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Autore: Monkey D Anjelika    01/12/2021    1 recensioni
Dal testo:
"Temeva di perdere Crocodile. Ormai lo conosceva bene, sapeva quanto egoista potesse essere. Non teneva a nessuno se non a sé stesso e anche, se provava qualcosa per Doflamingo, era una persona che preferiva negare i sentimenti. Preferiva scappare piuttosto che affrontarli, viverli. Non era in grado di gestire le emozioni, e per questo le considerava una debolezza perché non sapeva come comportarsi. Rimaneva immobile. Ed era troppo orgoglio per chiedere un aiuto. E questo Doflamingo lo sapeva fin troppo bene.
Crocodile era un lupo solitario, mentre Doflamingo era circondato da un sacco di persone. Sapeva come comportarsi quando si trattava di un 'noi'.
Erano opposti e forse per questo si completavano così bene.
I loro corpi si incastravano perfettamente come pezzi di un puzzle.
Erano ciò che mancava all'altro per essere completato, per avere un equilibrio."
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mani, ignare di delicatezza, si insinuarono tra ciocche corvine.
Poi, lentamente, iniziarono a tracciare la schiena muscolosa.
Le linee da bianche divennero rosate e si unirono ad altri segni incisi sulla pelle.
Alcuni avevano una forma ovale, erano fatti da linee mentre altri avevano un colore violaceo.
Si trattava di morsi e succhiotti.
Ormai il corpo di Crocodile ne era pieno, mentre quello di Doflamingo aveva solo segni piccoli ma profondi provocati dalle unghie di Crocodile che afferavano la pelle dell'uomo ogni volta che raggiungeva l'apice.
Le gocce di sudore rigavano il volto di entrambi.
Partivano dalla testa e, poi, scendevano a delineare i lineamenti spigolosi di entrambi gli uomini.
Le labbra di Crocodile erano serrate, non gli importava del dolore che sentiva alla mascella.
Lui non doveva emettere suoni, non voleva far capire a Doflamingo quanto piacere gli provocasse fare sesso con lui.
Ma il suo membro duro e il pre eiaculatorio che bagnava la punta, lo avevano tradito.
Doflamingo, dal canto suo, non abbandonava quel sorriso sarcastico che sempre lo aveva distinto.
Ogni tanto lasciava fuoriuscire dei sospiri o univa le labbra a quelle di Crocodile in un bacio poco casto.
Sorrideva per il rossore che copriva la cicatrice dell'altro uomo, sorrideva perché ancora non si lasciava andare dopo più di dieci anni che si riscaldavano reciprocamente il letto.
Sorrideva anche per altri due motivi: la felicità e la paura.
Due sensazioni opposte che Crocodile suscitava in lui.
Era felice di stare in compagnia dell'uomo che più lo capiva, che con il tempo aveva imparato ad amare.
Erano partiti dal sesso senza sentimenti perché non potevano negare quell'attrazione fisica che c'era.
A quanto pare ad entrambi non dispiaceva il sesso anche con gli uomini.
Poi si era passati al sesso con sentimenti ma Doflamingo aveva paura di finire solo ai sentimenti senza sesso.
Temeva di perdere Crocodile.
Ormai lo conosceva bene, sapeva quanto egoista potesse essere.
Non teneva a nessuno se non a sé stesso e anche, se provava qualcosa per Doflamingo, era una persona che preferiva negare i sentimenti.
Preferiva scappare piuttosto che affrontarli, viverli.
Non era in grado di gestire le emozioni, e per questo le considerava una debolezza perché non sapeva come comportarsi.
Rimaneva immobile.
Ed era troppo orgoglio per chiedere un aiuto.
E questo Doflamingo lo sapeva fin troppo bene.
Crocodile era un lupo solitario, mentre Doflamingo era circondato da un sacco di persone.
Sapeva come comportarsi quando si trattava di un 'noi'.
Erano opposti e forse per questo si completavano così bene.
I loro corpi si incastravano perfettamente come pezzi di un puzzle.
Erano ciò che mancava all'altro per essere completato, per avere un equilibrio.
Le mani di Crocodile si posarono sul petto di Doflamingo che si alzava e abbassava ritmicamente.
I suoi occhi neri si rifletterono in quelli cerulei dell'uomo sotto di lui.
Doflamingo sapeva bene che Crocodile, ogni volta, affogava nei suoi occhi, che avevano il colore del mare, e non si accorgeva che respirava.
L'uomo più giovane sorrise e tirò su la schiena, con le braccia circondò il corpo di Crocodile che si muoveva su e giù sul membro di Doflamingo.
Le loro fronti si toccarono, erano vicini l'uno all'altro.
Ansimavano insieme anche se Crocodile cercava sempre di trattenersi ma ormai era alla fine.
Le braccia di Doflamingo lo tenevano stretto, più che un abbraccio sembrava una prigione.
Mai gli avrebbe permesso di scappare, lo avrebbe tenuto sempre lì con sé.
Avevano bisogno l'uno dell'altro, sennò quell'equilibrio si sarebbe spezzato e i fantasmi del passato sarebbero tornati.
Quell'amore era stato l'incantesimo che aveva spezzato la maledizione.

 

   
 
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