Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Miss Loki_Riddle Gold    01/12/2021    1 recensioni
È risaputo che ogni coppia Soulmates ha il proprio segno e, conseguentemente, la propria storia cambia di volta in volta.
É risaputo anche che i Crouch è un antica famiglia purosangue del mondo magico. Era quindi ovvio che il giovane Barty, l'erede di quella famiglia, non si sarebbe potuto sorprendere molto facilmente. C'era peró un fatto che lo colpiva, un particolare che nessun altro a parte lui avrebbe mai potuto comprendere: le bacchette erano fatte di legno.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Bartemius Crouch junior, Bartemius Crouch senior
Note: Cross-over, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3 Dall’altra parte dello specchio
Fandom: Harry Potter + Doctor Who
Aggiunte: Soulmates!AU

È risaputo che ogni coppia Soulmates ha il proprio segno e, conseguentemente, la propria storia cambia di volta in volta.
É risaputo anche che i Crouch è un antica famiglia purosangue del mondo magico. Era quindi ovvio che il giovane Barty, l'erede di quella famiglia, non si sarebbe potuto sorprendere molto facilmente. C'era peró un fatto che lo colpiva, un particolare che nessun altro a parte lui avrebbe mai potuto comprendere: le bacchette erano fatte di legno.
Il motivo percui lo sorprendesse tanto era un incognita per tutti quello che lo conoscevano.
-Mamma, ma sei sicura che non esistino bacchette di altri materiali? Chessó per esempio di metallo?- aveva chiesto più volte alla madre. Non aveva mai osato porre la stessa domanda al padre consapevole che sarebbe potuto essere per l'uomo una scusante per punirlo.
-No, tesoro. Le bacchette sono solo di legno. Ma perchè me lo domandi?- domandava lei, accarezzandogli i capelli. Barty alzava le spalle, senza mai risponderle e anzi cambiando ogni volta argomento.
C'era un'altra particolaritá nel ragazzo di cui solo le poche persone particolarmente strette che aveva si accorgevano: a volte si poteva sorprendere Barty a fissare gli specchi cercando di non battere le palpebre per minuti interi, finchè il troppo lacrimare di questi lo costringevano a chiudere gli occhi.
Crescendo la domanda smise di essere posta e gli specchi vennero dimenticati da tutti tranne dal diretto interessato.
Negli anni di Hogwarts, infatti, Barty si cimentó in studi sempre piú dettagliati sulle bacchette piú strane che ci fossero state in circolazioni, ma ogni volta ne usciva deluso.
Nessuna di quelle bacchette era di metallo. Legno, sempre e solo legno, ma Barty non si perdeva d'animo. Lo avrebbe trovato il possessore di quella strana bacchetta di metallo. A qualunque costo lo avrebbe trovato.
Piú cresceva piú le speranze svanivano, ormai agiva solo per testardagine.
A sedici anni trovó uno specchio unico nel suo genere che gli permetteva di "vedere" anche sbattendo le palpebre quante volte desiderava. Si rifletteva in quello specchio per ora, disinteressandosi della strana scritta rovesciata che si trovava sopra di esso. Solo in questo modo poteva sopportare le malefatte dei Malandrini e le botte che suo padre continuava a dargli ogni volta che tornava a casa.
Ci fu solo una persona, quando finalmente ebbe raggiunto la maggiore etá, che nel mondo dei maghi si compiva a diciasette anni, a credere in lui.
Una sola creatura, un solo Signore.
- So che ti piacciono le bacchette particolari. Studiale per me.- gli disse e lui non potè che crederci. Ormai aveva perso ogni speranza di trovare il possessore di quella strana bacchetta. Forse avrebbe potuto farsi una nuova vita con un nuovo Maestro, con il suo Signore Oscuro e le cose avrebbero preso una piega migliore. D'altronde chi diceva che quello che "vedeva" non fosse non quello a cui era destinato, ma un simbolo per giungere al suo Signore Oscuro?
Fu cosí che si lasció marchiare a vita un marchio con un teschio dalla cui bocca fuoriusciva un serpente.
Da lí le cose cambiarono. Aveva una casa, uno scopo, sí, ma qualcosa stonava. Lo sentiva in fondo alla sua mente.
Smise di fissare gli specchi, smise di cercare le bacchette piú strane. Eseguiva solo gli ordini del suo Signore. Li eseguiva con la totale fede che cosí facendo le cose si sarebbero risolte da sole, ma non avveniva mai.
Negli specchi, prima di sbattere per la prima volta le palpebre, vedeva sempre un volto che non era il suo, un volto che gli sorrideva, un volto che cambiava, un volto con occhi antichi, un uomo o una donna che stringeva in mano l'unico simbolo che restava sempre uguale. Una bacchetta di metallo.
Aveva pensato che fossero tante persone, persino che prima o poi quella bacchetta sarebbe finita nella mano del suo Signore e che lui si sarebbe accorto del suo Mangiamorte piú fedele.
Lo aveva sperato, creduto, atteso, fino a quel particolare Halloween in cui perse tutto assieme al suo Signore.
Fu proprio quel giorno che impazzí del tutto.
Torturó una famiglia di Auror, finí ad Azkaban, venne sostituito da sua madre, fu sottomesso all'Imperio.
Eppure anche sotto quella Maledizione Barty continuava a "vedere" ogni volta che si rifletteva in uno specchio. Il sorriso c'era sempre, anche se un po' piú sbiadito. I volti cambiavano ancora, quella particolare bacchetta restava ancora nella sua mano o nella sua tasca o in qualunque modo vicino a quella creatura.
Lo sorprese il giorno in cui inizió ad insegnare sotto Polisucco un volto incredibilmente simile al suo che lo fissava dall'altra parte dello specchio con un'espressione a sua volta sorpresa.
L'anno passó senza intoppi e per l'intero periodo quel volto non cambió facendolo dubitare piú volte che qualcosa non stesse funzionando con la Pozione Polisucco.
Poi Potter fece risorgere il suo Signore Oscuro e lui, troppo contento per la propria impresa lo portó via, nel suo studio e finí per farsi scoprire.
Le cose accaddero cosí velocemente che non avrebbe mai saputo dire come fosse finito sotto Veritaserum ad aspettare che un Dissennatore lo baciasse.
"È l'ultima possibilitá. O arrivi adesso o non ci incontreremo mai!" pensó per un attimo, sorridendo divertito perchè infine avrebbe capito se esisteva o meno il possessore di quella bacchetta di metallo.
Uno strano suono ruppe il silenzio e lí, davanti ai suoi occhi apparve una scatola blu a grandezza umana e ne fuoriuscí un uomo in tutto e per tutto simile a lui, ma soprattutto... Stringeva la bacchetta di metallo fra le dita.
- Sei... Hai una bacchetta di metallo!- blateró Barty, prima che potesse riprendersi facendo saettare la lingua fuori dalla bocca.
L'uomo volse lo sguardo alla sua bacchetta e poi sorrise come gli aveva visto fare decine di volte prima di quel momento.
-Non è una bacchetta di metallo questa, è un cacciavite sonico.- ribattè divertito.
-Un... Cosa?- balbettó Barty ancora piú perplesso e non è che fosse cosí facile sorprenderlo.
L'uomo davanti a lui scrolló le spalle, cambiando argomento.
-Quindi sei tu il ragazzo "oltre lo specchio".-
Barty annuí.
-Io sono Barty.- si presentó.
-Il Dottore!- avrebbe potuto dire altro, ma fu interrotto da un 'Dottore chi?'
-Solo il Dottore. Allora, vieni? Abbiamo una lunga strada da fare.- gli fece l'occhiolino il Dottore e Barty avrebbe potuto giurarlo: si era giá innamorato.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Miss Loki_Riddle Gold