Era mattina presto, il sole doveva ancora sorgere e lui si stava rigirando nel letto da un paio d’ore.
 
C’era qualcosa che non andava.
Se lo sentiva. Sentiva un peso opprimente sul petto, come se qualcosa gli stesse schiacciando il cuore.
 
Si girò verso la parte vuota del letto e sospirò.
Non era rientrato la sera prima e non aveva idea di dove fosse.
Era così da settimane, no… non settimane, mesi.
Gli diceva che andava tutto bene, che era preoccupato, che era solo stanco di questa guerra…
Eppure, c’era qualcosa di diverso nel modo in cui lo guardava, nel modo in cui lo baciava.
 
Sospetto
 
La verità era che ormai nessuno si fidava più di nessuno.
Le spie potevano essere ovunque e persino le persone in cui riponevi totale fiducia potevano tradirti.
Ma non Sirius.
No, non lui. Lui sarebbe morto piuttosto che tradire tutti loro.
Lo sapeva.
 
Eppure…
 
Sospirò, stropicciandosi gli occhi e si alzò dal letto, guardando l’orologio sul comodino.
Le cinque… visto che non riesco a dormire, tanto vale farmi un tea.
 
Aveva appena messo il bollitore sul fuoco, quando sentì un leggero bussare alla porta.
Rapidamente, la sua mano andò alla bacchetta appoggiata sul tavolo accanto a lui e si diresse cautamente verso l’ingresso.
Chi poteva essere…
 
“Remus, sono Albus. La parola d’ordine è Fiat lux.” disse la voce dietro la sua porta.
Lui rilasciò il respiro che non si era accorto di trattenere e aprì la porta, con la mano che gli tremava leggermente.
Perché Silente è qui?
 
Quando vide il viso del preside, però, non ebbe bisogno di parole: il suo sguardo addolorato fu come una pugnalata per lui.
 
“Remus, mi spiace venire qui così ma… purtroppo questa notte è successa una cosa terribile.”
 
E mentre Silente gli raccontava di James e Lily – morti – di Harry – salvo, Merlino ti ringrazio, è salvo! – e della fine di Voldemort, Remus sentì il suo mondo cadergli addosso e si sedette sul bracciolo della poltrona dietro di lui.
 
“Ma… io non capisco” disse con voce tremante, mentre le lacrime scendevano sulle sue guance “James, Lily e Harry erano protetti dall’incanto Fidelius. Nessuno poteva trovarli, a meno che…”
Remus si interruppe a metà frase e guardò Silente negli occhi. L’anziano davanti a lui lo guardava con sguardo profondamente addolorato.
 
“No. Non può essere. Non l’avrebbe mai fatto.”
“Remus, mi spiace ma… solo il custode segreto avrebbe potuto rivelare a Voldemort l’esatta ubicazione di James e Lily.”
“No!” ribatté Remus, alzano la voce “Si sbaglia. Non è così! Lui non l’avrebbe mai fatto! Lui…” ma mentre parlava la voce gli venne meno e si nascose il viso tra le mani piangendo, mentre dalla cucina il fischio della teiera copriva i suoi singhiozzi.
 
Silente si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla.
“Mi dispiace molto, ragazzo mio. Lo stanno cercando ora. Se dovessi vederlo…”
Remus sollevò lo sguardo su di lui, annuendo meccanicamente. Nella sua testa c’era solo una grande confusione.
“Ma… Harry? Dov’è ora?”
“L’ho portato dai suoi zii. È il posto migliore per lui, ora. Ma avremo modo di parlarne.”
 
Remus annuì ancora, con lo sguardo perso nel vuoto.
“Mi raccomando, stai attento. Non possiamo sapere cosa può fare, ora che lo stiamo cercando.”
 
Il ragazzo lo guardò, confuso. Stava parlando di Sirius?
No, Sirius non gli avrebbe mai fatto del male.
… Eppure, aveva tradito James e Lily. Aveva tradito il piccolo Harry.
 
Non si accorse che Silente l’aveva lasciato solo, perso com’era nei suoi pensieri.
Era tutto così sbagliato. Il suo mondo, la sua vita era finita sottosopra.
Tutte le sue certezze erano venute meno.
 
Sirius.
Come hai potuto.
 
What is this feeling that I can't explain?
And why am I never gonna sleep again?
What is this thing I've never seen before?
A little boy lost in a breaking storm

- The world turned upside down - Coldplay

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Storia scritta per il Writober 2021
Lista Pumpnight
Parola chiave: Sottosopra
Disclaimer 1: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di J.K. Rowling
Disclaimer 2: La canzone "The world turned upside down" è di proprietà dei Coldplay