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Autore: Axot23    18/10/2021    0 recensioni
Siamo alla fine della storia. La fine di tutto.
Che tristezza ragazzi, specialmente il finale. SPECIALMENTE IL DOPPIAGGIO ITALIANO!
Ho solo voglio di rimediare, di scrivere dei miei dolci Destiel bullizzati...
Ma non posso farcela ragazzi! Il mio amore (LOVE YOU BABE) mi ha introdotto a questa serie fantastica "solo" tre anni fa ma mi sono appassionata ferocemente. Voglio bene a tutti! Non posso lasciarli così...
Diventerà quindi una raccolta, non so ancora quanti capitoli ma direi indipendenti l'uno dall'altro e da diversi punti di vista...
Spero vi piacciano e rendano giustizia ai nostri eroi!🥺
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jack Kline, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Era una tranquilla mattina in Paradiso.

Beh, le mattine erano tutte tranquille. Anche i pomeriggi e le sere. Era TUTTO tranquillo.

Dean stava bevendo un caffè, leggendo un libro comparso sul suo comodino una mattina.

"Gente del Wyoming" di Annie Proulx.

Ci aveva girato attorno per qualche giorno. Aveva provato ad ignorarlo ma il libricino continuava a comparire davanti a lui in modo testardo.In Paradiso nulla accadeva per caso. Alla fine si era arreso.

Lo aveva preso e letto in una notte, piangendo come un vitello.

Fanculo a Jack e al suo Paradiso che leggeva i pensieri!

Aveva visto il fottuto film di quel fottuto libro!

Anche allora aveva pianto. Ma lo aveva nascosto perché Sam lo avrebbe preso in giro per secoli. Non era colpa sua se Sammy aveva proposto un film di cowboy! Il piccolo bastardo sapeva che non avrebbe detto di no ad un film di cowboy!

E invece...

Oramai aveva perso il conto di quante volte lo avesse letto. Le pieghe nelle pagine erano fin troppe per in libricino così piccolo.

Oooh in quante scene si riconosceva. In quante situazioni rivedeva lui e Cas...

Sospira pesantemente, rileggendo uno dei suoi passaggi preferiti:

"Quel che Jack ricordava e rimpiangeva con un'intensità che non poteva soffocare né capire era la volta che, in quella lontana estate sulla Brokeback, Ennis gli era andato alle spalle attirandolo a sé, il silenzioso abbraccio che placava una sete condivisa e asessuata."

Quegli abbracci...

«Buongiorno Dean!»

La voce allegra e squillante fa gemere il cacciatore, strappandolo dai suoi pensieri. Mette attentamente il segnalibro.

Fine del momento di pace.

«Hey Gum...»

Saluta rassegnato, ancora seduto con la sua tazza sul portico. Il cielo era terso e la temperatura perfetta. In Paradiso non faceva mai né troppo caldo né troppo freddo. Anche il clima rispettava i desideri degli abitanti. Per Dean era una fresca giornata di inizio autunno.

«Oggi abbiamo un sacco di lavoro da fare!»

Trilla la ragazza con i capelli color lime e un abito sbarazzino a fiori.

Gummy Bear, nuovo angelo del paradiso.

Boccolosi capelli giallo-verde, luminosi occhi rosa, lunghe ciglia, fisico minuto e lentiggini che brillavano come minuscole stelle. Sembrava uscita direttamente da un anime anni '90. Uno di quelli in cui le ragazzine si trasformavano in cose con capelli assurdi, vestiti ridicoli, poteri quantomeno senza senso.... E a cui SEMPRE crescevano stranamente le tette.

Beh, Dean aveva un debole per quest'ultima parte vista la sua passione per il porno orientale...

Non che ora importasse.

Dean adorava i nuovi angeli. Davvero! Erano sempre gentili e disponibili. Cordiali e pronti ad aiutare le anime del Paradiso.

Avevano addirittura delle buffe alette piumose colore pastello.

Erano davvero adorabili a vedersi, non si poteva non amarli.

Ovviamente non poteva essere altrimenti visto che li aveva creati Jack. Con il senno di poi avrebbe DAVVERO dovuto togliere Netflix a quel ragazzino!

Il piccolo Dio aveva dato loro il nome dei suoi dolcetti preferiti.

Dean sorride nella sua tazza. Chissà se in una nuova bibbia si sarebbe parlato di loro. Sicuramente erano bizzarri e un tantino ridicoli.

C'erano Cupcake, Peanut Butter, Choconut, Apple Pie,...

Dean era abbastanza sicuro che ce ne fosse uno di nome "Pizza".

Sta di fatto che i pochi angeli della vecchia guardia rimasti erano abbastanza perplessi dai loro nuovi fratelli.

Gummy Bear era stata assegnata a Dean direttamente da Jack.

Evviva.

Era una ragazza sempre sorridente, di un'ottimismo assoluto e fastidioso.

Almeno per l'uomo che voleva passare l'eternità a piangere il SUO angelo.

«Allora? Cosa ti va di fare oggi?»

L'angelo era instancabile. Giorno dopo giorno andava a trovare Dean, cercando di trovare insieme un nuovo scopo per il cacciatore.

«Gummy... Ti prego! Oggi non è proprio giornata. Okey?» la prega con un sospiro.

«Oooh Dean! Non dire così! Possiamo visitare il Gran Canyon oggi! Come quando eri bambino! Ti era piaciuto tantissimo!»

Lo sprona sedendosi con lui sul dondolo in veranda. «Oppure andare a pescare! Tu ami pescare!»

«Non voglio fare niente! Che cazzo! Lasciami stare!» sbotta esasperato. Non sapeva da questo tempo fosse in Paradiso ma l'angelo era stato una costante. Non era giornata. Non dopo il risveglio passato a piangere Cas...

«Sai che non posso farlo. Jack ha detto che devi essere felice qui! Il mio scopo è renderti di nuovo felice!» sospira lei, abbracciandolo dolcemente.

Ecco un'altra pecca dei nuovi angeli. Erano assurdamente coccolosi e tendevano ad invadere lo spazio personale peggio di quelli vecchi.

«Non... Cazzo. Lo so che lo fai a fin di bene! Lo so che mi volete felice e spensierato! Ma non posso! Okey?! Non ci riesco!»

Allontana la ragazza in modo forse troppo brusco.

«Non... Voglio avere uno scopo! Il mio SCOPO era salvare le persone! E l'ho fatto! Ad ogni costo! Non merito nemmeno di stare qui! Io... Io ho fatto solo casini laggiù!»

Si passa le mani tra i capelli, camminando nervosamente davanti allo sguardo da cucciolo dell'angelo. Ogni tanto si chiedeva se non meritasse l'inferno. I trent'anni negli inferi che ancora pensavano come macigni nella sua memoria. Ma in fondo...

«Non devi dire così. Sei un Salvatore dell'umanità, Dean.» tenta di rassicurarlo Gummy Bear con un gesto dolce.

Il cacciatore scuote la testa. No... Più stava in Paradiso più gli pesava addosso come una coperta troppo pesante in piena estate.

Aveva vissuto di battaglie continue e guerre. Non credeva di poter passare un'eternità nella pace. Tutto era perfetto. Troppo perfetto.

Aveva mamma e papà. Aveva Charlie, Bobby, Pamela... Aveva tutti i suoi amici e la sua famiglia.

Perché allora si sentiva solo e inutile? Perché nella sua credenza comparivano bottiglie di whisky che lo stordivano ogni sera?

Gli mancava Sammy... Non si era mai sentito inutile con Sammy.

Gli mancava Cas. Si sentiva esposto e vulnerabile senza Castiel.

Gli era stato assicurato che il tempo in Paradiso scorreva in fretta. Che presto avrebbe potuto riabbracciare il suo amato fratellino.

Ma Cas...

«Ti senti solo.» mormora Gummy Bear, una dolce pietà negli occhioni rosa. «Jack aveva ragione.»

Dean annuisce e basta. Non aveva più senso negare nulla.

«Se per te va bene oggi vorrei solo andare al Roadhouse a sbronzarmi.» annuncia.

Non era una vera domanda.

L'angelo annuisce, come sempre l'avrebbe accompagnato dove lui voleva. Con la sua capacità di ascolto e la sua silenziosa presenza nei giorni no (quasi tutti), oppure con un contagioso chiacchere ininterrotto, fatto di sorrisi perfetti e risate delicate.

Gummy prende l'uomo sottobraccio facendo un largo sorriso.

«Andiamo Dean. Sono sicura che oggi sarà una giornata migliore di ieri.»

Ricambia il sorriso per metà.

In fondo non era così male. Era bizzarra e profumava di zucchero filato... Ma non era male.

Sempre meglio di Zaccaria.

   
 
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