Un ritorno inatteso

È una giornata cupa sulla Terra: una giovane dalla lunga chioma azzurra sta camminando in riva al mare malgrado, lo sa bene, di lì a poco si metterà a piovere: avverte il forte odore di acqua nell’aria e no, non è la salsedine marittima. Ma non da molta importanza alla cosa, così come non gliene da quando, di lì a poco la sua previsione si avvera. “ Ah… la pioggia… “. Sussurra solamente colei che detiene forse il ruolo più alto in Paradiso: la figlia di Dio, l’Arcangelo Elementare dell’acqua e gemella di Gabriel. Immediatamente la pioggia si fa più forte, bagnando i suoi lunghi capelli ed il suo abito. Ma lei non se ne cura: il suo corpo è diverso da quello degli umani, da quel punto di vista: è difficile che un angelo si ammali, almeno a causa della pioggia. Soprattutto lei ed il gemello, è molto difficile che l’acqua possa far loro male, anzi: se ci pensa bene, la pioggia maschera le lacrime che ha iniziato a versare senza nemmeno accorgersene. “ Mi manchi tanto… “. Mormora, ripensando al motivo per cui è sulla Terra con la sua vera forma, senza usare un tramite ma mantenendo il proprio vero corpo: ha chiesto ed ottenuto da Jesus, il nuovo Dio, di andare a cercare una delle persone a lei più care: suo figlio Samuel. Sa di averlo lasciato alle porte di un convento non appena lo ha dato alla luce, sigillando la sua Grazia Angelica per il suo bene e per evitare che chi l’ha costretta a quel gesto potesse trovare il piccolo. In oltre pensa, allora come adesso era sola: il padre del suo piccolo era appena stato imprigionato nelle Prigioni del paradiso dopo il suo tradimento, senza dargli possibilità di redenzione. Già: lui. Il suo solo ed unico amore. “ Gadeel… mi dispiace tanto… “. Sussurra poi l’Arcangelo dell’Acqua, ricordando ogni passo del Processo Celeste al suo amato, il taglio delle ali sfiorato ed evitato solo grazie all’intervento di Gabriel, la caccia spietata che i suoi stessi fratelli diedero a suo figlio ritenendolo un abominio, anche se figlio di due Angeli. Solo di recente la donna è venuta a sapere una cosa molto importante, una cosa che l’ha portata a scendere sulla Terra: quando Hamriel ha preso il controllo del Paradiso, durante la battaglia contro di lui tutte le porte sono state aperte. Tutte, incluse quindi quelle dei Cristalli D’Angelo e delle prigioni. Molti angeli sono caduti sulla Terra, per evitare di essere rimessi in cella dopo la sconfitta dell’Angelo ribelle hanno preferito infatti vivere da umani nascondendo la propria Grazia e la propria natura. “ Magari, anche lui è qui… “. Sussurra solamente la donna, giungendo le mani in preghiera, mentre la pioggia continua a scorrere sul suo corpo ma non riesce a lavar via la sua tristezza. “ Ti prego: se senti questa preghiera, rispondimi. Dammi un segno che sei qui, dimmi dove sei e ti troverò “. Inizia a sussurrare, proseguendo di lì a poco. “ Ti prego… “. Mormora, senza perdere la speranza: proprio lei che è un Arcangelo, è la prima a dover sperare fino in fondo e credere in un miracolo pensa. “ Gadeel… “. Fa in fine, chiamando il nome del suo amato e facendo capire che la preghiera è rivolta a lui: infatti pensa, anche se cela la propria Grazia essa è ancora viva in lui, gli farà sicuramente percepire che qualcuno lo sta invocando.

Un giovane dalla chioma corvina sta osservando da circa cinque minuti la donna di fronte a sé: anche i suoi capelli, il suo corpo, i suoi vestiti sono completamente zuppi di pioggia ma, proprio come lei non se ne cura affatto. Si avvicina di un passo, capendo che la giovane non si è ancora accorta della sua presenza. Decide solo di lì a poco di farsi notare, posandole una mano sulla spalla e facendola sussultare. “ Gabrielle… “. La chiama, facendola sussultare: come potrebbe pensa lei, non riconoscere quella voce?

“ Basta… se è un’allucinazione, io… “. Mormora la figlia di Dio, ma lui la fa voltare dolcemente verso di sé.

“ Non è un sogno: guarda. Sono io “. Sussurra solamente l’ex Angelo Caduto, mentre lei si volge lentamente verso di lui e, per poco non perde i sensi. Porta entrambe le mani alla bocca, sconvolta e felice allo stesso tempo.

“ Ma… sei… sei davvero tu… “. Sussurra, non potendo ancora crederci. Lui tuttavia, spazza via ogni suo dubbio annuendo con il capo.

“ Si: sono io “. Conferma, mentre lei inizia a piangere di gioia. “ Ho sentito la tua preghiera, così ho deciso di raggiungerti: se avessi saputo che eri sulla Terra, lo avrei fatto molto prima “. Sussurra il corvino, accarezzandole il viso. “ Mi sei mancata… “. Non finisce la frase, perché lei si fionda letteralmente tra le sue braccia: stringe forte tra le mani il tessuto della camicia fradicia di lui, che ricambia immediatamente l’abbraccio e la stringe forte a sé.

“ Sei tu… “. Mormora ancora una volta lei, quasi a volersene convincere. “ … Gadeel… “. Conclude in fine la figlia di Dio. Da parte sua lui annuisce semplicemente, prendendole dolcemente il viso tra le mani e facendole alzare lo sguardo verso il proprio.

“ Si: si, sono io. E non ti lascerò mai più da sola “. Conclude il giovane Angelo, per poi chinarsi lievemente data la differenza d’altezza e posando dolcemente le labbra su quelle di lei. Lei, che seppur ancora sopraffatta dalle emozioni non esita a ricambiare il bacio, mentre entrambi si fanno una tacita promessa: troveranno Sam e, finalmente, saranno una vera famiglia.