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Autore: Duchessa712    21/11/2021    1 recensioni
Sono sempre così le risate di Mels, quando viene sgridata da lui o Amy o entrambi, quando si siede buona a ribattere a ognuno dei punti dei loro discorsi, ma lo fa come se non ci fosse nulla che la renda più felice
[Si è classificata seconda al contest "Teenage Years" indetto da Asmodeus sul forum di EFP]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mels Zucker, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In altalena

Mels gli lascia un biglietto sul banco e fugge via un'ora prima della fine delle lezioni. Amy scuote la testa tra il divertito e l'esasperato, mentre Rory apre cautamente il foglietto di carta con cui l'amica gli dice di incontrarla al parco e di non farsi scoprire da Amy.
Rory non la ricorda una volta in cui questo sia accaduto: di solito, anche se un po' meno da quando hanno superato l'infanzia, è lui l'escluso. Per un momento è tentato di ignorare le istruzioni, tanta è la preoccupazione - Mels è fuori dagli schemi per quanto riguarda la maggior parte delle cose, ma ci sono abitudini e regole che nemmeno lei cambierebbe -, ma decide che se l'amica ha invitato solo lui è meglio fare come dice.

La trova seduta sull'altalena, gli occhi puntati a terra, le gambe che dondolano avanti e indietro. Il cielo è coperto e il meteo promette pioggia per tutto il resto della settimana e il vento che spazza le strade da quella mattina gioca con i capelli di Mels raccolti in una treccia.
Rory sente la ghiaia scricchiolare sotto le suole, ma l'amica, che sembra tanto persa nei suoi pensieri, non si volta neanche nella sua direzione. Non ha dubbi che l'abbia sentito, però. È una delle caratteristiche di Mels, l'essere consapevole di tutto e tutti, dei movimenti e dei volti della gente, del numero e della posizione di porte e finestre in una stanza.
Rory apre la bocca per parlare, ma lei calcia qualche sasso con la punta della scarpa e si rianima tutto d'un tratto. Alza la testa e posa su di lui occhi brillanti e maliziosi, che non promettono mai nulla di buono, e dondola un po' il busto, prima di fargli cenno di posizionarsi dietro di lei e dirgli: "Spingimi".
Rory è sicuro di aver capito male, ma le posa ugualmente le mani sulle spalle e la spinge un po' incerto. Lei slancia le gambe in avanti alla ricerca di una spinta maggiore. "Più in alto", sbuffa, e Rory fa come chiesto, acquisendo sicurezza e facendo acquisire a lei velocità. La vede salire nel cielo e disegnare una curva precisa che diventa sempre più stretta ed è certo farà una sciocchezza da un momento all'altro - una cosa da Mels, come saltare giù quando è arrivata alla massima altezza, togliere le mani dalle corde e venir sbalzata giù, tripli o doppi salti mortali: cose che lasceranno lei con un ginocchio sbucciato o un braccio rotto e lui con capelli bianchi prima del tempo e dieci anni di vita in meno - perché non c'è modo che l'abbia chiamato solo per farsi spingere sull'altalena. Non lo faceva nemmeno da bambina, quando ci pensava da sola o chiedeva l'aiuto di Amy.
"Perché hai saltato scuola, oggi?" le chiede a un certo punto, quando la guarda da dieci minuti senza sbattere le palpebre perché sia mai che decida di saltare o lanciarsi o cadere nei millisecondi in cui avviene un battito di ciglia! - e non dubita ne sarebbe capace.
"Non ho saltato scuola" ribatte lei con voce più alta di quanto necessario in un parco deserto. "Solo l'ultima ora".
"Va bene, allora" la accontenta, paziente, Rory. "Perché hai saltato l'ultima ora?"
"Ho fatto la brava tutto il giorno" cosa effettivamente vera e molto strana, "Non vorrei mai si pensasse che io sia la brava ragazza. Sarebbe così noioso"
"Non dovresti farlo. Se continui così verrai sospesa"
"Ho voti troppo brillanti"
"Non funziona così", prova a spiegarle per l'ennesima volta, ma Mels ride e chiede di essere spinta ancora più in alto. Rory sa che dovrebbe irritarsi per il modo in cui il pomeriggio sta andando, cioè senza un senso apparente, ma le risate dell'amica non sembrano essere di presa in giro, quanto di genuino divertimento. Sono sempre così le risate di Mels quando viene sgridata da lui o Amy o entrambi, quando si siede buona a ribattere a ognuno dei punti dei loro discorsi, ma lo fa come se non ci fosse nulla che la renda più felice. È un altro dei misteri che Rory non riesce a capire.

Vanno avanti così per mezz'ora e Mels non prova nemmeno una volta a fare qualche sciocchezza e, sebbene gli facciano male le braccia e stia iniziando a sudare, Rory non intende smettere di spingerla fino a quando non sarà lei a dirglielo. Solo che sono almeno dieci minuti che è silenziosa e, generalmente, non porta mai a nulla di buono.
"Tutto bene?"
"Tu ci credi, all'Uomo Stropicciato di Amy?"
"Certo che no" esclama Rory, tanto sorpreso da perdere il tempo e spingerla un secondo prima che gli venga addosso. "Insomma, un uomo che esce fuori da una cabina blu e può viaggiare nel tempo e nello spazio?"
"Però ci giocavi. Amy ti metteva addosso un cappotto troppo grande e ti costringeva a mangiare bastoncini di pesce e crema pasticcera e tu lo facevi"
"È mia amica, Mels, perché non avrei dovuto? Comunque anche tu giocavi. Anzi, a un certo punto eri peggio di Amy: dicevi di volerlo sposare. Sono cose da bambini, come Babbo Natale e i mostri sotto al letto".
Mels sussulta e quasi scivola giù dall'altalena e Rory fa per prendere le corde e fermarla, ma lei gli dice di spingerla più in alto.
"Melody" mormora, e non l'ha mai chiamata per nome e lei si volta di scatto a guardarlo e sembra stravolta ed esausta, ma ha un sorriso luminoso come Rory non ne ha mai visti.
C'è silenzio e nessuno sa bene come romperlo o se sia da rompere o -
"Credo che ti abbia fatto stancare abbastanza" dice Mels saltando giù dall'altalena, tutte le tracce di stanchezza scomparse, rimpiazzate da gioia e divertimento. "Inoltre credo che Brian ti stia aspettando"
"Come?" chiede lui ed è il turno dell'amica di risultare confusa.
"Presumo vorrai passare quel che resta della giornata con lui", poi, vedendo che questo non gli dice niente, chiarifica: "La festa del papà" - e c'è lo stesso sorriso e la stessa luce nei suoi occhi di quando la sgridano, quella che, Rory decide, un giorno riuscirà a capire.
   
 
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