L'inizio di un ossessione

Si buttò di schiena sul letto con una specie di tuffo, mentre teneva le mani sopra il volto ancora incandescente, nonostante il freddo autunnale di quella giornata di pioggia. 
Se qualcuno quella mattina le avesse detto che quella giornata l’avrebbe fatta elettrizzare più di quella prima, non ci avrebbe creduto. In realtà da poco meno di una settimana, la sua vita intera era diventata più che elettrizzante, anzi l’avrebbe definita quasi assurda.
«Marinette, sicura di stare bene?» domandò la creaturina rossa, affiancandosi al suo capo e mettendosi comoda sul cuscino; una presenza costante a cui ancora si doveva abituare.
Era stato proprio quel piccolo esserino rosso a sconvolgere tutto. Da quando aveva trovato quella piccola scatola nera sulla sua scrivania, qualcosa dentro di lei era esploso. E poco importava se in un primo momento aveva avuto paura di quell’incredibile potere, poco importava se per qualche giorno non si era sentita degna di indossare quegli orecchini. Perché ora vedeva chiaramente il suo futuro e quel futuro la elettrizzava.
«Mai stata meglio Tikki!» esclamò con entusiasmo, rialzandosi dal letto e scendendo al piano di sotto in cui stava il resto della sua camera.
Si avvicinò al grosso baule lilla a fiori rosa e lo aprì, tirandone fuori una grossa pila di riviste di moda che a suo tempo aveva conservato per avere qualche ispirazione in più nelle sue future creazioni. Si sedette a terra, sfogliandone un paio distrattamente, fino a che alla terza non trovò ciò che stava cercando.
Una foto riempiva tutta la pagina, una foto di colui che da meno di mezz’ora era diventato la sua nuova ossessione. Rimase incantata ad osservare quegli occhi color smeraldo che guardavano in alto, persi nel cielo della notte, mentre la perfetta chioma bionda faceva contrasto con la felpa nera.
«Marinette…» pronunciò semplicemente Tikki e lei si riscosse, dando uno strattone alla pagina della rivista e strappandola dal resto.
Continuò così, strappando e tagliando ogni pagina che ritraesse Adrien. Avrebbe tappezzato camera sua con le sue foto!

«Cavolo, ti sei presa proprio una bella cotta per quel ragazzo.» scherzò la piccola kwami, guardando il lavoro appena concluso.
Marinette non rispose, era troppo concentrata ad osservare ogni singola pagina e foto che aveva attaccato sulla parete sopra la sua scrivania. Quel ragazzo biondo, in un’attimo solo era diventato il centro del suo intero mondo e ancora si domandava come avesse potuto credere che quell’insieme di perfezione assoluta potesse essere una brutta persona.
Il suo pensiero tornò a qualche ora prima, al suo viso dolcissimo ed educato che le sorrideva, mentre le porgeva l’ombrello per ripararsi dalla pioggia. Persino quando lei, imbranata com’era, si era chiusa l’ombrello addosso e lui aveva cominciato a ridere di gusto, lo aveva trovato adorabile. Quella sua risata spontanea era talmente meravigliosa e melodica, da farle vibrare il cuore, tanto che aveva fatto ridere anche lei, facendole passare completamente l’imbarazzo per la figuraccia.
Quanto avrebbe voluto un futuro con quel ragazzo! Già si immaginava la sua vita con lui. Una stilista e un modello, entrambi nella stessa azienda; si sarebbero sposati e avrebbero avuto una villa bellissima con tre figli Louis, Emma e Hugo e magari anche un animale domestico, come un criceto. Amava i criceti. L’avrebbe chiamato…
«Marinette! Ti sta squillando il telefono.» la chiamò Tikki, riportandola alla realtà della sua stanza.

Angolo dell'autrice:
 "Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
Prompt: Missing Moment
N° parole: 540

Parto con lo scusarmi del mio enorme ritardo per quest'ultima one-shot (purtroppo in questi due giorni ho avuto un paio di problemi/impegni). Comunque sia siamo arrivati alla conclusione di questa meravigliosa challenge di fanwriter e nonostante la fatica mi sono divertita un mondo a partecipare e mi ha ridato la voglia di rimettermi a scrivere (sia le fan fiction che le originali) perciò state pronti a nuovi aggiornamente (sia su EFP che su Wattpad).
Ci vediamo alla prossima e spero che questo piccolo missing moment vi sia piaciuto :)