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Autore: leila91    23/12/2021    15 recensioni
[Hogwarts!AU - SPOILER Finale Il Regno corrotto]
«Quale onore, Brekker.»
Inej sfodera un sorriso indulgente che si specchia nel ghigno compiaciuto dell'altro, mentre cerca di tenersi in equilibrio fra sentimenti completamente nuovi.
Kaz non risponde ma ha una scintilla negli occhi, la stessa di quando un suo brillante piano va a segno e le sue tasche si gonfiano di galeoni guadagnati illecitamente sotto il naso di Gazza.
«Ci siamo quasi»
«Il passaggio segreto per Mielandia? Davvero, Kaz? Un’uscita clandestina a Hogmseade sarebbe questa l'occasione speciale?»
«Per una volta, fidati e basta, Inej.»

Per Maqry ♥
(Partecipa alla Secret Santa Challenge del forum Ferisce la Penna)
(Storia vincitrice del premio "Migliori costumi" agli Oscar della Penna 2023 del forum Ferisce la Penna)
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inej Ghafa, Kaz Brekker
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Porti sicuri e chiari contorni


 
A Maqry, la George del mio Lee più dolce del mondo ♥




 
L'ha trascinata via di corsa dal parco un pomeriggio assolato di fine settembre.
È sabato, non ci sono lezioni e nell'aria aleggia ancora il profumo di un'estate ormai morente.
Inej lo segue, riconosce il percorso fra i corridoi e se anche sembra aver intuito la loro metà non dice nulla, non ancora, ma si limita a osservare il compagno con un'attenzione diversa.
 
I colori di Serpeverde gli si addicono, Kaz non ha l'integrità dei Leoni o la gentilezza dei Tassi. La sua stima e il suo – sì, Inej sente di poterlo definire tale – affetto per i Corvi non è bastato a far in modo che il cappello lo assegnasse alla Casa di Helena.
Kaz ha l'astuzia e la pazienza delle serpi, sa mutare la pelle e celare i turbamenti, è un animale a sangue freddo capace forse di trovarsi più in sintonia con quegli stessi rettili che non con gli esseri umani.
Ma le mani che, per la prima volta dopo cinque anni, lui le sta permettendo di stringere – è per un'occasione speciale, Inej – sono insospettabilmente calde, la loro presa salda e rassicurante.
 
«Quale onore, Brekker.»
Inej sfodera un sorriso indulgente che si specchia nel ghigno compiaciuto dell'altro, mentre cerca di tenersi in equilibrio fra sentimenti completamente nuovi.
 
Kaz non risponde ma ha una scintilla negli occhi, la stessa di quando un suo brillante piano va a segno e le sue tasche si gonfiano di galeoni guadagnati illecitamente sotto il naso di Gazza.
 
«Ci siamo quasi»
«Il passaggio segreto per Mielandia? Davvero, Kaz? Un’uscita clandestina a Hogmseade sarebbe questa l'occasione speciale?»
«Per una volta, fidati e basta, Inej.»
 
E lei ci prova, anche se davvero non si spiega il perché di tutta questa segretezza.
La Guerra è finita da poco ma solo lei, Kaz e Wylan hanno deciso di tornare a scuola per terminare gli studi. La morte di Matthias per mano di Dolohov ha gettato un'ombra dalla consistenza insondabile sull'animo di Nina, ritornare a Hogwarts senza di lui l'avrebbe indubbiamente distrutta, mentre Jesper, be', è Jesper. Allergico allo studio e alle regole, ha cominciato a lavorare coi gemelli Weasley nel loro negozio di articoli magici.
Il Tiri Vispi sembra davvero il posto giusto per lui e Wylan è felice di saperlo lontano dalle bische clandestine di Nocturne Alley ed altri ambienti poco raccomandabili.
 
Kaz solleva la botola che porta nello scantinato del negozio poi fa segno a Inej di seguirla.
Lei si prende ancora qualche secondo per osservarlo, per studiare le pagliuzze dorate che grazie a giochi di luce ammorbidiscono il marrone di quegli occhi insondabili.
Kaz è cambiato, dopo la Guerra. È stato sul punto di scagliare un Anatema che uccide su Pekka Rollins, dopo averlo disarmato, ma all'ultimo ha preferito schiantarlo e ora il Mangiamorte si trova ad Azkaban.
La serenità è qualcosa che non si abbinerà mai a Manisporche, come tutti lo chiamano a scuola, ma i demoni che lo perseguitavano, paiono essersi dissolti dopo la Battaglia di Hogwarts.
 

*
 
 
Sollevi la botola che porta nello scantinato di Mielandia e le porgi nuovamente la mano.
È scattato qualcosa dopo quello schiantesimo, dopo aver capito che il responsabile della morte di tuo fratello non meritava quell'anatema che per anni hai sognato di infliggergli. Troppo rapido. Troppo misericordioso.
Che marcisca per il resto della vita ad Azkaban, lontano da quel figlio che non potrà vedere crescere, come Jordie non ha potuto vedere crescere te.
Inej si fa più vicina e per la prima volta non hai paura di quel contatto, non hai paura di sporcarla. Sei ancora ben lontano dal sentirti degno di qualunque segno di affetto potrà mai riservarti, ma hai spalancato l'uscio del tuo animo anche se di pochi centimetri appena.
Hai rischiato di perderla solo pochi mesi prima, e se pensi che al posto del corpo senza vita di Matthias Helvar avrebbe potuto esserci il suo, il respiro ti si mozza nel petto. Non ti arrischi a indugiare su pensieri del genere, non ti hanno giovato in passato e non ti saranno di certo utili ora. Preferisci pregustarti la sua espressione quando a breve scoprirà il motivo della vostra visita senza permesso a Hogsmeade.
Hai dovuto ricorrere a tutte le tue conoscenze, promettere favori, smuovere fili e ricordare alle persone giuste di quali scabrosi segreti tu sia a conoscenza e di cosa succederebbe se ti dovesse accadere qualcosa di male, ma alla fine il tuo piano è andato a buon fine. Loro vi stanno aspettando, o meglio aspettano lei, perché, per quanto inconsciamente il tuo cervello provi ad illudersi, davvero non riesci a convincerti che in quella nuova realtà Inej possa comunque trovare un posto per te.
 
(Perciò smettila di cercarle le mani.
Tieni a bada quei battiti traditori.
Cancella quel noi dai tuoi pensieri.
Ma è sempre lì che ritornano, non è vero?)
 
Inej, Inej, Inej che condivide l'ultima lettera del suo nome con la prima di quello di Jordie, un cerchio che si chiude – o un cerchio che in realtà non ha inizio, come la risposta a uno dei tanti enigmi da risolvere per entrare nella sala comune di Corvonero.
 
Sgattaiolate fuori dal negozio approfittando della ressa pomeridiana e vi avviate insieme verso i tre Manici di Scopa.
Sei il primo a vederli lì davanti, in attesa, pur non conoscendoli, perché già sapevi che visi cercare.
Inej si blocca, te lo aspettavi e non ne sei sorpreso, la sua mano scatta ad afferrarti il polso e i suoi occhi si spalancano per l'incredulità.
Una mano sale a coprirle la bocca tremante, mentre quegli occhi scuri che in notti insonni ti hanno perseguitato, cominciano a riempirsi di lacrime.
 
«K-Kaz... ma come...»
«Ha importanza?»
«No, ma io...»
«Non perdere altro tempo, Inej. Vai.»
 
La vedi fiondarsi in avanti, senza più trattenere un pianto che sa solo di gioia.
 
«Mamma! Papà!»

 
*
 
 
Li ha creduti morti per così tanto tempo che il tempo stesso aveva perso importanza.
 
Erano scomparsi poco dopo l'assassinio di Cedric Diggory, quando Voldemort era riuscito a riappropriarsi di un corpo e il suo ritorno aveva sconvolto la comunità magica.
Inej era tornata a casa alla fine di quell'anno assurdo e aveva trovato ad accoglierla sua zia, in lacrime, fra le mani la collana che da anni adornava il collo di Samir Ghafa.
Avevano trovato quel gingillo sul pavimento del soggiorno, fra mobili rovesciati e vetri infranti, segni inequivocabili di una lotta violenta.
I Ghafa erano stati fra i membri più attivi dell'Ordine della Fenice, fra gli oppositori più strenui dell'Oscuro Signore durante la prima guerra magica: nessuno si era sorpreso che ora fossero stati fra i primi a sparire.
 
Da allora era cambiata ogni cosa, sebbene Inej non avesse accettato quella perdita per mesi interi, disperandosi al punto che Kaz aveva temuto diventasse uno Spettro per davvero, al di là del soprannome che le avevano affibbiato i compagni il primo anno di scuola.
 
La sua compostezza va completamente in frantumi mentre si tuffa fra le braccia di suo padre, forti e accoglienti come le ricordava, come le ha sempre sognate in quei tre anni di separazione. Il timbro di lui non è cambiato.
«Piccola mia. Sei diventata così bella. Così coraggiosa e forte.»

«Abbiamo così tanto da raccontarti.»
La voce di Samir è la più dolce delle melodie.

Inej reprime un singhiozzo e annuisce, ha talmente tante cose da chiedere, che non sa dove partire.
Dove sono stati, perché non hanno mai cercato di contattarla, di farle sapere che in realtà erano vivi. Come ha fatto Kaz a rintracciarl-
Il suo cuore si blocca su quell'ultima parola.
Kaz.
Non si stupisce, voltandosi, di scoprire che lui si sta già allontanando. Si divincola gentilmente dall'abbraccio di suo padre e raggiunge l'amico in poche falcate.
 
«Se vuoi sparire devi impegnarti di più, Brekker.»
«E tu sei prevedibile, Inej.»
Ma il suo sorriso ha una sfumatura più dolce e Inej sussulta di gioia quando capisce che Kaz non intendeva andarsene davvero, non questa volta. Voleva solamente lasciarle il suo spazio.
 
«Abbiamo tutto il tempo che vogliamo adesso. Stai un po' con loro, io ti aspetto al castello. Non farti beccare da Gazza, Spettro.»

Non è quello che avrebbe voluto dirle, però.
Quello che non osa chiedere è altro ma Kaz lo reprime, lo schiaccia a fondo nella cassa toracica per paura che scappi e mandi in rovina l'unico rapporto a cui tiene davvero.

Permettimi di rimanere.

Non riesce a dirlo, ma Inej, come sempre, ha capito tutto ancora prima di lui.
«A volte sei davvero ingenuo, sai?»

Sì, a volte lo sono. Ma solo con te.

Adesso è lei a porgere la mano, in un chiaro invito, una promessa per il futuro.

«Inej, aspetta. È dritta la cravatta?»

Lei ride e Kaz pensa che non esista al mondo un suono più bello.

«Mamma, papà: voglio presentarvi una persona.»






 
Note: i nomi dei genitori di Inej non sono noti, quindi ho inventato quello della madre. Spero apprezzerete il fatto che Fred almeno qui sia vivo ahahah (anche se Matthias no çç)
Due parole sul titolo: ci ho messo una vita a trovarlo, poi all’improvviso mi si è accesa la lampadina. Porti sicuri lo sono diventati quelli di Ketterdam per Inej ed è anche ciò che sono lei e Kaz l’una per l’altro. Chiari contorni sono quelli che spero possa avere la loro storia posto CK.
Poi be’, per noi compagne Grifondoro amanti del karaoke, Anastasia ha un significato speciale (e per Maqry Dicembre è un mese bellissimo. Ah no? Non è vero?)

Un grazie gigantesco a Sia e Blackjessasmine per aver letto la storia in anteprima e avermi rassicurata ♥

Grazie a chi ha letto e a chi vorrà commentare ♥
Buon Natale ♥

Bennina vostra


Disclaimer: "Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce più la penna"
   
 
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