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Autore: Hannah1987    14/11/2021    2 recensioni
Provate ad immaginare: è un giorno come tanti altri, quando all'improvviso vedete con i vostri occhi davanti al giardino di casa una cabina blu della polizia ed un uomo affascinante chiamato Il Dottore... come reagireste? Questa è la mia storia, una comune ragazza di Brooklyn che rincontra il Dottore dopo sei anni, ma non sa ancora che viaggiando nel Tempo e nello Spazio ... Scoprirà di essere un'altra persona, che mai nessuno si sarebbe aspettato .
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cybermen, Dalek, Doctor - 11, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Tematiche delicate
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Capitolo XXVII
Mito oppure  leggenda ?
 
P.O.V. Dottore
 Era mattina presto e la mia dolce amata Pearl riposava nel letto beata. Sembrava un angelo quando dormiva. Lei era il mio angelo custode e aveva sempre vegliato su di me. Era da quando ci eravamo incontrati al funerale di Katy: capii subito che lei sarebbe stata il mio destino ma anche la mia distruzione. Mi voltai verso di lei per guardarla riposare … all’improvviso ebbi un forte impulso di accarezzarle il volto ed i capelli. Aveva sacrificato la sua vita troppe volte per salvare me: un vecchio pazzo che viaggia attraverso gli Universi a bordo di una magica cabina blu, che scappa di continuo da se stesso e dal suo destino. Per anni, non ho fatto altro che scappare da un Universo all’altro, in cerca di un posto dove potesse regnare la pace e l’armonia fra i popoli. Un posto lontano dal Mondo e dall’ intero Universo dove nessuno sa chi sono e vivere la mia lunga ed immortale vita, come un comune essere umano. Per tutta la vita, ho sempre pensato che il mio destino fosse quello di restare da solo e senza nessuno con cui condividere la mia immortalità. Poi, in una calda giornata di maggio al calar del Sole, ho incontrato una giovane ragazza di Brooklyn che mi ha invitato ad entrare e a condividere la cena con lei. Nonostante fossi un perfetto sconosciuto, si è fidata di me. Quello è stato l’attimo in cui mi sono innamorato di lei, l’attimo in cui mi resi conto di amarla più della mia stessa vita. Delle lacrime involontarie mi bagnarono il viso: “Tu sei la mia unica ragione di vita. Senza di te, mi sentirei perso e poi c’è la piccola Jasmine … che ha bisogno di entrambi per sopravvivere a questo mondo così crudele e fatto di pregiudizi. Devi svegliarti e rimetterti al più presto … ho bisogno di te per sopravvivere. Se muori adesso, io morirò con te.” Quando dissi quelle parole tristi, un groppo alla gola m’impedì di respirare e le lacrime mi scendevano di continuo, senza sosta, sul mio volto. Guardavo la mia amata, pensando a tutto ciò che avevamo vissuto da quando ci eravamo incontrati. Aveva rischiato troppe volte la sua vita, per salvare la mia. Adesso toccava a me vegliare su di lei e ricambiare il favore. Presi il suo volto fra le mie mani e glielo accarezzai, spostandole un ciuffo di capelli dalla fronte e la baciai. Poi le presi la mano. Volevo vegliare su di lei ed assicurarle un sonno tranquillo.
 

P.O.V. Pearl
 Sentivo delle lacrime calde bagnarmi il volto e la voce di un uomo che chiamava il mio nome dicendo: “Pearl, ti prego svegliati. Ho bisogno di te per sopravvivere. Senza di te, mi sentirei perso e mi lascerei morire.” Dalla sua voce triste ed incupita riuscivo a capire quanto io fossi importante per lui e di quanto fosse preoccupato per me. Per quale motivo era così preoccupato per me, se non ci conosciamo nemmeno? Chi era veramente costui e che cosa voleva da me? Mi voltai verso di lui e lo guardai con molta attenzione: aveva un volto famigliare. Mi sembrava di averlo già conosciuto ma non ne conoscevo il motivo.
“E’ molto generoso da parte sua occuparsi di una sconosciuta. Il mio nome è …”
“Pearl, lo so. Io sono John Smith; lieto di conoscerla di nuovo. ” mi disse con garbo ed eleganza mentre, mi baciava la mano con galanteria. Fu proprio quel gesto ad innescare qualcosa nella mia testa: nella mia mente, riaffiorarono dei ricordi nitidi, quasi reali come se fosse un déjà-vu. Ero confusa e spaventata. Il signor Smith aveva notato la mia reazione a quel gesto e con tono preoccupato mi disse:
“Che cos’hai amore mio? Stai bene?” Mi sentivo confusa e disorientata in quel momento e mi scoppiava la testa. Dovevo assolutamente uscire da quella stanza e schiarirmi le idee, ne avevo bisogno. Provai ad alzarmi dal letto ed uscire dalla porta quando all’improvviso mi sentii tirare un braccio. John mi bloccò dicendo : “Pearl? Dove stai andando?”
“Vado a fare due passi. Vuole unirsi a me Signor Smith ?” gli chiesi con garbo ed educazione.
“Certo, volentieri infondo ... camminare fa bene. Permette ?” mi disse porgendomi il suo braccio per accompagnarmi.
“Volentieri!!” gli risposi io ed insieme c’incamminammo verso l’esterno per dedicarci alla nostra passeggiata.
 
P.O.V. Dottore
 “Questo posto, è davvero meraviglioso. Non trova Signor Smith?” mi disse la mia amata mentre mi teneva la mano stretta e mi guardava con ardore e desiderio attraverso i suoi teneri occhi azzurri.
Io ero davvero innamorato di quella donna ed ero disposto a tutto pur di proteggerla.
“Concordo pienamente con lei, signorina Pearl: questo posto è davvero stupendo ed è l’ideale per mettere su famiglia e crescere una bambina insieme alla donna che si ama.”
“Sarebbe perfetto, per far crescere una figlia. Se ne avessi una penso che la chiamerei Jasmine e condividerei questa gioia, con il mio uomo e farei di tutto per proteggere entrambi.”
“Anche io, farei lo stesso. Sacrificherei la mia vita per loro; sarei disposto a tutto pur di assicurare ad entrambe un mondo e un futuro migliori.” dissi io  piangendo; Pearl se ne accorse e mi si avvicinò per consolarmi e riuscire  a  farmi   sorridere  come  ha  sempre fatto.
“Non preoccuparti Dottore. Presto rivedremo la nostra piccola Jasmine; è una promessa!” Rimasi davvero stupito dopo aver ascoltato quelle parole. Forse le stava ritornando la memoria. Se così fosse molto presto sarebbe ritornata ad essere lei; la mia amata Time Lady dai teneri occhi azzurri di cui mi ero innamorato e la madre della nostra piccola principessa. Presto o tardi la  nostra  famiglia si sarebbe  di nuovo  riunita e  questa  volta  per sempre.
Nel frattempo, al quartier generale dell’ Alchimista, la giovane Lisa Preston, è stata convocata con urgenza da Scorpio, per essere aggiornato sull’attuale situazione e sugli sviluppi della missione.
 “Mi ha mandata a chiamare, mio Signore?”
“Vieni, cara. Entra pure …” le disse, facendole cenno con la sua mano .
“Hai delle novità per me? Che cosa dice la nostra spia, quella che abbiamo mandato sulla Terra per seguire il Dottore e la giovane
Time Lady?”
“Qualche giorno fa la nostra spia Omega, mi ha comunicato che, nei pressi di una foresta nei Carpazi Orientali, è stata avvistata una cabina blu della polizia in fiamme e tre soggetti. Due di essi corrispondono alla descrizione del Dottore e della sua compagna.”
“Che mi dici del terzo soggetto Lisa; è stato identificato?” chiese con tono curioso ed interessato l’Alchimista.
“Ho cercato nel database. Tramite una ricerca incrociata di profili siamo riusciti a risalire alla sua identità: Il suo nome è River Song.
Il soggetto in questione è una nota archeologa proveniente dal 51esimo secolo. Ha avuto dei legami in passato con il nostro obbiettivo. Figlia  di genitori terrestri conosciuti come i coniugi Pond; ex- compagni di viaggio del Dottore ed  è stata concepita all’ interno del TARDIS durante la loro luna di miele;  poi la signora Pond fu rapita e sostituita subito dopo da un suo clone. Per tutta la sua gravidanza, fu messa al sicuro su di un asteroide chiamato Demon’s Run. Una volta che la neonata, fu messa al mondo, fu strappata via alla madre per poi essere allevata ed educata da un’ affiliata dell’Ordine del Silenzio, Madame Kovarian, in una delle sue strutture. Il Silenzio, è un ordine religioso che fu fondato dai Silenti; una razza aliena superiore. Lo scopo di quest’ Ordine era quello di uccidere il Dottore e di prevenire la profezia secondo cui «sui campi di Trenzalore, alla caduta dell'undicesimo, dove nessuna creatura vivente è in grado di mentire o di non rispondere se interpellata, verrà posta la più antica domanda dell'universo a cui non si dovrà mai dare una risposta. » Essa è legata al Dottore stesso. Nell’aprile del 2011, il Dottore intraprese il suo ultimo viaggio fino alle coste del Lago Silencio nello Utah, ed era consapevole del fatto che la sua morte sarebbe stata l’unica cosa che avrebbe impedito la distruzione dell’universo. L’omicidio fu commesso con successo e l’artefice della sua morte, fu la stessa River Song. Due anni dopo, il Dottore era misteriosamente ritornato dall’Oltretomba e si presentò il giorno della Vigilia di Natale dai coniugi Pond. E’ rimasto con loro fino a quando non hanno compiuto l’ultimo viaggio insieme. Entrambi i coniugi, furono vittima degli Angeli Piangenti … li hanno riportati indietro nel tempo. E’ il loro modo di uccidere. Da allora il Dottore non è stato mai più lo stesso fino a quando non ha incontrato Pearl …”
“Molto bene, a quanto pare abbiamo appena scoperto il suo punto debole. Lisa? Contatta subito la nostra spia e digli di procedere con la fase due del nostro piano …” disse sghignazzando.
“Come desidera, mio Signore!” concluse la giovane Lisa, facendo il saluto militare prima di congedarsi dal suo capo.

 
P.O.V. Pearl
 Durante la nostra passeggiata romantica, io e il Dottore ci dedicammo un po’ a noi mentre facevamo dello shopping lungo le strade innevate di Bucarest; avevo bisogno di evadere in qualche modo.
“Dimmi un po’ Dottore … in quale epoca storica ci troviamo esattamente?” gli chiesi all’improvviso con curiosità.
“Dovremmo essere … nella Romania del 1466. Quattro anni dopo la battaglia di Târgoviste avvenuta fra la notte del 16 e la mattina del 17 giugno 1462; il peggior periodo storico che io abbia mai
vissuto …” mi disse il Dottore, con tristezza.
“Perché? Che cosa è successo esattamente in quell’anno?” gli chiesi interessata e stupita.
“Nell’inverno tra il 1461 e il 1462, il Principe di Valacchia Vlad Ţepeş III Drăculea (Dracula) sferrò un attacco a sorpresa a Sud del Danubio durante il quale vennero uccisi oltre 20.000 turchi, impalati e impiccati a comporre una terrificante foresta di cadaveri. Nell'aprile del 1462, il sultano Maometto II sferrò una controffensiva attraversando il Danubio con un esercito di 60.000 uomini, dirigendosi verso Târgoviste. L'armata di Dracula attaccò i turchi la notte tra il 16 ed il 17 giugno provocando il panico nell'accampamento turco ed il loro ritiro. Fu la goccia che fece traboccare il vaso: il legame tra Dracula ed il re di Ungheria si deteriorò e Mattia Corvino invase la Valacchia ed imprigionò Dracula a Buda, dove passò quattro anni di prigionia (dal 1462 al 1466), sostituito al trono dal fratello Radu il Bello. Nel 1474, anche grazie all'influenza di Stefano il Grande, Dracula venne riabilitato e gli venne assegnato il comando di un esercito con il quale si batté nuovamente contro i Turchi, ma nel 1475 Dracula verrà ucciso in circostanze misteriose ed il suo corpo sepolto di fronte all'altare del Monastero di Snagov, su di un'isola vicino Bucarest.” Concluse sospirando. “ Sai Pearl, alcune teorie dimostrano che Vlad Ţepeş III, avesse trovato un modo per sopravvivere. Altre invece credono che fosse un immortale o peggio ancora, che fosse un vampiro …” Rimasi stupita da quelle parole, le ritenevo assurde e senza senso.
“Che cosa?! Un vampiro? Ma dai è assurdo che tu creda a quelle teorie così bizzarre e poi, diciamo la verità, i vampiri non esistono e anche se fossero esistiti non ne abbiamo la certezza !” Dissi sarcastica e allo stesso tempo seria. In realtà lo stavo prendendo in giro e me la ridevo sotto “i baffi”. Ma il mio comportamento scorretto, fece arrabbiare il Dottore tantissimo, tanto che non mi rivolse la parola per tutto il giorno.
 
 P.O.V. Dottore
 Il comportamento che Pearl aveva avuto nei miei confronti mi aveva fatto arrabbiare tantissimo e con la rabbia in corpo le dissi: “Sai una cosa Pearl? Avrei preferito non averti mai incontrata.
Sarebbe stato meglio se ti avessi impedito di sconvolgermi la vita. Mi dispiace Pearl, ma io e te non siamo fatti per stare insieme. Ed ora lasciami in pace, ho bisogno di restarmene un po’ da solo …” conclusi poco prima di andarmene. Mentre lo stavo facendo, mi sentì tirare un braccio da Pearl che con i suoi occhi, chiedeva il mio perdono e stringendomi forte la mano mi disse: “Mi dispiace tanto Dottore. Non era mia intenzione ferirti. Ti chiedo scusa …” Quando sentì uscire quelle parole dalla bocca di Pearl, la guardai in modo intenso nei suoi profondi occhi azzurri dicendole: “Mi dispiace Pearl, ma il tempo per le scuse è finito. Addio per sempre!” Quando le dissi quelle parole forti, la rabbia che provavo in quel momento era salita alle stelle e poi ... non avevo voglia di vedere nessuno. Avevo assolutamente bisogno di starmene un po’ per conto mio. Quando decisi di rincasare da solo dalla passeggiata … sulla soglia della porta dell’appartamento del signor George, c’era River che mi stava aspettando adirata e con il volto incupito mi chiese che ore fossero: “Sai dirmi che ore sono?”
“Le 17.40 presumo. Perché?” le chiesi in modo sarcastico. River mi si avvicinò e, con lo sguardo fisso su di me; senza nemmeno pensarci due volte, mi diede un forte schiaffo in pieno volto e il dolore che avevo provato, era davvero atroce che dissi: “Ma dico … sei impazzita per caso? Perché diavolo lo hai fatto River?” ma lei ignorò la mia domanda dicendo: “ Se non sbaglio tu e Pearl siete usciti insieme stamattina. Dimmi un po’ Dottore; per quale oscuro motivo non siete ritornati insieme? È successo qualcosa?”mi chiese River preoccupata.
“Niente che ti possa interessare River. Ti prego, lasciami stare che non ho voglia di vedere nessuno …” dissi salendo le scale mentre, andavo in camera mia per distendermi sul letto e riposare.
 

P.O.V. Pearl 
Era ormai calata la sera; e la neve stava incominciando a cadere sulla città. Mentre mi stavo incamminando sulla strada che mi avrebbe riportato verso la casa del signor George, un rumore di passi distolse la mia attenzione. Avevo la strana sensazione che qualcuno mi seguisse. Quando mi voltai per guardare: un losco individuo vestito di nero, mi mise le mani sulla bocca per impedirmi di urlare ed  io per difendermi, avevo deciso di  reagire e riuscire   a salvarmi ma  senza  successo.  L'assalitore era riuscito a  prevalere su di me e qualche secondo dopo,  la mia  vista  si annebbiò, le mie gambe  divennero pesanti mentre le  forze mi stavano lentamente abbandonando. Mi  sentivo  debole  e stanca. Che cosa mi stava succedendo? Perché mi sentivo così strana?
Mi  ricordo che  prima  di  perdere i sensi avevo  attivato il mio cacciavite  sonico  per  registrare un  messaggio  per il Dottore nella  speranza  che lo avrebbe ascoltato: 
Dottore, se stai ascoltando questo messaggio significa che mi è successo qualcosa. Ascoltami con molta attenzione: L’Alchimista ci ha trovati e ha mandato una spia qui sulla Terra per cercarci ed ucciderci. Il suo nome è ... chi sei tu? Che cosa vuoi da me? Lasciami stare! Aiuto Dottore! “  poi all'improvviso divenne  tutto buio.
 
   
 
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