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Autore: pampa98    27/10/2021    1 recensioni
[Storia scritta per il Writober di fanwriter.it]
Il rosso infernale del tramonto preannunciava l’arrivo della notte che, in un ciclo perpetuo e ineluttabile, veniva sconfitta dal candore angelico dell’alba. Due opposti che si inseguono, senza mai potersi raggiungere: un angelo e un demone sono per loro natura nemici, eterni rivali, mai uniti. Ma se un particolare angelo e un particolare demone avessero affrontato l’Anticristo, evitato l’Apocalisse e si fossero scambiati i corpi per salvarsi dalla distruzione, forse non sarebbe stato così impensabile trovare un punto d’incontro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Prompt 27: Tramonto

LA NOSTRA FAZIONE



 

Il rosso infernale del tramonto preannunciava l’arrivo della notte che, in un ciclo perpetuo e ineluttabile, veniva sconfitta dal candore angelico dell’alba. Due opposti che si inseguono, senza mai potersi raggiungere: un angelo e un demone sono per loro natura nemici, eterni rivali, mai uniti. Ma se un particolare angelo e un particolare demone avessero affrontato l’Anticristo, evitato l’Apocalisse e si fossero scambiati i corpi per salvarsi dalla distruzione, forse non sarebbe stato così impensabile trovare un punto d’incontro.
Queste riflessioni affollavano la mente di Crowley, appoggiato alla colonna del gazebo mentre osservava il Sole tramontare sopra il parco. Aziraphale stava ammirando lo spettacolo euforico, come se non avesse mai visto niente di simile, e Crowley ricordò che proprio in quel luogo l’angelo lo aveva rifiutato solo pochi giorni prima – tre, per la precisione. Era stata dura da accettare, ma col senno di poi aveva realizzato che non era stato del tutto chiaro nella sua dichiarazione (e Aziraphale era troppo impegnato a capire come gestire il problema “Adam Young = Anticristo” per sforzarsi di leggere tra le righe).

«Credo che sia ora di porre fine alla nostra amicizia, angelo» disse all’improvviso.
Aziraphale si voltò verso di lui, il sorriso radioso che aveva rivolto all’orizzonte fino a quel momento che diventava incerto.
«Che… Che vorresti dire?»
«Quello che ho detto.» Crowley si avvicinò a lui con le mani dentro le tasche dei jeans scuri. «Noi non siamo adatti a essere amici quindi non ha senso che fingiamo di esserlo.»
Il sorriso scomparve completamente dal volto di Aziraphale. I suoi occhi si spalancarono, come quelli di un cerbiatto spaventato, e aprì la bocca solo per richiuderla immediatamente, senza che nessun suono vi uscisse. Provò un altro paio di volte e infine parlò.
«Oh.»
Oh? Dopo seimila anni di… qualunque cosa avessero avuto, tutto ciò che Aziraphale era in grado di rispondergli era “oh”? Crowley si sentì profondamente offeso.
«Be’, immagino» riprese Aziraphale, calmando in parte la mente del demone, «che, ehm, sia una cosa naturale. Va bene così.» Si aggiustò la giacca, mettendo in mostra la sua migliore espressione diplomatica. «In fondo non siamo nemmeno mai stati propriamente amici. Dopotutto io sono un angelo e tu un demone, siamo… Anzi no!» esclamò all’improvviso, cogliendo di sorpresa Crowley. «No, non va affatto bene, mio caro! Non puoi… Tutti quei discorsi sull’andarsene insieme, sulla nostra fazione, cos’erano allora? Non puoi volermi solo per la fine del mondo e poi buttarmi via come se niente...»
Crowley aveva smesso di ascoltarlo dopo il “mio caro”, ma impiegò qualche secondo a percorrere la distanza che li separava e zittire l’angelo con le sue labbra. Aziraphale sussultò per quell’interruzione inaspettata, ma dopo un primo momento di totale smarrimento sollevò le braccia incerte e le portò dietro la nuca di Crowley, mentre il demone gli cinse i fianchi, facendo aderire i loro corpi. Satana, perché aveva aspettato tanto per baciarlo? Doveva sapere che l’angelo non avrebbe mai avuto il coraggio di fare il primo passo – non che lui si fosse dimostrato molto più abile: aveva impiegato solamente seimila anni per farsi avanti. Al pensiero che, se non avessero giocato bene le loro carte e non ci fosse stata Agnes Nutter a consigliarli, sarebbe potuto morire il giorno prima senza mai aver assaporato le labbra angeliche di Aziraphale, Crowley si sentì quasi morire.
Quando si separarono, Aziraphale aveva il volto paonazzo e le labbra arrossate per i baci. Sembrava ancora più confuso di prima.
«Ehm» disse, cercando di fare un passo indietro, ma Crowley lo tenne saldamente vicino a sé, «non voglio assolutamente lamentarmi, ma tu non mi stavi dicendo addio?»
Crowley sbuffò.
«No, angelo! Io ti stavo dicendo che volevo proprio questo» spiegò, indicando loro due. «Gli amici non fanno queste cose. I fidanzati sì.»
Aziraphale arrossì ancora di più, ma si lasciò finalmente andare a una risatina allegra.
«Oh, intendevi questo! Potevi essere anche più specifico, però.»
«Saranno almeno seimila anni che ci provo con te!» sbottò Crowley. «No, okay, forse per i primi sette secoli non ero ancora del tutto interessato, ma ti amo comunque da abbastanza tempo perché tu te ne accorgessi da solo.»
«Tu… Tu mi ami?»
Crowley sbuffò di nuovo. Posò la fronte contro quella di Aziraphale, guardandolo negli occhi da dietro le sue lenti scure.
«Sì, Aziraphale, ti amo. È un problema per te?»
L’angelo sgranò gli occhi prima di rivolgergli il sorriso più dolce che il demone avesse mai visto – c’era anche una punta di malizia dietro?
«Nessun problema, caro» rispose e si sollevò sulle punte per dargli il secondo di innumerevoli altri baci.


~ ~ ~
 

Le nuove belle e accurate profezie di Agnes Nutter, profetessa.

2673. Quando il Sole tingerà il cielo di rosso,
un Angelo e un Demone si scontreranno con i loro corpi e parleranno di problemi finalmente risolti. 

   
 
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