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Autore: littlepink6690    16/11/2021    2 recensioni
La storia riprenderà le vicissitudine dell'ultima stagione di Supergirl, in chiave SuperCorp.
Le avventure di Kara e dei suoi superfriends (cit. Andrea Rojas), e di come nella Zona Fantasma la nostra supereroina capì cosa prova per Lena Luthor.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Lex Luthor
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Ehi” Supergirl, raggiunse la sua ragazza “Va con J’onn, io la porto alla Torre” nonostante tutto quello che quella donna aveva fatto soffrire alla sua ragazza, non meritava quello. Lena era devastata, tumefatta per lo scoppio, sperava che riuscisse a contenere le sue emozioni, come aveva fatto poco prima.

 

-

Supergirl posò Lilian sul lettino dell’infermeria, e lasciò che Alex e Lena se ne occupassero.

 

“Sta riposando…” disse Lena poggiandosi con il corpo su quello di Kara che la strinse dolcemente e la baciò tra i capelli.

“Mi dispiace…non…” le accarezzò le spalle.

“Non è colpa tua Kara…” disse chiudendo gli occhi e beandosi di quel momento di tranquillità “Dovresti andare... cercherò qualcosa per poterla guarire…” alzò lo sguardo su quello azzurro dell’altra “Grazie…”

“E di cosa?” Kara socchiuse gli occhi baciandola sulla fronte “Chiamami…”

 

-

Supergirl e Alex risalirono la Torre, sincerando gli altri delle condizioni di Lilian, e sentendo la notizia al telegiornale, che i due Titani, stavano terrorizzando National City e non solo.

“Stanno depotenziando gli altri per potenziare sé stessi” disse Kelly guardando lo schermo, che mostrava le persone in bianco e nero, perché stavano perdendo le caratteristiche tipiche dei totem.

“Dovremmo usare il tuo pezzo di All Stone per sconfiggerli” dissero.

“Non farò lo stesso errore con i totem, troveremo una maniera, devo pensarci però” disse volando via, su National City. E proprio mentre sorvolava il centro sentì il fratello di Joey, Orlando fare un discorso agli astanti, era molto fiducioso, era davvero di ispirazione.

 

­-

“Ho cercato di salvare Lex…” disse la voce flebile della donna distesa in infermeria, dove Lena stava ascoltando le notizie del CatCo, si voltò e le andò incontro.

“Madre, devi conservare le energie…” disse prendendole la mano.

“Lena, sto morendo” disse, era livida in viso, il colpo inferto da Nyxly le aveva colpito il cuore.

“Non dire così” disse Lena accarezzandole il viso, con le lacrime che minacciavano di uscire.

“E’ okay…” le accarezzò la guancia “Sono pronta ad andare…ma prima devo dirti una cosa…sapevo tutto, sapevo chi era tua madre, sapevo che cosa eri tu…” disse guardandola.

“Sapevi…?” chiese Lena con il labbro che le tremava.

“Tuo padre, era così felice quando eri con lui, la tua luce, il tuo istinto…avevo paura che i tuoi poteri ti conducessero ad una strada simile a quella di tua madre. E così ho riempito la casa di talismani, per evitare quello che sapevo sarebbe accaduto. E ti ho spinta verso la scienza, e con il tempo hai dimenticato. La tua luce si è affievolita e sei diventata una Luthor” sul viso di Lena cadde una lacrima “Odiami pure, ma l’ho fatto per aiutare questa famiglia… per aiutare te” disse posando la mano.

“A quale scopo, madre? Una confessione in punto di morte, solo per salvare il tuo prezioso Lex?” disse a denti stretti la corvina.

Lilian le prese il braccio “No, voglio renderti libera…ti ho vista all’opera, in difficoltà con il libro degli incantesimi…non hai pieno possesso dei tuoi poteri, ma ti serve. Dimenticati di Lex, di quello che io volevo per te” disse vedendo la figlia sfaldarsi tra le lacrime “E costruisci la vita che tu desideri vivere…” disse portandole di nuovo la mano sulla guancia umida “Soprattutto se hai trovato l’amore” sorrise. Lena si poggiò sul petto della donna, che le accarezzò i capelli “Tranquilla…Lena” chiuse gli occhi.

 

-

Poco dopo la ricognizione in giro per National City, Supergirl tornò alla Torre.

[…]

“Indossando questa potrò proiettare le parole di Supergirl, ma ciò non significa che potrò costringere la gente a seguire cosa dice” disse Brainy tenendo in mano la sua corona della Legione.

“La gente ha tanti fardelli, ci vorrà del tempo affinché possa credere di nuovo in sé stessa” disse Kelly.

“Ci serve un modo per aggirare i naturali meccanismi di difesa dell’uomo” disse il Coluano.

“Forse conosco un modo” disse Lena uscendo dall’ascensore. Tutti rimasero in silenzio, cercando di non essere diretti a chiedere come stesse Lilian. Kara le andò incontro, avendo già capito, la strinse in un abbraccio “Non ce l’ha fatta” disse stringendosi alla sua ragazza.

“Mi dispiace tanto, amore” disse lasciandole un bacio sulla guancia umida e tenendola ancora tra le braccia.

“Anche a me” disse ad occhi chiusi Lena “Ma sto bene…sono riuscita a dire addio a Lilian, cosa che non ho fatto con mia mamma…quindi è un dono” disse tenendo la mano di Kara “C’è un incantesimo per sciogliere le difese della gente e ascoltare a cuore aperto le parole che Supergirl dirà. Non durerà a lungo, ma sarà sufficiente” disse mentre tornavano ad ascoltare le notizie.

 

-

Lena e Brainy si adoperarono per permettere a Supergirl di fare il suo intervento.

Aperto corpore, apertis mentis” pronunciò Lena mentre una luce bianca si propagava da un mortaio, “Aperto animo, aperto corpore” continuò la corvina.

“Quando vuoi” Brainy indossò la sua corona e Supergirl iniziò il suo discorso.

“In questo momento, i due Titani attingono alla forza vitale collettiva…cercano di sottrarvi verità, speranza, coraggio, sogni umanità…cercano di sconfiggere il vostro destino…pensano che siate impotenti. Quello che non sanno e che il vostro potere è innato…è sempre stato in voi. Ci sono tanti fattori che portano le persone a non percepire il proprio potere, ma sono qui per ricordarvi che non c’è nulla che valga quanto il potere che ognuno di voi ha in sé. Pensavo di dover salvare tutti! Ma adesso so che c’è solo un modo perché questo mondo guarisca e prosperi, che tutti lavoriamo insieme come una squadra. Se contribuiamo ognuno con i propri doni, con tutto il cuore, risplenderemo insieme. Il potere di un singolo è sufficiente per muovere i monti. Se tutti possiamo attingere alle verità più profonde dell’anima e possedere la nostra magnificenza. Insieme sconfiggeremo il potere delle tenebre! Insieme saremo inarrestabili. Insieme creeremo un mondo migliore” concluse Supergirl.

“Babe…ha funzionato” disse Lena guardando lo schermo e prendendo la mano di Kara che la strinse con un sorriso.

“E la forza del pezzo di All Stone e calata del venti per cento” disse Brainy.

“Ciò significa che anche la forza di Lex e Nyxly” disse prendendo Lena per un fianco e volando verso il centro cittadino. La lasciò poco distante “Per favore sta attenta amore…” disse Kara prendendole il viso tra le mani e baciandola con tutta la dolcezza che poteva riservare in quel momento di grande tensione. Poi balzò assieme agli altri davanti ai due cattivi “E’ tempo di arrendersi…” disse Supergirl.

“Oh ragazzina questo si chiama riscaldamento…” disse Nyxly facendo scoccare le dita e apparirono i mostri legati alla Quinta Dimensione, mentre Lex faceva apparire i suoi gladiatori, tra cui la Nazigirl.

I Superamici si divisero per contrastare al meglio tutti i nemici appena saltati fuori.

Tra gli uffici del CatCo, Supergirl si batteva con la sua nemesi e Lex. Proprio un attimo prima che la Nazigirl la colpisse, Mon-el si parò lei davanti, proteggendola con il mantello.

“Quel discorso finirà sui libri di scuola” disse il daxamita.

“Ah si?” sorrise. Poi Mon-el mandò fuori dalla finestra Lex e Kara iniziò un nuovo scontro con la sua controparte.

 

Vade retro ad regum somniurum. Vade retro ” pronunciò Lena mentre il mostro da incubo arrivava davanti a lei. Riuscì ad annientarlo, poi voltandosi si ritrovò Lex di fronte.

“Hai portato dei guastafeste per combattere i miei guastafeste…è un passo falso che adesso verrà punito” disse Luthor caricando il suo guanto.

“Non da te…” disse l’ombra apparendo e portando via Lena.

 

Kara annientò la Nazigirl e arrivò con Mon-el davanti agli altri.

“Oh due bei capelli, ci sarà da divertirsi…” disse Lex guardando acidamente Lena che gli era sfuggita con l’aiuto dell’ombra.

“Arrendetevi” disse Supergirl.

“Mai…” dissero assieme Lex e Nyxly “Penso che sia tempo di chiamare i rinforzi” disse Lex attivando un portale “Arriva sempre il buio prima dell’alba o dovrei dire la notte eterna della Zona Fantasma?” Il sangue nelle vene di tutti si raggelò, anche quello di Nyxly.

“Oh no, già uno ha causato l’Inferno in terra, figuriamoci tanti di più…” disse J’onn mentre tutti guardavano quelle creature avanzare.

“Che dannazione stai facendo? Lex chiudi quel dannato portale…ora” urlò Lena.

“Una volta aperto il portale non può essere richiuso” ridacchiò “E’ arrivato il tempo di correre, sorellina…Lasciatemi i pezzi di All Stone”

“Io non vado da nessuna parte…” disse Supergirl fissandolo.

“Neanche noi…” dissero i Superamici.

“Puoi contare su di noi…” disse Orlando, seguito da tutti gli alieni e cittadini di National City.

“Sarà un funerale eterno il vostro” disse infuriato Lex dando comando ai Fantasmi di attaccare.

Ma i Fantasmi tornarono indietro verso Nyxly e Lex.

“Perché non ci attaccano?” chiese Dreamer.

“Perché i Fantasmi sono attratti dalla paura e quale maniera per nascondere la paura se non l’arroganza di quei due?” sorrise Brainy vedendo che i Fantasmi stavano trascinando via i due cattivi.

“Arroganza…” ghignò Lena guardando la scena.

“Lena…” Kara le andò incontro prendendola in un abbraccio.

“Sto bene amore…è finita” sorrise accarezzandole il viso “Ti amo”

“Oh Lee, ti amo anche io” disse baciandola teneramente “Ho avuto così paura” rimasero così per un po’.

 

-

Qualche giorno dopo, durante il funerale di William, tutti erano commossi per quello che aveva fatto, per come si era comportato fino alla fine.

“William era un grande uomo…con degli ideali forti” disse Kara.

“Costituiremo un premio a suo nome…” disse Andrea.

“Il segretario Brown…” iniziò J’onn.

“Vuole che ricostituiate il DEO” disse Winn e il marziano annuì.

“Credi sia una buona cosa farlo?” disse Lena tenendo per mano Kara.

“L’ho pensato anche io, per tutto quello che è stato il DEO…per quello che abbiamo dovuto affrontare” disse Alex.

“Io dico di accettare…quello che abbiamo fatto per sconfiggere Nyxly e Lex, è importante…non lasciamo che questa vittoria vada sprecata” disse Kara “Facciamo di tutto perché, quello che abbiamo perso, non sia stato invano, per gli amici e per la famiglia” sorrise baciando la tempia di Lena.

 

“E’ tutto okay?” disse Kara guardando Monel mentre si dirigeva verso la navicella della Legione.

“Beh, quel discorso ha cambiato il nostro futuro…” disse guardando oltre la spalla di Kara “Adesso so che anche tu avrai il futuro che meriti…” sorrise alla Luthor, che li guardava a poca distanza, Kara si voltò.

“Tranquillo, non è così gelosa” ridacchiò abbracciandolo “Fa buon viaggio” disse tornando dalla sua ragazza “Gelosa…”

“Non mi piacciono gli ex…” la guardò e Kara indicò James.

“Beh lui è di entrambe” ridacchiò, beccandosi la faccia scioccata di Kara.

 

­-

Tre settimane dopo, il giorno prima del matrimonio di Alex e Kelly

 

Kara si stava rigirando dei fiori dalle mani, quando Alex arrivò nel suo appartamento.

“Kara…ma sei a zero…e il matrimonio è tipo domani…capito” disse iniziando ad andare in iperventilazione.

“Uhm tranquilla, farò tutto in velocità…” disse tenendo ancora quella peonia in mano.

“Oddio, hai litigato con Lena…che succede?” chiese Alex apprensiva.

“No, no cosa? Con Lena va tutto benissimo…alla grande…”

“Ma non avete ancora copulato…quindi non hai ancora visto il suo tatuaggio sulle chiappe?” ridacchiò.

“E cosa…c’è scritto…o meglio tu come fai a saperlo?” chiese scioccata.

“Tranquilla, le si era sollevata la camicia, quando siamo cascate dal ponte…Kara…andiamo…non ci hai messo mai così tanto per fare le capriole a letto…poi con Lena…” disse.

“Mi metti più ansia da prestazione tu che la mia ragazza” disse giocherellando con un bastoncino per la decorazione floreale.

“Se non è questo cosa?” disse sedendosi.

“Cat Grant, mi ha chiamata, ha ricomprato la CatCo da Andrea, e vuole che sia la sua caporedattrice” disse.

“Kara…è il lavoro dei tuoi sogni” disse Alex entusiasta più lei che la sorella.

“Non accetterò…non posso…” disse andando verso il divano.

“Cosa? Cosa mi sto perdendo?” chiese seguendola.

“Da quando abbiamo sconfitto quei due e siamo dando forza alla gente…sono rimasta senza parole da come siamo riusciti noi…voi a crescere…io invece sono ferma…ho Lena, che è la cosa più bella che mi sia capitata, ma…”

“Accetta l’offerta di Cat” disse Alex andando a sedersi al suo fianco “Così avrai uno scopo…” si morse il labbro.

“Alex sai perché ho lasciato CatCo, non posso fare entrambe le cose, mentire su dove sono, su chi sono…”

“Io sono certa che troverai il modo giusto…lo trovi sempre…perché sei straordinaria” sorrise “E io per una volta non sono minimamente preoccupata”

“Come farei senza di te?” sorrise abbracciandola.

“Lo scoprirai presto se non finisci queste composizioni” disse Alex accarezzandole i capelli.

“Paura” ridacchiarono.

-

Wedding Day

 

Kara, Eliza ed Esme stavano aspettando che Alex, fosse pronta. Quando uscì dalla stanza si emozionarono.

“Oh Alexandra, sei una sposa stupenda” disse la donna più anziana guardando la figlia, indossare un tailleur color perla “Ho fatto tanti errori da mamma, ma guardati adesso, tu sei una mamma meravigliosa…ti voglio bene” disse abbracciandola.

“Ehi, anche io voglio un abbraccio” disse Esme, che fu prontamente presa in braccio da Kara e si strinsero assieme sorridendo “Ti voglio bene” dissero assieme le due sorelle.

 

Scena simile si stava svolgendo tra James e sua sorella Kelly.

“Sei bellissima, sorellina, sono così fiero e contento per te…sei una mamma meravigliosa e sarai una sposa perfetta” sorrise abbracciandola “Papà sarebbe così orgoglioso di te” disse baciandola sulla fronte “Ti voglio bene, piccola”

 

-

Winn e Kara iniziarono a cantare We belong together, Alex passò sotto l’arco floreale al braccio di J’onn. Poi arrivò la piccola Esme, spargendo petali di rose. Alex le sorrise dolcemente. Poi arrivò Kelly al braccio di James, si fermarono davanti alla rossa, che sentiva gli occhi pizzicare per le lacrime e riuscì solo a dire “Wow”

La canzone proseguì, Kara guardava Lena con gli occhi innamorati, non aveva ancora avuto modo di raccontarle della chiamata con Cat, ma l’avrebbe fatto presto. Quando lei e Winn finirono il pezzo, ricevettero l’applauso di tutti i presenti.

“Quella è la mia ragazza” ridacchiò Lena dando una spallata affettuosa a James.

“Uhm, si? Non l’avevo notato” ridacchiò di rimando tenendo il bouquet di Kelly in mano.

“Aspettavo di fare questo discorso…appena ho conosciuto Alex e Kelly…” iniziò J’onn.

[…]

“Adesso puoi baciare la sposa” disse J’onn che era tutto di un pezzo per non farsi vedere commosso.

Kara balzò in piedi entusiasta, battendo le mani e tutti gridarono gli auguri per Kelly e Alex. Lena e Nia si abbracciarono commosse.

 

“Siamo sposate” disse felice Esme tenendo per mano le sue mamme. Poi corse verso Kara che la prese al volo.

“Queste casette sono bellissime, chi le ha fatte?” chiese Alex guardando tra Kara e Nia.

“Io e zia Kara” disse Esme tenendosi alle spalle della super.

“Volevamo farvi una sorpresa”

“E’ a tema piccioncine” ridacchiò la piccola guardando prima la zia e poi le mamme.

“Grazie mio piccolo passerotto” sorrise Kelly sorridendole e mandandole un bacio.

 

“E’ il matrimonio più bello a cui sono stata” disse Lena a braccetto con Alex, mentre teneva per mano sua moglie.

“Beh, perché abbiamo amici, che sono la nostra famiglia, e ci vogliamo tanto bene” disse Kelly guardandola, per poi fermarsi “Volevamo parlarti di una cosa a tale proposito”

“Volete adottarmi lo so già…!” ridacchiò mettendosi difronte a loro.

“Una cosa del genere…ma in maniera opposta” disse Alex guardando poi Kelly “Volevamo chiederti se volessi essere la madrina di Esme” sorrise.

“Oddio, ero già felice di essere la zia figa, ma si è un onore…Sì” sorrise abbracciandole entrambe “Vi voglio bene”

“E noi ne vogliamo a te…e Esme ti adora” sorrisero stringendola.

 

“Caspita ragazzi…” sorrise Winn mentre si sedeva ad un tavolino con James e Kara.

“Mi mancate ragazzi…il nostro Trio” disse Olsen.

“I Superamici originali” ridacchiò Kara.

“Vi ricordate quando ci nascondevamo da miss Grant?” rise Jim.

“Nella stanza di cartongesso” disse la bionda.

“Ho scoperto il multiverso in quella stanza…” disse Winn.

“Anche noi…” sorrise Kara a James.

“Quanta strada abbiamo fatto da allora…eh” disse Winn “Vi ho fatto anche delle tute super fighe”

“Già…”

“Beh la mia fidanzata mi ha dato i pantaloni…” ridacchiò Kara.

“Ehi…ragazzi oh andiamo…babe…venite a ballare” disse Lena arrivando poco più vicino, scambiando un dolce sguardo con Kara che le sorrise. Stava facendo fatica a non pensare a quel tatuaggio di Lena che non aveva ancora visto. Era bella da mozzare il fiato, i capelli tirati indietro, il vestito viola con quella profonda scollatura; sperava che quel giorno sarebbe stato finalmente il momento perfetto per loro.

“Ehi riprenditi…” disse Winn “Ce n’è diversa di strada da fare…”

“Beh, Lena fa questo effetto” disse Olsen.

“Ehi…voi due tenete gli occhi lontani dalla mia ragazza” disse Kara.

 

“Ehi…tu” Lena aveva scorto Kara più distante da dove l’aveva vista prima con James e Winn.

“Ehi”

“Ti sei persa il divertimento…Nia ha “preso” il bouquet “Sei volata via senza di me?” sorrise guardandola e sedendosi di fronte a lei “Babe che cosa c’è?” aveva notato quello sguardo da quella mattina, adesso si stava sistemando delle pieghe immaginarie del vestito, con lo sguardo basso “Kara?”

“Penso di essere la persona più debole del mondo, non la più forte”

“Di cosa stai parlando?” Lena la scrutò.

“Cat…ha parlato di occhiali” disse sistemandoseli come era solita fare “Faccio discorsi affinché la gente impari a vivere meglio, ma lei ha ragione ho troppa paura di vivere la mia di vita”

“Questo non è vero…Kara”

“Lena invece è così” disse guardandola.

“E’ tutta la vita che mi nascondo dietro a questi occhiali…Ha ostacolato ogni lavoro che ho fatto, ogni rapporto, ogni amicizia, quello che provavo per te…”

“Beh, diciamo che non sono stata geniale a capirlo prima …” sorrise.

“E’ proprio per nascondere chi sono che non ho superato la prova del Coraggio…quella sera sono diventata Supergirl, perché il pensiero di salvare mia sorella, nei miei piani era troppo spaventoso”

“Hai passato tutta la vita a sentirti dire chi dovessi essere, e che se non avessi nascosto la tua vera te, la gente si sarebbe fatta male…è il motivo per cui non mi hai detto subito chi fossi” la guardò “E’ difficile superare ferite così profonde, lo so anche io…Kara” allungò la mano verso di lei “Quando Lilian mi ha detto che lei sapeva chi fossi e me lo ha nascosto, perché crescessi senza magia, ero devastata…Lo ero perché non avevo potuto seguire il mio destino…E questo, amore, vale anche per te…Per me si trattava di tenere alto il nome dei Luthor” disse alzandosi e prendendole la mano “Ho provato a collegare qualcosa di buono a quel nome, a cercare di essere la figlia di mia madre, la mia vita è stata sempre decisa dagli altri…finché non ho incontrato te…che mi hai accettata per quello che sono e mi hai fatto capire che ero io padrona della mia vita…aggiungendo il fatto che Lilian parlandomi così apertamente mi ha fatto capire che non era la mia vita, ma adesso lo è” si fermò davanti a lei “Ed è grandioso”

“Non oso immaginare come mi sentirei…se dovessi relazionarmi a qualcuno essendo completamente me stessa…”

“Ma lo stai già facendo con me…” disse fissandola.

“Ma se questo rivelarmi…ti mettesse in pericolo…mettesse in pericolo la nostra famiglia?” chiese.

“Non puoi essere sempre la nostra salvatrice…Kara” la guardò dolcemente “La tua luce ispira la gente ad emanare la propria, l’hai detto tu…l’hai fatto con me lasciando che accettassi la mia…E se pure arrivasse un qualcuno a toccare questa famiglia, lo affronteremo insieme…El mayarah” sorrise.

A quel punto Kara scoppiò in lacrime levandosi gli occhiali.

“Oddio Babe, ehi…è tutto okay” Lena le prese il volto tra le mani “Ehi…” poggiò la fronte su quella della sua bionda.

“Tra tutti i miei amici tu…sei quella che mi ha spronato di più…quella che mi ha messo più alla prova…”

“Voglio ben crederlo, sono diventata la tua ragazza…” sorrise accarezzandole la guancia e poi posando le labbra su quelle di Kara “Tu, mi hai reso una persona migliore…Kara…grazie” disse baciandola nuovamente con le lacrime agli occhi.

“Ehi piccioncine venite” disse Nia richiamandole, mentre Alex e Kelly erano salite a bordo della macchina prestata da J’onn.

“Vieni amore…” Lena prese la mano di Kara, che si fermò un istante, stava per rimettersi gli occhiali, ma dopo uno sguardo con la sua ragazza che si era già allontanata, li abbandonò sul tavolino e la seguì. Le cinse le braccia da dietro, stringendola dolcemente “Ti amo” le sussurrò all’orecchio, poggiando il mento sulla spalla della corvina.

 

Quella sera

“Mi sono divertita tantissimo…” sorrise Lena entrando nell’appartamento assieme a Kara.

“Anche io” sorrise chiudendo la porta e attirando Lena a sé. Le posò una mano sulla schiena bassa e le accarezzò il viso con l’altra.

“Che c’è? Sei ancora pensierosa?” chiese grattandole la nuca dolcemente.

“Uhm no…ho preso la mia decisione…” sorrise.

“Io sono sempre con te” disse sfiorandole quel ciuffo che era sfuggito alla sua acconciatura “Ti amo” la guardò ancora.

“Hai bisogno di una doccia?” sorrise Kara, non voleva spingere in nessun modo, ma sapeva anche che Alex aveva ragione, era andata troppo con calma con Lena, la corvina non glielo aveva fatto mai pesare, perché erano molto sulla stessa lunghezza d’onda nei momenti di massima tensione.

“Sarei audace se ti dicessi, che vorrei tu mi togliessi questo vestito?” Lena si mordicchiò il labbro tinto di quel color borgogna.

“Lo sarei io se ti dicessi, che vorrei levarti quel rossetto a suon di baci?” chiese Kara guardandola.

“Fallo…” sussurrò Lena sulle labbra chiare dell’altra.

Kara premette con passione le labbra della corvina e approfondì nell’immediato il bacio, rincorrendo la lingua di Lena nella sua bocca. Le strinse la mano su una natica, sentendo il tessuto di seta, solamente quello, dato che era certa, anche senza la vista a raggi x sapeva che Lena indossasse un tanga.

“Credo di essere tremendamente impacciata…” disse Kara guardandola, dolcemente le passò una mano sulle labbra.

“Vieni…” Lena tenendola per mano la portò verso la camera da letto.

“Lena…”

“Tranquilla amore…ehi” le accarezzò il viso, iniziò a baciarle il collo muovendo le dita su quelle ridicole bretelline che mantenevano il vestito. Si mosse piano, accarezzandole le spalle e scendendo a prendere la cerniera del vestitino, facendola scendere lentamente, sfiorando la pelle di Kara con i polpastrelli. Lo lasciò scivolare lungo il suo corpo e la trovò ovviamente con solo gli slip addosso. Si morse le labbra e andò ad accoccolarsi sul suo petto, affinché Kara sapesse che lei era tranquilla.

Kara la baciò tra i capelli e la scostò, guardandola intensamente. Lena di tutta risposta portò le mani della bionda sulla sua vita. E poi sulla valle dei seni. La super percepì il suo cuore battere all’impazzata nel suo petto “Non stupirti più di tanto…” sorrise guardandola e facendole fare il percorso, affinché quel vestito abbandonasse il proprio corpo. Sentì le mani delicate di Kara sfiorarle i seni nudi sotto il tessuto, e sentì poco dopo il vestito scivolare dalle sue braccia, per i fianchi e giù alle caviglie. La super la fece adagiare sul letto e iniziò devotamente a baciare ogni centimetro di pelle della sua ragazza, Lena rabbrividiva ad ogni tocco e bacio dell’altra. Poi sentì lo sguardo azzurro su di sé e lo incrociò, si morse il labbro perché Kara le stava chiedendo se potesse privarla delle mutandine. Annuì, ansimando di anticipazione.

“Calma…” il ghigno di Kara fu dolce quando iniziò a baciarle l’interno coscia.

“Una parola…” disse Lena guardandola.

“Sei stupenda…” disse la bionda quando iniziò a baciare l’apertura della corvina, che portò una mano sulle labbra “In qualsiasi momento mi fermi…va bene?” Lena non lasciò uscire la voce, perché era compromessa dall’eccitazione. Era la loro prima volta, e sapeva che sarebbe stato bellissimo, con la donna che amava. La tirò alla sua altezza.

“Baciami…” disse mentre scioglieva la sua acconciatura. Kara lo fece portandosi tra le sue cosce, così da poterla percepire. Poi pian piano la sua mano scese tra i loro bacini, e sentì che anche Lena stava facendo la stessa cosa.

“Oh Lee” poggiò la fronte a quella dell’altra.

“Oh Kara, lo sei anche tu…” e senza giri di parole un dito scivolò tra le pieghe calde della bionda. Iniziarono a darsi piacere, guardandosi negli occhi e presero un ritmo coordinato, non mancarono baci, morsi, sorrisi, sussurri, sospiri, ansimi e gemiti scoppiarono nella gola di entrambe. Ma non era ancora finita, Lena si sistemò sul materasso dandole la schiena, e lasciando che Kara ammirasse il suo fondo schiena.

“So che Alex te ne accennato qualcosa” sorrise girata guardandola dalla sua spalla “Vieni un po’ a guardarlo da vicino” la bionda non se lo fece ripetere e la sovrastò solo di presenza, mentre baciava quel tratto di pelle tatuato stringendo il sedere della sua ragazza, pensando bene di passare a toccare un altro punto. Anche Lena non rimase con le mani ferme, ma ancora una volta lo fecero assieme. La corvina sentiva le dita di Kara, donarle un piacere che non le era mai stato donato prima, sorrise sentendosi nuovamente vicina, si voltò a baciare famelicamente la sua ragazza. Poi giunsero all’orgasmo assieme, stringendosi tra loro, e cascando poi sul materasso.

“Pensavo che saresti stata ad un ritmo più alto” ridacchiò Lena muovendosi contro il petto di Kara.

“La donna d’acciaio era un po’ arrugginita da questo punto di vista, ma miss Luthor, la sta rodando bene” ridacchiò accarezzandole il viso “Il vestito è tolto, il rossetto svanito, che dici di farla quella doccia?” le fiorò le labbra con le proprie.

“Direi che accetto l’invito…solo se tu sarai così audace da seguirmi e magari appiattirmi alle mattonelle” sussurrò spudorata la Luthor, perdendosi in quell’oceano che erano gli occhi di Kara.

“Direi che è un desiderio che posso esaudire” disse prendendola in braccio “Ma salterei la parte del seguirti” Con un movimento fulmineo, Kara era con Lena appiattita addosso, nella doccia “Adesso può proseguire miss…” Lena ridacchiò portandole le braccia al collo e riprendendo a baciarla.

 

 

Epilogo

Qualche mese dopo

Erano tutti nell’appartamento di Kara, nuovamente la serata dei giochi, le risate erano assicurate. Poi Esme guardò la zia figa e andò dalla bionda.

“Zia vuoi vedere un trucchetto che mi ha insegnato zia Lena?” sorrise andandole vicina sul puffo dove era seduta “Credo che tu non abbia lavato bene le orecchie” ridacchiò tirando fuori un qualcosa da dietro l’orecchio di Kara, che scoppiò a ridere.

“E cosa hai trovato?” chiese la bionda, la piccola corse da Lena e le mise in mano quello che aveva recuperato.

“Grazie sweetheart” Lena si avvicinò a Kara, che ancora persa nella risata non si accorse di quello che stava succedendo. La corvina le si mise in ginocchio davanti e le mostrò cosa Esme aveva tirato dietro dal suo orecchio, beh non era un semplice penny, ma un anello “Stupirti pensavo fosse impossibile…” ridacchiò Lena vedendo l’espressione della bionda, che si portò una mano sulla bocca.

“Lena…” aveva gli occhi colmi di lacrime.

“Kara…cercherò di non essere smielata…tu sai già tutti i motivi perché ti amo, ma li ripeterò almeno alcuni” ridacchiò Lena trattenendo l’emozione “Sei la persona che mi ha sempre vista per quello che ero io come donna, e non come personaggio pubblico…Sei la donna che mi ha salvato la vita tante di quelle volte che ho perso il conto…la ragazza con lo sguardo azzurro che incontro appena sveglia e che vedo prima di addormentarmi…e mi piacerebbe che tu potessi farmi l’onore di diventare mia moglie…se lo vuoi…So che per i primi tempi sarà difficile convivere con il fatto che sei Supergirl e Kara Danvers a trecentosessanta gradi…ma io sono e sarò al tuo fianco…sempre” sorrise aspettando una risposta.

“Io non so cosa dire…solo sì …voglio essere tua moglie…perché ne sarei felicissima, tu mi dai sempre tanto…spero di darti sempre il meglio” sorrise tendendo la mano destra tremante a quella di Lena altrettanto emozionata. La corvina le infilò l’anello all’anulare e la strinse in un abbraccio.

“Ti amo Lena Luthor” sorrise guardando l’anello “E’ bellissimo”

“Mai quanto il tuo sorriso…Supergirl”

 

The End

Bene SuperCorpini, spero che anche questa fan fiction vi sia piaciuta. Spero sia stata un minimo vicina a quello che noi cuori SuperCorp, volevamo per Lena e Kara. Che dirvi, lasciate anche solo un cuoricino per farmi capire se avete apprezzato. 

Continuate a seguire anche le Wicked Ladies, non ve ne pentirete! Alla prossima, El mayarah!

  
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