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Autore: Miravel0024    21/10/2021    0 recensioni
#21 Ottobre / PumpNight / Arco
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Prompt: Arco
N° parole: 368
Gli insegnamenti di un padre finiscono con il rivelarsi molto più utili e premeditati del previsto.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Writober 2021'
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Avevo ereditato la passione per il tiro con l’arco da mio padre ed era ciò che ci aveva realmente fatto legare. Mi portava sempre in un campo nel bosco dietro casa allestito con bersagli e sacchi di segatura, e mi insegnava tutto ciò che sapeva. Ricevetti il mio primo arco serio a sette anni e il mio primo arco professionale, quello che uso tutt’ora, per i miei sedici anni. Sono tra i miei ricordi preferiti.
Mi ha insegnato anche come creare delle frecce con materiali di fortuna e i punti in cui mirare per avere più possibilità che la freccia non si spezzi. So anche come accendere un fuoco, creare un rifugio, filtrare l’acqua e come ripulire la carcassa di un animale.
Sì, lo so. Non sono cose che solitamente si insegnano a una bambina, ma l’ho sempre trovato molto fico e utile. Non ci ho mai visto niente di strano, sono sempre stata convinta che fosse semplicemente un appassionato di sopravvivenza e che volesse condividere con me ciò.
Almeno fino ad ora, quando una delle mie frecce trapassa il cranio di quello che sembra a tutti gli effetti un dannato zombie. E capisco, capisco che lui sapeva.
Non vi ho detto una cosa su mio padre, oltre ad essere un patito di sopravvivenza era anche un famoso ed acclamato scienziato, studiava quelli che lui definiva “i geni dell’evoluzione”. Da quel che so, cercava di capire quali parti del nostro cervello reagissero ed evolvessero a determinati stimoli, era convinto che una volta categorizzato ogni zona del cervello avremmo potuto stimolare le zone che ci interessavano ed evolvere parti del nostro cervello sbloccando abilità sconosciute. Ma aveva abbandonato quegli studi prima di morire, disse che erano troppo pericolosi, che se l’azienda per cui lavorava avesse scoperto a che punto era arrivata la sua ricerca…
Era convinto che non avessero abbastanza contegno per capire dove e quando fermarsi e che avrebbero causato una strage. Sono sicura che era a questo che si riferisse. Quei bastardi c’erano riusciti, avevano decifrato i suoi studi e, come previsto, dato inizio all’apocalisse.
Dovevo trovare quegli appunti, doveva esserci un modo per ribaltare, o perlomeno fermare, il processo.
Ne ero sicura… e lo avrei trovato.
 
   
 
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