passato.
Ora ha degli obiettivi, deve scoprire la verità sul secolo vuoto e aiutare Rufy a diventare il re dei pirati.
Non più mille scuse, ma mille motivi.