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Autore: Teo5Astor    19/10/2021    7 recensioni
Quanto può essere labile il confine che separa sogno e realtà, sanità mentale e pazzia, amore e odio?
Quanto può far male il non riuscire a trovare il proprio posto nel mondo? Quanto può renderci fragili e allo stesso tempo forti il rincorrere un amore che sembra impossibile?
E quanto può essere forte il bisogno di evadere? La necessità di sentirsi davvero liberi, per una volta? Di fregarsene di tutto?
Quante domande ci poniamo? Quanti dubbi ci bloccano?
Lazuli Eighteen cercherà le sue risposte, ritrovandosi catapultata in un mondo incantato dove ogni cosa sembra essere possibile e dove tutto appare assurdo e allo stesso tempo perfetto.
Un viaggio nel Paese delle Meraviglie, in mezzo a personaggi straordinari, ma, soprattutto, un viaggio dentro sé stessa.
Alla ricerca di sé stessa.
Un viaggio nell'amore e nell'amicizia, nelle gioie e nei dolori che la vita ci mette davanti.
Una sfida ai sentimenti e alle paure.
Con un ragazzo un po' matto con un cappello calcato sulla testa pronto ad aiutarla, a indicarle la via e a regalarle quel sorriso di cui tutti, in fondo, avremmo bisogno nei momenti difficili.
Benvenuti a "Lazuli in Wonderland", rivisitazione libera di "Alice in Wonderland"
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Bulma, Goku, Radish, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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15 - Il buon non compleanno
 
 
"Tu stai distruggendo il mio mondo e mi hai seguito fino a qui!" sbraitò Trunks, gettandosi con la spada sguainata a tutta velocità verso Lazuli, che lo guardava senza capire cosa stesse accadendo e se ce l'avesse davvero con lei. "Me la pagherai!"
La ragazza evitò un fendente gettandosi a terra e subito dopo un altro scartando di lato, facendo sì che la lama si conficcasse nel terreno. Era sempre stata agile, ma non ricordava di essere anche così veloce.
"Tu distruggerò una volta per tutte e riporterò la paceee!" gridò il ragazzo ghiro, estraendo la spada dal terreno accanto alla tavola da tè e fissando con odio Lazuli.
I suoi occhi azzurri esprimevano un misto di rabbia, risentimento, sete di giustizia e malinconica gentilezza.
Lazuli si rialzò e si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Non so nemmeno chi sei e non ti ho mai visto..." sbuffò, guardandolo con aria impassibile.
Si era abituata alle stranezze di quel posto, ma uno sconosciuto vestito da ghiro che cercava di farla a fette senza motivo con una spada accusandola di chissà cosa riusciva ancora quasi a stupirla.
"Non fai altro che prenderti gioco di me! Ma adesso sono diventato più forte! Ti eliminerò una volta per tutteee!" urlò il ragazzo in tutta risposta, scagliandosi a tutta velocità contro di lei.
All'improvviso, davanti a Lazuli si parò un'ombra così grande e imponente che le parve potesse oscurare addirittura il sole. E fu quell'ombra, sollevando un braccio e utilizzando solo un dito, a deviare la traiettoria della lama.
"Ehi, Trunks, dacci un taglio" disse Radish, serio e intimidatorio, spingendo di lato con la sola forza del suo dito la spada. "Stavamo prendendo un tè io e lei, gradiremmo non essere disturbati".
Lazuli si rese conto che era stato proprio l'uomo che sentiva di amare da una vita a frapporsi tra lei e quel pazzo che voleva ucciderla senza motivo. Lui le aveva fatto da scudo, come sempre. Lui le dava sicurezza.
"Ma... Rad... lei... l-lei è quella che ha messo in ginocchio il mio mondo! Che mi ha spinto a viaggiare nel tempo! È uno dei nemici che devo sconfiggere se voglio salvare la mia gente!" protestò il Ghiro, con gli occhi velati di lacrime.
"Là non è la persona che cerchi tu. In questo mondo, nel mio cazzo di mondo, lei è la persona migliore che conosco" ribatté il Cappellaio. "E nessuno deve osare anche solo pensare di poterle torcere un capello".
Faceva paura in quel momento, Radish. Non c'era più traccia in lui della sua solita aria scanzonata e burlona, di quel suo non prendersi mai troppo sul serio.
Lazuli sentì il cuore martellarle nel petto a quelle parole, così forte che quasi non si soffermò su quello che aveva detto il Ghiro e sul fatto che avesse viaggiato nel tempo anche lui, come Cell.
"Eppure è lei che ha ucciso mio padre..." sospirò Trunks, abbassando la testa.
"Tsk! Non è stata lei..." si intromise Vegeta, sprezzante.
"Ma... papà..." provò a dire il Ghiro, rivolto verso di lui, abbassando la spada.
"Bene! Tutto risolto!" batté le mani Radish, soddisfatto, riprendendo a sorridere.
Sembrava essere tornato quello di sempre. Il pagliaccio che sdrammatizza, quello che nasconde i suoi veri sentimenti e le sue preoccupazioni dietro un sorriso o una battutaccia.
"Bravo Trunks che ascolti il tuo paparino! Va' da lui a farti dare la mancia, metti via quella cazzo di spada e lasciami da solo con Là, ok? Mi hai anche fatto male al dito!"
"Ecco... scusami Radish, sono profondamente imbarazzato per quello che è successo!" esclamò Trunks, accennando un inchino davanti a lui. "E... e m-mi scuso anche con te, è stato tutto un malinteso..." aggiunse, facendo lo stesso gesto davanti a Lazuli, seppur decisamente intimorito e poco convinto.
"Ma... io onestamente non ci sto capendo niente..." sospirò la bionda, irritata anche per il fatto che la gente intorno a loro continuava a rovinare i bei momenti che si stava ritagliando con Radish. "Perché volevi ammazzarmi?!"
"Ah, non farci caso! È tutto matto quello lì, ha fatto la stessa cosa anche con me quando mi ha visto la prima volta!" scoppiò a ridere Goku. "Diceva anche a me che stavo distruggendo il suo mondo e che doveva farmi fuori!"
"M-mi dispiace, Goku..." disse timidamente il Ghiro.
"Avrebbe fatto bene ad ammazzarti per davvero, Kakaroth..." sbuffò Vegeta. "Ti avrà aggredito perché hai la faccia come il culo, è la stessa sensazione che provo io ogni volta che ti vedo, tsk!"
"E poi... in che senso lui è tuo padre?!" aggiunse Lazuli, che ci stava capendo poco, guardando la Lepre con un misto tra stupore e disprezzo, storcendo il naso. "Cioè, ho visto Goku diventare padre e non dovrei stupirmi più di nulla, però questa...".
"Perché eri stupita di me?" chiese ingenuamente lo Stregatto, ciondolando sulla sedia e allargando il ghigno.
"Perché sei un idiota ed è già tanto che tu abbia saputo trovare il buco dove dovevi infilarlo! Per una volta mi tocca essere d'accordo con lei, tsk!" sbottò Vegeta. "E comunque sì, lui è mio figlio! Anche se non è ancora forte quanto me" aggiunse, incrociando le braccia al petto e distogliendo lo sguardo.
"E io ti avrei... ucciso?!" sgranò gli occhi Lazuli con fare provocatorio.
"Sì... cioè, no! No! Non eri tu! E poi non ero io quello! Cioè, lo ero, o meglio, lo sarò! Però... ah, 'fanculo..." si innervosì Vegeta.
"Ah, questa è bella!" rise di gusto Lazuli, solo per far arrabbiare la Lepre.
"Insomma, quello che il nostro leprotto perennemente in calore sta cercando di dirti è che Trunks arriva dal futuro. Un futuro nel quale Bulma l'ha dato alla luce dopo che Vegeta, come al solito, se l'è sc-..." provò a spiegare Radish, venendo però interrotto da uno spintone di Vegeta.
"La vuoi piantare con le tue cazzate!" sbraitò la Lepre, mentre Trunks si guardava intorno a disagio, paonazzo.
"Oh, quante storie Prince!" rise il Cappellaio, dando una pacca sulla spalla all'amico e invitandolo a sedersi di nuovo. "Su, scalate tutti di un posto e prenditi una tazza di tè. Hai bisogno di bere qualcosa di caldo. Anche tu, Trunks! Vi aiuterà a calmarvi"
Lazuli osservò esterrefatta tutti i commensali, Goku compreso, che si alzavano e scalavano di un posto intorno alla tavola.
"Io posso mangiare, Rad? Ho fame!" protestò lo Stregatto.
"Fai quel cazzo che vuoi Kakaroth! Basta che ti riempi la bocca, così almeno la smetti di parlare e rompere le palle!" rispose invece Vegeta.
"Tu invece puoi restare al tuo posto, Là. Una regina merita il suo trono, no?" le fece l'occhiolino Radish, prima di farsi serio. "Comunque, Trunks è arrivato dal futuro in cerca di aiuto per diventare più forte. Nel suo mondo sono successe cose strane, a quanto pare ci sono versioni malvagie di te, Lapis e Goku che stanno distruggendo tutto. Per questo è venuto qui".
"Già... e adesso sono convinto di essere diventato abbastanza forte per riportare la pace nel mondo da cui provengo" spiegò Trunks, stringendo i pugni, prima di bere un po' di tè.
"Ma non forte abbastanza per sconfiggere Cell, adesso come adesso" intervenne Radish. "Abbiamo capito che Cell ha fatto avanti e indietro nel tempo più volte e che, in qualche linea temporale ancora più futura, deve anche aver ammazzato Trunks per rubargli la Macchina del Tempo".
"Mi... mi dispiace molto. Per il tuo mondo, per aver ammazzato tuo padre e chissà quante altre persone..." disse Lazuli, guardando freddamente Trunks e cercando di dimostrargli la sua vicinanza allo stesso tempo.
Non era brava ad esprimere le emozioni, con uno sconosciuto le veniva ancora più difficile. E, per di più, si stava scusando per conto di una sua controparte futura evidentemente distorta con cui non aveva nessun legame, a parte l'aspetto fisico. Anche se forse avrebbe voluto avere la sua forza, la sua tenacia nel non guardare in faccia a nessuno. Ma preferiva tenersi il suo cuore, anche se praticamente nessuno era a conoscenza di quello che provava, della persona che era veramente. Forse la sua controparte futura non avrebbe avuto problemi ad uccidere Cell, a completare quella missione che invece spettava a lei. Ma sentiva che ce l'avrebbe fatta. Che poteva diventare abbastanza forte da farcela.
"N-non è colpa tua. Non sei tu quella... quella che sta distruggendo tutto" rispose timidamente Trunks, abbassando la testa.
Lazuli si alzò con fare regale dal suo trono e camminò verso di lui, calamitando su di sé le attenzioni di tutti. Si fermò davanti al Ghiro, seduto e con ancora la sua tazza di tè in mano, e lo squadrò dall'alto in basso senza lasciar trasparire nessuna emozione.
"Ehi, sono certa che saprai sistemare le cose nel tuo mondo" accennò un sorriso, dopo essersi abbassata e aver colpito con un pugnetto sul petto Trunks, che subito arrossì mentre la guardava negli occhi. "Però vedi di non esagerare con la me stessa del futuro, ok?"
"O-ok..." ripose il ragazzo dai capelli color glicine, intimidito e a disagio dalla versione pacifica della ragazza che nella sua linea temporale si era dimostrata essere un vero e proprio demone.
"Dai, stavo scherzando!" esclamò Lazuli, prima di tornare a sedersi sul suo trono.
"Non farti incantare da quella lì! È una strega, tsk!" sbottò Vegeta, rivolto al suo futuro figlio.
"Non stavo parlando con te, maleducato!" ribatté Lazuli, piccata.
"Calma, calma!" si intromise Radish, battendo le mani per richiamare l'attenzione. "Goku! Smettila di strafogarti e ascoltami!" aggiunse, rivolto al fratello, che ingoiò un quarto di torta intera e cominciò a battersi un pugno sul petto e a tossire.
"Mentecatto..." sibilò Vegeta, portandosi alla bocca la sua tazza di tè.
"Urcaaa! Scusate!" rise lo Stregatto, grattandosi la nuca.
"Bene! Questi racconti hanno reso la situazione un po' pesante, direi che bisogna riportare l'allegria a questa tavola!" annunciò il Cappellaio. "Scalate tutti di un posto e facciamo festa! Dobbiamo festeggiare ancora il fatto che Lazuli diventerà matta con me! Quindi facciamo una bella festa di non compleanno!"
"Adoro i non compleanniiii!" urlò Goku, esultando con le mani verso il cielo.
"Il non cosa?" domandò Lazuli.
"Il non compleanno, no?! Tsk!" le rispose Vegeta, piccato, dopo essere scalato di un posto come tutti gli altri a parte lei.
"Oggi nessuno compie gli anni! Quindi è il non compleanno di tutti noi! Cantiamo!" urlò Radish, prendendo per mano Lazuli e facendola alzare in piedi.
"Sì, cantiamoooo!" ripeté Goku, cominciando a saltellare, mentre Vegeta e Trunks si guardavano intorno, visibilmente a disagio.
 
"Uuun buon non compleanno a me!" cominciò a cantare Radish, allontanandosi da Lazuli e cingendo Goku con un braccio intorno al collo.
"A chi?" intervenne lo Stregatto.
"A me o a te?!" rispose il Cappellaio, picchiettando con un dito il suo petto e quello del fratello, mentre si guardava intorno con occhi sgranati.
"Un buon non compleanno a te!" aggiunse, puntando poi il dito verso Lazuli, che arrossì lievemente, imbarazzata per quello che stava accadendo intorno a lei.
La mettevano profondamente a disagio certe pagliacciate di Radish. Ma la facevano anche divertire quando riusciva a lasciarsi andare almeno un po'. Le piaceva ridere, anche se lo faceva raramente. Ed era certa che lui ne fosse consapevole.
"A me?" cantò ancora Radish, saltellando fino a raggiungere Vegeta.
Lo afferrò per il bavero peloso del suo costume da lepre e lo tirò verso di sé nonostante lui cercasse di divincolarsi.
"E a te?!" gli disse, prima di mollarlo e afferrare Trunks. "O a te?!"
"Brindiamo tutti insieme con un altro po' di tè!" cantarono in coro Radish e Goku, che si erano allineati accanto a Vegeta e Trunks e si tenevano abbracciati alle loro spalle, ciondolando a destra e sinistra, nonostante la Lepre e il Ghiro non collaborassero.
"Suvvia, Prince, sembra che ti sei preso una scopa nel culo!" rise Radish, facendo imbestialire l'amico. "E anche tu Trunks, non vorrai diventare come tuo padre, sempre in prima linea a scartavetrare le palle, no?"
Vegeta afferrò una teiera e la scagliò in testa a Radish, che, senza smettere di ridere, riuscì ad attutire il colpo solo grazie al suo grande cappello.
"Forza, tutti in coro!" incoraggiò gli altri il Cappellaio. "Brindiamo tutti insieme con un altro po' di tè! E tanti tanti auguri aaaaa teeeee!" concluse, lanciandosi in scivolata sull'erba fino a raggiungere il trono di Lazuli, che lo osservava perplessa, ma sorridente.
"Una tazza di tè, mia regina e mia dea?" le propose, afferrando una tazzina e versandoci dentro del tè fumante, prima di porgerglielo.
"Grazie..." disse lei con un filo di voce, afferrando la tazzina e portandosela alla bocca.
Aveva un profumo buonissimo, e anche il sapore le fece battere il cuore. Era diverso da quello di prima, ma allo stesso tempo aveva una nota simile. Percepì un sapore di agrumi e cannella che le fece pensare al Natale, ma anche qualcosa d'altro che non era in grado di definire e che le ricordava il tè bevuto poco prima sotto la quercia.
"È buono... che gusto è?" gli domandò, mentre una piacevole sensazione le riempiva il petto e le scaldava l'anima.
"Non me lo ricordo, so solo che ho messo lo stesso ingrediente segreto di prima: l'amore" spiegò Radish, col suo sguardo magnetico fisso negli occhi di ghiaccio di Lazuli, che vennero improvvisamente attraversati da una scintilla.
"Perché ti amo, Là".  
 
 
 
 
 
 
 
Note: ve l'aspettavate un finale del genere? Dite che è serio Radish o sta scherzando? Cosa risponderà Lazuli?
Per il resto abbiamo scoperto il motivo della reazione di Trunks, in versione Mirai, non appena ha visto Lazuli.
Ho poi voluto inserire l'iconica canzone Disney del Non Compleanno nonostante non compaia nel libro, spero abbiate apprezzato.
 
Ringrazio anche oggi chi mi sostiene sempre e chi ama questa storia, soprattutto chi mi dedica del tempo lasciandomi qualche riga in recensione e dandomi la carica per andare avanti. Ma grazie anche a chi legge in silenzio ovviamente. Fatemi sapere, se vi va, cosa ne pensate.
E un grazie speciale va poi a Sweetlove, che ci regala la sua splendida versione di Rad Cappellaio.
 
Bene, settimana prossima vedremo come si concluderà la festa di non compleanno e quello che risponderà Lazuli dopo la dichiarazione di Radish. Vedremo entrare in scena anche un nuovo personaggio femminile, avete qualche idea?
Il titolo sarà "Il pozzo di melassa", ci vediamo mercoledì!
 
Teo
 

radmadhatter

   
 
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