#Writober
2021 ~ pumpBLANCK list ~ 11 ottobre,
prompt: Crack ship
Il
fascino di Lilia
Lilia Vanrouge
lo incuriosiva e non poco. Da quando Riddle Rosehearts era giunto al Night Raven
College fino al suo secondo anno si era sorpreso di questo suo desiderio
intrinseco di voler conoscere colui che forse era il più anziano all’interno
della scuola, di svelare i suoi segreti più profondi. Non importava quali
sotterfugi avrebbe dovuto usare per potersi avvicinare a lui, pian piano il Capo
Dormitorio di Heartslabyul era certo che ci sarebbe riuscito – interrogando a
riguardo Trey e Cater dopo le lezioni, per esempio. Voleva carpire le esatte
parole che aveva rivolto loro, leggere tra le righe, sondare il
terreno.
Poteva sbirciare
in modo discreto nella sua direzione durante la mensa comune a tutti i
dormitori, o durante cerimonie ed eventi vari. Poi non era stato così difficile
approfittare di alcune occasioni per stargli accanto, come quella volta in cui
provarono a preparare una zuppa per Trey sperando di alleviare il suo
raffreddore – Riddle si era persino raffreddato a propria volta, ma soltanto
lui, Lilia non ne aveva risentito per niente. Da non sottovalutare, inoltre, le
riunioni del Consiglio studentesco di cui lui era il Presidente e quindi, con la
scusa di dover consegnargli dei fogli destinati a Malleus, alla fine Riddle
poteva materialmente parlarci e ciò che ne derivava era che non ne aveva mai
abbastanza. Era piacevole conversare con la fata. L’avrebbe preso da parte anche
più a lungo se non avesse un programma da seguire e degli orari da rispettare,
così fissato non solo con le regole ma anche con la
puntualità.
Ci avrebbe messo
un po’, tuttavia, a comprendere che in questo gioco regole e puntualità non
servivano a un bel niente, poiché le carte che l'altro giocava puntavano
sull'imprevedibilità delle sue comparse – la migliore era sicuramente quando
chiamava qualcuno appeso a testa in giù, all'improvviso, mettendogli paura –,
sul fornire dettagli farciti di malizia ed esperienza vissuta, sulla dolcezza e
casualità dei suoi gesti.
Lilia era
grazioso e affascinante in modo particolare, bello non solo perché la sua natura
gli permetteva di non mostrare lo scorrere del tempo sul proprio viso,
eternamente giovanile. La sua figura riluceva di bei colori, aveva una voce
suadente, era intelligente e possedeva conoscenze che sicuramente Riddle
ignorava per quanto avesse passato tutta la sua ancora breve vita a studiare
come la madre gli aveva imposto di fare fin da bambino.
Lilia era
libero, libero come Riddle non lo era mai stato, ma non era una libertà intesa
come l'essere senza vincoli: era chiaramente legato a Malleus e a Silver anche
se non specificava mai che tipo di legame fosse quello che li univa. Riddle
supponeva fossero amici d'infanzia o al massimo si considerassero come fratelli,
con l'affetto autentico e il rispetto tipici di una
famiglia.
Lilia era forte,
uno degli studenti più brillanti e potenti della scuola, e anche le sue abilità
facevano parte di quel fascino misterioso e senza tempo che
emanava.
Per quanto
riguardava il suo aspetto fisico, a parte le orecchie tipiche delle fate e i due
canini dell'arcata dentale superiore e i pipistrelli che sbucavano chissà come
dai suoi vestiti, Lilia era umano. Quasi del tutto umano. Lo sentiva nei momenti
fugaci in cui erano solo loro due e lo sorprendeva con un abbraccio,
stringendolo a sé e malgrado la stoffa era palese non vi fossero stranezze. Lo
percepiva quando finalmente si erano scambiati un bacio sulla bocca: subito dopo
Riddle non era riuscito a evitare di arrossire e Lilia aveva sussurrato
candidamente che gli ricordava un pomodoro – partendo dalla radice dei capelli
fino al mento – e che tutto rosso era dannatamente carino.
Ecco quindi i
tanti motivi per cui Lilia Vanrouge lo incuriosiva e non poco. Aveva desiderato
di conoscerlo meglio e scoprire i suoi segreti: se magari Riddle fosse riuscito
a farsi spazio nel suo cuore, forse quel proposito sarebbe stato sempre più
vicino a divenire realtà.