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“Ehi”
Supergirl, raggiunse la sua ragazza “Va con J’onn, io la porto alla Torre” nonostante
tutto quello che quella donna aveva fatto soffrire alla sua ragazza, non meritava
quello. Lena era devastata, tumefatta per lo scoppio, sperava che riuscisse a
contenere le sue emozioni, come aveva fatto poco prima.
-
Supergirl
posò Lilian sul lettino dell’infermeria, e lasciò che Alex e Lena se ne
occupassero.
“Sta
riposando…” disse Lena poggiandosi con il corpo su quello di Kara che la
strinse dolcemente e la baciò tra i capelli.
“Mi
dispiace…non…” le accarezzò le spalle.
“Non
è colpa tua Kara…” disse chiudendo gli occhi e beandosi di quel momento di
tranquillità “Dovresti andare... cercherò qualcosa per poterla guarire…” alzò
lo sguardo su quello azzurro dell’altra “Grazie…”
“E
di cosa?” Kara socchiuse gli occhi baciandola sulla fronte “Chiamami…”
-
Supergirl
e Alex risalirono la Torre, sincerando gli altri delle condizioni di Lilian, e
sentendo la notizia al telegiornale, che i due Titani, stavano terrorizzando
National City e non solo.
“Stanno
depotenziando gli altri per potenziare sé stessi” disse Kelly guardando lo
schermo, che mostrava le persone in bianco e nero, perché stavano perdendo le
caratteristiche tipiche dei totem.
“Dovremmo
usare il tuo pezzo di All Stone per sconfiggerli” dissero.
“Non
farò lo stesso errore con i totem, troveremo una maniera, devo pensarci però”
disse volando via, su National City. E proprio mentre sorvolava il centro sentì
il fratello di Joey, Orlando fare un discorso agli astanti, era molto
fiducioso, era davvero di ispirazione.
-
“Ho
cercato di salvare Lex…” disse la voce flebile della donna distesa in
infermeria, dove Lena stava ascoltando le notizie del CatCo, si voltò e le andò
incontro.
“Madre,
devi conservare le energie…” disse prendendole la mano.
“Lena,
sto morendo” disse, era livida in viso, il colpo inferto da Nyxly le aveva
colpito il cuore.
“Non
dire così” disse Lena accarezzandole il viso, con le lacrime che minacciavano
di uscire.
“E’
okay…” le accarezzò la guancia “Sono pronta ad andare…ma prima devo dirti una
cosa…sapevo tutto, sapevo chi era tua madre, sapevo che cosa eri tu…” disse
guardandola.
“Sapevi…?”
chiese Lena con il labbro che le tremava.
“Tuo
padre, era così felice quando eri con lui, la tua luce, il tuo istinto…avevo
paura che i tuoi poteri ti conducessero ad una strada simile a quella di tua
madre. E così ho riempito la casa di talismani, per evitare quello che sapevo
sarebbe accaduto. E ti ho spinta verso la scienza, e con il tempo hai
dimenticato. La tua luce si è affievolita e sei diventata una Luthor” sul viso
di Lena cadde una lacrima “Odiami pure, ma l’ho fatto per aiutare questa
famiglia… per aiutare te” disse posando la mano.
“A
quale scopo, madre? Una confessione in punto di morte, solo per salvare il tuo
prezioso Lex?” disse a denti stretti la corvina.
Lilian
le prese il braccio “No, voglio renderti libera…ti ho vista all’opera, in
difficoltà con il libro degli incantesimi…non hai pieno possesso dei tuoi
poteri, ma ti serve. Dimenticati di Lex, di quello che io volevo per te” disse
vedendo la figlia sfaldarsi tra le lacrime “E costruisci la vita che tu
desideri vivere…” disse portandole di nuovo la mano sulla guancia umida
“Soprattutto se hai trovato l’amore” sorrise. Lena si poggiò sul petto della
donna, che le accarezzò i capelli “Tranquilla…Lena” chiuse gli occhi.
-
Poco
dopo la ricognizione in giro per National City, Supergirl tornò alla Torre.
[…]
“Indossando
questa potrò proiettare le parole di Supergirl, ma ciò non significa che potrò
costringere la gente a seguire cosa dice” disse Brainy tenendo in mano la sua
corona della Legione.
“La
gente ha tanti fardelli, ci vorrà del tempo affinché possa credere di nuovo in sé
stessa” disse Kelly.
“Ci
serve un modo per aggirare i naturali meccanismi di difesa dell’uomo” disse il
Coluano.
“Forse
conosco un modo” disse Lena uscendo dall’ascensore. Tutti rimasero in silenzio,
cercando di non essere diretti a chiedere come stesse Lilian. Kara le andò
incontro, avendo già capito, la strinse in un abbraccio “Non ce l’ha fatta”
disse stringendosi alla sua ragazza.
“Mi
dispiace tanto, amore” disse lasciandole un bacio sulla guancia umida e
tenendola ancora tra le braccia.
“Anche
a me” disse ad occhi chiusi Lena “Ma sto bene…sono riuscita a dire addio a
Lilian, cosa che non ho fatto con mia mamma…quindi è un dono” disse tenendo la
mano di Kara “C’è un incantesimo per sciogliere le difese della gente e
ascoltare a cuore aperto le parole che Supergirl dirà. Non durerà a lungo, ma sarà
sufficiente” disse mentre tornavano ad ascoltare le notizie.
-
Lena
e Brainy si adoperarono per permettere a Supergirl di fare il suo intervento.
“Aperto
corpore, apertis mentis” pronunciò Lena mentre una luce bianca si propagava
da un mortaio, “Aperto animo, aperto corpore” continuò la corvina.
“Quando
vuoi” Brainy indossò la sua corona e Supergirl iniziò il suo discorso.
“In
questo momento, i due Titani attingono alla forza vitale collettiva…cercano di
sottrarvi verità, speranza, coraggio, sogni umanità…cercano di sconfiggere il
vostro destino…pensano che siate impotenti. Quello che non sanno e che il
vostro potere è innato…è sempre stato in voi. Ci sono tanti fattori che portano
le persone a non percepire il proprio potere, ma sono qui per ricordarvi che
non c’è nulla che valga quanto il potere che ognuno di voi ha in sé. Pensavo di
dover salvare tutti! Ma adesso so che c’è solo un modo perché questo mondo
guarisca e prosperi, che tutti lavoriamo insieme come una squadra. Se
contribuiamo ognuno con i propri doni, con tutto il cuore, risplenderemo
insieme. Il potere di un singolo è sufficiente per muovere i monti. Se tutti
possiamo attingere alle verità più profonde dell’anima e possedere la nostra
magnificenza. Insieme sconfiggeremo il potere delle tenebre! Insieme saremo inarrestabili.
Insieme creeremo un mondo migliore” concluse Supergirl.
“Babe…ha
funzionato” disse Lena guardando lo schermo e prendendo la mano di Kara che la
strinse con un sorriso.
“E
la forza del pezzo di All Stone e calata del venti per cento” disse Brainy.
“Ciò
significa che anche la forza di Lex e Nyxly” disse prendendo Lena per un fianco
e volando verso il centro cittadino. La lasciò poco distante “Per favore sta
attenta amore…” disse Kara prendendole il viso tra le mani e baciandola con
tutta la dolcezza che poteva riservare in quel momento di grande tensione. Poi
balzò assieme agli altri davanti ai due cattivi “E’ tempo di arrendersi…” disse
Supergirl.
“Oh
ragazzina questo si chiama riscaldamento…” disse Nyxly facendo scoccare le dita
e apparirono i mostri legati alla Quinta Dimensione, mentre Lex faceva apparire
i suoi gladiatori, tra cui la Nazigirl.
I
Superamici si divisero per contrastare al meglio tutti i nemici appena saltati
fuori.
Tra
gli uffici del CatCo, Supergirl si batteva con la sua nemesi e Lex. Proprio un
attimo prima che la Nazigirl la colpisse, Mon-el si parò lei davanti,
proteggendola con il mantello.
“Quel
discorso finirà sui libri di scuola” disse il daxamita.
“Ah
si?” sorrise. Poi Mon-el mandò fuori dalla finestra Lex e Kara iniziò un nuovo
scontro con la sua controparte.
“Vade
retro ad regum somniurum. Vade retro ” pronunciò Lena mentre il mostro da
incubo arrivava davanti a lei. Riuscì ad annientarlo, poi voltandosi si ritrovò
Lex di fronte.
“Hai
portato dei guastafeste per combattere i miei guastafeste…è un passo falso che
adesso verrà punito” disse Luthor caricando il suo guanto.
“Non
da te…” disse l’ombra apparendo e portando via Lena.
Kara
annientò la Nazigirl e arrivò con Mon-el davanti agli altri.
“Oh
due bei capelli, ci sarà da divertirsi…” disse Lex guardando acidamente Lena
che gli era sfuggita con l’aiuto dell’ombra.
“Arrendetevi”
disse Supergirl.
“Mai…”
dissero assieme Lex e Nyxly “Penso che sia tempo di chiamare i rinforzi” disse Lex
attivando un portale “Arriva sempre il buio prima dell’alba o dovrei dire la
notte eterna della Zona Fantasma?” Il sangue nelle vene di tutti si raggelò,
anche quello di Nyxly.
“Oh
no, già uno ha causato l’Inferno in terra, figuriamoci tanti di più…” disse
J’onn mentre tutti guardavano quelle creature avanzare.
“Che
dannazione stai facendo? Lex chiudi quel dannato portale…ora” urlò Lena.
“Una
volta aperto il portale non può essere richiuso” ridacchiò “E’ arrivato il
tempo di correre, sorellina…Lasciatemi i pezzi di All Stone”
“Io
non vado da nessuna parte…” disse Supergirl fissandolo.
“Neanche
noi…” dissero i Superamici.
“Puoi
contare su di noi…” disse Orlando, seguito da tutti gli alieni e cittadini di
National City.
“Sarà
un funerale eterno il vostro” disse infuriato Lex dando comando ai Fantasmi di
attaccare.
Ma
i Fantasmi tornarono indietro verso Nyxly e Lex.
“Perché
non ci attaccano?” chiese Dreamer.
“Perché
i Fantasmi sono attratti dalla paura e quale maniera per nascondere la paura se
non l’arroganza di quei due?” sorrise Brainy vedendo che i Fantasmi stavano
trascinando via i due cattivi.
“Arroganza…”
ghignò Lena guardando la scena.
“Lena…”
Kara le andò incontro prendendola in un abbraccio.
“Sto
bene amore…è finita” sorrise accarezzandole il viso “Ti amo”
“Oh
Lee, ti amo anche io” disse baciandola teneramente “Ho avuto così paura”
rimasero così per un po’.
-
Qualche
giorno dopo, durante il funerale di William, tutti erano commossi per quello
che aveva fatto, per come si era comportato fino alla fine.
“William
era un grande uomo…con degli ideali forti” disse Kara.
“Costituiremo
un premio a suo nome…” disse Andrea.
“Il
segretario Brown…” iniziò J’onn.
“Vuole
che ricostituiate il DEO” disse Winn e il marziano annuì.
“Credi
sia una buona cosa farlo?” disse Lena tenendo per mano Kara.
“L’ho
pensato anche io, per tutto quello che è stato il DEO…per quello che abbiamo
dovuto affrontare” disse Alex.
“Io
dico di accettare…quello che abbiamo fatto per sconfiggere Nyxly e Lex, è
importante…non lasciamo che questa vittoria vada sprecata” disse Kara “Facciamo
di tutto perché, quello che abbiamo perso, non sia stato invano, per gli amici
e per la famiglia” sorrise baciando la tempia di Lena.
“E’
tutto okay?” disse Kara guardando Monel mentre si dirigeva verso la navicella
della Legione.
“Beh,
quel discorso ha cambiato il nostro futuro…” disse guardando oltre la spalla di
Kara “Adesso so che anche tu avrai il futuro che meriti…” sorrise alla Luthor,
che li guardava a poca distanza, Kara si voltò.
“Tranquillo,
non è così gelosa” ridacchiò abbracciandolo “Fa buon viaggio” disse tornando
dalla sua ragazza “Gelosa…”
“Non
mi piacciono gli ex…” la guardò e Kara indicò James.
“Beh
lui è di entrambe” ridacchiò, beccandosi la faccia scioccata di Kara.
-
Tre
settimane dopo, il giorno prima del matrimonio di Alex e Kelly
Kara
si stava rigirando dei fiori dalle mani, quando Alex arrivò nel suo appartamento.
“Kara…ma
sei a zero…e il matrimonio è tipo domani…capito” disse iniziando ad andare in iperventilazione.
“Uhm
tranquilla, farò tutto in velocità…” disse tenendo ancora quella peonia in
mano.
“Oddio,
hai litigato con Lena…che succede?” chiese Alex apprensiva.
“No,
no cosa? Con Lena va tutto benissimo…alla grande…”
“Ma
non avete ancora copulato…quindi non hai ancora visto il suo tatuaggio sulle
chiappe?” ridacchiò.
“E
cosa…c’è scritto…o meglio tu come fai a saperlo?” chiese scioccata.
“Tranquilla,
le si era sollevata la camicia, quando siamo cascate dal ponte…Kara…andiamo…non
ci hai messo mai così tanto per fare le capriole a letto…poi con Lena…” disse.
“Mi
metti più ansia da prestazione tu che la mia ragazza” disse giocherellando con
un bastoncino per la decorazione floreale.
“Se
non è questo cosa?” disse sedendosi.
“Cat
Grant, mi ha chiamata, ha ricomprato la CatCo da Andrea, e vuole che sia la sua
caporedattrice” disse.
“Kara…è
il lavoro dei tuoi sogni” disse Alex entusiasta più lei che la sorella.
“Non
accetterò…non posso…” disse andando verso il divano.
“Cosa?
Cosa mi sto perdendo?” chiese seguendola.
“Da
quando abbiamo sconfitto quei due e siamo dando forza alla gente…sono rimasta
senza parole da come siamo riusciti noi…voi a crescere…io invece sono ferma…ho
Lena, che è la cosa più bella che mi sia capitata, ma…”
“Accetta
l’offerta di Cat” disse Alex andando a sedersi al suo fianco “Così avrai uno
scopo…” si morse il labbro.
“Alex
sai perché ho lasciato CatCo, non posso fare entrambe le cose, mentire su dove
sono, su chi sono…”
“Io
sono certa che troverai il modo giusto…lo trovi sempre…perché sei
straordinaria” sorrise “E io per una volta non sono minimamente preoccupata”
“Come
farei senza di te?” sorrise abbracciandola.
“Lo
scoprirai presto se non finisci queste composizioni” disse Alex accarezzandole
i capelli.
“Paura”
ridacchiarono.
-
Wedding
Day
Kara,
Eliza ed Esme stavano aspettando che Alex, fosse pronta. Quando uscì dalla
stanza si emozionarono.
“Oh
Alexandra, sei una sposa stupenda” disse la donna più anziana guardando la
figlia, indossare un tailleur color perla “Ho fatto tanti errori da mamma, ma
guardati adesso, tu sei una mamma meravigliosa…ti voglio bene” disse
abbracciandola.
“Ehi,
anche io voglio un abbraccio” disse Esme, che fu prontamente presa in braccio
da Kara e si strinsero assieme sorridendo “Ti voglio bene” dissero assieme le
due sorelle.
Scena
simile si stava svolgendo tra James e sua sorella Kelly.
“Sei
bellissima, sorellina, sono così fiero e contento per te…sei una mamma
meravigliosa e sarai una sposa perfetta” sorrise abbracciandola “Papà sarebbe
così orgoglioso di te” disse baciandola sulla fronte “Ti voglio bene, piccola”
-
Winn
e Kara iniziarono a cantare We belong together, Alex passò sotto l’arco
floreale al braccio di J’onn. Poi arrivò la piccola Esme, spargendo petali di
rose. Alex le sorrise dolcemente. Poi arrivò Kelly al braccio di James, si fermarono
davanti alla rossa, che sentiva gli occhi pizzicare per le lacrime e riuscì
solo a dire “Wow”
La
canzone proseguì, Kara guardava Lena con gli occhi innamorati, non aveva ancora
avuto modo di raccontarle della chiamata con Cat, ma l’avrebbe fatto presto.
Quando lei e Winn finirono il pezzo, ricevettero l’applauso di tutti i
presenti.
“Quella
è la mia ragazza” ridacchiò Lena dando una spallata affettuosa a James.
“Uhm,
si? Non l’avevo notato” ridacchiò di rimando tenendo il bouquet di Kelly in
mano.
“Aspettavo
di fare questo discorso…appena ho conosciuto Alex e Kelly…” iniziò J’onn.
[…]
“Adesso
puoi baciare la sposa” disse J’onn che era tutto di un pezzo per non farsi
vedere commosso.
Kara
balzò in piedi entusiasta, battendo le mani e tutti gridarono gli auguri per
Kelly e Alex. Lena e Nia si abbracciarono commosse.
“Siamo
sposate” disse felice Esme tenendo per mano le sue mamme. Poi corse verso Kara
che la prese al volo.
“Queste
casette sono bellissime, chi le ha fatte?” chiese Alex guardando tra Kara e
Nia.
“Io
e zia Kara” disse Esme tenendosi alle spalle della super.
“Volevamo
farvi una sorpresa”
“E’
a tema piccioncine” ridacchiò la piccola guardando prima la zia e poi le mamme.
“Grazie
mio piccolo passerotto” sorrise Kelly sorridendole e mandandole un bacio.
“E’
il matrimonio più bello a cui sono stata” disse Lena a braccetto con Alex,
mentre teneva per mano sua moglie.
“Beh,
perché abbiamo amici, che sono la nostra famiglia, e ci vogliamo tanto bene”
disse Kelly guardandola, per poi fermarsi “Volevamo parlarti di una cosa a tale
proposito”
“Volete
adottarmi lo so già…!” ridacchiò mettendosi difronte a loro.
“Una
cosa del genere…ma in maniera opposta” disse Alex guardando poi Kelly “Volevamo
chiederti se volessi essere la madrina di Esme” sorrise.
“Oddio,
ero già felice di essere la zia figa, ma si è un onore…Sì” sorrise
abbracciandole entrambe “Vi voglio bene”
“E
noi ne vogliamo a te…e Esme ti adora” sorrisero stringendola.
“Caspita
ragazzi…” sorrise Winn mentre si sedeva ad un tavolino con James e Kara.
“Mi
mancate ragazzi…il nostro Trio” disse Olsen.
“I
Superamici originali” ridacchiò Kara.
“Vi
ricordate quando ci nascondevamo da miss Grant?” rise Jim.
“Nella
stanza di cartongesso” disse la bionda.
“Ho
scoperto il multiverso in quella stanza…” disse Winn.
“Anche
noi…” sorrise Kara a James.
“Quanta
strada abbiamo fatto da allora…eh” disse Winn “Vi ho fatto anche delle tute
super fighe”
“Già…”
“Beh
la mia fidanzata mi ha dato i pantaloni…” ridacchiò Kara.
“Ehi…ragazzi
oh andiamo…babe…venite a ballare” disse Lena arrivando poco più vicino, scambiando
un dolce sguardo con Kara che le sorrise. Stava facendo fatica a non pensare a
quel tatuaggio di Lena che non aveva ancora visto. Era bella da mozzare il
fiato, i capelli tirati indietro, il vestito viola con quella profonda
scollatura; sperava che quel giorno sarebbe stato finalmente il momento
perfetto per loro.
“Ehi
riprenditi…” disse Winn “Ce n’è diversa di strada da fare…”
“Beh,
Lena fa questo effetto” disse Olsen.
“Ehi…voi
due tenete gli occhi lontani dalla mia ragazza” disse Kara.
“Ehi…tu”
Lena aveva scorto Kara più distante da dove l’aveva vista prima con James e
Winn.
“Ehi”
“Ti
sei persa il divertimento…Nia ha “preso” il bouquet “Sei volata via senza di
me?” sorrise guardandola e sedendosi di fronte a lei “Babe che cosa c’è?” aveva
notato quello sguardo da quella mattina, adesso si stava sistemando delle
pieghe immaginarie del vestito, con lo sguardo basso “Kara?”
“Penso
di essere la persona più debole del mondo, non la più forte”
“Di
cosa stai parlando?” Lena la scrutò.
“Cat…ha
parlato di occhiali” disse sistemandoseli come era solita fare “Faccio discorsi
affinché la gente impari a vivere meglio, ma lei ha ragione ho troppa paura di
vivere la mia di vita”
“Questo
non è vero…Kara”
“Lena
invece è così” disse guardandola.
“E’
tutta la vita che mi nascondo dietro a questi occhiali…Ha ostacolato ogni lavoro
che ho fatto, ogni rapporto, ogni amicizia, quello che provavo per te…”
“Beh,
diciamo che non sono stata geniale a capirlo prima …” sorrise.
“E’
proprio per nascondere chi sono che non ho superato la prova del Coraggio…quella
sera sono diventata Supergirl, perché il pensiero di salvare mia sorella, nei miei
piani era troppo spaventoso”
“Hai
passato tutta la vita a sentirti dire chi dovessi essere, e che se non avessi
nascosto la tua vera te, la gente si sarebbe fatta male…è il motivo per cui non
mi hai detto subito chi fossi” la guardò “E’ difficile superare ferite così profonde,
lo so anche io…Kara” allungò la mano verso di lei “Quando Lilian mi ha detto
che lei sapeva chi fossi e me lo ha nascosto, perché crescessi senza magia, ero
devastata…Lo ero perché non avevo potuto seguire il mio destino…E questo, amore,
vale anche per te…Per me si trattava di tenere alto il nome dei Luthor” disse
alzandosi e prendendole la mano “Ho provato a collegare qualcosa di buono a
quel nome, a cercare di essere la figlia di mia madre, la mia vita è stata sempre
decisa dagli altri…finché non ho incontrato te…che mi hai accettata per quello
che sono e mi hai fatto capire che ero io padrona della mia vita…aggiungendo il
fatto che Lilian parlandomi così apertamente mi ha fatto capire che non era la
mia vita, ma adesso lo è” si fermò davanti a lei “Ed è grandioso”
“Non
oso immaginare come mi sentirei…se dovessi relazionarmi a qualcuno essendo
completamente me stessa…”
“Ma
lo stai già facendo con me…” disse fissandola.
“Ma
se questo rivelarmi…ti mettesse in pericolo…mettesse in pericolo la nostra
famiglia?” chiese.
“Non
puoi essere sempre la nostra salvatrice…Kara” la guardò dolcemente “La tua luce
ispira la gente ad emanare la propria, l’hai detto tu…l’hai fatto con me
lasciando che accettassi la mia…E se pure arrivasse un qualcuno a toccare
questa famiglia, lo affronteremo insieme…El mayarah” sorrise.
A
quel punto Kara scoppiò in lacrime levandosi gli occhiali.
“Oddio
Babe, ehi…è tutto okay” Lena le prese il volto tra le mani “Ehi…” poggiò la
fronte su quella della sua bionda.
“Tra
tutti i miei amici tu…sei quella che mi ha spronato di più…quella che mi ha
messo più alla prova…”
“Voglio
ben crederlo, sono diventata la tua ragazza…” sorrise accarezzandole la guancia
e poi posando le labbra su quelle di Kara “Tu, mi hai reso una persona migliore…Kara…grazie”
disse baciandola nuovamente con le lacrime agli occhi.
“Ehi
piccioncine venite” disse Nia richiamandole, mentre Alex e Kelly erano salite a
bordo della macchina prestata da J’onn.
“Vieni
amore…” Lena prese la mano di Kara, che si fermò un istante, stava per
rimettersi gli occhiali, ma dopo uno sguardo con la sua ragazza che si era già
allontanata, li abbandonò sul tavolino e la seguì. Le cinse le braccia da
dietro, stringendola dolcemente “Ti amo” le sussurrò all’orecchio, poggiando il
mento sulla spalla della corvina.
Quella
sera
“Mi
sono divertita tantissimo…” sorrise Lena entrando nell’appartamento assieme a Kara.
“Anche
io” sorrise chiudendo la porta e attirando Lena a sé. Le posò una mano sulla
schiena bassa e le accarezzò il viso con l’altra.
“Che
c’è? Sei ancora pensierosa?” chiese grattandole la nuca dolcemente.
“Uhm
no…ho preso la mia decisione…” sorrise.
“Io
sono sempre con te” disse sfiorandole quel ciuffo che era sfuggito alla sua
acconciatura “Ti amo” la guardò ancora.
“Hai
bisogno di una doccia?” sorrise Kara, non voleva spingere in nessun modo, ma
sapeva anche che Alex aveva ragione, era andata troppo con calma con Lena, la corvina
non glielo aveva fatto mai pesare, perché erano molto sulla stessa lunghezza d’onda
nei momenti di massima tensione.
“Sarei
audace se ti dicessi, che vorrei tu mi togliessi questo vestito?” Lena si
mordicchiò il labbro tinto di quel color borgogna.
“Lo
sarei io se ti dicessi, che vorrei levarti quel rossetto a suon di baci?”
chiese Kara guardandola.
“Fallo…”
sussurrò Lena sulle labbra chiare dell’altra.
Kara
premette con passione le labbra della corvina e approfondì nell’immediato il
bacio, rincorrendo la lingua di Lena nella sua bocca. Le strinse la mano su una
natica, sentendo il tessuto di seta, solamente quello, dato che era certa,
anche senza la vista a raggi x sapeva che Lena indossasse un tanga.
“Credo
di essere tremendamente impacciata…” disse Kara guardandola, dolcemente le
passò una mano sulle labbra.
“Vieni…”
Lena tenendola per mano la portò verso la camera da letto.
“Lena…”
“Tranquilla
amore…ehi” le accarezzò il viso, iniziò a baciarle il collo muovendo le dita su
quelle ridicole bretelline che mantenevano il vestito. Si mosse piano, accarezzandole
le spalle e scendendo a prendere la cerniera del vestitino, facendola scendere
lentamente, sfiorando la pelle di Kara con i polpastrelli. Lo lasciò scivolare
lungo il suo corpo e la trovò ovviamente con solo gli slip addosso. Si morse le
labbra e andò ad accoccolarsi sul suo petto, affinché Kara sapesse che lei era tranquilla.
Kara
la baciò tra i capelli e la scostò, guardandola intensamente. Lena di tutta
risposta portò le mani della bionda sulla sua vita. E poi sulla valle dei seni.
La super percepì il suo cuore battere all’impazzata nel suo petto “Non stupirti
più di tanto…” sorrise guardandola e facendole fare il percorso, affinché quel vestito
abbandonasse il proprio corpo. Sentì le mani delicate di Kara sfiorarle i seni
nudi sotto il tessuto, e sentì poco dopo il vestito scivolare dalle sue
braccia, per i fianchi e giù alle caviglie. La super la fece adagiare sul letto
e iniziò devotamente a baciare ogni centimetro di pelle della sua ragazza, Lena
rabbrividiva ad ogni tocco e bacio dell’altra. Poi sentì lo sguardo azzurro su
di sé e lo incrociò, si morse il labbro perché Kara le stava chiedendo se
potesse privarla delle mutandine. Annuì, ansimando di anticipazione.
“Calma…”
il ghigno di Kara fu dolce quando iniziò a baciarle l’interno coscia.
“Una
parola…” disse Lena guardandola.
“Sei
stupenda…” disse la bionda quando iniziò a baciare l’apertura della corvina,
che portò una mano sulle labbra “In qualsiasi momento mi fermi…va bene?” Lena
non lasciò uscire la voce, perché era compromessa dall’eccitazione. Era la loro
prima volta, e sapeva che sarebbe stato bellissimo, con la donna che amava. La
tirò alla sua altezza.
“Baciami…”
disse mentre scioglieva la sua acconciatura. Kara lo fece portandosi tra le sue
cosce, così da poterla percepire. Poi pian piano la sua mano scese tra i loro
bacini, e sentì che anche Lena stava facendo la stessa cosa.
“Oh
Lee” poggiò la fronte a quella dell’altra.
“Oh
Kara, lo sei anche tu…” e senza giri di parole un dito scivolò tra le pieghe
calde della bionda. Iniziarono a darsi piacere, guardandosi negli occhi e
presero un ritmo coordinato, non mancarono baci, morsi, sorrisi, sussurri, sospiri,
ansimi e gemiti scoppiarono nella gola di entrambe. Ma non era ancora finita,
Lena si sistemò sul materasso dandole la schiena, e lasciando che Kara
ammirasse il suo fondo schiena.
“So
che Alex te ne accennato qualcosa” sorrise girata guardandola dalla sua spalla “Vieni
un po’ a guardarlo da vicino” la bionda non se lo fece ripetere e la sovrastò
solo di presenza, mentre baciava quel tratto di pelle tatuato stringendo il sedere
della sua ragazza, pensando bene di passare a toccare un altro punto. Anche
Lena non rimase con le mani ferme, ma ancora una volta lo fecero assieme. La corvina
sentiva le dita di Kara, donarle un piacere che non le era mai stato donato
prima, sorrise sentendosi nuovamente vicina, si voltò a baciare famelicamente
la sua ragazza. Poi giunsero all’orgasmo assieme, stringendosi tra loro, e
cascando poi sul materasso.
“Pensavo
che saresti stata ad un ritmo più alto” ridacchiò Lena muovendosi contro il
petto di Kara.
“La
donna d’acciaio era un po’ arrugginita da questo punto di vista, ma miss
Luthor, la sta rodando bene” ridacchiò accarezzandole il viso “Il vestito è tolto,
il rossetto svanito, che dici di farla quella doccia?” le fiorò le labbra con
le proprie.
“Direi
che accetto l’invito…solo se tu sarai così audace da seguirmi e magari
appiattirmi alle mattonelle” sussurrò spudorata la Luthor, perdendosi in quell’oceano
che erano gli occhi di Kara.
“Direi
che è un desiderio che posso esaudire” disse prendendola in braccio “Ma salterei
la parte del seguirti” Con un movimento fulmineo, Kara era con Lena appiattita
addosso, nella doccia “Adesso può proseguire miss…” Lena ridacchiò portandole
le braccia al collo e riprendendo a baciarla.
Epilogo
Qualche
mese dopo
Erano
tutti nell’appartamento di Kara, nuovamente la serata dei giochi, le risate
erano assicurate. Poi Esme guardò la zia figa e andò dalla bionda.
“Zia
vuoi vedere un trucchetto che mi ha insegnato zia Lena?” sorrise andandole
vicina sul puffo dove era seduta “Credo che tu non abbia lavato bene le
orecchie” ridacchiò tirando fuori un qualcosa da dietro l’orecchio di Kara, che
scoppiò a ridere.
“E
cosa hai trovato?” chiese la bionda, la piccola corse da Lena e le mise in mano
quello che aveva recuperato.
“Grazie
sweetheart” Lena si avvicinò a Kara, che ancora persa nella risata non si accorse
di quello che stava succedendo. La corvina le si mise in ginocchio davanti e le
mostrò cosa Esme aveva tirato dietro dal suo orecchio, beh non era un semplice
penny, ma un anello “Stupirti pensavo fosse impossibile…” ridacchiò Lena
vedendo l’espressione della bionda, che si portò una mano sulla bocca.
“Lena…”
aveva gli occhi colmi di lacrime.
“Kara…cercherò
di non essere smielata…tu sai già tutti i motivi perché ti amo, ma li ripeterò
almeno alcuni” ridacchiò Lena trattenendo l’emozione “Sei la persona che mi ha
sempre vista per quello che ero io come donna, e non come personaggio pubblico…Sei
la donna che mi ha salvato la vita tante di quelle volte che ho perso il conto…la
ragazza con lo sguardo azzurro che incontro appena sveglia e che vedo prima di
addormentarmi…e mi piacerebbe che tu potessi farmi l’onore di diventare mia
moglie…se lo vuoi…So che per i primi tempi sarà difficile convivere con il fatto
che sei Supergirl e Kara Danvers a trecentosessanta gradi…ma io sono e sarò al
tuo fianco…sempre” sorrise aspettando una risposta.
“Io
non so cosa dire…solo sì …voglio essere tua moglie…perché ne sarei felicissima,
tu mi dai sempre tanto…spero di darti sempre il meglio” sorrise tendendo la
mano destra tremante a quella di Lena altrettanto emozionata. La corvina le infilò
l’anello all’anulare e la strinse in un abbraccio.
“Ti
amo Lena Luthor” sorrise guardando l’anello “E’ bellissimo”
“Mai
quanto il tuo sorriso…Supergirl”
The End
Bene SuperCorpini, spero che anche questa fan fiction vi sia piaciuta. Spero sia stata un minimo vicina a quello che noi cuori SuperCorp, volevamo per Lena e Kara. Che dirvi, lasciate anche solo un cuoricino per farmi capire se avete apprezzato.
Continuate a seguire anche le Wicked Ladies, non ve ne pentirete! Alla prossima, El mayarah!