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Autore: AndyWin24    13/11/2021    1 recensioni
Bulma, di ritorno dal 21° Torneo Tenkaichi, s’imbatte lungo la strada in una chiaroveggente che sostiene di prevedere il futuro. La ragazza, entusiasta, coinvolge anche Goku e gli altri nella faccenda con risultati del tutto “imprevedibili”. Cosa riserverà loro il futuro?
La storia è ispirata all'opera "Dragon Ball" di Akira Toriyama.
Gli eventi narrati si svolgono durante l’episodio 28 della prima serie dell’anime “Dragon Ball”.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Goku, Oolong, Puar, Yamcha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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   È il 7 maggio dell’anno 750 e il 21° Torneo Tenkaichi è appena giunto alla sua conclusione. Il maestro Muten, aggiudicatosi la vittoria nella finale e il relativo premio in denaro sotto le mentite spoglie del guerriero Jackie Chun, decide di invitare a cena i suoi allievi, Goku e Crilin, insieme ai loro amici Bulma, Yamcha, Puar e Oolong. Mentre si incamminano verso il ristorante scelto, però, Bulma si distacca dal gruppo, notando lungo la strada una piccola tenda con un cartello piuttosto insolito.
 
   ““Entra e ascolta il futuro che non ti aspetti”.” lesse la ragazza incuriosita.
   “Ehi, Bulma!” la chiamò Goku, che, ritornando sui suoi passi, correva verso di lei con Yamcha, Puar e Oolong al seguito “Non vieni a mangiare?”
   “Tra un attimo.” rispose lei “Guardate qua.”
   “Che cosa significa?” chiese il ragazzino confuso, fissando la scritta sul cartello.
   “Che in questa tenda predicono il futuro.” spiegò Bulma.
   “Lasciate perdere.” intervenne Yamcha “Di solito si tratta solo di ciarlatani che spillano soldi agli ingenui che ci cascano. Ti dicono quello che vuoi sentirti dire e basta.”
   La ragazza al suo fianco puntò i piedi per terra.
   “Beh, tu fa’ come ti pare! Io entro lo stesso!” esclamò adirata.
   Lui, spaventatosi della sua reazione, cambiò subito registro.
   “No, aspetta!” disse, sorridendo imbarazzato “Cosa vai a pensare? Dicevo così, tanto per dire. Anch’io sono ansioso di sapere cosa mi riserva il futuro. Anzi, sai che c’è? Vado io per primo!”
   Con impeto, quindi, Yamcha entrò nella tenda, lasciando gli altri indietro. Una volta dentro, però, dovette fermarsi subito, poiché si accorse di non riuscire a vedere bene a causa del buio pesto. D’improvviso, una luce chiara e abbagliante illuminò un tavolo e due sedie. Una di queste era occupata da un’anziana donna che, col capo chinato verso la stessa luce che altro non era che una sfera di cristallo, sembrava intenta ad osservare qualcosa con molta attenzione.
   “Vieni avanti, ragazzo.” disse la donna quasi distrattamente.
   Yamcha acconsentì, un po’ impaurito.
   “Io sono colei che tutto vede. Cosa vuoi chiedermi?”
   Lui, a disagio, non rispose subito, poiché nella foga di non far arrabbiare Bulma, non aveva pensato a nulla che potesse voler scoprire circa il suo futuro. Poi, però, gli venne in mente una cosa…
   “Io sono un guerriero. Il mio desiderio è diventare il più forte combattente della Terra. Voglio sapere se questo accadrà, un giorno.”
   La donna lo fissò per un breve istante, poi tornò a guardare la sfera posta al centro del piccolo tavolo, che si illuminò un po’ di più.
   “Il tuo fervore è notevole, ragazzo, tuttavia, no, non diventerai mai il più forte guerriero di questo mondo. Anche se, a ben vedere, sarai riconosciuto come uno dei più potenti combattenti terrestri degli anni a venire.”
   Yamcha sussultò per la sorpresa. Nonostante non credesse nella divinazione, rimase ugualmente di stucco nell’udire quelle parole.
   “Uno dei più potenti…” ripeté sovrappensiero “Ma Goku, un mio rivale che intendo superare un giorno, è tra quei guerrieri che saranno più forti di me?”
   “No.” rispose secca la donna “Tra coloro che primeggiano davanti alle tue doti, non vedo nessun terrestre con quel nome.”
   Yamcha cominciò a sentirsi euforico, tanto da saltellare sul posto.
   “Sì! Evvai! Lo sapevo! Diventerò più forte di Goku!” esclamò, ridendo.
   “Grazie mille!” aggiunse, infine, rivolto verso la chiaroveggente, prima di uscire di corsa dalla tenda.
   “Ehi!” disse la donna contrariata “Non puoi uscire di qui senza pagare!”
   La sua lamentela, tuttavia, non fu udita dal ragazzo che era già fuori e con la testa ad un domani quanto mai improbabile.
 
***
 
   Dopo Yamcha, fu la volta di Bulma, che entrò carica di speranza per quello che avrebbe ascoltato di lì a poco.
   “Vieni dentro, ragazza, e siediti qui, di fronte a me.” disse la donna, accogliendola.
   “…S-sì…” balbettò Bulma, d’un tratto un po’ in apprensione.
   “Non avere timore. Io sono colei che tutto vede e risponderò a qualsiasi domanda tu mi faccia. Spetta solo a te decidere cosa vuoi chiedermi.”
   La ragazza respirò a fondo e prese il coraggio di parlare.
   “Voglio sapere se incontrerò mai il principe azzurro.” disse, tutto d’un fiato.
   La sfera di cristallo emise un bagliore piuttosto intenso prima che la donna iniziasse poi a parlare.
   “Nel tuo futuro vedo un principe, mia giovane ragazza.”
   “Davvero?” chiese Bulma spiazzata ed entusiasta al tempo stesso.
   “Sì.” confermò la chiaroveggente “Lui diverrà il tuo sposo, nonostante le avverse circostanze che ti porteranno ad incontrarlo. Dato che ti interessa, posso anche dirti che vestirà di azzurro il più delle volte.”
   Bulma si drizzò in piedi e cominciò ad oscillare su e giù le braccia per la felicità.
   “Sì! Che bello! Sposerò il principe azzurro come nelle favole!” esclamò, correndo fuori.
   “Aspetta, ragazzina! Devi darmi il mio compenso!” protestò la donna, senza avere però risposta.
 
***
 
   Infine, dopo Bulma, fu il turno di Goku ad entrare e scoprire cosa il futuro avesse in serbo per lui. Nonostante preferisse andare subito a mangiare, la sua amica riuscì a convincerlo ad entrare lo stesso.
   “Ben arrivato, giovanotto.” lo accolse la chiaroveggente.
   Il ragazzino si guardò intorno, poi si accorse dell’anziana donna dall’altra parte del tavolo.
   “Oh, ciao, nonnetta!” esclamò, sorridendo.
   La chiaroveggente trasalì.
   “Ma come ti permetti?! Nessuno ti ha insegnato a portare rispetto a chi è più grande di te?!” disse furiosa.
   Goku, però, non ascoltò neanche una parola. Il suo interesse era, d’un tratto, tutto indirizzato alla sfera di cristallo che brillava con luce fioca.
   “Che bella!” disse, toccandola.
   La donna, però, gli scansò subito la mano.
   “Non si tocca! È un oggetto troppo prezioso per essere maneggiato da un bambino!”
   Goku abbassò la testa dispiaciuto.
   “Come vuoi. Scusa, nonnetta.”
   “Smettila di chiamarmi “nonnetta” e chiedimi ciò che vuoi sapere sul tuo futuro, altrimenti esci immediatamente da qui!”
   “Va bene, ma calmati, nonnetta.” ribatté Goku con un sorriso “Alla tua età non fa bene agitarsi così tanto.”
   La chiaroveggente sbuffò spazientita. Era passati solo pochi secondi da quando Goku era entrato e già si sentiva esausta. Perciò, invece di controbattere di nuovo, decise di andare dritta al punto.
   “Chiedi ciò che vuoi e facciamola finita.”
   “Oh, sì!” disse il ragazzino euforico “Non ho capito molto bene come funziona, ma voglio sapere tutto sul mio futuro!”
   “Tutto?” chiese la donna “Non puoi essere un po’ più specifico?”
   “Il problema è che non so cosa scegliere, quindi ho pensato che così non sbaglio di certo!” le spiegò sorridendo.
   La donna sospirò.
   “D’accordo. Ma ci vorrà un po’. Tu sta’ buono nel frattempo, intesi?”
   Il ragazzino annuì.
   “Sì, nonnetta. Però sbrigati che ho fame.”
   La chiaroveggente unì entrambe le mani sopra la sfera di cristallo e la fece illuminare intensamente. Il bagliore, però, si dissipò dopo pochi attimi. Poi, si ripeté lo stesso evento: la luce s’intensificò enormemente per poi spegnersi all’improvviso. Fu così per tutta la durata della visione, nella quale la donna teneva corrucciata la fronte per il grande sforzo a cui si stava sottoponendo. Intanto, i minuti passavano. Solo dopo quella che sembrava un’infinità di tempo, riprese la parola.
   “Oh, cielo!” disse, ansimando “Il tuo futuro è il più complicato e assurdo che io abbia mai visto!”
   La donna s’interruppe, respirando qualche boccata d’aria, poi continuò a parlare.
   “Nelle tue mani vedo affidato il destino del mondo e dell’intero universo. Il tuo domani è carico di difficoltà, ma tu riuscirai a fronteggiarlo sempre con coraggio ed un sorriso stampato in volto. Dopo ogni sfida, riuscirai a diventare ancora più forte. Nonostante gli innumerevoli pericoli, non ti lascerai mai prevalere dallo sconforto e li affronterai ogni volta a testa alta. Alieni conquistatori, robot assassini, mutanti vendicatori, … niente ti farà indietreggiare. Arriverai a misurarti persino con delle divinità, riuscendo addirittura a prevalere. Col tempo scoprirai le tue vere origini e le comprenderai sempre più. Il tuo passato ti permetterà di evolverti verso nuovi livelli di potere. Acquisirai svariate trasformazioni che ti aiuteranno nelle tue infinite lotte. Ogni colore e ogni forma ti infonderanno forza e ti permetteranno di vincere dove nessuno prima era riuscito. Diverrai talmente abile da fare tuo anche il potere dei cieli. Ma solo infine arriverà la tua più grande impresa, ovvero…”
   D’un tratto, la chiaroveggente s’interruppe. Un rumore strano e particolare riecheggiava nella tenda, infastidendola.
   “Annfff…fffiuuuuuu. Annfff…fffiuuuuuu. Annfff…fffiuuuuuu…”
   Goku, con gli occhi chiusi e la bava alla bocca, respirava in maniera ritmica e regolare. Nell’attesa che la donna terminasse di osservare la sfera di cristallo si era addormentato profondamente.
   “SVEGLIATI!” urlò la chiaroveggente.
   Goku si stropicciò gli occhi e si stirò le braccia.
   “Ah! Che dormita!” esclamò soddisfatto “Ma… che succede?”
   Prima che la donna potesse rispondere, tuttavia, si sentì una voce provenire dall’esterno della tenda.
   “Sbrigati, Goku! Quanto ci metti?!”
   Il ragazzino si alzò dalla sedia e salutò la donna.
   “È Bulma, una mia amica. Mi ha fatto piacere conoscerti, nonnetta, ma ora devo andare. Ciao.” disse prima di uscire e sparire oltre il drappo di velluto.
   “Aspetta, ragazzino, non mi hai…”
   La chiaroveggente sospirò sconfortata.
   “Mia sorella l’aveva detto che questo lavoro non faceva per me. Mi sa che prenderò qualche giorno di vacanza…”
 
***
 
   Uscendo dalla tenda, la chiaroveggente s’imbatté in un piccolo maialino vestito con una camicia chiara ed una salopette.
   “Sei tu che predici il futuro?”
   “Sì. Ma da adesso sono in ferie. Quindi, lasciami in pace, per favore.”
   La donna fece per andarsene ma Oolong le sbarrò la strada.
   “Aspetta! Non voglio sapere niente di particolare. Basta che mi dai solo un consiglio o qualcosa del genere.”
   “…Va bene.” acconsentì lei, tagliando corto. Dalla borsa che aveva in spalla estrasse poi la sua sfera di cristallo e la fece illuminare solo per un breve istante.
   “Hai detto che vuoi solo un consiglio, giusto?”
   “Sì, esatto.” confermò Oolong trepidante “Mi basta solo questo.”
   “Bene. Allora, esercitati a morra cinese. Ne avrai bisogno.”
   Con queste parole, la chiaroveggente s’incamminò per la sua strada, lasciando il maialino del tutto sbigottito.
   “Ehi, un attimo! Ma che significa?”
   
 
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