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Autore: Khailea    15/10/2021    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
L’intero chalet fu svegliato dal rumore di una tromba, suonata a polmoni pieni, che fece precipitare la maggior parte degli studenti oltre le loro porte per fare finire quel fracasso.
-Ora mi spiegate chi è l’idiota che suona a quest’ora!- urlò Astral praticamente in mutante, bloccandosi sul posto quando vide il professore Zero, vestito in uniforme da militare, fermo lungo il corridoio.
-Bene razza di molluschi! Ora che vi siete degnati di alzare il culo dai vostri morbidi letti scordatevi di rivederli fino a sera!-
-Urla ancora e ti ammazzo.- sibilò Reika accanto a lui, venendo prontamente ignorata.
-Che sta succedendo…- sussurrò Hope confusa, e Zero le si stagliò davanti fissandola da sotto gli occhiali oscurati.
-Succede che la pacchia è finita ragazzi! Stamattina siamo in guerra, e in guerra non c’è posto per i pigroni flaccidi che stanno a letto tutto il giorno!-
-Ma non eravamo in vacanza?- ribatté Grace scocciata.
-Rispondimi ancora e ti farò fare venti giri di campo!-
Grace era quasi tentata di chiedere quale campo, ma evitò.
-Non avrete le ciambelle calde di mamma a colazione belli miei, avrete sangue e sudore! Conditi con le vostre lacrime!-
-Ho paura…- sussurrò Sammy stringendo la mano di Annabelle.
-E fai bene ad averne! Perché la guerra inizierà tra poco!-
-Smettila di fare il cretino. È solo una battaglia a palle di neve.- disse irritata Reiko, rompendo il regime di terrore dell’uomo.
-Potevi farmi divertire ancora un po’…- brontolò lui togliendosi gli occhiali e, con un unico strappo, l’intera tuta, rivelando sotto un cappotto da scii professionista.
-Dove sono gli altri professori?- chiese Ryujin speranzoso non dovessero stare da soli con lui.
-La Mustang è nel pieno dei postumi da sbornia, l’infermiere vi aspetta fuori in caso vi facciate male. Io vi farò da arbitro invece.-
-Arbitro?- chiese Ailea mezza addormentata.
-Arbitro! Abbiamo preparato qualcosa di divertente per voi, quindi dovete dividervi in due squadre e prepararvi ad uscire per lanciarvi palle di ghiaccio.- sorrise l’uomo annuendo. -E visto non ho voglia di aspettare i vostri comodi sceglierò io per voi. Tu e tu capisquadra, tu tu e tu di la, tu e lui la, lei lì, tu qui. Me qua e voi la, lui su e quella giù. I cinque infondo spostatevi a destra, tutti gli altri a sinistra. Otto sulle scale altri tre fuori, uno davanti a me che vada a prendermi un caffè, e tutti gli altri dal camino per il vino. Simone dice alzate le braccia e tiratevi un pugno in faccia!-
All’inizio gli studenti avevano anche cercato di seguire le sue indicazioni, ma presto furono talmente persi da bloccarsi provando a capire cosa fare.
-E va bene, visto che siete troppo lenti per capire, ve la farò più semplice.- disse il professore scuotendo il capo, spostando di forza tutti loro in due gruppi distinti.
Uno era capitanato da Hope, e aveva Seraph, Vladimir, Ryujin, Jack, Lacie, Khal, Yume, Lighneers, Zell, Cirno e Ailea.
L’altro era di Ayame, con Johanna, Grace, Nadeshiko, Annabelle, Milton, Daimonas, Sammy, Astral e Alexander.
-Ehi, vuoi scambiare le tue amiche per il mio Lighuccio?- propose Ayame scocciata della scelta.
Lighneers fermò Hope prima potesse rispondere. -Non ci pensare neanche.-
-Parlale così e ti rompo i denti.- sibilò Alexander a denti stretti.
L’altro in risposta sollevò un sopracciglio. -Allora sei veramente il fratello di Khal.- commentò riferendosi al suo atteggiamento possessivo e aggressivo.
La discussione venne frenata da Cirno, che si mise in mezzo ai due gruppi. -Io mi oppongo!-
-Come scusa?- chiese Ayame socchiudendo minacciosamente gli occhi, credendo si riferisse alla sua proposta.
-La grande Cirno è un vantaggio troppo grande per chi sta in gruppo con lei. E allo stesso tempo verrei rallentata dagli altri. Io avrò un gruppo mio composto esclusivamente da me.-
-Va bene va bene, fa come ti pare.- disse il professore lavandosene le mani. -Non ho tempo per stare dietro alle megalomanie altrui. Ora forza, uscite da qui.-
-Ma siamo ancora in pigiama…- pigolò Johanna timidamente.
-Dovevate pensarci prima di andare a dormire conciati così.-
-Sta scherzando?! Ci ammaleremo così!- di fronte alla protesta di Nadeshiko tutte erano convinti il professore le avrebbe come minimo cucito la bocca, invece si comportò in maniera molto più ragionevole.
-Per ogni palla di neve che mettete a segno potrete indossare qualcosa. Perciò, se ancora non vi si sono gelate le chiappe, muovetevi a cominciare.-
Non potendo ribellarsi tutti furono costretti a uscire in pigiama, i più fortunati almeno, e l’aria del mattino non fu certo gentile nei loro confronti, men che meno il professore che, per evitare qualcuno rientrasse, menava una scopa a destra e a manca.
Durante la notte nessuno se n’era accorto, ma qualcuno aveva trasformato l’intera zona attorno allo chalet in un campo da guerra, con tanto di trincee e di muri di nevi per nascondersi.
Sarebbe stato fantastico senza il problema del congelamento.
-Forza forza! Tutti ai loro posti, si comincia!-
Zero era salito su una sedia da bagnino di almeno sei metri, in modo da godersi la vista, e sotto di lui erano ammucchiati giacconi, pantaloni, scarpe e maglioni. -Non azzardatevi a toccarli se non avete prima colpito qualcuno, e ora iniziate!-
Lo sparo di una pistola, arrivata da chissà dove, decretò l’inizio dello scontro, e tutti si divisero il campo per prepararsi.
Hope trovò fortunatamente un punto abbastanza ampio e protetto dove nascondersi assieme agli altri, che la fissarono in attesa.
-Ok, cosa facciamo ora capo?- chiese Vladimir mettendola un po’ in soggezione.
-Sarebbe meglio dividersi per colpirli in più punti.- propose Khal.
-Nessuno te l’ha chiesto nya. È Hope che comanda.- lo interruppe bruscamente Lacie.
-Ehi vacci piano.- rispose Ailea scocciata. Sapeva il ragazzo non le andava a genio, ma anche se erano amiche non poteva lasciare gli parlasse con quel tono.
-Credo abbia ragione… cerchiamo di fare dei piccoli gruppi equilibrati, e sparpagliamoci.- annuì intanto Hope, imbarazzata nel suo ruolo di comando.
Khal non se lo fece ripetere due volte, e prendendo la sua ragazza per mano scivolò via verso un punto distante.
-Coraggio nya, sbrighiamoci prima che anche gli altri abbiano la stessa idea.-
Con grande sorpresa di Seraph Lacie scelse lei come partner nel gioco, e come Khal la trascinò verso la zona reputava più adatta per giocare.
Hope dovette ammettere di trovarsi in difficoltà, perché per quanto andasse d’accordo con tutti non conosceva gli altri bene quando Johanna, Grace e Alexander, e nessuno di loro era lì con lei.
Ryujin vedendola in difficoltà le si avvicinò sorridendo. -Non preoccuparti, possiamo fare squadra assieme se ti va.-
Era un ragazzo molto gentile, e i suoi modi erano tutto tranne che bruschi. Pensando non sarebbe stato scortese nei suoi confronti, anche in caso fosse stata eliminata subito, lei annuì serena.
-Beh, rimaniamo solo noi allora.- disse Vladimir guardando Zell, Yume e Lighneers, e quest’ultimo scivolò lentamente via senza dire nulla. -Beh, rimaniamo solo noi allora.- ripeté Vladimir alzando le spalle.
-Meglio che lo segua. Per evitare se ne vada.- disse Yume sospirando. -Spero Ayame non se la prenda.-
-Lo farà sicuramente.- commentò Zell, ma la ragazza seguì comunque Lighneers, facendo attenzione a non perderlo di vista.
In un modo o nell’altro si erano comunque organizzati piuttosto rapidamente, ma non avevano tenuto d’occhio l’altro gruppo, che al contrario loro era ancora compatto e stava lavorando per fortificare la propria postazione.
-Alzate di più i muri, create delle fessure in modo da lanciare facilmente.-
Ayame stava gestendo la costruzione di quello che sembrava un mini fortino, elargendo abbondanti indicazioni.
-Più in alto di così non ci arrivo.- disse Annabelle praticamente in punta di piedi.
-Questo perché sei una nana.-
-Nemmeno tu sei un gigante sai?- rispose Astral al commento di Ayame. Sapevano tutti non aveva la rossa in simpatia, ma lui non era il genere di persona stava in silenzio quando un’altra prendeva in giro qualcuno.
-Io ho più classe, è per questo che sono il capitano.- disse Ayame incrociando le braccia.
-Credevo che uno psicopatico ti avesse dato il comando a caso…- ribattè Grace alzando gli occhi al cielo.
-Andiamo, può essere comunque divertente. È un gioco in fin dei conti.- tentò di dire Johanna per alleggerire la situazione.
-Con Zero di mezzo non è mai un gioco.-
-Milton ha ragione, già il fatto il professor Koshi sia qui come infermiere non mi rilassa.- annuì Daimonas preoccupato potesse esserci qualcosa sotto; non ti fai male per una palla di neve.
Era anche piuttosto dispiaciuto di non essere nella stessa squadra di Jack.
-Meno chiacchiere più lavori gente. Voglio il premio in palio.- disse Ayame battendo le mani.
-Trofeo? Nessuno ha parlato di trofeo.- ribatté Nadeshiko confusa, ma l’amica sembrava piuttosto sicura.
-È una gara, certo che c’è.-
-In quel caso allora perché dovresti averlo tu?- ribatté Astral.
-Perché sono il capitano.-
-Non mi convince.-
-Convinciti allora che se non ti sbrighi ti si ghiacceranno gli addominali.-
Effettivamente tra tutti Astral era quello più scoperto, gli altri ragazzi avevano quantomeno una canotta, mentre lui nemmeno quella.
Per alcuni però quello era l’ultimo dei problemi.
Da quando si erano separati Alexander non aveva fatto altro che pensare a Hope, in pigiama assieme agli altri ragazzi, e soprattutto assieme a suo fratello.
Se qualcuno avesse flirtato con lei si sarebbe resa conto di quanto poco lui valeva? Khal le avrebbe detto qualcosa che l’avrebbe portata ad odiarlo?
La quantità di stress ed ansia che provava era tale da potere sciogliere la neve, e impedirgli di sentire il gelo.
-Bene, siamo pronti! Tutti ai propri posti adesso!-
Sotto le parole di Ayame l’intero gruppo andò a sistemarsi accanto a tutte le aperture del fortino, con Johanna, Annabelle e Milton che preparavano delle palle di neve in modo da averne una scorta.
Passarono alcuni minuti, poi il primo colpo arrivò dall’altro, proprio al centro del gruppo.
-Occhio!- urlò Johanna appiattendosi alla parete ghiacciata, coprendo Sammy tra le braccia.
Un’altra palla di neve rischiò di colpirli.
Per quanto si sforzasse Annabelle non riusciva a vedere nessuno. -Da dove stanno lanciando?!-
-Lassù!-
Astral era riuscito a vedere una coda sulla cima del tetto, e non gli ci volle molto per notare la sorella nascosta tra le travi di legno.
Questa però non sembrava affatto preoccupata di essere stata scoperta, anzi si mise in piedi portando le mani ai fianchi. -Nyhahaha! La vittoria è nostra nya!-
-Lacie stai giù!-
Seraph era lì con lei, e le teneva un piede per assicurarsi non scivolasse.
Poteva essere agile quanto voleva, ma la neve rimaneva comunque neve.
-Non preoccuparti nya. Da quest’altezza è impossibile riescano a colpirci nya.-
Purtroppo non aveva tutti i torti, Nadeshiko, Annabelle e Grace fecero il possibile per colpirle, ma l’edificio era troppo alto e arrivavano a malapena oltre il primo piano.
-Inutile. Mia sorella in queste cose è un genio stratega.- disse Astral fermandole.
Alexander silenziosamente pensò gli era difficile associare Lacie alla parola genio.
-Nyahaha! Siamo invincib…-
Una palla di neve colpì Lacie dritta in testa, e nemmeno un secondo dopo un’altra centrò Seraph, cogliendo entrambe alla sprovvista.
-Ok voi due! Siete le prime eliminate! Scendete e venite nel recinto dei perdenti!- urlò Zero da dentro un megafono, rompendo i timpani dei presenti, indicando un recinto sotto la sedia comparso chissà dove.
-Sta scherzando?! Ci faccia almeno rientrare!- protestò Seraph.
-No. Fate una capriola per scendere, sarà divertente!-
Lacie era ancora troppo scioccata per rispondere, e sbatteva le ciglia più volte come se fosse tutto un sogno.
La sua strategia era ottima, ma aveva mancato un elemento fondamentale. Aveva dimenticato Cirno.
-IO SONO INVINCIBILEEEEEE!-
La ragazza era letteralmente dentro un carro armato di ghiaccio, talmente realistico che uno avrebbe potuto pensare fosse in grado di muoversi. Probabilmente aveva creato una bella scorta di palle di neve, perché ne aveva almeno dieci tra le mani.
In qualche modo era riuscita a colpirle perfino da quella distanza, lasciando di sasso tutti quanti.
Il professor Zero le lanciò un calzino di lana come premio.
-Merda, partiamo male…- borbottò Ailea nascosta assieme a Khal; avevano già perso due di loro.
Ayame al contrario era piuttosto ottimista, visto non c’era possibilità per Cirno di colpire perfino loro.
Seraph e Lacie lentamente scesero dal tetto, con quest’ultima ghiacciata fino alla coda ormai.
Sedendosi sotto alla postazione di Zero Seraph gli lanciò un’occhiataccia vedendolo sorseggiare una bevanda calda.
-N-nya… che freddo…-
Stando ferme era anche peggio, e se da un lato Seraph era addestrata grazie ai suoi allenamenti privati a sopportare situazioni al limite, non era esattamente lo stesso per Lacie.
-Vieni, cerchiamo di scaldarci a vicenda.- disse allargando le braccia, e l’altra non si rifiutò.
Astral guardandole da lontano si morse una mano. -Dio… perché non si possono separare le immagini.-
Da un lato c’era la sua splendida ragazza, in mutande e canottiera bianca che, se si guardava bene, lasciava intravedere i capezzoli turgidi dal freddo, ma per quanto fosse sexy era comunque abbracciata a sua sorella, e l’istinto di fratello maggiore lo portava a lanciargli addosso almeno trenta coperte pur di coprirla ed evitare gli altri la guardassero.
-Tienilo nelle mutande Astral, e concentrati sulla gara.- lo rimproverò Ayame con un sorrisetto beffardo.
-Fatti gli affari tuoi!-
Dall’altro lato del campo nel frattempo Jack, Zell e Vladimir cercavano di trovare un modo per allontanarsi dal loro nascondiglio, troppo scoperto e vicino rispetto a quello di Cirno.
-È inutile, come mettiamo un piede fuori ci prende…- mormorò Zell tenendo d’occhio l’apertura nel carro armato.
-Se lei ha costruito quel coso noi possiamo farci uno scudo di ghiaccio magari.- ipotizzò Vladimir ironicamente.
-Certo, lo costruisci tu?- sbuffò Zell senza nemmeno prestargli attenzione.
-Posso provare, se avessimo almeno una bottiglia d’acqua potremmo solidificare la forma.-
-E ricoprissi il mio torace di neve? Posso separarlo dal resto, voi dovreste solo trasportarmi.- propose Jack abituato a cose simili, ma Zell non era d’accordo.
-Non ho voglia di spiegare a tutti gli altri ospiti dell’hotel che sei in grado di smontarti come un lego.-
-Ah vero, mi ero dimenticato di loro.-
-Però l’idea non era male! Se ci ricopriamo di neve non potrà colpirci, almeno non letteralmente!- disse Vladimir valutando la possibilità. -Certo, ci sono buone possibilità di ammalarsi, se prima non ci cadono le dita, però si può fare se Jack ci insegna come ricucirle.-
-Passo.- rispose Zell scuotendo il capo. -Possiamo solo restare qui e attaccare alla prima occasione.-
-Stile kamikaze. Mi piace.- sorrise Vladimir cominciando ad appallottolare delle palle di neve accanto a sé. -Almeno gli altri non sono bloccati come noi.-
Su questo aveva ragione, infatti Ailea e Khal stavano saltando da un punto all’altro cercando di avvicinarsi a Cirno il più possibile.
-Dici che se la prendiamo ai lati abbiamo qualche possibilità?- chiese la ragazza rimanendo nascosta.
-Cirno non ha tutte le rotelle apposto, ma temo abbia una buona mira. Forse è meglio restare qui ancora per un po’. Ci penso io a scaldarti.-
-Magari più tardi, ora vorrei capire come vincere…-
C’erano cose che non avevano prezzo, e che avevano la priorità su tutto, tra queste in cima alla lista c’era il vincere a prescindere dalla gara, e successivamente fare abbassare la cresta ad Ayame.
Per farlo però doveva levarsi di torno il problema di Cirno.
-Cerchiamo di strisciare in quella direzione.- disse indicando un punto coperto, muovendosi immediatamente seguita da Khal.
Vladimir li notò subito, e tentò di aiutarli. -Ehi Cirno! Prova ad evitare queste!-
Raccogliendo tutte le palle di neve che aveva creato le lanciò sulla testa del carro armato, ma a Cirno bastò entrarvi per evitarle.
-Credevi veramente sarebbe servito?-
No, ma almeno aveva permesso agli altri due di avvicinarsi alle sue spalle.
-Coraggio ragazzi! Attacchiamoooo!- urlando a pieni polmoni incitò anche Jack e Zell, che capendo le sue intenzioni lo imitarono bersagliando la ragazza.
Nella migliore delle ipotesi l’avrebbero colpita, nella peggiore almeno Khal e Ailea l’avrebbero raggiunta.
O almeno di questi erano convinti, prima che Cirno si girasse con uno scatto colpendo Khal in piena faccia, poco prima raggiungesse un punto sicuro.
-Sono un asso! Nessuno può nascondermi nulla!- gridò trionfante Cirno.
-Maledizione!-
Khal rimase immobile qualche secondo, togliendosi la neve tra i capelli e guardando Ailea alle sue spalle, poi le sorrise, con un’idea in mente.
-Stai dietro di me.-
-Cosa?-
-Lo so. Di solito è il contrario.-
Senza darle troppe spiegazioni il ragazzo fece dei brevi passi in direzione della sedia del professor Zero, ma allargò di molto il tragitto avvicinandosi al carro armato.
Ailea era proprio alle sue spalle, e la differenza di stazza le garantiva una protezione sicura.
-Così non vale!- urlò Grace dalla base.
-Come se mi importasse.- ribatté indifferente il professore, lanciando il secondo calzino alla ragazza.
Cirno vedendo Khal avanzare non si tirò certo indietro, e tentò di colpire la ragazza dall’altra parte, ma Khal si comportava da perfetto scudo, prendendo al volo le palle di neve più alte impedendo cadessero dall’altra parte.
-E no così però!- si lamentò lei irritata, ignorando per il momento Vladimir, Zell e Jack, che ne approfittarono per allontanarsi in una zona più sicura.
Ormai Khal era vicinissimo, e Ailea era riuscita ad appallottolare un po’ di neve per stare pronta, convinta di potere colpire facilmente la ragazza da quella distanza.
-Non sei il principino nya! Devi seguire le regole!-
Lacie era altrettanto arrabbiata per il comportamento di Khal, perché lei se n’era andata senza tanti sotterfugi, e per questo gli lanciò contro assieme a Cirno altre palle di neve, frustrata ben sapendo non sarebbe servito a niente.
Una di queste finì per colpire perfino Ailea involontariamente, e a quel punto il professore intervenne.
-Voi due, eliminati!-
-Cosa?! Ma Lacie non è più in gioco!- esclamò Ailea confusa.
-No, però possono comunque rompere le scatole agli altri. Ora venite qui prima mi arrabbi.-
-Oh nya…-
Non era certo quello che Lacie avrebbe voluto, e infatti piegò le orecchie all’indietro imbarazzata quando Ailea le si sedette accanto. -Scusa nya…-
L’altra si limitò a borbottare qualcosa, senza darle veramente contro, ma venire buttata fuori in questo modo la irritava comunque.
-Almeno non sei stata la prima.- tentò di dire Seraph dandole un colpettino alla spalla, ricevendo solo altri borbottii.
Il gioco continuava, e nel bunker di Ayame intanto Nadeshiko cominciava ad essere impaziente. -Se continuiamo così non giocheremo mai!-
-Stiamo già vincendo, l’importante è questo.- rispose Ayame tenendo d’occhio la situazione nei dintorni. -Cirno si occuperà degli altri per noi, poi la faremo fuori.-
-Ma io voglio giocare!- protestò ancora l’amica.
-Effettivamente come gioco è noioso. E mi irrita Khal sia così vicino a mia sorella…- commentò Astral guardandolo male dallo spioncino.
-Lui non guarda altro che Ailea.- puntualizzò Alexander.
-Mi irrita comunque.-
-Non è molto divertente vincere così…- sussurrò Sammy non volendo irritare nessuno, ma ormai avevano fatto un mucchio abbastanza grande di palle di neve, e nessuno le stava usando.
Nadeshiko non riuscì a resistere ancora a lungo. -Basta, io vado!-
-Nade ferma!-
L’avvertimento di Ayame fu inutile, Nadeshiko si lanciò come un razzo fuori dalla base, saltando di almeno tre metri oltre il bordo, ma come mise piede a terra questa le tremò sotto i piedi, facendola sprofondare in una larga buca piena di neve.
Sotto lo shock generale solo il professore parlò. -Eliminata!-
-Cosa?! Ma che cazzo è successo!?- sbraitò Ayame confusa.
Nessuno aveva fatto buchi o simili.
-Ho preparato qualche scherzetto, per rendere più divertente la cosa. Se è fortunata non era quella con le spine dentro.- sorrise l’uomo usando un binocolo per vedere la scena.
Contrariamente alle sue aspettative Nadeshiko era incolume, seppure ghiacciata. -A-a-a-aiuta-ta-tatemi a uscire da qui!-
Immersa fino al collo com’era non stava certo al caldo, e il professor Koshi la raggiunse immediatamente per darle assistenza, con tanto di coperta termica.
Nessuno se ne lamentò, la rivelazione dell’uomo però aveva gettato tutti nel panico.
Muoversi era diventato decisamente più rischioso.
Hope e Ryujin al momento erano tra i pochi ancora a non avere fatto alcun genere di mossa, limitandosi a non attirare l’attenzione per spostarsi di qua e di là, fino a raggiungere la copertura di Ayame.
Erano i più vicini, ma anche i più esposti.
-Questo gioco comincia a farsi teso…- sospirò la ragazza vedendo le facce di tutti. -Poteva almeno permettere agli altri di rientrare.-
-Finiremo presto. Non preoccuparti.- gli sorrise l’altro incoraggiante. -Segui i miei movimenti, credo di avere visto un punto migliore.-
Prendendola per mano scattò correndo alla loro sinistra, puntando a un angolo dove Ryujin aveva intravisto una breccia più debole, ma mentre si muovevano anche qualcun altro li teneva d’occhio.
Fin dall’inizio Alexander era sempre stato concentrato su di loro, sentendo lo stomaco serrarsi quando non vedeva cosa facevano nascosti, e l’astio provava crebbe a dismisura quando li vide tenersi per mano.
A quel punto non ci vide più, e afferrando della neve dalla parete uscì puntando verso Ryujin, intenzionato ad eliminarlo dal gioco per allontanarlo da Hope.
-Ma siete diventati tutti scemi?!- ringhiò Ayame ora che anche lui era andato via, avvertendo in questo modo i due rivali, e Ryujin nascoste Hope alle proprie spalle, senza lasciarle la mano e continuando a muoversi.
Il gesto bloccò per un secondo Alexander, che non capiva perché Hope lo seguisse.
Lo preferiva a lui? Era per questo che gli permetteva di toccarla?
In ogni caso quel secondo bastò abbondantemente a Ryujin per prendere della neve e appallottolarla, in modo da lanciargliela contro.
Il biondo reagì all’ultimo, facendo altrettanto, e i due si colpirono a vicenda.
-Fuoooori!- decantò allegro Zero, lanciando stavolta un cappotto ad entrambi.
Sospirando Ryujin porse il proprio a Hope. -Puoi tenerlo tu se vuoi.-
L’espressione calma di Alexander lasciava completamente intendere l’odio provava nei suoi confronti in quel momento.
Hope con suo sollievo rifiutò il cappotto. -Tranquillo Ryujin. Sto bene.-
-Prendi il mio.- propose svelto Alexander, scaldandosi sotto il sorriso di Hope.
-Grazie tesoro, ma sto bene. Pensate a scaldarvi.-
Rassegnato il ragazzo andò dagli altri assieme a Ryujin, sedendosi accanto al fratello che gli lanciò un sorrisetto compatito.
Nonostante tutta l’attenzione avevano attirato Hope riuscì comunque a nascondersi altrove, evitando Ayame e gli altri la colpissero.
-Ok, ascoltatemi bene adesso. Nessuno. NESSUNO. Esce da qui finché non lo dico io. Chiaro?!- disse la bionda lanciando una severa occhiata a tutti i presenti.
-Datti una calmata sergente.- ribatté Grace infastidita dal suo tono.
-Fino ad ora quelli eliminati hanno perso perché non mi hanno dato retta.-
-Hanno perso perché Zero è un bastardo e Alexander paranoico.-
-Ti ho sentita sai!- l’avvertì l’uomo. -Grazie del complimento!-
-In ogni caso, fate come vi dico e vinceremo.- tagliò corto Ayame.
Effettivamente fino ad ora la loro strategia si era rivelata la migliore, tanto quanto quella di Lighneers, che non aveva fatto altro che mettersi in disparte aspettando tutto finisse.
-Non vieni ad aiutarci?- chiese Yume avvicinandosi.
-Passo.-
-Non ti va di giocare?-
-Non ho cinque anni.-
-Però sei una persona competitiva.- sorrise lei cercando di convincerlo.
-Sì, ma per le cose che mi interessano.-
-E i tuoi amici non ti interessano?-
Cominciava ad essere irritante per i suoi gusti. -Ayame ti ha pagata per rompermi?-
-No, potrei smettere però se ci aiuti.-
Il sorrisetto malizioso di Yume non lasciava scampo. Avrebbe continuato fino alla sua eliminazione.
-Va bene… togliamoci il pensiero…-
-Evviva!-
Ad occhio e croce non era difficile capire la situazione: Cirno era l’ostacolo più grande, ma il club di Ayame era fin troppo protetto per preoccuparsene.
Ciò richiedeva una semplice soluzione.
-Vieni con me se vuoi vincere.- disse Lighneers alzandosi, incuriosendo Yume.
-Comincio a capire perché affascini Ayame.-
-Non cominciare o ti mollo qui.-
Dal lato opposto al punto in cui i due si trovavano Vladimir, Jack e Zell erano riusciti ad allontanarsi da Cirno, ma ora era il momento di pensare a una nuova strategia di attacco.
-Allora, chi colpiamo?- chiese Jack spostando lo sguardo tra il carro armato e il simil castello.
-Sarebbe meglio diminuire il gruppo di Ayame… però finché restano lì non sono un pericolo.- azzardò Vladimir.
-Ci siamo appena allontanati da Cirno, vuoi tornare da lei adesso?- replicò Zell.
-Non lo so. Sinceramente mi si sta gelando pure il cervello.-
Forse la soluzione migliore era semplicemente stare fermi.
Concentrato sulle posizioni degli altri Jack si rese conto di una cosa. -Un momento… non sentite qualcosa?-
Vladimir aguzzò le orecchie, sentendo solo il rumore del vento e del professore che sorseggiava una cioccolata calda. -… no.-
-Esatto. Con Cirno non c’è mai silenzio.-
La sola rivelazione bastò a svegliarli tutti e tre, che guardarono perfino il cielo temendo la ragazza sarebbe precipitata sulle loro teste.
Ovviamente non ragionarono abbastanza come Cirno, che senza nessuno se ne accorgesse era riuscita a fabbricarsi dei guanti di ghiaccio, con i quali aveva scavato un tunnel sottoterra, comparendo proprio al centro del campo.
-ARRENDETEVI ALL’INVINCIBILE CIRNO!-
In un breve momento di unione collettiva i gruppi saltarono, e tutti mirarono esclusivamente contro la ragazza tentando disperatamente di colpirla.
Ayame sembrava quasi un mitragliatore e le sue compagne faticavano a starle dietro nella creazione di colpi, e perfino Zell non si stava trattenendo, lanciando più che altro enormi cumuli piuttosto che palle di neve.
Anche gli eliminati si unirono alla loro furia, nessun colpo però era abbastanza svelto da centrare la ragazza.
-AHAHAHAHA SONO INARRESTABILEEEE!-
In quel momento si udì un forte rumore da sopra di loro, e alzando gli occhi tutti i presenti videro sulla cima dello chalet una gigantesca palla di neve, alta abbastanza da creare un bel pasticcio, e accanto a questa c’erano Yume e Lighneers.
-È così eccitante!- ridacchiò lei vedendo le espressioni di tutti, e per una volta anche il ragazzo sorrideva divertito, soprattutto quando spinsero giù quella cosa.
La reazione generale fu il panico, urla e fughe da ogni dove per evitare di essere colpiti, e i disperati tentativi di nascondersi.
Il gruppo si Ayame cercò di sparpagliarsi e di uscire dal nascondiglio il più in fretta possibile, ma questo si rivelò una pericolosa arma a doppio taglio nell’istante in cui la palla cadde praticamente accanto a loro, distruggendo buona parte delle pareti.
Ayame riemerse dal cumulo tremando, stringendo i denti e squittendo per il freddo.
-Eliminaaaataaaa!-
-Z-z-zitt-tto!
Naturalmente il professore non le diede ascolto, infierendo senza sosta. -Eliminata, eliminata, eliminata, eliminataaaaaa!-
Poco dopo anche Johanna riemerse dalla neve, sputacchiando ghiaccio tremando come una foglia. -Oh no! Il mio telefono!-
Nemmeno in quell’occasione l’aveva lasciato in stanza, ma l’aveva perso durante la valanga.
-No no no no no!-
-Comincia a spalare biondina. Sei eliminata!-
-Ci vuole dare un taglio?!- sbraitò Grace mezza incastrata sottoterra.
-Vuoi veramente che ti risponda?- ridacchiò l’uomo prendendo una formina per castelli di sabbia, mettendogliene uno sulla testa.
Milton vedendo l’amica in difficoltà si avvicinò subito per liberarla.
-Aspetta ti aiuto io.-
-Che guastafeste. Non si rompono i castelli altrui.- sbuffò il professore allontanandosi, lanciandole una palla di neve in testa. -Eliminata anche tu.-
-Ehi! Non può farlo!-
-Tranquilla Grace, mi sono divertita comunque.- sorrise Milton per nulla dispiaciuta.
-Mi sarei divertita di più se non fossi stata costretta a stare ferma tutto il tempo…- ribatté l’altra lanciando un’occhiataccia ad Ayame.
-I-i-i-il m-mio piano e-era perfetto!-
-Ma va va dai…-
Grace non era l’unica ad avere rischiato di venire sommersa dalla neve. Sammy per quanto piccola era rimasta incastrata in una delle uscite, e se non fosse stato per Daimonas, che l’aveva portata via in tempo, avrebbe potuto farsi veramente male.
Purtroppo entrambi erano stati colpiti, quindi erano eliminati, ma per il ragazzo in realtà era un bel sollievo, perché così poteva fare il tifo per Jack senza doversi preoccupare di venire eliminato.
-Beh, è stato certamente un ottimo colpo di scena.- commentò Vladimir colpito dall’iniziativa di Lighneers.
Lui, Jack e Zell si erano salvati dall’attacco nascondendosi al lato dello chalet, dove erano già piuttosto vicini, ed ora la situazione era drasticamente cambiata.
Del gruppo di Ayame rimanevano solo Astral ed Annabelle, del gruppo di Hope restavano la stessa ragazza, Yume, Jack, Zell, Vadimir e Lighneers.
-Siamo stati grandi!- esultò Yume alzando entrambe le mani, aspettandosi un cinque da parte di Lighneers, che non arrivò.
-Scendiamo. Io la mia parte l’ho fatta.-
-Ma non è micca finita. Ci sono ancora gli altri da battere.- protestò lei.
Seguì un breve silenzio, dopo il quale Lighneers spalancò le braccia.
-… qualcuno può colpirmi?-
Cirno non se lo fece ripetere due volte, centrandolo in pieno ed eliminandolo.
Non aveva calcolato esattamente cosa questo significava.
-Lighuccioooo! Vieni a scaldarti con me! Ho tanto freddooo!-
Ayame era tutt’un fuoco, e sbracciandosi aspettava con ansia il ragazzo si avvicinasse.
-Ho cambiato idea. Gioco ancora.-
-Non fare il frigido e vieni qui.- lo rimproverò Zero a corto di pazienza, lanciandogli una sciarpa e a Yume due calzini, e un paio di guanti.
Ora che il problema del gruppo di Ayame era svanito la concentrazione di tutti si portò su Cirno, ferma in mezzo al campo come se nulla fosse.
Un bersaglio apparentemente facile, che Jack, Zell e Vladimir cercarono subito di eliminare.
La loro strategia era semplice, si sarebbero avvicinati da tre punti differenti sperando almeno uno di loro riuscisse a colpirla.
Perfino una persona come lei non poteva guardare da tre parti allo stesso tempo.
Zell era il più vicino inizialmente, evitava di distogliere lo sguardo da lei e saltava da un punto sicuro all’altro, ma così facendo aveva mancato di prestare attenzione a un altro importante dettaglio, le trappole del professor Zero.
BANG
Il rumore di uno sparo paralizzò tutti, scorgendo tra la neve la canna di un fucile spuntare appena. Era passato accanto a Zell senza fargli nulla, ma dallo spavento il ragazzo si era bloccato, e dopo aver capito stava bene Cirno gli aveva tirato una palla di neve dritta al petto.
-Eliminato!-
Lentamente Zell si riprese diventando rosso di rabbia. -Stiamo scherzando!? Un fucile!-
Con una persona in meno il piano dei tre era decisamente meno fattibile, e infatti a Cirno bastò uno scatto per voltarsi e vedere Jack pronto a colpirla, precedendolo chiamando anche lui fuori dai giochi.
Vladimir si ritrovò nel giro di un paio di secondi solo. -Well shit.-
Anche per lui bastò solo un colpo per venire colpito, ora senza di loro i due gruppi erano in perfetta parità.
Astral cercava di essere decisamente più attento, abituato con le pistole non era così difficile per lui trovare dei buoni posti a distanza dove fosse possibile colpire Cirno, ma non avendo le sue armi doveva contare solo sulla precisione e sulla forza delle braccia.
-Sarebbe più facile se quei tre fossero riusciti a distrarla…- borbottò rimanendo nascosto, sentendo improvvisamente più freddo alla spalla destra.
Voltandosi scoprì con stupore di essere stato colpito da Hope, avvicinatasi senza che se ne accorgesse.
-Scusa.- gli sorrise lei.
-Ah. Bel colpo.-
Si era concentrato troppo su Cirno e non aveva prestato attenzione agli altri. Almeno tra tutti era stato eliminato da Hope.
-Ecco un calzino!- urlò Zero lanciandolo alla ragazza, ben poco soddisfatta.
-Grazie…-
In una manciata di secondi nel frattempo Cirno era riuscita a creare un mucchio di palle di neve, rimanendo ancora allo scoperto come se non avesse importanza.
-Ahahah! Tutto qui quello che sapete fare? Forza ragazze, è il momento di divertirsi!-
Annabelle, Hope e Yume si guardarono per qualche secondo, concordando senza nemmeno bisogno di dirsi nulla che avevano bisogno di una tregua per battere Cirno.
Yume optò per una strategia più aggressiva, cercando di colpirla non stop dando così la possibilità ad Annabelle di spostarsi, visto era fin troppo lontana, ma Cirno riuscì comunque a schivare tutti i suoi tiri e a colpire perfino la rossa.
-Eliminata!-
Stavolta Zero fu più magnanimo, e lanciò alla ragazza un paio di pantacalze nere.
Era chiaro ormai la situazione era piuttosto disperata, e rimanendo ferme le altre due avrebbero solo rischiato di essere bersagli più facili.
-Io la colpisco da qui, tu corrile alle spalle.- disse Yume preparando altre scorte.
-Va bene. Buona fortuna.-
Hope fu molto svelta e riuscì a schivare i primi colpi di Cirno, mettendosi al riparo attirando la sua attenzione, a quel punto Yume poté scivolare fuori dal suo nascondiglio piuttosto facilmente, avvicinandosi a lei con un mucchio di neve tra le braccia.
Fu colta alla sprovvista quando Cirno piroettò su sé stessa, riuscendo a colpire sia lei che Hope allo stesso tempo senza alcuna difficoltà, atterrando graziosamente con un inchino.
-Ho vintoooo! Sono la miglioreee!-
-Ugh… che nervi…- sbuffò Ayame stringendosi tra le braccia.
-Possiamo tornare dentro adesso?- chiese Johanna alzando una mano tremante.
-Certo certo. Fate come vi pare.- annuì il professore scendendo dalla sedia. -Speravo che qualcuno si rompesse almeno una gamba… peccato.-
Cirno saltò allegramente nella sua direzione, fiera del risultato nella gara. -Allora qual è il mio premio? Una vasca piena di soldi? Un luccicante trofeo? Un appuntamento con…-
-Non c’è nessun premio.-
Per almeno un minuto buono nessuno disse nulla, troppo colti alla sprovvista per poterlo fare, almeno fino a quando Grace non si alzò di scatto da terra.
-Sta scherzando?! Abbiamo fatto tutto questo per nulla!?-
-Era un gioco, l’ho detto sin dall’inizio.- sorrise sereno l’uomo, contento della sua reazione.
-Calmati Grace, torniamo dentro…- disse Johanna prima l’amica esplodesse.
-Tutto questo per niente… come minimo oggi starò tutto il giorno in una vasca d’acqua bollente…- brontolò Ailea.
-Posso tenerti compagnia?- chiese Khal gentilmente.
-Devi.-
Seraph passando accanto ai due alzò gli occhi al cielo. -Tenete queste cose per voi, grazie.-
-Non preoccuparti, ci penso io a tenerti compagnia.- scherzò Astral vicino.
-Speriamo Sammy non abbia preso il raffreddore… direi di prenderci tutti una buona cioccolata calda.- propose Hope per rallegrare la situazione.
Milton ne fu molto felice-Ottima idea!-
A poco a poco tutti tornarono verso lo chalet. Solo Cirno rimase indietro, ferma con le braccia spalancate.
-E il mio premio?!-
   
 
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