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Autore: daphtrvnks_    20/10/2021    0 recensioni
Si fece avanti quello che apparve come un ragazzo sui vent’anni, i capelli in una capigliatura sgraziata, occhi sgranati colmi di fuoco ardente illuminati dalla tiepida luce giallastra di una lampada ondeggiante.
- Sono tornato. –
Genere: Angst, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Vegeta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Gocce cremisi cadevano repentine dalle grate sopra le loro teste come pioggia, macchiavano i visi martoriati mentre una risata sguaiata riempiva le silenziose urla strazianti dei poveri malcapitati.

Si fece avanti quello che apparve come un ragazzo sui vent’anni, i capelli in una capigliatura sgraziata, occhi sgranati colmi di fuoco ardente illuminati dalla tiepida luce giallastra di una lampada ondeggiante.

- Sono tornato. –

Disse in un soffio prima di avventarsi sul capo di quella gang sull’orlo del collasso, distrutta dall’interno dai suoi stessi membri, crollata come un castello di sabbia disintegrandosi in piccoli frammenti di quella droga maleodorante che vendevano per milioni ed ora nessuno si azzardava a comprare.

Fuori mercato, dal podio era stato deposto, un re senza corona.

Vegeta rispose al violento colpo parando col braccio destro quello dell’attaccante, a pochi centimetri dal viso spigoloso della tigre dai canini appuntiti.

Appena in equilibrio, sofferente dagli scontri precedenti che lo avevano lasciato con un corpo debole.

Il ragazzo si leccò avidamente le labbra segnate da una evidente cicatrice inferta anni addietro, un’altra sonora risata che calmò in un sospiro ritirando il braccio, nella mano grande una lama dalle dentine con ancora resti di carne conficcati al di sopra.

Gli bastò aver visto le iridi intimorite dell’uomo che un tempo lo aveva accolto nella sua gang e poi per una niente lo aveva cacciato, senza accettare perdono, lasciando segno della sua malevolenza sul suo corpo.

- Viso, braccia, gambe, cosa scegli? –

Lo schernì allargando le braccia, sul petto ancora il tatuaggio segno dell’organizzazione, ma altri più vistosi si ergevano sulla sua pelle dorata e sudata, indelebili, spoglia delle vesti, solo un jeans scuro lo copriva. 

- Non scegli, scelgo io per te? –

Si voltò verso i suoi compagni trovando assenso nei loro volti, le teste che si mossero in avanti e Kakaroth sorrise gioioso.

Cacciò nuovamente quella sua lingua da serpe mostrandola con strafottenza all’uomo con ancora indosso il suo smoking scuro, ben stirato.

Il lusso gli aveva dato alla testa, non aveva più idea di come si vivesse nella giungla.

Era rimasto solo, i suoi scagnozzi immobili come statue di marmo sanguinanti abbellivano quel luogo cupo e abbandonato da dio.

Si rifece di nuovo avanti poggiando le sue mani sulle sue spalle stringendole saldamente guardandolo con attenzione, le unghie quasi bucavano il tessuto dell’uomo che percepì i muscoli fremere al tocco.

La paura. 

- Viso. –

Gli sussurrò gettandolo in ginocchio con un tonfo e avvicinando la sua lama affilata. 

Vegeta tentò di dimenarsi disperato ma la mano di quel pazzo fu più veloce dei suoi pensieri e un taglio profondo apparse sullo zigomo del vecchio re sconfitto.

A fiotti un fiume di sangue corse giù, tentò di fermarne il flusso con le dita strizzando gli occhi mentre un urlo di dolore scappava dalla sua bocca impastata e senza un goccio di saliva. 

La sua pelle squarciata, viva e pulsante sulle sue mani. 

Inorridito persino da sé stesso. 

Il capo posato sul cemento sporco, un calcio ben assestato lo colpì allo stomaco facendolo capitolare di lato.

Senza forze. 

Il ragazzo si tirò indietro e il nome della sua nuova gang venne urlato a gran voce dai compagni, fedeli servitori del suo regno del terrore.

Ogni impero nasce su un mucchio di cadaveri e Kakaroth ne aveva appena dato la benedizione. 

Portò la lama alla bocca leccandone il liquido ferroso per poi alzarla verso l’alto come un trofeo.

- Ammazzatelo. –

Ordinò non voltandosi indietro e uscendo dal luogo che dieci anni prima lo aveva storpiato alla stessa maniera.

Vendetta era stata fatta.




// *liberamente ispirato al kdrama My Name*


  
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