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Autore: Niji099    05/12/2021    5 recensioni
Dopo l'incontro con Kirinmaru, Riku si trova a pagare le conseguenze del suo attacco. In seguito a ciò, il trio composto da Towa, Rion e Riku avvista un laghetto e vi si reca per aiutare quest'ultimo. è una notte di luna nuova e Towa, che non sopporta più il peso che ha nel cuore, cerca di chiarire una volta per tutte ciò che prova per Riku.
ATTENZIONE CONTIENE SPOILERS EP 9 S2 DI YASHAHIME
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Riku, Towa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il riflesso nei suoi occhi verdi
 
Target: What if, OOC, romantico




 
Era pomeriggio ormai; il pericolo che Kirinmaru li potesse affrontare era stato scongiurato. Riku, per colpa sua, aveva perso la vista, ma poco gli importava. Tutto il male non viene per nuocere.
 
Towa non era riuscita a dargli ascolto, era stata travolta dalla paura di combattere ed aveva fatto il terribile errore di tentennare nel reagire. Poi, Akuru era apparso davanti agli occhi della mezzodemone e, grazie al suo aiuto, la lotta si era interrotta  in modo del tutto inaspettato . In pochi secondi il daiyokai si era ritirato, non prima di aver lanciato un attacco che aveva ferito  gli occhi della sua incarnazione.
 
Dopo poco, si erano incamminati: lei e Rion stavano utilizzando la bicicletta e Riku stava a piedi. Non riusciva a mantenere il loro passo; era ancora dolorante, la sua pelle molto arsa a causa del colpo subito.
 
“Riku, devi seguire il profumo che emana Towa per starci dietro,” gli disse Rion, facendo riferimento a quel particolare odore che la mezzo demone aveva addosso e che non riusciva a riconoscere del tutto. Le ricordava uno dei viaggi attorno al mondo con il padre.
“Ragazzi, vedo un laghetto là!” Urlò la mezzo demone che era distratta da altro e non diede peso alle parole di lei. A quel punto accelerò per raggiungere il punto indicato, lasciando indietro il ragazzo ora cieco.
 
“Towa-sama, non dobbiamo lasciare Riku indietro!” le gridò Rion.
 
Towa si girò verso di lei, cercando di vedere se Riku era ancora dietro.“Riku, segui la mia voce!” gli urlò, ma ormai era già molto indietro.
 
Nel frattempo la catena della bici si era uscita fuori e la ragazza perse il controllo del suo destriero metallico. “Oh, no, non ci voleva.”
 
“Rion, presto cerca di scendere da qui!” La yokai seguì il consiglio, saltando giù in tempo e, di conseguenza, cadendo. Si sporcò di terra mentre l’altra finiva nel laghetto, facendosi un bagno.
 
Lui corse da loro e domandò: “Ma Towa-sama è finita dentro al laghetto?”
 
“Sì, si è fatta un bagno con l'acqua gelida, poverina.” Si alzò e prese la mano che Riku le porgeva, per poi raggiungere la compagna di viaggio.
 
“Ahia, ahia!” Towa si era  bagnata dalla testa ai piedi e si sentiva indolenzita. Si alzò a stento da sola, ma ce la fece ad uscire dal laghetto. Però, sentendosi fiacca, si sedette a terra subito dopo.
 
“State bene?” Gli altri due l’avevano raggiunta ed erano visivamente un po' preoccupati.
 
“Sì, più o meno… Eccì!” Starnutì per tre volte consecutive, tremando dal freddo.
 
“La soluzione migliore è accendere un fuoco; vado a prendere dei rami qua vicino.” La ragazza con le orecchie da cervo si allontanò per un attimo, lasciandoli da soli.
 
“Ho un'idea! Prova ad usare la mia giacca come panno umido per la bruciatura sotto gli occhi.” Si tolse la giacca zuppa d'acqua, la strizzò e gliela diede.
 
“Lasciami ricambiare il favore.” Riku si  tolse l’haori e tese la mano nel vuoto; avendo perso la vista poteva fare poco. “Prendetelo pure, almeno starete più calda.” Si scambiarono i rispettivi abiti e, nel mentre, la crema per le mani cadde dalla tasca di Towa.
 
“Che cos’è caduto?” Udì un rumore, mentre si tamponava il viso con il pezzo di tessuto. 
 
“È la mia crema per le mani.” Towa indossò l’haori del ragazzo e ripose la crema in una tasca dei suoi pantaloni.  Poi iniziò a tremare e a battere i denti dal freddo.
 
“Per caso è da lì che proveniva l’odore di fiori? Peccato che dopo il bagno si sia tolto; vi donava molto.” Rion tornò con la legna e, poggiandola a terrà, sentì di cosa stavano parlando. “Ho capito allora; è la lavanda. Avendo viaggiato con mio padre lo conosco  già il profumo.”.
 
 
“Ci penso io ad accendere,” si offrì Riku. Rion spostò allora la legna verso di lui e, guidato dalle due, il ragazzo le accese  subito il fuoco. In quell’istante riuscì ad aprire gli occhi verdi, anche se privi di vista.
“Finalmente un po’ di calduccio!” Stese le mani davanti al fuoco ancora tremante.
“Dove sei, Towa-sama?”
 
“Sono alla tua destra,” le rispose lei. Riku allungò il braccio cercandola e le toccò il viso ancora freddo.
 
La ragazza si voltò, guardando nei suoi occhi verdi il proprio riflesso. Adagiò, tremante, la mano a quella di lui e ne sentì il calore.
 
“Ho impresso nella mente la tua immagine.  Anche se non ti vedrò più… Ti potrò sempre ascoltare e annusare il tuo odore che mi ricorda in modo vivido i fiori primaverili.” Non poteva credere che quelle parole fossero uscite dalla sua bocca.
 
Gli era stato insegnato da Zero che le cose che si amano sono destinate un giorno a scomparire con grazia. Ma grazie a Towa stava imparando che quelle parole e il suo insegnamento erano errati. Ammirava molto la hanyo, ma non sapeva come definire quello che provava per lei: era ossessione o era amore? Era una domanda a cui non poteva rispondere.  Riku era libero da Zero e Kirinmaru; ora il suo obiettivo era diventato proteggere Towa.
 
Nel frattempo, la luna aveva bussato alle porte del sole e la notte era giunta. Era un novilunio e, dunque, Towa perse i poteri demoniaci.
 
La ragazza arrossì. “Riku, mi sento lusingata dalle tue parole…”.
 
All’improvviso si sentì afferrare per il viso. “Qualcosa non va? Ho la ferita ancora infiammata?” e la mezzodemone lo baciò di colpo, senza rispondergli. Divenne ancora più rosso e spalancò gli occhi. Non si aspettava quel bacio da parte di Towa; non sapeva che fare se non rimanere immobile.
 
Rion rimase piacevolmente colpita, ma si sentiva fuori luogo. “Forse è meglio che faccio compagnia alla bici; peccato stia  sott'acqua ahahah,” rise forzatamente.
 
Il silenzio scese su di loro, ma prima di spezzarlo, Towa finì di baciarlo. “Spero non ti sia dispiaciuto,” sorrise timida, abbassando lo sguardo. Non sapeva nemmeno lei perché l’aveva davvero fatto o con che coraggio avevo osato.
 
Era solo un’adolescente che sperimentava  per la prima volta l’amore; era da quel primo novilunio che Riku aveva iniziato a farle battere il cuore. Era sensazione nuova per lei e sentiva un dolore al petto; ; come se fosse continuamente travolta dalle onde del mare in preda a una tempesta di emozioni. A riempierle il cuore erano quelle piccole attenzione che le dedicava completamente. Towa era sempre stata colei che proteggeva, ma il contrario. Tuttavia… non le dispiaceva sentirsi al sicuro tra le braccia di un ragazzo. Invece, dai ragazzi di quell’epoca riceveva solo prese in giro: sempre costretta ad affrontare quei bulletti che non valevano nulla. Non le sembrava vero che un ragazzo provasse interesse per come era fatta veramente. A Riku non dava fastidio che si vestiva da maschio o aveva i capelli corti; la cosa a cui dava più importanza era la sua bellezza interiore. Lo aveva baciato perché non ce la faceva più a nascondere i suoi sentimenti.
 
“Towa-sama, te lo dissi tempo fa che non so di per certo cosa sia l'amore. Mi piaci anche tu, ma non in senso romantico, per lo più affettivo. Non voglio ferire i tuoi sentimenti, penso  solo tu sia andata troppo di fretta.” Si sfiorò il viso, a disagio.
 
“Non importa; basta che rimani a proteggermi, anche se siamo solo amici.” Si sentiva più leggera dopo il bacio poiché,  finalmente, aveva fatto qualcosa contro quel peso che le opprimeva da tempo il cuore. Nonostante la risposta difficile da digerire per il fatto che lui non fosse ancora pronto a ricambiarla, Towa era euforica. Non lo aveva intimorito.
 
“È meglio andare a dormire, ragazzi. Domani mattina dobbiamo andare avanti e non possiamo perdere tempo. Avendo pure  chiarito i vostri sentimenti andrete a dormire con l'animo più sereno.” Poggiando le mani sulle spalle di entrambi, si chinò per sussurrare all’orecchio della ragazza: “Sei stata coraggiosa; non ti preoccupare,  la prossima volta ti do una mano!".
 
“Ehm… grazie, Rion .” Strinse i pugni e assunse un'espressione determinata.
 
Riku non poteva sapere cosa stava tramando le ragazze, ma pensò che la miglior cosa fosse coricarsi e ricaricare le energie.
 
E così, il trio andò a riposarsi per poi affrontare la giornata successiva.


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N/A: Ciao, cari lettori! Ho voluto scrivere questa os poiché nell’episodio 9 della seconda stagione di Yashahime la scena con la crema delle mani non mi era piaciuta e ho pensato di fare questa What if per darmi una soddisfazione personale. La ff fa riferimento pure all’episodio 21 della stagione 1, ne consiglio la visione per comprendere di più le dinamiche di Towa e Riku nella prima serie.
Mi dispiace, solo non posso aggiungere nei tag: Ritowa, Riku e Rion, per fortuna quello di Towa è stato aggiunto da poco (spero che mettano pure gli altri che ho citato).
Ci vediamo alla prossima pubblicazione!

Ringranzio anche Jeremy marsh per avermi aiutato :)
 

 
   
 
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