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Autore: CatherineC94    11/12/2021    6 recensioni
A Sia, perché mi fa sognare un amore che non ho ancora incontrato.
A Gaia, che nella sua bravura mi fa assaporare il vero gusto dei sentimenti.
A Severa, che ormai mi sta portando dalla parte del Lato Oscuro.
A Martina, lei che mi ha sempre supportato ogni volta.
A Maria, che mi ispira sempre.
A Giorgia, che mi ha fatto credere ai sentimenti impossibili.
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Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Medley

 
 
A Sia, perché mi fa sognare un amore che non ho ancora incontrato.
 
I suoi occhi si fondono, una ciocca di capelli sfiora il volto di Fred.
«Cosa succede?» chiede lei, una sottile vena d’ansia irrompe nella voce.
Fred ride, perché da quando il suo sguardo si è posato su di lei non può farne a meno.
Fa un leggero balzo in avanti, abbracciandola di slancio.
Ne avverte il rumore ritmico del suo cuore, che in quell’istante sta battendo come un forsennato e quindi prova a mantenere la calma, a non perdere quella poca lucidità che ha.
«Volevo vederti».
La voce gli esce un po’ impastata, ma in quel momento non fa nulla.
 
A Gaia, che nella sua bravura mi fa assaporare il vero gusto dei sentimenti.
 
Asteria ha le mani morbide.
Draco l’ha scoperto quando per la prima volta ha tentato di stringerle; lei ha sorriso lievemente, per poi permettergli di farlo.
Lei è così.
Sul volto che spesso appare impassibile nasconde un mondo lacerato che a volte sanguina di notte.
A quel punto, Draco che delle sue ferite riesce per poco a tenerle marginate, prova a stringerla.
Asteria in un primo momento non ricambia quella stretta, per poi accucciarsi lenta nel suo petto ed assaporare un po’ di ossigeno.
«Hai le mani morbide» le sussurra Draco.
Il suo sorriso finalmente si espande sul volto, illuminandolo.
 
A Severa, che ormai mi sta portando dalla parte del Lato Oscuro.
 
Bella ha gli occhi rossi.
Rodolphus se ne rende conto quel pomeriggio, quando tutti sono impegnati a discutere.
Lui non presta attenzione a quelle chicchere, perso nei suoi movimenti, nel suo odore e nella lingua che le vede lambire la labbra.
Lei se ne accorge, gli occhi che si accendono di forte e lasciva provocazione. Decide di continuare a leccare ogni lembo che ritrova, mentre Rodolphus non riesce ad uscirne più.
Quando arrivano i saluti, la sua mano quasi la stritola quella di Bella e lui ormai, avvinto da quella morsa si abbandona.
Bella lo fissa ancora, con le labbra turgide.
 
A Martina, lei che mi ha sempre supportato ogni volta.
 
«Non ti ho chiesto nulla, ma tu ti sei prefissata una sorta di obiettivo inutile, come sempre».
Severus termina la frase, per poi chiudere secco un grosso tomo.
Charity l’osserva mesta, le parole dell’uomo sono come spine che agguantano la carne sensibile e pulsante del suo cuore.
«Anche per te è Natale» gli sussurra.
Gli occhi di Severus diventano ancora più neri e per un istante si fermano su quelli appena inumiditi della donna.
«Cosa sarebbe?» domanda atono.
«Pan di zenzero» esclama lei con un pizzico di gioia.
Severus ha sul volto un’espressione indecifrabile, uscendo però stringe il pacco.
 
 
A Maria, che mi ispira sempre.
 
«Sei molto più brutto di tuo fratello, lo sai?».
Aberforth alza gli occhi iniettati di bile e mala sopportazione, osservando quella maledetta ragazzina bionda con gli occhi vacui da pesce palla.
«Tu sei la figlia di quel matto da legare di Lovegood?» dice scontroso.
Lei sorride brillante, un brivido di nausea lo colpisce violento.
«Mio padre dice che sei un burbero scontroso, ma invece credo che sotto sotto sei un gran tenerone» ammette trasognata, bevendo un sorso della bevanda che ha davanti.
«Tuo padre dovrebbe chiudere quella dannata bocca che si ritrova» grugnisce lui, provando a trattenere un sorriso sporco.
 
A Giorgia, che mi ha fatto credere ai sentimenti impossibili.
 
Hermione è circondata da macerie.
La battaglia è finita da poco tempo, ma nell’aria percepisce ancora quell’odore stantio di morte.
Si regge a malapena sulle gambe, le mani sono ricoperte di graffi, ogni tanto il sapore ferruginoso del sangue le arriva alla bocca, per poi dissolversi.
«Quindi hai già scelto?».
Hermione si volta.
«Tu l’hai già fatto da tempo» risponde.
Draco la sta osservando con minuzia insopportabile e lei, che ne ricorda ogni sfumatura mai possibile vorrebbe correre a perdifiato verso di lui e stringerlo.
«Questa è la cosa più giusta» gli dice.
Le lacrime scendono, lei non si muove.
 
 

Il mio regalo è avervi nella mia vita, grazie.
   
 
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