È ormai giunta la sera Roma: la giovane Kelly, una donna di circa trent’anni e madre single di un’adorabile ragazza di nove anni rientra dopo una dura giornata di lavoro. Riflette: la sua Amara è dalla madre, ma dovrebbe rincasare nel giro di poco tempo. “ Ma non così poco da non darmi il tempo di cucinare qualcosa di buono per la mia bambina! “. Fa semplicemente la donna dalla chioma mogano: nonostante le tante ore lavorative infatti, non perde il suo consueto sorriso e la sua voglia di occuparsi della sua Amara. “ Dunque, vediamo un pò… ma cosa? “. Qualcosa attira l’attenzione della donna: è sicura che prima il suo divano fosse vuoto, ma ora su di esso nota qualcosa. “ Ma che cos’è? “. Chiede la bruna, ovviamente a sè stessa dato che non c’è nessun altro in casa sua e men che meno nella sua sala. “ Un abito? “. Chiede, notando con sorpresa che effettivamente è così: un bellissimo abito color bordeaux fa bella mostra di sè, steso sul suo divano. Sorpresa la donna si avvicina, prendendolo tra le mani: è di seta, non ha dubbi in merito. “ Ma cosa…? Come…? “. Sta per guardarsi intorno, ma una sensazione la blocca. In seguito un intenso profumo di rosa che, nel giro di poco è coperto da odore di fumo. “ Fumo? “. Si chiede, mentre volgendosi nota una figura in ombra: qualcuno è veramente entrato in casa sua! Fa per gridare ma, di lì ad un istante il misterioso intruso prende parola.

“ Non ti piace il mio regalo, Kelly? “. Chiede, tenendo la sigaretta che da origine all’odore di fumo tra due dita e guardando la donna con il suo sguardo tagliante e di ghiaccio. La stessa donna che, notando di chi si tratta non può fare a meno di indietreggiare sorpresa.

“ Sei… sei un miraggio? Insomma, non… non puoi essere realmente tu, io… “. Borbotta sconcertata, ma il giovane dalla chioma rossa avanza come se nulla fosse, fino ad arrivare a pochi passi dalla fanciulla e dopo aver spento la sigaretta con il solo sguardo: una cosa certamente non tipica di un qualsiasi umano.

“ Nessun miraggio: sono proprio io. Ti stupisce così tanto che sia voluto venire qui, dalla madre di mia figlia? “. Chiede, inclinando leggermente la testa di lato il giovane e lasciando senza parole lei.

“ M… Michael! “. lo chiama per nome, rivelando così la sua identità: Michael, l’Arcangelo elementare del fuoco nonché primogenito di Dio e sua spada. “ Ma cosa ci fai qui? Credevo che dopo la battaglia celeste… “. Fa per continuare, ma lui arriva a pochi passi da lei per poi posarle un dito sulle labbra, per farla tacere.

“ Non chiedermi niente, ascoltami e basta “. Fa solamente e, a ciò che suona quasi come un ordine lei non può far altro che annuire, obbedendo senza protestare. “ Vai nella tua stanza ed indossa quell’abito, poi torna qui “. Fa semplicemente, mentre lei osserva il meraviglioso abito che tiene tra le mani: un abito stile impero e di colore bordeaux, con alcuni decori di colore rosso. Già, rosso: il colore del fuoco, lo steso fuoco che Michael riesce a comandare senza alcuna difficoltà.

“ Posso farti una domanda, prima? “. Chiede semplicemente la donna, mentre lui la osserva un istante per poi annuire. “ Perchè questo regalo? “. Chiede, facendo una domanda decisamente legittima. A quelle parole lupare riflettere un attimo, per poi decidere di darle una risposta.

“ Per farti capire una cosa molto importante “. Inizia il discorso, mentre lei lo ascolta senza interromperlo. “ E’ vero: ho amato profondamente Anael, ed una parte di me l’amerà per sempre. Ma adesso ci sei anche tu: ci sei tu e mi hai dato una figlia. Non voglio che vi sentiate inferiori o un errore: tu ed Anael, esattamente come Amara, Azrael ed Amenadiel, per me siete la cosa più importante di tutte e nessuno di voi conta meno dell’altro “. Parla per la prima volta apertamente, mostrando sentimenti più umani che divini ma, allo stesso tempo dimostrando di saper provare quell’amore che il Padre auspica sempre per ogni suo singolo figlio.

“ Ecco, io… io… “. La donna lo osserva, commossa: ha sempre creduto che lei ed Amara fossero state un incidente, uno sgradevole imprevisto sulla strada di Michael, la strada che lo avrebbe condotto da Anael e dalla loro famiglia. Sentire quelle parole la riempie di gioia e, allo stesso tempo la commuove. Lui pare accorgersene: asciuga la lacrima di commozione sul viso della donna con un dito.

“ Forza! Va a indossare quel vestito: devi venire con me per una cosa molto importante “. Esordisce poi, mettendo il tipico broncio che lo contraddistingue. “ O credi abbia fatto tutta questa strada per nulla? “. Fa, mascherando il lieve sorriso che invece, Kelly nota.

“ Ma… “. Fa lei, come se solo ora si fosse ricordata di qualcosa. “ Ed Amara? Tornerà tra poco, cosa succederà se non mi troverà? Si preoccuperà! “. Fa, mentre lui alza gli occhi al cielo per poi sbuffare sonoramente.

“ Lei e tua madre sono già state prelevate da Jophiel, un mio fedelissimo. Sono già nel luogo in cui dovremmo essere anche tu ed io, quindi forza! Spicciati! “. Fa, mentre lei arrossisce lievemente.

“ Oh… ok! Ok, vado! “. fa, andando a cambiarsi e trattenendo un lieve sorriso e, lo deve ammettere anche la sua curiosità.

Dopo un pò di tempo, Kelly scende le scale. Michael si volge lentamente verso di lei. “ Oh! Finalmente, ti aspettavo da… “. Si blocca di scatto: non crede di aver mai visto Kelly così bella, prima d’ora! “ … da un’ora… “. Mormora solamente l’Arcangelo del fuoco, mordendosi leggermente il labbro inferiore mentre lei scende lentamente le scale.

“ Spero di rendere giustizia a quest’abito così bello, e… “. Ma lui la ferma: afferra la sua mano, baciandone il dorso per poi osservarla con i suoi intensi occhi color ghiaccio.

“ Sei splendida, Kelly… “. Sussurra solamente, mentre la attira a sè per poi, in fine, scomparire assieme a lei in una luce rossa. Dove l’abbia portata, non è dato saperlo. Ma una cosa è certa: l’abito bordeaux che le ha regalato, le dona proprio!