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Autore: RMSG    03/09/2009    11 recensioni
Voltai il viso, tornando a vedere Jasper che giocava con Reneesmee.
Mi strinse nuovamente a sé e mi baciò i capelli, ma quella sensazione fredda e tetra permase..
“Edward?”, lo chiamai sussurrando.
“Mh?”
“M'insegneresti a giocare a scacchi?”.
4° classificata al Contest "The Covers", di Speednewmoon.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una meravigliosa giornata di primavera: ecco cosa si poteva intravedere dalla finestra della mia camera da letto. Tuttavia, io, Bella Swan in Cullen, non riuscivo per niente a essere felice e rasserenata dal sole che, stranamente, era spuntato fuori quel dì. Avevo una strana ansia che, per davvero, non riuscivo a placare. 
Mi sporsi sul davanzale della finestra intravedendo la mia piccola Renesmee che giocava tutta felice con suo Zio Jasper... come diavolo era riuscita a convincerlo?! Incredibile... sorrisi orgogliosa: Renesmee aveva la capacità di far addolcire chiunque! Anche Jasper!
Socchiusi gli occhi e rimasi lì, a guardarli, mentre il sole tempestava la mia pelle bianchissima di minuscoli diamanti. E di nuovo quel magone allo stomaco. Che brutta sensazione... ma come potevo scacciarla via? Forse parlandone con Edward... ma no, si sarebbe preoccupato inutilmente, apprensivo com'era! Sospirai, sconsolata. Con un leggero e agile saltello mi sedetti sul davanzale della finestra, continuando a fissare mia figlia, sperando di ricevere un po' della sua serenità infantile, ma niente sembrò cambiare.
Sospirai ancora e chiusi gli occhi, sentendo il leggero torpore della luce solare addosso. Lo sentivo, ma non percepivo altro grazie alla mia natura vampiresca. Svuotai la mente, cercando di gettare via il più possibile tutte le mie preoccupazioni. Mi rilassai a tal punto che non notai - né tanto meno sentii - i passi silenziosi di Edward .
Si accostò a me, cingendomi la vita e baciandomi delicatamente la fronte.
Sorrisi leggermente - senza spaventarmi - e schiusi di poco gli occhi, stringendomi a lui.
“A cosa pensi?”, la sua voce, vellutata e calda, ruppe il silenzio che si era creato tra di noi.
Un altro sospiro sfuggì dalle mie labbra, mentre mi accoccolavo maggiormente a lui. “Ho una brutta sensazione, Edward...”, ecco. Sentii subito un leggero cambiamento nel suo abbraccio e nella sua postura: si era irrigidito, segno che si stava già preoccupando.
“Che genere di sensazione?”.
Alzai il viso per guardarlo. “Non lo so... mi sembra di, come dire, essere controllata, o qualcosa del genere”.
Inarcò leggermente un sopracciglio bronzeo e quasi mi fece ridere per la sua espressione improvvisamente comica, ma subito dopo tornò serio e tacque a lungo. Sembrava stesse riflettendo e analizzando ciò di cui lo avevo appena informato. Sì, avevo sbagliato a dirglielo, decisamente. “A cosa pensi?” domandai, di nuovo, guardandolo negli occhi d’oro colato.
“Credo di aver capito da dove viene questa tua paura…”, mi fissò intensamente; se il mio cuore avesse potuto, avrei sicuramente cominciato a sentire una forte tachicardia.  
“A-ah sì?”, non c’era niente da fare per me: vampira o meno, l’ascendente che Edward Cullen aveva su di me era troppo forte. Mi sentii stringere ancora di più.

È
 per i Volturi, non è vero?” sussurrò, con la bocca tra i miei capelli.
Sussultai leggermente fra le sue braccia, punta sul vivo; mi limitai ad annuire fiocamente.
Lui sospirò piano, accarezzandomi la schiena.
“Mi sento… una pedina nelle loro mani, Edward”, confessai chiudendo gli occhi, preoccupata.
“Una… pedina?” parve confuso da questo paragone.
“Sì, una pedina: tu sei il re, io la regina e Renesmee…” non riuscii più a continuare e mi posai una mano sulla fronte “Mi sento braccata da loro! Siamo sulla loro scacchiera, Edward, vogliono tenerci sotto tiro fino a farci scacco matto”, sussurrai, con tono grave.
Lui mi guardò negli occhi. “Non preoccuparti, amore. Non permetterò a nessuno di toccarti, né che ci facciano scacco matto”, sussurrò, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi dolcemente sulla bocca.
Mi staccai di poco, con gli occhi socchiusi, mantenendo una distanza esigua tra le nostre labbra. “Non voglia che succeda qualcosa a te o a Renesmee e...”
“Shhh...”, mi interruppe, ponendomi un dito sulle labbra. “Non ci succederà nulla, tranquilla” e mi sorrise teneramente.
Ricambiai, ma in modo più scarso e poco incoraggiante. “Hai ragione... pensare negativamente non ci aiuterà di certo”.
Annuì.
Voltai il viso, tornando a vedere Jasper che giocava con Reneesmee.
Mi strinse nuovamente a sé e mi baciò i capelli, ma quella sensazione fredda e tetra permase..
“Edward?”, lo chiamai sussurrando.
“Mh?”
“M'insegneresti a giocare a scacchi?”.



4°Classificata: "Checkmate",di Roy Mustung sei uno gnocco
Grammatica e sintassi: 9,2
Storia ben scritta,periodi chiari e coesi,nessun errore per quanto riguarda l'ortografia e la punteggiatura. Ci sono alcune cose,però,che vanno corrette:probabilmente è stata una svista,ma il nome della figlia di Edward e Bella è Renesmee,non "Reneesmee". Naturalmente non l'ho considerato un errore,però ho voluto fartelo presente nell'eventualità che tu volessi pubblicare la storia^^;durante la discussione che Bella ha con Edward,poi,tu dici "Inarcò leggermente un sopracciglio dorato":credo che anche questa sia una distrazione,poichè sappiamo che Edward ha i capelli color del bronzo;"Sembrava stesse riflettendo e analizzando su ciò..": qui è meglio togliere "e analizzando",poichè il verbo sembra separato dal contesto; "una distanza infima tre le nostre labbra": a parte l'errore di battitura sul "tre"al posto di "tra",qui il termine "infima"viene usato in maniera inadeguata poichè dispregiativa,è meglio sostituirlo con "piccola" o "esigua". 
Lessico e stile:8,7
Costruzioni lineari che favoriscono la lettura,perodi ne' troppo lunghi ne' brevi. Uno stile sobrio,chiaro,senza fronzoli o giri di parole. 
Originalità:7,5
Mi è piaciuta l'idea di paragonare Bella e la sua famiglia ai pezzi degli scacchi.La continua precarietà,il timore di una possibile mossa inaspettata da parte degli avversari più temibili,i Volturi.Un'altro elemento che ho apprezzato è stata la descrizione di Nessie che,incurante dei pericoli,gioca all''aperto con suo zio Jasper mentre i suoi genitori dall'alto,separati dall'esterno dal vetro della finestra,la osservano e si fanno forza a vicenda. Il tono del discorso poi,nonostante le continue preoccupazioni, si mantiene pacato e scherzoso,sino a culminare nel finale con la buffa richiesta di Bella di insegnarle a giocare a scacchi.Ho abbassato un po' il punteggio di questa categoria perchè, tutto sommato,la descrizione di Bella come pedina, si avvicina molto all'interpretazione tradizionale della copertina,non viene introdotta una nuova visione. Per il resto,però,bisogna dire che rimane una buona descrizione di un momento di tranquilla vita familiare. 
IC:9
Buona caratterizzazione di tutti i personaggi,dall'apprensivo Edward alla dolce Nessie impegnata nei suoi giochi all'aperto.
Gestione copertina:3,5
Giudizio persoanle:3
Bonus 2°Modalità: 3
Totale: 43,7 


   
 
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