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Autore: Hannah1987    14/11/2021    1 recensioni
Provate ad immaginare: è un giorno come tanti altri, quando all'improvviso vedete con i vostri occhi davanti al giardino di casa una cabina blu della polizia ed un uomo affascinante chiamato Il Dottore... come reagireste? Questa è la mia storia, una comune ragazza di Brooklyn che rincontra il Dottore dopo sei anni, ma non sa ancora che viaggiando nel Tempo e nello Spazio ... Scoprirà di essere un'altra persona, che mai nessuno si sarebbe aspettato .
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cybermen, Dalek, Doctor - 11, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Tematiche delicate
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Capitolo XXXI
Questioni in Sospeso
 
 P.O.V. Dottore     
 All’interno del TARDIS eravamo rimasti in tre e la mancanza di Pearl diventava ogni giorno sempre più forte. Da solo, in un angolo, non potevo fare a meno di pensare a come sarebbe stata la
mia vita una volta riunita la mia famiglia. Mentre ero immerso  nei miei pensieri; Donna e River pilotavano il TARDIS al posto mio e per tutta la durata del viaggio verso Vertigo 5, passarono la  maggior parte del tempo a fare conversazione che  era anche il miglior modo per conoscersi e  fare amicizia. Chissà forse un giorno non molto lontano diventeranno grandi amiche. 
“Donna Noble; la miglior compagna di viaggio che il Dottore abbia  mai avuto.  ” disse River con  ammirazione.
“Lo sono stata Dottoressa Song e insieme abbiamo vissuto delle grandi avventure. Ma la più bella di tutte è stata quando ho aiutato lui e alla sua giovane compagna a dare alla luce la loro figlia; il suo nome è Jasmine  ed  è davvero bellissima. Vorrei tanto che  smettesse  di soffrire.” disse  Donna Noble sospirando. River sentendo quelle parole uscire dalla sua bocca, ne rimase davvero stupita che disse: “Allora è vero!! Il Dottore ha avuto una figlia, ora capisco tutto: quella bambina … che abbiamo salvato 8 anni fa dai Dalek … era sua figlia.”
 
  P.O.V. River
 Non potevo crederci ! Il Dottore aveva avuto una figlia da un’altra donna che non ero io. Mi aveva tradito con la sua compagna di viaggio e il sol pensiero …  mi faceva ribrezzo. Come aveva potuto farmi questo, ero sua moglie per la miseria! Dovevo avere delle risposte subito e chi meglio del Dottore stesso poteva darmele?! Decisa, mi diressi verso di lui e dissi: “Ehi, dolcezza? Posso parlarti un attimo!”
“Certo River, dimmi … ahi!!” Ero così furibonda che la mia mano aveva agito da sola, diretta verso la sua guancia.
“Per quale motivo lo hai fatto? Deve essere per qualcosa che devo ancora fare!” mi disse lui stordito.
“No, Dottore!!! Questa volta è per qualcosa che hai già fatto !!!” precisai io mentre il Dottore non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
“Oh ma davvero?! E … che cosa sarebbe?" mi chiese lui confuso.
“Mi hai tradito ecco cosa sarebbe! E hai pure avuto una figlia con lei! Dimmi Dottore, perché me lo hai tenuto nascosto?” Dissi io, arrabbiata e schifata per quello che mi aveva fatto.
“River ? Io non ti ho nascosto proprio nulla e poi non ti ho tradito; semplicemente non è venuto fuori l’argomento, tutto qui.”
“Avresti dovuto dirmelo invece, sono tua moglie per la miseria!!! "incalzai io  arrabbiata.
“Ex-moglie River; ricordi? Abbiamo divorziato molto tempo fa, quindi la mia vita privata  non è più affar tuo.” precisò lui.
“Quanti anni ha adesso tua figlia Dottore? Come si chiama e chi è Pearl Bartowski?” domandai io con la dannata voglia di conoscere la verità. Il Dottore stava per rispondere ma fu Donna Noble a precederlo, bruciandolo sul tempo.
“Si chiama Jasmine e ha 8 anni ed il suo tempo sta per scadere …” Come io e il Dottore sentimmo quelle parole … entrambi ne rimanemmo esterrefatti. Come  poteva  essere  successo? Mi  sentivo in  colpa;  per la prima volta  mi  sentivo  uno schifo. Avevo  trattato  male il  Dottore  senza sapere  cosa  stesse passando e non avevo idea  di quanto stava soffrendo lontano  dalla famiglia .
“Come il suo tempo sta per scadere Donna? Che cosa significa?” chiese lui. Lo sguardo di Donna si rabbuiò:
“Significa che tua figlia sta morendo Dottore; è da un paio di mesi che soffre di una malattia incurabile e a noi sconosciuta … i dottori hanno deciso di ricoverarla in ospedale e di metterla sotto osservazione per capire la causa della sua malattia.”
“Quanto le resta ancora da vivere?” le chiesi io, con tono serio e sincero.
“Non lo so; forse ore, mesi, giorni, settimane; nessuno lo sa …” Disse Donna Noble, con serietà e preoccupazione.
 
 P.O.V. Dottore
Non potevo crederci! Mia figlia Jasmine stava morendo ed io non potevo fare nulla per salvarla; a cosa serve essere un immortale Signore del Tempo e avere una macchina del Tempo quando non si può fare nulla per impedire che la storia faccia il suo corso; soprattutto quando è in gioco la vita delle persone a cui tieni! Dovevo assolutamente vedere mia figlia Jasmine prima che fosse troppo tardi altrimenti non me lo sarei mai perdonato.
“Donna! Dove si trova Jasmine? In quale ospedale è stata ricoverata? Ho bisogno di vederla …” dissi io, con tono disperato e triste.
“Si trova al Royal London Hospital Trust di Whitechapel. Mio nonno è con lei .”
“Allora? Che cosa aspettiamo? Partiamo subito. River? Metti in moto il TARDIS. Jasmine, piccola mia... resisti, che papà sta arrivando! Londra, preparati che il Dottore sta tornando!!!”
La dottoressa River Song, senza nemmeno pensarci due volte, mise in moto il TARDIS e via come il vento, attraversammo l’intero Universo per raggiungere il Royal London Hospital Trust di Whitechapel per rincontrare mia figlia Jasmine dopo 8 lunghi anni passati lontano da lei per proteggerla.
“Dottore? Eccoci arrivati. Benvenuto a Whitechapel!” Disse River, una volta parcheggiato  il TARDIS in un vicolo poco distante dall’ospedale. Uscii dalla mia nave in tutta fretta e mi precipitai alla reception mentre Donna si avvicinò ad una infermiera per chiedere di Jasmine; che come la notò quasi subito e rivolgendole lo sguardo le disse : “Buonasera signorina Noble, come posso aiutarla?”
“Sto cercando la stanza di mia nipote Jasmine; sa dirmi qual’ è? ” chiese Donna, con tono gentile ed educato.
“Si, certo. Il numero della camera è la 112 e si trova nel reparto di pediatria al secondo piano: il primo corridoio sulla sinistra.”
“Ti ringrazio Louise. Sei stata davvero gentile.” Disse Donna, ringraziandola.
 
P.O.V. Donna Noble
 Appena scoperto dove si trovava sua figlia, il Dottore si precipitò di corsa attraverso i corridoi dell’edificio, districandosi tra le persone presenti. Io e River gli andammo dietro. Arrivammo in pediatria in meno di 10 minuti.
Il Dottore si fermò di scatto davanti alla stanza 112: dopo più di 8 anni stava per rivedere sua figlia! Quando aprimmo la porta … la scena che avevamo davanti era davvero orribile: la piccola Jasmine aveva una mascherina sulla faccia perché faceva fatica a respirare e, accanto a lei, nonno Wilfred era seduto su una poltrona. Le stringeva forte le mani mentre piangeva. Mi avvicinai a lui per consolarlo. River si appoggiò allo stipite della porta ad aspettare.
“Ciao, nonno. Come stai?” gli chiesi io, preoccupata.
“Oh, Donna! Ringraziando al cielo sei viva.” Disse lui, con entusiasmo e felicità ma, subito dopo, il suo volto divenne cupo e serio. Il suo sguardo era diretto al Dottore, quest’ultimo paralizzato davanti al letto della bambina.
“Che cosa ci fai tu qui? Non dovresti mettere a rischio né la tua vita né quella di tua figlia. Invece con la tua presenza è esattamente quello che stai facendo.”
disse nonno Wilfred per rimproverarlo. “Lo so Wilf ma quando ho saputo che stava male; ho sentito il forte bisogno di vederla.” disse lui, con tono serio come se volesse chiedere il permesso a mio nonno che, acconsentì alla sua richiesta con un cenno di approvazione del suo capo.
“Ciao, Jasmine. Sono Il Dottore. Sono il tuo papà e mi dispiace davvero tanto se in questi ultimi 8 anni non ti sono stato vicino come volevi ma ti prometto che molto presto staremo insieme io, tu e la mamma, come una vera famiglia e lo sarà per sempre.” disse Il Dottore piangendo mentre con le mani, la strinse  forte a sé e non aveva la minima intenzione di lasciarla andare.

P.O.V. Dottore
 La mia piccola Jasmine, era davvero bellissima: il suo viso era ovale e ben definito, la sua carnagione era chiara, mentre la sua pelle era liscia e vellutata come la seta. I suoi occhi, erano verdi come i miei ed i suoi lunghi e mossi capelli color biondo cenere, erano come quelli di sua madre Pearl; erano due gocce d'acqua e mentre guardavo  mia figlia con amore una lacrima involontaria mi aveva rigato il viso; La mia  adorata Time Lady dagli occhi azzurri non c'era. Mi mancava tantissimo. Spero tanto che stia  bene.
“Wilfred? Che cosa dicono i medici? Quanto le resta da vivere?” gli chiesi io preoccupato e nella speranza di avere notizie.
“Dicono che la malattia sta progredendo velocemente e in meno di due settimane potrebbe morire; mi dispiace tanto Dottore ma non c’è più nulla da fare .” mi disse Wilfred con rassegnazione mentre  mi  abbracciava  tra le sue forti e possenti braccia per consolarmi. Dovevo accettare la dura realtà: mia figlia stava morendo ed io non riuscivo a fare altro che pensare a come l’avrei detto a sua madre una volta liberata dalla prigionia dell’Alchimista. Non potevo credere che la mia piccola principessa dagli occhi verdi, sarebbe morta in meno di due settimane e che non c’era più nulla da fare.
Il dolore era straziante ed io non riuscivo a controllarlo; avrei preferito morire io al posto suo, pur di salvare lei e sua madre.
 

P.O.V. Donna Noble
 Mentre vedevo quella scena così commovente, all’improvviso un lampo di genio attraversò la mia mente: “Ma certo! Che stupida che sono! Perché non ci ho pensato prima. La profezia di George!"
-Il Tempo è ormai giunto. Presto i grandi Signori del Tempo ritorneranno e il pianeta Gallifrey rinascerà dalle sue ceneri. Il Tempo delle guerre e dei tumulti è finito e regnerà di nuovo la pace. Molto presto; un nuovo Signore del Tempo sarà svelato: al compimento del suo ottavo anno di vita, la sua essenza si manifesterà e il giuramento, verrà infranto. –
Adesso mi era tutto chiaro: era giunto il momento in cui la piccola Jasmine doveva ritornare ad essere un Signore del Tempo. Era il momento giusto per infrangere il giuramento fatto 8 anni prima; forse avevamo risolto la prima parte del mistero.
“Dio, siamo davvero degli stupidi!” dissi io, urlando ad alta voce e a battere la mano destra contro il muro. L’attenzione di nonno Wilfred e del Dottore adesso era rivolta a me.
“Donna, sei impazzita per caso? Non vedi che Jasmine sta dormendo!” mi disse Il Dottore rimproverandomi e Jasmine, sentendo quel frastuono, si svegliò dal suo torpore.
“ Che cosa succede qui? Che cos’è questo baccano?” disse la piccola, spostando la mascherina.
“Hai visto Donna? L’hai svegliata!” ribatté mio nonno.
“Hai ragione nonno, scusa!” dissi io, per scusarmi.
“Zia Donna? Come sono contenta di vederti!! Sei tornata a trovarmi!!! Come stai ?”
“Ciao, mia piccola principessa … dammi un bacio.” Abbracciai la bambina che mi ricambiò, felice.
“Che regalo mi hai portato oggi? Una nuova bambola? Un nuovo libro?” disse lei con entusiasta e sorridendo serena.
“Oggi mia cara Jasmine, ti ho portato una super sorpresa …”
“Uh che bello! Che cos’è zia Donna? Dai dimmelo!” disse lei, curiosa.
“Guarda un po’ chi ti è venuto a fare visita …” dissi io, indicando il Dottore : “...lui si chiama John Smith ed è il tuo papà.” Jasmine lo guardò con molta attenzione e, con un sorriso radioso: “ Che bello!! Finalmente sei venuto, non sai quanto ho desiderato questo momento. Grazie zia Donna, è la sorpresa più bella che tu e nonno Wilfred potevate farmi. Vieni qui papà voglio abbracciarti!” disse lei, serena e felice di averlo incontrato.
 
P.O.V. Dottore
 Abbracciai la mia bambina. Era una bellissima sensazione e le emozioni mi travolsero completamente: mi sentivo davvero felice e i miei due cuori erano colmi di gioia.
“Ehi piccolina come te la passi? Ho saputo che stai male e sono venuto  a trovarti.” dissi io, con tono sereno e  felice.
“Come mai sei stato via per tutto questo tempo? Dov’eri?” mi chiese lei curiosa
“Sono stato in giro per lavoro insieme alla mamma. Sai … io e la mamma salviamo il Mondo tutti i giorni dalle persone cattive …” dissi io, mentendola spudoratamente.
“Wow! I miei genitori sono dei supereroi! Sono la figlia di due supereroi! Dimmi papà qual’ è il tuo nome di battaglia? E quello della mamma?”
“Io sono Il Dottore mentre quello della mamma è super Pearl!”
"Dov’è la mamma adesso? Perché non è qui con te? Mi piacerebbe tanto vederla prima di … ” disse lei, triste.
“No, piccola mia tu non morirai; ti prometto che la mamma tornerà presto. Ora mettiti a letto e cerca di riposare che io, zia Donna e nonno Wilfred dobbiamo parlare.”
“Va bene papà lo farò, te lo prometto.” disse lei addormentandosi poco dopo.
“Buonanotte principessa.” Dissi io, baciandola sulla fronte ed accarezzandole i capelli.
“Finalmente si è addormentata.” disse nonno Wilfred abbassando la voce: “Donna, adesso vuoi spiegarmi che succede per favore?” disse, con tono curioso ed interessato.
“Se te lo dicessi forse, non capiresti …” dissi io per cambiare argomento; ma conoscendo Wilfred  Mott e la  sua incredibile determinazione, non si  sarebbe dato per vinto facilmente.
“Tu provaci e vediamo che succede …” mi disse  lui con insistenza nella speranza che io; lo rispondessi dandogli delle spiegazioni logiche che ci avrebbero aiutato ad attenuare le nostre divergenze collaborando insieme per salvare madre e  figlia  al più presto.
“Ti ricordi dell’ invasione dei Dalek alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020?” 
“Si, certo che me ne ricordo: è stato il giorno in cui tu e il Dottore avete salvato il mondo da una morte certa e da uno sterminio di massa. E’ stato anche il giorno in cui Jasmine è entrata nella nostra vita. Mi domando chi sia sua madre e perché non è mai venuta a cercarla. Sai, mi piacerebbe davvero tanto conoscerla quella donna sciagurata e snaturata che è sua madre!” disse Wilf, leggermente adirato.
“Come osi parlar male di lei se nemmeno la conosci? Ti ricordo che in quella stanza c’è sua figlia e credo che non le farebbe piacere sentire quelle cose brutte su sua madre! E poi tu non hai il diritto di giudicarla visto che è anche la mia compagna di viaggio!” dissi io per difenderla. Ero davvero molto arrabbiato con Wilfred Mott come lui era arrabbiato con me che finimmo per discutere animatamente fino a  quando non ci saremmo calmati entrambi: “Oh, ma davvero?! Che bella compagna di viaggio ti sei scelto Dottore: una donna irresponsabile e viziata, nonché una madre snaturata.” controbatté adirato; mentre io continuavo a  risponderlo  a tono dicendo:
“Wilf, ti sbagli di grosso! Pearl Jasmine Bartowski è la migliore compagna di viaggio che io abbia mai potuto sperare di avere, senza offesa Donna, e poi lei è diversa dalle altre, lei è come me!”
 
P.O.V. Wilfred
 “Wilf, ti sbagli di grosso! Pearl Jasmine Bartowski è la migliore compagna di viaggio che io abbia mai potuto sperare di avere, senza offesa  Donna, e poi lei è diversa dalle altre, lei è come me!" Le ultime parole  che aveva detto il Dottore mi avevano  davvero stupito: “Che cosa significa che è diversa dalle altre? Non capisco!!  Spiegati meglio e aiutami a dare un senso alla nostra conversazione.”
Volevo delle spiegazioni e capire la situazione. Mia nipote Donna con il suo sorriso bonario e la sua calma apparente, mi rispose in modo davvero esauriente:
“Ecco vedi nonno;  la verità è questa: Pearl Jasmine Bartowski e mia nipote Jasmine, in realtà sono come il Dottore: sono dei Signori del Tempo.”
“Che cosa? Ne sei sicura Donna?” dissi io, stupito e disorientato.
“Più che sicura nonno.” Disse lei con certezza.
“Allora se è cosi … la piccola Jasmine dovrebbe rigenerarsi prima di morire.” dissi io titubante e allo stesso tempo preoccupato  per la salute  della figlia del Dottore che era anche  la mia  bisnipote ormai da troppo tempo, mi ci ero affezionato ed eravamo molto legati; il sol pensiero che potevamo perderla per sempre.... ci avrebbe uccisi. Dovevamo fare qualcosa e in fretta  se volevamo salvarla in  tempo per  compiere il suo destino.
“Si, è esatto. Ma Jasmine non può farlo in questo momento.” mi disse mia  nipote Donna con la sua  calma apparente.
“Che cosa vuoi dirmi Donna? Dottore?” Nessuna risposta: “Per la miseria! Qualcuno mi spieghi che succede!” esclamai, furibondo.
“Ascoltami Wilf...” Il Dottore  cominciò a  raccontare  la sua storia  commovente ed interessante che  io non esitai ad ascoltare: “... Otto anni fa, io, tua nipote Donna e la mia compagna di viaggio Pearl, poco prima di salvare l’ intero Universo dai Dalek, facemmo un giuramento solenne: quello di proteggere la piccola Jasmine ad ogni costo e l’unico modo per farlo era quello di affidarla a Donna e di privarla della sua essenza di Signore del Tempo attraverso l’orologio dell’ eternità, riscrivendola biologicamente e modificando il suo DNA di Signore del Tempo in DNA umano, dandole così una nuova identità.”
 “Oddio, che cosa orribile!! Povera Jasmine: le avete privato della sua vera identità; che brutta razza siete voi Signori del Tempo!!” dissi io, disgustato: “Perché lo avete fatto? Non potevate evitare che accadesse?”
“Non potevamo farlo Wilf. Era l’unico modo che avevamo per proteggerla dal suo destino. E' stata la decisione più dolorosa che io abbia mai fatto in vita mia ...” ribatté il Dottore in modo veramente serio.
“Guardala, Dottore. Guardala con molta attenzione … tua figlia sta morendo e se non recuperiamo al più presto il suo orologio dell’eternità rischi di perderla per sempre. Pensaci bene Dottore e fa la scelta giusta.” detto questo, rivolsi il mio sguardo verso mia nipote Donna e le dissi: “Tua madre sa di questa storia? Glielo hai mai detto?”
“No, nonno. Non gliel’ho mai detto e mai lo dovrà venire a sapere, altrimenti metterei a rischio la vita non soltanto nostra, ma anche la vita dell’intero Universo." concluse Donna con serietà.
 
 
 
   
 
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