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Autore: AngelOfScarletMoon    02/09/2009    7 recensioni
So di averla già messa, ma questa è la versione con html.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL CANTO D’AMORE

 

Era una bella giornata estiva, con un sole caldo e un cielo azzurro e limpido. Qualcuno di voi potrebbe pensare “Sicuramente Chris e i suoi amici vorranno andare a spassarsela al mare!”.

Beh, non proprio tutti…

S – Ah, no! Mi dispiace ma io mi faccio una corsa in montagna!

A – Ti costa tanto venire una volta?

S – Ti sei forse dimenticata che non so nuotare?!

Infatti, Sonic, non sapendo nuotare, non aveva assolutamente intenzione di seguire gli altri al mare. Preciso dicendo che volevano andare in Florida a godersi le acque e il sole del famoso stato.

Ma quella testa dura si era convinto e ora stava litigando con Amy.

A – Ma chi ti ha detto che devi per forza entrare in acqua?!

S – Preferisco l’aria di montagna comunque!

 – Ragazzi, adesso piantatela!- intervenne Tails, che passava “casualmente” da quelle parti. Poi prese Amy per un braccio, dicendole – Posso parlarti un secondo? - e la trascinò fuori dalla sala da pranzo dove era avvenuta la discussione.

T – Senti, Amy, rassegnati! Lo sai che quando decide qualcosa è quasi impossibile fargli cambiare  idea!

A – Sì, è vero ma per almeno una volta potrebbe venire con noi!

In quel momento, Sonic uscì di corsa dalla sala da pranzo. Appena passò davanti a Amy e Tails, rallentò e disse – Ho cambiato idea! Vengo in Florida con voi!

A – Perché mai, ipocrita?

 – Guardate il telegiornale! – disse velocemente Sonic e corse a prepararsi per la partenza. Amy e Tails andarono a vedere. Il giornalista stava finendo di parlare…- Dunque è così, gentili telespettatori. Ormai neanche i gusti di Sonic, l’eroico riccio blu che ha tante volte salvato il mondo, sono più un mistero. Infatti i suoi fan, conoscendo la sua passione per i paesaggi montani, hanno iniziato una grande emigrazione verso i più alti rilievi montuosi del pianeta, nella speranza di incontrare Sonic. Personalmente parlando, fossi in lui alle montagne non mi ci avvicinerei neanche, per non essere travolto da una marea di ammiratori.- concluse con una risatina trattenuta a stento.

T – Ecco perché ha cambiato idea!

A – Non piacerebbe nemmeno a me passare le vacanze con dei fanatici rompiscatole che mi ronzano intorno!

A quel punto entrarono Cream e Cheese. Erano indaffarati con i loro bagagli e alcuni non riuscivano neanche a spostarli. Tails e Amy diedero loro una mano.

Cr – Allora stavolta viene anche Sonic!

A – Sì! Per una volta! Con tutti quei fan sulle montagne gli è passata la voglia!

Caricati i bagagli sul Tornado X, aspettarono tutti che Sonic finisse di preparare i suoi. Li caricò mezz’ora dopo gli altri. Prima di partire, Tanaka, Hella e il nonno diedero le loro ultime raccomandazioni a Chris e agli altri.

H – Allora, ricordatevi di non mangiare troppo prima di andare a dormire, di non parlare con gli sconosciuti, di telefonare, di spedire qualche cartolina…

Ta e N– Hella, credo che tu gli abbia dato abbastanza raccomandazioni.

C – In effetti, sì!

A – Allora noi andiamo!

Salirono tutti sul Tornado X e accesero i motori. Hella, prima del decollo, urlò a Sonic, Amy e agli altri – Prendetevi cura di Christopher!

 

Erano in viaggio già da alcune ore. Cream e Cheese stavano facendo un sonnellino, Amy leggeva una rivista e Chris contemplava il paesaggio. Tails, dalla postazione di comando, annunciò – Ragazzi, atterreremo tra 10 minuti! – Abbiamo fatto presto! – esclamò Amy, staccando gli occhi dal giornale.

Di fatto,10 minuti dopo atterrarono e andarono a prenotare una stanza nell’albergo migliore della zona. Non trovarono solo l’albergo più lussuoso ma il direttore diede loro persino la camera migliore; camera che poteva essere chiamata “appartamento di lusso” in tutto e per tutto perché provvista di tutte le comodità. Comodità che non sto qui a elencare data la scarsa importanza della stanza d’albergo in questo racconto.

Dopo essersi sistemati e aver disfatto i bagagli, uscirono dall’albergo per visitare il posto. Sonic, al solito, scattò subito avanti e, dopo pochi secondi, era già molto lontano dal resto del gruppo. Non si fece vedere per tutto il resto della mattinata. Ritrovò gli altri solo dopo pranzo, in spiaggia. Li raggiunse e disse loro – Ehi! Lo sapevate che stasera, qui in spiaggia, danno una festa pubblica per celebrare l’inizio dell’estate. Che dite? Ci veniamo?

A – Eccome se veniamo! Non mi perderei mai una bella festa!

T – Non mancherò neanche io!

Cr e C – Non dimenticatevi di noi!

ChCha-cha! (Voglio venire!)

Dopo una lunga passeggiata in spiaggia, corsero tutti in albergo a prepararsi. Cream e Amy ci misero più tempo degli altri ma, alla fine, riuscirono a trovarsi qualcosa da mettersi. L’unica cosa che dirò a riguardo è che Amy si sistemò i capelli con un foulard, mise un pareo e un top, tutti a fiori rosa bordati di rosso su sfondo bianco. Allora, siccome ormai era sera, cenarono abbastanza velocemente e corsero subito alla spiaggia. Notarono che, sul luogo del ritrovo, era stato sistemato un palco rialzato 4 x 4 con sopra due microfoni.

Mezz’ora dopo, arrivò altra gente alla festa ma, per fortuna, nella confusione che si creava, nessuno notò Sonic e gli altri. Almeno finché non arrivò anche il DJ che prese uno dei microfoni e disse al pubblico presente: - Buonasera a tutti i presenti! Sono il vostro DJ Steven Pradd e vi auguro una buona festa d’inizio estate! C’è un’ultima avvertenza che vi devo dare prima dell’inizio: durante la festa, verranno scelte a caso delle coppie che saliranno qui sul palco e allieteranno la serata con delle canzoni che ho scelto personalmente! Buona festa!

Amy, dopo le parole del DJ, sembrava iniziare ad agitarsi. 2 minuti dopo, Steven riuscì ad avvistarli tra il pubblico. Qui, risparmio ai lettori quello che è successo dopo e che può essere facilmente intuito.

Ma, un’ora dopo l’inizio della festa, Amy fu scelta per salire sul palco. Immaginatevi la sua faccia quando si accorse che il suo compagno “canterino” era Sonic. Si vedeva chiaramente che era molto agitata. Il DJ diede il tempo e la base musicale partì. Le parole della canzone si leggevano su uno schermo in cima a una bassa colonna davanti al palco. Iniziò Sonic.

 

Sonic:   Livin’ in my own world

            Didn’t understand

           That anything can happen

          When you take a chance

 

Amy non apriva bocca. Sonic allora si girò per scendere dal palco quando lei si mise a cantare. Allora Sonic tornò davanti al suo microfono e guardò la riccia, stupito: non avrebbe mai immaginato che cantasse così bene. Così la canzone continuò.

 

Amy:  I never believed in

         What I couldn’t seen

        I never opened my heart

Sonic: Ohhhhh

A: To all he possibilities, ohhhh

A e S: I know…

A: That somethin’has changed

A e S: Never felt this way

A: And right here tonight

A e S: This could be the…

         Start of something new…

(Stop! Non sto a scriverla tutta perché sarebbe troppo lunga. Ma chiunque conosca High School Musical, saprà sicuramente che canzone è).

Dopo quella canzone, Sonic e Amy non parlarono più tra loro per tutta la festa. Ma, quella sera, la vera stella dello spettacolo era stata Amy: Sonic aveva cantato abbastanza bene ma lei davvero da scaldare il cuore.

 

Alla fine, tornarono in albergo e si misero a dormire. Ma Amy non ci riusciva. Quella canzone era stata una grande emozione e non la lasciava dormire. Allora si alzò e andò a guardare la luna e il mare dal balcone. Non si accorse che Sonic era seduto sul corrimano.

S – Non riesci a dormire neanche tu?

A – Sonic! Non ti avevo notato! Comunque, sì! Sai, quella canzone mi ha dato una grande emozione!

S – Per me è stata una sorpresa: non credevo che cantassi così bene! Se hai una voce così bella, perché non ti ho mai sentita cantare?

A – Una volta, quando ancora abitavo nel Little Planet, ho provato a cantare come solista per uno spettacolo di una festa pubblica. Ma appena sono salita sul palco, ho visto tutte quelle persone che mi fissavano, mi è venuto il panico da palcoscenico e non sono riuscita a spiccicare parola. La vergogna è stata tale che da allora non ho più cantato. Ma questa sera ho superato la paura e ho ricominciato. Mi ero dimenticata che fosse una tale emozione.

S – A quanto pare, sei stata il fiore all’occhiello della festa!

A – Ma piantala! Ce l’ho fatta solo perché stavolta non cantavo sola!

S – Secondo me potresti farcela anche senza di me o chiunque altro!

A – Magari hai ragione! Prima o poi dovrei provare!

Sonic mise una mano sulla sua spalla e le disse:- Quel giorno sarò lì a incoraggiarti…

Amy sentì il cuore andare a mille. Stava anche arrossendo e si sentiva la vampate. Era successo altre volte che Sonic le facesse quell’effetto. Rimase per un’ora insieme a guardare il mare ma poi, stanchi, andarono a letto.

 

Il mattino dopo, un sole sfolgorante svegliò Amy e gli altri. Sonic si era già svegliato da un po’ e stava aspettando il resto del gruppo. Mentre scendevano per fare colazione, Cream, Chris e Tails tornarono a sottolineare la particolare bravura di Amy nel canto.

Cr – Sei stata veramente bravissima!

T – Semplicemente magnifica!

C – Mai sentito niente di meglio!

Ch – Cha-Cha-Cha! (Canti come un usignolo!)

A – Ehi! Ragazzi, piantatela! Anche se, lo devo dire, dopo tanto tempo che non cantavo più, non mi sarei mai immaginata di cantare ancora così bene!

Tutti (tranne A e S)- Ancora?!

S – Mi ha raccontato di aver avuto un incidente quando ha provato a cantare la prima volta come solista. Le è venuto il panico da palcoscenico e la vergogna è stata tale che da allora non ha più cantato. Fino a ieri sera.

Cr – Hai fatto male! Un talento come il tuo non andrebbe sprecato con il silenzio!

– Beh, scusatemi ma io corro via. Ci vediamo più tardi! – detto questo, Sonic corse via.

A – A più tardi!

 

Sonic era in piedi su un alto scoglio e osservava il mare. Non sapeva perché ma non riusciva a pensare a niente se non alla canzone che aveva cantato la sera prima insieme a Amy. Pensava soprattutto a lei, a Amy.

S - Non sarà mica che… no, non è possibile! Meglio non pensarci…

Non si accorse che, a pochi metri di distanza, da dietro una palma, Amy lo stava osservando. Mormorò tra sé e sé - Mi piacerebbe andare a parlargli… ma gli piace stare solo a riflettere e non lo voglio disturbare. Quanto vorrei stare sola con lui come ieri notte…

Dopo qualche minuto, a malincuore, se ne andò per raggiungere gli altri in spiaggia. Stava camminando tranquilla quando sentì che qualcosa si muoveva dietro di lei. Si girò e…

A - Ahhhhhhh!

Il suo grido si sentì lungo tutta la spiaggia. Lo sentì Sonic e lo sentirono Tails, Cream, Cheese e Chris. Riconoscendo il grido di Amy, corsero tutti verso il punto da dove proveniva e si incontrarono lì.

T - Sonic, hai visto Amy?

S - No! Credevo fosse con voi!

Cr - Invece no!

Solo allora notarono un foglio adagiato sulla sabbia che riportava la firma del Dr. Eggman. Sonic lo raccolse e lo lesse ad alta voce:

"Caro Sonic, stradannatissimo riccio blu pieno di caffeina, ti informo che ho rapito la tua cara amica Amy e che non la libererò finché non verrai qui, alla mia base segreta, ti arrenderai e mi consegnerai gli Smeraldi del Chaos. Altrimenti, chiuderò Amy in un sacco assieme a una vipera e la butterò a mare! Capito, riccio iperattivo?"

C - Sporco ricattatore!

S - Stavolta il rischio è veramente enorme! C'è in ballo la vita di Amy!

T - Ma non possiamo consegnargli gli Smeraldi! Chissà cosa potrebbe succedere!

Cr - Prepariamo il Tornado X e andiamo a salvarla!

Ch - Cha-Cha-Cha-Cha! (Facciamolo pentire di averla rapita!)

Allora andarono sul posto dove avevano "parcheggiato" il Tornado X e partirono. Furono fortunati perché la base segreta di Eggman era a poche miglia da lì. Com'era vicina la base, era vicino l'arrivo dei veri guai.

 

Amy era chiusa in una prigione piccola, buia e angusta ed era per di più stata incatenata perché non potesse usare il martello. Era spaventata e triste e non capiva dov'era finita. Continuava a guardare la porta socchiusa da cui veniva una luce leggera. Sentì dei passi venire da dietro la porta e poi vide una figura nera che la spalancava del tutto: era il Dr. Eggman.

E.- Non è buffo? Con tutti i piani che mi sono venuti in mente per distruggere Sonic, non ho mai pensato di rapire una sua amica!

A - Eggman! Se pensi di uccidere Sonic mentre viene a salvarmi, mi dispiace ma non ce la farai!

E.- Ti sbagli, mia cara! Gli farò qualcosa di molto, molto peggio…

A - Cosa?

E.- Oh, oh, lo scoprirai, lo scoprirai… So che non puoi scappare incatenata, ma lascerò ugualmente i miei due robot di guardia.

Uscì e i suoi robot entrarono e si sedettero ai due angoli opposti della stanza.

Amy adesso era proprio disperata: non tanto per se stessa, ma per quello che poteva succedere a Sonic. Era preoccupata da morire e avrebbe voluto scappare, avvertirlo ma non poteva. Per consolarsi e farsi coraggio, si mise a cantare. Sciolse il cuore (se ce l'avevano) dei due robot. Docoe disse al suo collega: - Sai, mi vergogno a tenere in prigione una ragazza con una voce così bella!- Sapessi io! - gli rispose Bocoe - Ma non possiamo liberarla, altrimenti il Dr. Eggman ci smonterà pezzo per pezzo! - Cerchiamo di ingoiare la vergogna e sorvegliamola!

Ma Amy continuò a cantare per non perdere la speranza.

 

Il Tornado X atterrò sull'isola dove Eggman aveva ormai restaurato la sua vecchia base segreta. Si sentiva chiara e limpida la voce di Amy provenire da una finestrella che dava sul piano terra. Sonic e gli altri camminavano guardinghi per non far scattare eventuali trappole. Ma non ce n'erano e arrivarono presto alla finestrella. Fu facile sfondarla perché era di semplice vetro e tutti si introdussero presto in un lungo corridoio scarsamente illuminato. Seguirono la voce di Amy finché non arrivarono a una porta metallica arrugginita contrassegnata col numero 567. Sfondarono la porta, facendola cadere sui robot di guardia che passavano lì davanti. Ma non badarono a loro e, vista Amy incatenata in fondo alla cella, corsero a liberarla. Lei aveva smesso di cantare e ora sembrava mezza svenuta. In quello stato di torpore, continuava a dire frasi sconnesse :- Sonic… una trappola… orribile…

Sonic e gli altri non capivano cosa stava dicendo.

Cr - Amy, svegliati! Sveglia!

Sentendo la voce gentile di Cream, Amy riprese conoscenza. Ma sentiva un forte mal di testa che però le passò velocemente e fu così in grado di spiegare tutto quello che era successo.

A - Eggman è entrato qui dentro e mi ha detto che…

Solo allora le tornò alla mente quello che il Dr.Eggman. Ma era troppo tardi.

S - Ci spiegherai tutto più tardi. Ora è meglio scappare.

Si misero tutti a correre, attraversarono il corridoio, uscirono dalla finestrella e si diressero verso il Tornado X. Ma la loro strada venne sbarrata all'improvviso da un enorme robot tentacolare guidato dal Dr.Eggman.

E.- Ahahahahaah, credevate di scappare così facilmente, eh? Invece adesso ve la farò vedere io.

Iniziò ad agitare i tentacoli del robot, che Sonic schivava abilmente. Ma a un certo punto, sentì un grido: Eggman aveva imprigionato Amy con i tentacoli.

A - Ma ce l'hai con me, allora!

Sonic corse verso il tentacolo che la imprigionava, ma, con sua grande sorpresa, vide che la lasciava cadere a terra. Quella distrazione dal resto del robot provocò tutti i guai che arrivarono.

Il tentacolo più lungo si lanciò su Sonic e lo imprigionò completamente prima che avesse il tempo di accorgersene. Subito dopo, Eggman premette un pulsante rosso sul suo pannello di controllo e, immediatamente, una potente scarica elettrica attraversò il tentacolo arrivando a Sonic.

S - Ahhhhhhhhhh!

A - Sonic! No!

Amy recuperò il suo martello, si scagliò con tutta la forza che aveva verso il robot e lo colpì con delle martellate che avrebbero distrutto una torre in pochi minuti. Le scariche elettriche cessarono e anche il robot smise di funzionare. Il gigantesco tentacolo lasciò cadere Sonic, ormai svenuto. Amy e Tails lo presero sotto braccio e corsero tutti verso il Tornado X. Appena saliti, accesero i motori e scapparono lontani dalla base. Il Dr. Eggman scese dal robot ormai distrutto e rimase ad osservare il Tornado X che si allontanava. I suoi robot arrivarono alle sue spalle.

B - Ecco! Sonic non è morto ed è scappato di nuovo!

D - Comincio a pensare che non ci libereremo mai di lui!

Rimasero sorpresi nel sentire il Dr. Eggman scoppiare in una grande, fragorosa risata malvagia.

E - Poveri, sciocchi robot! La scarica elettrica non ha danneggiato Sonic! Tra pochi giorni diventerà il nostro più grande alleato!

D - Ma che sta dicendo?

B - Mi sa che è completamente impazzito!

E - Vedrete…vedrete…

 

Tutti erano tornati in albergo, avevano lasciato Sonic svenuto disteso sul divano e avevano chiamato un medico. Stranamente, Sonic non aveva riportato danni gravi. Rinvenne cinque minuti dopo che il medico se n'era andato.

S - Ahi… la mia testa…

A - Sonic! Ti sei già ripreso!

S - Sì, però mi è venuto il mal di testa!

T - Sarà per colpa di quella scarica elettrica! La cosa strana è che non ti abbia ucciso sul colpo!

Cr - Hai avuto una bella fortuna!

S - Cos'è successo dopo la scarica? Da lì in poi non ricordo più niente.

C - Amy ha distrutto il robot con il suo martello.

Sonic tentò di rialzarsi, ma il suo primo tentativo fallì e ricadde sul divano.

T - Fai piano e aspetta un po’! Sei ancora troppo debole!

A - Tails ha ragione! Stai pure tremando! Sicuro che non ti stia venendo la febbre?

S - Sto benissimo! Anche il mal di testa è passato!

Ma ancora non si reggeva in piedi. Quindi lo lasciarono in pace per due ore ancora. Durante quel periodo di tempo, a intervalli di 10 minuti, Sonic si sentiva strano, maligno. Ma, dopo quelle due ore, si sentì meglio. Aveva recuperato tutte le sue energie ed era tornato normale. Apparentemente...

 

Le vacanze proseguirono normalmente e, tra un tuffo nel mare e un gelato, Sonic sembrava il solito riccio blu di sempre. Ma, durante la notte, tornava quella stranissima sensazione di pura malvagità che aveva provato dopo la scarica elettrica. Ma, quando la mattina tornava tranquillo, non conservava altro se non frammenti di ricordi.

Un giorno, Sonic stava correndo in riva al mare quando, all'improvviso, si scontrò con qualcuno: era Amy, anche lei a passeggio lungo la spiaggia.

A - Ahia! Sonic! Guarda dove corri!

S - Amy, scusami! Ero distratto! Perché non sei insieme a Tails e agli altri?

A - Volevo stare un po’sola per i fatti miei! Invece mi sono accorta che qualcuno ha avuto la mia stessa idea!

In quel preciso momento, Sonic sentì tornare la carica maligna. Doveva andare via o avrebbe fatto del male a Amy.

S - Scusami Amy ma devo andare!

Nei suoi occhi baluginò una luce rossastra.

A - Sonic, sicuro di stare bene? I tuoi occhi sono rossi!

S - Piantala si preoccuparti per me! Sto benissimo!

A - Scusami se mi preoccupo per un amico che conosco da tanto!

S - Ed è da quando ci conosciamo che mi rompi le scatole! Sei la creatura più fastidiosa e appiccicosa che possa esistere nell'universo!

Per Amy fu come ricevere una pugnalata. Con le lacrime agli occhi, urlò in faccia a Sonic: - Se sono così seccante ti lascio subito in pace!

S - Bene!

A - BENE!

Amy si voltò e corse via, piangendo come una fontana. Solo allora Sonic tornò in sé e si accorse di ciò che aveva combinato.

S - Oh, no! Che cos'ho fatto

 

Amy era tornata in albergo, era corsa nella suite e si era chiusa nella sua stanza, tra lo sconcerto di Tails, Cream, Cheese e Chris, che ancora non erano usciti.

T - Ma che le è successo?

C - Dovrei saperlo?

Cr - Sbaglio o stava piangendo?

Ch - Cha-Cha! (No! Non ti sbagli!)

Cream si alzò dal divano e andò a bussare alla porta della stanza dove si trovava Amy.

Cr - Amy! Posso entrare?

A - Lasciami in pace!

Cr - Io entro lo stesso!

Cream entrò nella stanza e trovò Amy sdraiata sul suo letto a piangere.

Cr - Amy… cos'è successo?

A - Sonic mi ha… detto che…

Cream capì che Amy, in quelle condizioni, non poteva parlare. Così chiamò Tails e Chris. Quando Amy smise di piangere (e passò un'ora buona prima che lo facesse) raccontò loro ciò che era successo.

Cr - Povera Amy!

T - Sonic questa volta ha davvero esagerato!

C - Ma è strano! Non è da lui comportarsi così!

Ch - Cha! (Hai ragione!)

Cr - Amy, hai provato a parlare con lui?

A - No! Sono corsa via!

T - Chissà perché Sonic si è comportato così.

In quel momento, la porta della suite si aprì piano e Sonic entrò. Quando Amy si accorse che lui era entrato, corse fuori dalla sua stanza e dall'appartamento, prima che Sonic potesse fermarla.

S - Amy! Aspetta!

Era già andata via. Sonic si girò e vide i suoi amici sulla soglia della camera di Amy che lo guardavano non storto, ma pendente.

S - Che c'è?

Cr - Spezzacuori!

Passandogli davanti, gli camminò sui piedi.

T - Insensibile!

Gli diede una scodata in piena faccia.

C - La stai facendo soffrire!

Sonic si beccò un cuscino imbottito coi sassi in testa.

Ch - Cha! (Beccati questo!)

Gli fece una pernacchia.

Al fin della fiera, Sonic si era attirato addosso l'antipatia di tutti i suoi amici.

S - Ho combinato un bel guaio! Che cosa mi sta succedendo?

 

Il dottor Eggman nella sua base osservava Sonic per mezzo di un satellite che aveva costruito apposta per rintracciarlo.

E - Meraviglioso! Sonic è rimasto completamente solo! Ora è in mio potere!

B - Che cosa vuole dire?

E.- Quando l'ho colpito con quelle scariche elettriche, non avevo intenzione di ucciderlo. Ho solo risvegliato la sua parte maligna.

D - E ora che succederà?

E.- Sarà una sorpresa che non dimenticherete mai!

 

Era ormai notte e tutti erano tornati nella suite. Amy non aveva più il coraggio di guardare Sonic in faccia e Chris e il resto della compagnia non facevano che lanciargli occhiatacce. Così aveva perso i suoi amici ma gli rimordeva molto di più l'aver probabilmente perso l'affetto di Amy. Non gli pareva possibile di essersi…

S - No! Non è così. Amy è solo un'amica… solo un'amica… un'amica…

Si interruppe scorgendo una piccola luce all'orizzonte. Non era una stella, ma il bagliore di uno strano faro. Sentì dentro di sé un barlume di cattiveria che ben presto divampò. I suoi occhi da verdi divennero rosso sangue e il suo colorito blu si scurì lentamente fino a diventare completamente nero. Allora saltò giù dal balcone, atterrando perfettamente sui due piedi e si mise a correre verso quella luce.

 

Erano ormai le sette del mattino, tutti si erano svegliati ma Sonic era sparito. Nessuno lo aveva visto uscire e non aveva lasciato scritto niente. Quella sua improvvisa sparizione preoccupò i suoi amici, ma più di tutti Amy, ancora profondamente innamorata di lui.

Dopo colazione, qualcuno bussò alla finestra: era Boccum.

B - Ehi! Voi, là dentro! Aprite!

T - Ma è Bokkun!

Aprirono la finestra e lui entrò. Tirò fuori dalla sua borsa la sua solita TV portatile e fece partire il video-messaggio. Il brutto muso di Eggman comparve sghignazzante.

"Ahahahah! Questa volta non avete proprio speranze! Vi starete chiedendo che fine ha fatto Sonic. Ebbene, lui ora è in mio potere!"

La telecamera si spostò sulla spiaggetta che si trovava davanti alla base. A fissare il mare c'era, sì Sonic, ma era totalmente diverso. Non era più blu, ma nero come una notte senza luna e, quando si girò, si vide un chiaro bagliore rossastro nei suoi occhi una volta verdi. Si mise a camminare verso la telecamera. Ogni suo passo, era un battito di cuore appesantito dalla disperazione dei suoi amici e di Amy. Quando si trovò vicino a Eggman, si inginocchiò a lui e gli disse…

"Sono pronto a servirvi, mio signore!""Ahahahah! Avete visto come sia completamente in mio possesso! Il Sonic che conoscevate non c'è più! E quando vi avrà uccisi tutti, distruggerà se stesso per il rimorso di aver provocato la fine dei suoi ex-amici! Se lo rivolete indietro, venite qui alla mia isola, anche se non potete farlo tornare indietro!"

Il video-messaggio finì e Bokkun volò via. Il gruppo di amici era sconvolto. Ma più di tutti lo era Amy: teneva la testa bassa e stringeva il suo martello così forte che sembrava volerlo ridurre in pezzi. Aveva il cuore spezzato. A un certo punto alzò lo sguardo e tutti capirono quanto fosse grande quello che provava per Sonic. In quegli occhi gonfi di pianto si leggeva chiaramente la rabbia di una ragazza che stava perdendo il suo amore e che aveva intenzione di salvarlo, a tutti i costi.

Allora Tails prese la parola.

T - Questa volta non c'è niente da fare!

C - Questa è la fine!

Cr - Non è possibile uscirne!

Ch - Cha-cha! (Abbiamo perso Sonic per sempre!)

Allora Amy lasciò esplodere tutta la sua rabbia e determinazione.

A - Ma che cavolo vi sta succedendo?

Tutti furono sbigottiti da come aveva reagito davanti alla loro arrendevolezza.

A - Sì, è vero, Sonic ora è sotto il controllo di Eggman ma questo non vuol dire che dobbiamo mollare tutto! Io non mi arrendo! Andrò a salvarlo anche a costo di guidare il Tornado X da sola o di perdere la vita!

Quella sua dichiarazione aveva lasciato tutti i presenti nella stanza di stucco: non l'avevano mai vista così determinata!

T - Amy ha ragione! Non possiamo arrenderci così senza combattere! Per una volta è lui ad aver bisogno di noi ed è nostro dovere andare ad aiutarlo!

Cr - Hai perfettamente ragione!

C - Il Dr. Eggman deve pagare!

Ch - Cha-Cha-Cha! (Riempiamolo di pugni!)

Oramai tutti si erano decisi: avrebbero salvato Sonic! Si prepararono per la battaglia e corsero a bordo del Tornado X. Raggiunsero velocemente l'isola di Eggman, scesero dall'aerorazzo di Tails e si fermarono, dritti e dignitosi, davanti alla base, aspettando che quel pazzoide facesse vedere il suo brutto muso. Muso che si mostrò subito. Sonic camminava al suo fianco. La rabbia esplose impetuosa e incontrollabile nel cuore di Amy.

A - Eggman! Non sei altro che un farabutto!

E - Lo so benissimo, mia cara! Un farabutto che conquisterà il mondo!

E la battaglia cominciò. Eggman, sicuro dell'infallibilità del suo piano, non muoveva neanche un dito, lasciava fare tutto al Sonic malvagio… che lavorava anche troppo bene. In pochi minuti era riuscito a mettere al tappeto tutti i suoi amici. Nessuno di loro riusciva a rialzarsi. Sonic e Eggman contemplavano quel desolante spettacolo. Ma Amy, accasciata alle loro spalle, ebbe la forza necessaria per alzarsi… e per non arrendersi. Appena sentirono qualcuno muoversi alle loro spalle, Eggman e Sonic si voltarono e la videro tremante, che a malapena reggeva il martello in mano, ma più che mai decisa a salvare il suo amore. Quell'assoluto pazzoide fece un ghigno e ordinò al suo nuovo schiavo :- " Falla fuori!"

A - Non cantare vittoria… perché non è finita qui…

Sonic si lanciò contro Amy, ma si fermò sconvolto quando la sentì cantare quella canzone che diede inizio a questa avventura…

 Amy:  I never believed in

         What I couldn’t seen

        I never opened my heart

       To all he possibilities, ohhhh

 

Quelle poche parole risvegliarono in Sonic vaghi ricordi e il suo aspetto iniziò a cambiare: il suo colore si schiariva lentamente e i suoi occhi passavano, a intermittenza, dal rosso al verde. Eggman, accortosi del fatto che stava per perdere il suo migliore alleato, gli gridò da dietro:-" Non farti incantare, stupido! Finiscila!"

Sonic sembrò ascoltarlo perché stava caricando un pugno che poteva mettere fine alla vita di Amy, ma lei si mise a cantare ancora più forte e Sonic tornò al suo aspetto normale definitivamente. Riacquistata la ragione, era un po’ barcollante a causa della confusione.

S - Amy…

A - Sonic! Sei ritornato in te!

Lo aiutò a sorreggersi perché proprio non riusciva a reggersi in piedi. Eggman si stava disperando.

E - Il mio magnifico piano mandato in fumo da una stupida canzone! Dannato riccio blu e stradannatissima riccia rosa! Uno di questi giorni ve la farò pagare cara!

T - Scommetti?

Tails era riuscito a trascinarsi fino al Tornado X e a farlo funzionare. Inutile dire che Eggman ricevette in testa una botta pesante 3 tonnellate.

Sonic e Amy per poco non crollavano perché la stanchezza era grande in entrambi. Nel tentativo di reggersi a vicenda non si accorsero di una macchia nera dietro di loro che, da piccola come una noce, ora aveva raggiunto le dimensioni di un ananas e che si ingrandiva ogni secondo che passava. Cream, Cheese e Chris erano rinvenuti e si erano accorti dell'oscurità alle spalle di Sonic e Amy che ora aveva raggiunto le dimensioni di un elefante.

Cr e C - Sonic! Amy! Dietro di voi!

 Il riccio e l'istrice non fecero in tempo a girarsi che l'oscurità piombò su di loro e li circondò con una cupola della circonferenza di 7 metri. La sua superficie era nera come la pece e Sonic e Amy erano scomparsi al suo interno. Tails corse verso quella barriera nel tentativo di entrarci ma ottenne soltanto un gran bernoccolo perché era più spessa del cemento. Cream e Cheese le girarono intorno per trovare possibili aperture: niente, era più robusta del diamante.

T - Non è possibile entrare!

C - Ma allora che si fa?

Cr - Aspettiamo e speriamo che Sonic e Amy riescano ad uscirne!

 

Intanto, nella cupola, Sonic e Amy si trovavano nella più completa oscurità. A fatica riuscirono a ritrovarsi e a prendersi per mano.

S - Amy, stai bene?

A - Abbastanza e tu?

S - Ho avuto momenti migliori.

A - Dove siamo finiti?

S - Non lo so ma spero di uscirne al più presto! Perciò mettiamoci a camminare e cerchiamo di trovare un'uscita!

A - D'accordo!

E iniziarono a camminare. Camminarono, camminarono e camminarono. Non seppero per quanto tempo, forse un'ora o pochi minuti. Ma, mentre da fuori la cupola sembrava veloce da percorrere, all'interno sembrava diventare più grande del mondo. Alla fine, Amy non riuscì più a reggere la fatica: era già abbastanza stanca quando era stata assalita dall'oscurità, ma adesso era veramente troppo! Perciò si accasciò a terra, trascinandosi dietro Sonic.

S - Amy! Non possiamo mollare proprio ora!

A - Lo so, ma non ce la faccio proprio! Sono sfinita!

S - Allora fermiamoci un momento.

Si sedette accanto a lei. Seguirono alcuni minuti di silenzio. Allora Sonic prese la parola.

S - Senti, Amy, perdonami per quello che ti ho detto, ma non ero assolutamente in me!

A - Non c'è bisogno che mi chiedi scusa tanto lo so quello che ti ha fatto Eggman. Una cosa buona della tua trasformazione c'è stata.

S - Cioè?

A - Il nero ti dona parecchio!

S - Meno male che non perdi la forza di dire battute anche in situazioni come queste!

A - Oramai mi conosci bene! 

Subito dopo queste parole, sentirono un gran botto vicino a loro.

A - Cos'è stato?

Si alzarono in piedi e si sentirono investire da un' improvvisa folata di vento freddo e poi una grande scossa di terremoto. Percepirono qualcosa muoversi a gran velocità verso di loro ma non fecero in tempo a capire cosa fosse che subito li attaccò. I due furono scaraventati a terra a grande distanza l’uno dall’altra.

S – Amy!

A – Sonic! Stai bene?

S – Più o meno! Non c’è niente di rotto!

Si rialzarono e tentarono di ritrovarsi nel buio. Buio che fu stranamente e velocemente rischiarato dalla creatura assalitrice. Era come se si fosse improvvisamente riempita di fuoco, dal bagliore che emanava. Sonic e Amy, dopo essersi ritrovati, si accorsero delle enormi dimensioni della strana bestia: era più grande di una casa! Aveva anche un aspetto terribile: sembrava una specie di diavolo, solo molto più muscoloso, con le corna molto più grandi e degli artigli da far paura. Li stava attaccando!

S - Amy! Stai attenta!

Infatti, un'artigliata della creatura si stava dirigendo verso di lei ma venne prontamente parata dal suo martello. Sembrava che la bestia ce l'avesse solo con lei perché la attaccava continuamente e, quando Sonic gli andava addosso, lo scacciava con un colpo di artigli. Allora il riccio prese a mettersi tra Amy e il mostro nel tentativo di proteggerla. Alla fine, la creatura non ne poté più delle sue intromissioni e lo scaraventò lontano con un terribile pugno, gridandogli:- "Fila via, seccatore! Tu non centri nulla!"

A - Non trattarlo così, mostro!

Quel grido ebbe sulla creatura uno strano effetto: la fece arretrare di qualche passo.

A - Che cosa diamine hai contro di me?

La bestia arretrò ancora.

A - Chi sei e perché hai imprigionato me e Sonic?

Sonic corse indietro e si fermò affianco a Amy nello stesso momento in cui la bestia gridò:-" Voi due non avete la minima idea di chi vi siete inimicato!"

Sonic e Amy si misero all'erta, nel caso fossero stati ancora attaccati. La creatura spiegò:-" Io sono nato dall'oscurità, non ho un nome! Sono il buio, la malvagità nata nel cuore di un eroe! Ma il tuo amichetto non centra comunque niente perché io voglio distruggere solo te!"-"Sì, ma perché?"-"Tu sei l'unica che possa distruggermi perché l'amore che nutri per Sonic è in grado di annientare la malvagità del suo cuore e quindi anche me!

Il mostro riprese ad attaccarli, ancor più violentemente di prima. Adesso anche Sonic ci andò in mezzo perché ora la bestia attaccava pure lui. Riuscì a metterlo al tappeto e stava per ucciderlo con una fiammata emessa da tutto il suo immenso corpo quando Amy, alle sue spalle, gridò:-"Non lo toccare!". Il suo corpo stava emanando una luce incredibile, più forte di quella del sole. Sonic e il mostro erano stupefatti. Ma la terribile creatura avrebbe fatto meglio a scappare perché la luce emanata da Amy esplose. Sonic rimase indenne, ma il loro assalitore fu spazzato via.

Ora quella luce invadeva l'intera cupola che li aveva intrappolati. Sonic vedeva a stento Amy in quella enorme manifestazione aurea, perché era diventata di luce anch'ella. Ma, dopo pochi minuti, divenne più visibile e si delinearono i contorni del suo viso e del suo corpo. Allora cominciarono a parlare.

S - Amy… che è successo?

A - Ho consumato la mia energia vitale per distruggere l'oscurità del tuo cuore.

S - E adesso cosa succederà?

A - Io non ci sarò più.

S - Vuoi dire che sei…

A - Forse no.

Sonic cercava di trattenersi, ma, timoroso per quello che stava per succedere,iniziò a versare calde lacrime.

S - Amy… non dirmi che questo è un addio…

Lei era così dolce e tranquilla, come se sapesse che non stava per sparire davvero e che sarebbe tornata. Ma anche lei stava versando qualche lacrima.

A - Non sarà un vero addio fino a quando tu e tutti i nostri amici non mi dimenticherete.

S - Sta pur certa che non accadrà mai!

Allora lei gli si fece più vicino, lo abbracciò e gli disse:- Questi è perché tu non mi dimentichi davvero mai-. Poi si avvicinò al suo viso e gli diede un breve ma intenso bacio d'arrivederci. Poi lo lasciò andare e scomparve insieme alla luce, proprio mentre, con voce dolcissima, gli diceva “arrivederci”. Sonic ora si ritrovava, col cuore spezzato, sulla spiaggia dell'isola di Eggman. I suoi amici gli corsero incontro.

T - Sonic! Stai bene?

C - Niente di rotto?

Cr - Ma dov'è Amy?

Ch - Cha-Cha! (Sì, dov'è?)

Sonic non rispose ma si mise a camminare verso il mare e poi iniziò a correre sull'acqua: voleva trovare un posto in cui stare solo a piangere e a pensare a Amy.

 

Tails e gli altri erano rimasti sulla spiaggia e si erano messi a cercare Amy.

T - Dove sarà andata a finire?

C - Io non l'ho vista uscire dalla cupola!

Cr - Chissà a Sonic cosa gli è preso!

Allora, sentirono una lieve folata di vento e si voltarono verso il Tornado X: lì c'era Amy che sorrideva loro.

T - Amy!

Cr - Dov'eri finita?

Le corsero incontro ma lei li fermò con un gesto categorico della mano. Allora spiegò loro tutto quello che era successo nella cupola… meno il bacio.

A - Vi abbandonerò ma non sarà per sempre.

Cr - No, Amy! Non te ne andare!

A - Scusatemi, ma devo!

T - Non puoi lasciarci!

A - Vorrei rimanere ma resterò solo nei vostri cuori.

Scomparve appena arrivò un leggero soffio di vento. Al suo posto rimase solo il suo martello. Chris lo raccolse e tutti tornarono in Florida.

 

Knuckles stava correndo più veloce che poteva in un bosco e non ne poteva più del suo inseguitore. Si diresse verso una cascata che aveva scoperto il giorno prima, sperando di potersi salvare buttandosi (non era molto alta, appena 5 metri) ma, uscendo da un cespuglio, si scontrò col suo inseguitore. Ma possibile che ora riuscisse a passargli anche davanti? Ora basta! Rouge aveva seccato anche troppo! L'inseguitore era proprio lei! Ultimamente si era fatta molto più insistente e aveva preso a inseguire Knuckles ogni volta che lo vedeva e per tutto il tempo che riusciva a tenerlo d'occhio.

K - Possibile che non mi molli mai?!

R - Che vuoi farci? Sono testarda.

K - Ma lasciami un po' in pace!

Riprese a correre e arrivò alla cascata. Non si accorse che c'era qualcun altro…

 

Sonic era lì da qualche ora e aveva smesso di piangere. Era rimasto vicino alla cascata e non si accorse dell'arrivo di Knuckles.

K - Sonic!

Il riccio notò la sua presenza solo allora.

S - Knuckles! Non ti avevo visto!

K - Che diamine ci fai qui?

S - Non ne voglio parlare!

R - Credevi di scapparmi, vero Knuckles?

Era riuscita a raggiungerlo.

R - Oh! Ciao, Sonic!

S - Ciao, Rouge!

K - Posso sapere che cavolo ti è successo?

S - Qualcosa di troppo duro da raccontare…

Si alzò e corse via.

K - Ehi! Aspettami!

Gli corse dietro.

R - Tu non mi scappi di nuovo!

Gli volò dietro. Ma Sonic cercava di fuggire da ambedue per soffocare da solo il suo dolore. Riuscì a seminarli.

Knuckles si fermò ansimante e Rouge atterrò a pochi passi da lui. Ansimava pure lei.

R - Se…puff…non avesse quella super velocità…

K - Ma che cosa gli è successo? Che fine ha fatto il Sonic che conoscevo?

A – Ha bisogno di tempo per pensare!

Knuckles e Rouge si girarono, stupiti: alle loro spalle c'era Amy.

K - Che ci fai qui, Amy?

A - Assaporo qualche ultimo momento sulla terra prima di andarmene.

R - Perché? Dove vai?

Amy raccontò anche a loro ciò che era successo.

A - Raggiungete Tails e gli altri in Florida. Avranno bisogno di voi.

Rouge e Knuckles erano rimasti sbigottiti e increduli dal suo racconto e non capivano perché dovevano andare in Florida.

A - Andate e basta!

Scomparve come aveva fatto alla base di Eggman, davanti a Tails, Cream, Cheese e Christopher: col primo soffio di vento.

Knuckles e Rouge rimasero per un po’ in silenzio. Poi Rouge prese la parola.

R - Non so te, ma io faccio quello che ha detto!

K - A me sembra tutto così strano! Non so neanche se fidarmi! Comunque, vengo con te! La Florida non è molto lontana da qui!

Si misero in cammino. Camminavano già da qualche ora, quando Rouge disse:- A piedi siamo troppo lenti! Perciò… si spicca il volo!

K - Come, scusa?

Rouge prese Knuckles per il giro-vita e si alzò in volo.

K - Ehi! Mettimi giù!

R - Ormai siamo troppo in alto! Perciò reggiti e piantala di lagnarti!

Rouge accelerò quanto poté per arrivare velocemente. In fondo, il volo dal Messico alla Florida non era molto lungo. Arrivarono in due giorni di volo, interrotti solo da brevi pause di riposo.

 

Amy era scomparsa da due giorni e la mancanza della sua presenza si faceva sentire forte. Nemmeno l'arrivo di Knuckles e Rouge era servito granché al rallegramento dell'atmosfera. Ma, se c'era qualcuno che soffriva terribilmente per la sua perdita, quello era Sonic.

Un giorno, in spiaggia, ammise a se stesso quello che provava veramente per Amy.

S - Perché l'ho capito così tardi? Perché ho capito solo ora di amarti, Amy?!

Era un grave colpo al cuore il suo. I suoi amici pensavano che non si sarebbe mai ripreso, così come pensavano che Amy non sarebbe più tornata. Ma si sbagliavano enormemente…

 

Era l'ultimo giorno del mese di vacanza in Florida e tutti si erano stranamente ritrovati in riva alla spiaggia col preciso e collettivo pensiero di rimanere a guardare il sole che tramontava.

K - Tutti a guardare il sole che tramonta?

La risposta era la stessa e affermativa. Così rimasero tutti insieme sulla spiaggia, con lo sguardo fisso verso il mare. Erano ancora assorti negli ultimi raggi solari, quando si levò un'improvvisa folata di vento e nell'aria echeggiò il canto di Amy.

All'ultima parola, si creò un grande cerchio di luce abbagliante davanti alla comitiva. Tutti si coprirono gli occhi per proteggerseli dal bagliore.

T - Che succede?

Cr - Che cos'è?

Ma il bagliore cessò dopo alcuni minuti. Ora una figura nera si stagliava contro il sole morente. Non si capiva bene chi o cosa fosse. Ma i dubbi si dissiparono in fretta: Amy era tornata!

A - Ve lo dicevo che non sarei stata via per sempre!

Sonic e i suoi amici erano stupiti e felici allo stesso tempo; Amy, la loro cara amica, era tornata!

Il riccio blu le corse incontro e la abbracciò.

S - Amy! Sapessi quanto mi sei mancata!

A - Non vi ho mai lasciati veramente! Ero dentro di voi, nei vostri cuori!

L'abbraccio fra i due era così forte che sembrava volessero fondersi in un unico essere. Ma Sonic non era l'unico che si era fiondato su Amy. Subito dopo, scattò l'operazione "Addosso a Amy!". Nel senso che tutti,  appena i due piccioncini si furono sciolti, si precipitarono sulla riccia rosa per esternarle la loro felicità nel rivederla.

- Non sai quanto sono felice di rivederti, amica mia!- disse Cream, il volto rigato di lacrime di gioia.

- Ma dov'eri finita?- le fece Rouge, più controllata.

- Avevamo paura di non rivederti mai più!- esclamò Chris, anche lui, come Cream, sull'orlo delle lacrime.

- Ci sei mancata da morire!- le disse Tails, sbalordito di rivederla.

-  Anche a me sei mancata molto!- affermò Knuckles, a braccia incrociate, mantenendo il contegno.

- Cha-Cha-Cha! (Meno male che sei tornata!)- esclamò Cheese, volandole intorno.

Il gruppo si era riunito, perché senza Amy non mancava loro solo un'amica, ma un pezzetto di se stessi che credevano di non rivedere più.

Tornarono in albergo facendo l'"interrogatorio" alla loro amica per sapere dov'era finita tutto quel tempo.

A - A dire il vero… non lo so. Sono caduta in un sonno profondo e mi sono svegliata solo per tornare da voi!

R - Mamma mia! Che dormita!

A - Comunque, prima di addormentarmi, ho voluto avvisarvi tutti!

Erano ormai arrivati un albergo e si misero a preparare i bagagli per il ritorno a casa.

C - Voi che dite? Dovremmo avvertire Hella, Tanaka e il nonno di quello che è successo?

A - Io direi di no! A Hella potrebbe venire l'infarto.

S - Un giorno sapranno tutto. Ma quel giorno non sarà domani, quando torneremo a casa.

R - Scusatemi, ma io e Knuckles abbiamo mete diverse perciò partiremo forse prima di voi!

K - E stavolta non mi portare a casa in volo!

S - Siete venuti qui in volo?!

R - Certo! Saremmo comunque arrivati molto prima se Knuckles non si fosse lamentato e agitato tanto durante il viaggio!

K - Ma piantala!

Non parlarono più dopo quella piccola discussione. Quando tutti finirono i bagagli, era ormai notte. Cenarono velocemente poi andarono tutti a dormire. Ma qualcuno non stava dormendo: Amy, come    il mese prima, non riusciva a dormire per via delle grandi emozioni della giornata. Così, come il mese prima, uscì sul balcone e guardò di nuovo il mare. Sentì la presenza di qualcuno vicino a lei.

A - Non stai dormendo neanche tu, Sonic?

S - Hai indovinato.

Sonic scese dal corrimano e le andò più vicino. Amy riprovò quell'emozione vecchia di un mese, ma stavolta la cosa era reciproca, anche se Sonic la nascondeva molto meglio. Quando le prese la mano, ambedue sentivano quel sentimento più forte che mai.

A - Guarda in cosa si è trasformata quella che doveva essere una semplice vacanza!

S - Almeno è stata un'avventura…

A - …indimenticabile.

Rimasero qualche minuto in silenzio.

S – Amy, io volevo dirti…

Lei gli mise un dito sulle labbra: in quel momento non c’era bisogno di parole per esprimere i propri sentimenti. Si erano fatti tanto vicini da sentire reciprocamente gli accelleratissimi battiti di cuore dell’altro, Sonic avvicinò il suo viso a quello di Amy e… la baciò.

 

Erano le 7 del mattino e Tails si era svegliato per primo (aveva puntato la sveglia su quell'ora) e aveva buttato tutti giù dal letto. Rouge e Knuckles non c'erano, erano partiti alle 6 e 45, lasciando un biglietto fornito di spiegazioni. Alle 8 precise spaccate, il Tornado X decollò. Sonic era rimasto, come al solito, seduto su un'ala. Tutti gli altri erano rimasti dentro quel jumbo-jet che era il Tornado X. Atterrarono alle 12 e 30. Hella, Tanaka e il nonno di Chris corsero loro incontro.

H - Allora? Come è andata la vacanza in Florida?

T - Vi siete divertiti?

S - Ci siamo divertiti un sacco!

Il nonno chiese:-"Nessun attacco del Dr. Eggman?"

A - Stavolta non ha rotto le scatole.

Cr - Per una volta!

T - Abbiamo scoperto il talento nascosto di Amy!

E - Quale sarebbe?

Amy non li ascoltò, prese i suoi bagagli e li portò in casa, cantando la canzone che aveva intonato con Sonic, ormai imparata a memoria. Hella non ebbe bisogno di altre spiegazioni.

La giornata passò tra ricordi della Florida e dell'avventura vissuta. La sera, Sonic era in piedi sul tetto a guardare il tramonto quando sentì qualcuno salire (un po’a fatica) sul tetto: era Amy!

A - Oh! Sonic! Scusami, non credevo ci fossi anche tu!

S - Non fa niente! Oggi mi fa piacere un po’ di compagnia!

Amy rimase in piedi vicino a lui e guardarono insieme il sole. Ma, ad un certo punto, perse l’equilibrio e sarebbe scivolata se Sonic non l’avesse prontamente presa per la vita. Ormai però il riccio la stava in pratica abbracciando! Prima di arrossire, si affrettarono a riprendere a parlare.

A - C'è una gran bella vista qui sul tetto!

S - Ecco perché ci vengo spesso!

Però il riccio non la lasciava. Amy, cercando di non far notare il suo compiacimento, disse :- Ora puoi anche lasciarmi andare.

S – Beh, se ti tengo almeno non rischi di cadere!

Qualcuno li stava ascoltando di nascosto: Hella, Cream, Cheese, Tails e Chris erano sulla finestra proprio sotto il punto dove Sonic e Amy si trovavano.

H - Tra quei due è nato qualcosa!

C - Secondo me molto più di un semplice qualcosa.

T - Per me è proprio amore!

Cr - Andiamo via. Lasciamoli in pace.

Rientrarono in casa. Sonic e Amy non si erano accorti di niente.

Stavano sul tetto, ancora abbracciati, il vento che li accarezzava amorevolmente, il cuore pieno della felicità e della consapevolezza di un meraviglioso futuro da passare insieme, di battaglie ancora da combattere, di segreti e misteri ancora da svelare, ma sempre uniti, pronti a darsi sostegno l'uno con l'altra, perché ciò che li univa era il sentimento più grande dell’universo: era l'amore.

 

 

F I N E

 

  
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