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Autore: Sia_    08/12/2021    7 recensioni
“Sposerò Malfoy.”
Xenophilius sorride. “Ci penseremo domani. Io ti amo oggi.”
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Luna Lovegood, Narcissa Malfoy, Xenophilius Lovegood | Coppie: Draco/Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Vecchie fotografie


A Marti. Ti auguro un felicissimo compleanno e ti mando un abbraccio forte. Ti voglio bene.
“I'm 65 years old. Everyday the future looks a little bit darker. But the past, even the grimy parts of it, well, it just keeps on getting brighter all the time.”

Narcissa ha sessantacinque anni adesso, domani sarà un po’ più vecchia. Dice a Lucius, ancora suo marito, che non le importa delle rughe sul volto o dei capelli che nel tempo si sono fatti grigi e sempre meno biondi. Non le importa più dei giorni che scorrono avanti inesorabilmente. Ogni ora  il futuro diventa leggermente più scuro di quella prima. Lo pensa soprattutto seduta alla sua scrivania, quando tira fuori dal cassetto un numero imprecisato di fotografie. 

“Vieni qui, ti sei messo di nuovo il maglione al contrario.” Narcissa ride.

Draco ride. “Non mi sta meglio così, mamma?” 

“Rimettiglielo a posto, Cissy. Non esiste che un Malfoy si conci così.” Lucius non ride mai.

Primo fra tutti – sarà sempre il primo – figura Draco, che sorride dritto verso la telecamera e si fa più grande di quello che è. Non deve impressionare nessuno. “Non devi impressionare nessuno” sussurra Narcissa ad un’immagine che non la può sentire. Adesso Draco è un adulto e quelle parole deve averle sentite da qualcun altro. Da Luna, forse. 

Narcissa fa mente locale e pensa alla nuora che la viene a trovare ogni tanto e le parla di gorgosprizzi. Non fa mai il nome di suo padre, così che è lei che chiede, sentendosi una sciocca. Xenophilius come sta? Xenophilius sta bene. Ha dei graziosi nipotini con cui cercare nargilli nel giardino, quindi sta bene. Non le chiede mai, invece, se parla di quando erano giovani, se le racconta di una Narcissa che non esiste. Sarebbe una domanda stupida: sono passati più di quarant’anni e lei è ancora sposata. 

Un matrimonio di facciata, non può lasciare Lucius. Forse non riesce: ha passato tutta la vita a fare quello che gli altri si aspettavano da lei e ora non è in grado di spezzare la catena. Così si tiene Lucius e vede sul volto di Luna la stessa giovinezza che ha amato in Xenophilius quando era ancora una studentessa di Hogwarts. Di quell’amore tiene ancora una foto, ormai vecchia, ingiallita e stropicciata. Sembra piena di vita però e ha un sacco di sfumature: Narcissa sorride, lui le tiene la mano. 

“Sposerò Malfoy.”

Xenophilius sorride. “Ci penseremo domani. Io ti amo oggi.”

Sotto Draco figura Andromeda. L’unica sorella che le è rimasta e l’unica altra Black ancora in vita. Lo odia quel cognome, ma la volta che ha provato a scacciarlo via è diventata Malfoy: si è adattata anche a quella vita e ha stretto i pugni, serrato la mascella. È così che una Black si comporta. Andromeda non è mai stata giusta per quella vita. Lo sanno entrambe, ma nessuno delle due ne parla mai quando si incontrano per bere un tè. È in quel modo che Narcissa ha conosciuto Teddy e i suoi sorrisi e i mille colori che prende la sua testa: ce n'è uno per ogni emozione per adesso, poi imparerà a controllare il suo potere e a cambiarli a piacimento. Ad esempio, quando Teddy è triste la sua testa diventa verde. Quella di Narcissa, a furia di tenersi tutto dentro, è diventata grigia e smorta. 

Narissa sorride. “Lo so fare anch'io, sai? Ma li so solo colorare di tristezza”

Teddy si mette a ridere e gioca con le scarpette che ha ai piedi.

C’è un foto di Bellatrix poi e Narcissa fa presto a metterla di nuovo nel cassetto insieme a quella del suo matrimonio. Non è brava a spezzare le catene, ma fa quello che può per sentirsi libera. Sua sorella, che adesso è sepolta sotto terra, era l’ultimo pezzo della famiglia Black rimasto in vita. Era quella che portava avanti un modo di fare regale, austero. Avrebbe dovuto sposare lei Lucius. 

Lucius apre la porta dello studio, entra dentro senza chiedere il permesso. Ha una strana luce negli occhi: l’ultima volta che Narcissa l’ha vista, erano giusto appena sposati. “Sì?” si impegna a chiedere, appoggiando le fotografie al tavolo e girandosi sulla sedia che scricchiola. 

“Che fai di bello?” Suo marito accenna un paio di passi verso di lei. Oh no. È troppo tardi. Troppo tardi per recuperare e persino per pentirsi. Narcissa gli ha dato anni della sua vita e ora non le interessa più. Studia il volto di Lucius e tutte quelle rughe la fanno innervosire: le sale alla bocca dello stomaco la voglia di mandare tutto all’aria ed uscire da quella casa per sempre. 

S’appresta a prendere le foto e a sigillare il cassetto. “Niente.”

Which world would you rather live in, if you had the choice?

Xenophilius la guarda sorpreso, ma ha un dolce sorriso sul volto che allontana gli anni passati. “Narcissa Malfoy?” domanda, torturando il pomello della porta.

Lei sorride, “Solo Narcissa, per favore.”
 


Entrambe le citazioni sono prefe dal fumetto di "Watchmen" di Alan Moore.
   
 
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