«YAHOO!!» Urla Fresh, euforico come non mai, alzando le braccia scheletriche in aria «ERROR, ERROOR!!!» La stanza si riempie immediatamente di urla da parte dei due scheletri, il primo entusiasta e il secondo quasi spaventato. «C-Che cos'hai da urlare così tanto?! Non starmi addosso, non toccarmi!» Prega Error, creando uno scudo con le mani e indietreggiando, con l'intento di volersela filare via da lì. «Me l'avevi promesso!! Oggi avremmo passato del tempo assieme, non ti ricordi?! Come due bravi fratelli quali siamo!» Ah, è vero. Error aveva ingenuamente promesso a Fresh, suo fratello, una singola passeggiata per il giorno X. Lo aveva fatto per levarselo di torno, ma non aveva contato il fatto che ora avrebbe dovuto davvero mantenere la promessa. «Ora? Fuori sta nevicando, non mi sembra il tempo migliore per uscire.» «È qui che ti sbagli, la neve è un ottimo pretesto per poter uscire a divertirci! Pensa solo a tutte le cose che potremmo fare!» I due ci pensano su per un attimo, restando improvvisamente in silenzio. «Comunque non sopporto il freddo.» «Non importa, non importa! Me l'avevi promesso, ricordi?» Fresh alza l'indice della mano destra, puntando il dito contro il fratello che si ritrae di conseguenza. «Mi sono anche vestito bene per l'occasione!» «Indossi sempre la stessa robaccia color arcobaleno e appariscente.» «Ah! Allora lo hai notato!» ride tra sè lo scheletro, battendo le mani. «Muoviti a vestirti, sarà un'uscita ganzissima!» «Sarà solo una normale passeggiata.» Sminuisce immediatamente il tutto Error, schioccando la lingua contro il palato e, decidendo di mantenere la promessa fatta, sale le scale verso la propria camera da letto. «È già finita l'estate?» Domanda all'improvviso Fresh, sapendo che non riceverà una risposta. Il suo sguardo si sposta velocemente verso la finestra, restando ad osservare il paesaggio innevato che preannuncia già da subito un atmosfera natalizia. «Aaaccipicchia! Non nevicava da un bel po', eh...» continua a parlare da solo, buttando giù un lungo sospiro e togliendosi il berretto. «Ti sarebbe piaciuto vederla, vero?» «Sono pronto.» Le parole pronunciate al vento da parte di Fresh vengono interrotte da Error, pronto per uscire con il suo fratello 'preferito', nonché l'unico. «Ah, di già?» sbatte per un attimo le palpebre, sorpreso, rimettendosi il berretto. «Andiamo, andiamo! La neve sta aspettando solo noi» urla Fresh, afferrando il povero scheletro dal teschio nero per la sciarpa (conoscendo la sua afefobia, ma alcune volte dimenticandosene.), trascinandolo verso la porta di casa. «C'è davvero bisogno di trascinarmi così?! So camminare da solo, lasciami!» ringhia Error, provando a tenere la propria sciarpa con entrambe le mani, evitando il tocco di Fresh il più possibile. Ma nessuna lamentela o insulto fermerà questo scheletro dal trascinare il proprio fratellino verso il loro giardino coperto di neve. «Pronto per il tuffo?» «Tuffo? Quale tuf-!» Grazie alla presa salda sulla sciarpa, Fresh tira di peso suo fratello contro la neve, facendolo sprofondare dentro essa. Una scena alquanto divertente, esilarante. Ma per qualcuno non è così, e quel qualcuno è proprio... «BRUTTO BASTARDO!» ah, Error. Ancora immerso nella neve, agita con una certa velocità braccia e gambe, provando a rimettersi in piedi ma senza grossi risultati. «Ah, la neve è così alta?» esclama sorpreso Fresh, avvicinandosi al mare di neve davanti a lui e appena mette il primo piede avanti, sprofonda anche lui. «Error, possiamo letteralmente nuotare nella neve! È troppo–» «Troppo cosa?! Troppo ganzo?! Smettila di parlare come un ragazzino e a-i-u-t-a-m-i!» «Oh va bene.» e detto ciò, la sua mano afferra quella di Error, ma il contatto tra i due si spezza immediatamente. «NON TOCCARMI!» «Non volevi un aiuto?» «AIUTAMI SENZA TOCCARMI!» Fresh, ormai anche lui un po' esasperato dalla situazione, afferra nuovamente la sciarpa del fratello, tirandolo fuori dal mare di neve con una certa fatica. «Non farlo mai più.» «Vorrai dire: "Voglio rifarlo!"» «NO!» I due scheletri riescono finalmente ad uscire fuori dalla fitta neve, pulendosi i giubbotti ormai fradici. L'uscita poteva cominciare! Anche se l'unico eccitato era Fresh. Il povero Error, che odia le fredde temperature, si limita a restare dietro suo fratello con le braccia conserte e dei piccoli brividi che lo fanno sobbalzare di tanto in tanto. «Dove potremmo andare? In una giornata così l'ideale è-» «È stare a casa, sotto le coperte.» Lo interrompe Error, imbronciandosi ancora di più. «Non puoi fare sempre il guastafeste, lo sai?» Lo prega Fresh, fermandosi e decidendo di incrociare il proprio sguardo con il suo. «Guardati attorno e cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno!» «Dovrei ridere?» dice Error, alzando un sopracciglio, infastidito «Perché non faceva ridere.» «Non era nemmeno una battuta! Senti, senti. Ho capito, comprendo il tuo odio per le basse temperature, ma prova a proporre qualcosa! Possiamo fare così tante cose che nemmeno immagini» Il silenzio cala tra i due, ma solo per un attimo. «Va bene, so cosa potremmo fare.» conclude Error, riprendendo a camminare e sorpassando suo fratello, infilando le mani nelle tasche del giubbotto. «Aspetta, davvero? E dove andiamo?» gli resta dietro Fresh, tenendo le fessure spalancate, sorpreso dal fatto che Error lo abbia ascoltato. È una cosa che succede raramente, in parole povere. Il suono di un campanello che tintinna e una porta che si apre. «Una cioccolata per due.» «Ah...» Fresh resta a guardare il bar caldo e accogliente, le pareti tinte di rosa pastello e suo fratello, il quale ha portato i due in questo posto. «Che c'è? Se questa idea ti fa schifo puoi anche andartene. Non sarà un problema bere la tua cioccolata.» Dice Error, iniziando a togliersi il giubbotto e piegandolo accanto a lui. «No, no! Non ho detto questo! A dire il vero, non ho detto letteralmente nulla.» «Era solo un avvertimento, non scaldarti.» «Forse sarebbe un bene in realtà, potermi scaldare!» esclama Fresh, puntando entrambi gli indici contro suo fratello e mostrando un lungo sorriso. «Sei un clown.» «Ahah, ma dai!» «Quindi, ti piace?» «Sì, non è male come idea. È un posto tranquillo, adatto ad uno come te!» «Era proprio questo l'intento, lo sai?» butta giù un grosso sospiro, sfregandosi le mani sulle braccia coperte dal maglione rosso che porta. «Ma è lo stesso bar dove ci portava Geno.» All'improvviso, il suo nome. Il nome di qualcuno che non era lì, un nome famigliare per Fresh ma sconosciuto per Error. «Non so chi sia.» «Smettila Error, è tuo fratello! Come puoi... come puoi essere così–» «Stai rovinando la quiete di questo posto.» lo zittisce così, mentre al loro tavolo arrivano le tazze di cioccolata ordinata qualche minuto prima. «Anche a Geno sarebbe piaciuta questa uscita.» «Buon per lui.» E mentre Fresh continua a borbottare ripetute frasi su 'Geno', Error si limita a girare il cucchiaio argentato dentro la bevanda, aspettando che sia abbastanza tiepida da poterla bere senza scottarsi. Lo ignora, fissando la tazza. «ASCOLTAMI!» un pugno fa tremare il tavolo, comprese le due tazze ancora piene e fumanti. «Che problema hai?» «CHE PROBLEMA HAI TU!» urla Fresh, del tutto diverso rispetto a qualche minuto fa. Una persona diversa, un atteggiamento aggressivo che fa gelare il sangue di tutti i presenti che stavano gustando la loro bevanda o piatto caldo in santa pace. «Non dovresti urlare. Siamo in pubblico.» «NON M'IMPORTA! NON PUOI IGNORARE L'ESISTENZA DI–» lo scheletro viene interrotto da un forte tepore su tutto il suo cranio. Qualcuno gli ha versato la cioccolata calda addosso. È stato Error, a prendere la tazza del fratello e versarla addosso a lui. «Non pronunciare quel nome in pubblico. Sii discreto verso chi è morto.» Detto ciò, Fresh torna a sedersi come se nulla fosse successo, mentre uno dei camerieri lì accanto prega i due scheletri di non aggredirsi in un luogo pubblico, lasciando sul tavolo un asciugamano. «Sei imbarazzante.» Commenta Error, prendendo la propria tazza con entrambe le mani.