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Autore: Dark_ Rose2000    26/12/2021    0 recensioni
Cosa accadrebbe se Pan avesse la possibilità di vedere il suo il futuro? e se proprio questo futuro comprenderà la persona che più odia cioè Trunks?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pan, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trunks sta per uccidere Leo.
 Glielo leggo negli occhi.
Non lo ammetterà mai a se stesso, ma in questi casi assomiglia molto a suo padre più di quanto possa immaginare però, c’è da dire che non è colpa di Leo se mi sono ubriacata e sono andata a letto con lui.
Non merita di morire per questo.
 
"Corri " sibilo mentre Trunks si avvicina.
 
Leo ridacchia, notando finalmente il ragazzo dai capelli azzurri "È il tuo ragazzo?" mi domanda infilandosi le mani in tasca con un sorriso stampato in faccia.
A quanto pare non ha intenzione di affrontare Trunks.
Non posso fare a meno di chiedermi con quante donne è andato a letto i cui fidanzati gli hanno fatto visita.
Che abbia semplicemente pagato o parlato con loro per evitare di essere picchiato? Forse...non c’è da escludere questa ipotesi dato che è molto tranquillo.
 
Ah, ora capisco.
Leo non sta prendendo seriamente la questione dato che Trunks si è presentato vestito  da principe… ciò significa che non è rientrato a casa.
Ma non gli conviene proprio sottovalutarlo dato che quando si renderà conto che Trunks è molto più di un bel faccino, sarà troppo tardi.
 
"Trunks, fermati " ringhio, mettendomi davanti a Leo, cercando di bloccarlo.
 
Trunks non distoglie gli occhi da lui.
Sono troppo bassa per impedire loro di vedersi l'un l'altro.
 
Allungo le mani e Trunks si ferma mentre le mie mani entrano in contatto con il suo petto. Non è abbastanza barbaro da spingermi fuori dai piedi, anche se sarebbe così facile per lui farlo.
 
Trunks espira pesantemente dal naso." L'hai scopato?"
 
Arrossisco per poi urlare " Cosa?"
 
" cos’è sei diventata sorda? Rispondi " ripete lentamente Trunks, guardandomi torvo, interrompendo per un attimo il contatto visivo con l’altro ragazzo.
 
In circostanze normali avrei reagito prendendolo a sberle. Voglio dire, non ho mai accettato di essere la sua ragazza! Che diritto pensa di avere facendomi una domanda così personale, e di fronte a una folla sempre più numerosa?  Perché sì, nonostante quello che sta succedendo, sono a conoscenza di tutti gli studenti universitari che ci stanno osservando con a mano i loro telefoni pronti a registrare nel caso in cui Trunks riesca a mettere le mani su Leo.
 
La mia rabbia si dissipa quasi nell’immediato quando colgo il lampo di dolore dietro gli occhi di Trunks. Sono l'ultima persona da cui se lo aspettava. Se dico di no, saprà che sto mentendo. Se dico di sì, lo userà come scusa per far fuori Leo.
 
"Mi dispiace" dico assumendo un’aria colpevole abbassando lo sguardo.
Aveva delle aspettative su di me e io l'ho deluso, proprio come ho deluso me stessa.
 
Mi allontano da Trunks e Leo, e la folla che si era radunata intorno a noi si divide in modo tale da farmi passare.
Mi sento una merda ma non mi importa più niente…se per Trunks picchiare Leo per lo farà sentire meglio, allora va bene.
In fondo posso sempre farlo tornare in vita con le sfere del drago.
 
Mi avvio nell’area dell’edificio dedicato alle docce femminili quando vedo uscire due studentesse.
 
La stanza è piena di vapore. Cammino verso il lato opposto di quest’ultima, scegliendo l'ultimo box doccia a sinistra. Tutte le box sono dotate di tende per la privacy, di una piccola panca e ganci per appendere i vestiti e gli asciugamani.
 
Ho dimenticato di prendere un asciugamano prima di lasciare la stanza di Leo. Ops. Immagino che dovrò asciugarmi con l’aiuto dell’aria quando volerò per andare da Bra.
Mi tolgo il vestito e la biancheria intima appendendoli su uno dei ganci, poi giro intorno alla mezza parete fino ad arrivare alla doccia.
 
L'acqua calda prende possesso di tutto il mio corpo rilassando ogni centimetro della mia pelle. Mi sento così bene che sto semplicemente sotto il soffione della doccia, con gli occhi chiusi, e la mente libera da tutto il resto se non dalla sensazione rilassante che l'acqua mi stava donando.
 
C'è un distributore di sapone appeso alla parete sotto il soffione della doccia.
Prendo un po' del suo gel viola, insaponando generosamente il sapone sull'interno coscia e tra le gambe. È una marca di sapone a buon mercato che mi lascerà la pelle secca, ma non sono nella posizione di essere esigente.
Ne prendo ancora un po’. Ogni centimetro dei miei capelli e della mia pelle, tranne la pianta dei piedi, viene ricoperto dalla schiuma che questa sostanza sta rilasciando.
Non rimarrà traccia dell'odore, del tocco o di qualsiasi altra cosa di Leo sul mio corpo.
Sto per sciacquarmi quando sento la tenda della doccia muoversi.
 
Un pervertito! Penso ma chissà perché non cerco di coprire né le mie tette né qualsiasi altra parte del mio corpo dato che il mio piano è quello di colpire il pervertito così forte da fargli dimenticare tutto ciò che vedrà fra poco.
 
Passano venti secondi.
 
Il pervertito non prova a sbirciare oltre la metà del muro.
 
Una voce femminile mi chiama incerta. Non sembra familiare.
 
"Ehm, ciao. Il tipo con il costume mi ha chiesto di portarti la tua roba. La lascio sulla panchina."
 
"Okay, grazie," rispondo, non avendo idea di quale 'roba' stesse parlando.
Sento la studentessa mettere le cose sulla panchina. Non se ne va subito.
Infatti pochi secondi dopo mi chiede." Quel ragazzo è per caso il tuo ragazzo? "
Ecco…i miei intenti per farmi una doccia tranquilla sono andati a farsi benedire.
 
"No. Siamo amici d'infanzia."
 
"Oh, capisco."
 
Sta sorridendo? Mi chino di lato, cercando di vedere bene la ragazza facendo in modo di non uscire dal mio box… intravedo i suoi capelli biondi ondulati, poi sento la voce di un'altra studentessa del college, la sua amica che sibila " Valentina! Stai facendo la ficcanaso! Smettila. Non dobbiamo intrometterci…..quello che è successo poco fa in cortile non è affar nostro ".
 
Oh, quindi è di questo che sono preoccupati.
 
"Mi dispiace di aver causato quella scenata prima. Ce ne andremo dopo che avrò finito di lavarmi."
Dovrei chiedere cosa è successo a Leo? No. Se fosse successo qualcosa di grave, avrei sicuramente sentito le sirene dell'ambulanza. "Grazie per avermi portato la mia roba."
 
" Di nulla" risponde la ragazza.
Valentina non ha più la possibilità di farmi domande su Trunks dato che la sua amica la sta trascinando via.
Una volta chr mi sono accertata che se ne sono andate, esco da sotto il soffione della doccia per ispezionare la roba che Trunks le ha fatto portare.
 
"Sei il migliore " mormoro, tenendo in mano una t-shirt nera con il logo del college di un calabrone in giallo, insieme a un paio di pantaloncini, un asciugamano da bagno, due bottiglie di shampoo e balsamo e un piccolo zaino per metterci tutto dentro.
 
È difficile non amarlo quel ragazzo quando fa cose dolci come queste.
 
. + . + . + . + .
 
Una volta uscita dall’ala delle docce e scesa in cortile, trovo Trunks seduto da solo su una panchina fuori dall'edificio.
 Si è tolto il costume e adesso indossa una maglietta blu con il logo del college sopra, con un paio di semplici jeans blu da abbinare.
Deve aver incapsulato il suo costume da principe in qualche capsula o semplicemente lo avrà buttato via.
Non c'è traccia di Leo.
 
"Sei ancora qui " affermo, sedendomi accanto a lui.
Trunks non si volta nemmeno a guardarmi dato che sta guardando davanti…ah no.
Ha lo sguardo fisso sull’ingresso del dormitorio di Leo.
Grugnisce qualcosa che suona come un "sì".
 
Le mie dita picchiettano incerte sulla panchina. Dovremmo parlare di ieri sera o andare avanti con le nostre vite facendo finta che non sia successo nulla? Preferirei di gran lunga dimenticare tutto quello che è successo ieri notte con Leo e la lite di stamattina, ma so che Trunks non ha nessuna intenzione di lasciar perdere.
 
"Ho bevuto molto ieri sera..." comincio.
 
Una parte di me non si aspetta che Trunks non dica niente, ma lo fa. " Sei minorenne. Non avresti dovuto bere ieri sera. Dimmi chi ti ha servito alcolici e farò in modo che non venda mai più alcolici in vita sua." Sembra così arrabbiato che penso che non voglia solo licenziarlo.
 
"Non ricordo il suo nome. Non credo che potrei nemmeno ricordare la sua faccia se lo rivedessi nuovamente. Ero molto, molto ubriaca la scorsa notte."
 
"Quel ragazzo ha approfittato di te?"
 
" Oh Trunks, andiamo….stiamo parlando di me. Anche se ero ubriaca, se avessi anche solo avuto il minimo sospetto avrei avuto benissimo la forza di dargli un pugno in faccia e metterlo al tappeto . Volevo bere. Volevo lascia la festa con Leo."
 
Trunks sospira pesantemente, deluso dal fatto che non ha un motivo valido per inseguire Leo.
 
"Aspetta, come sapevi dove trovarmi?" Chiedo.
 
Trunks tira fuori il cellulare dalla tasca e lo fa muovere in aria." Quando eravamo bambini ci separavamo spesso ai festival, quindi abbiamo scaricato l'app Trova il mio amico. Quando non riuscivo a trovarti alla festa a mezzanotte, mi sono preoccupato. Ho usato l'app per rintracciarti, arrivando fino alla quercia finché non ho perso il segnale. Il tuo telefono deve essere scarico."
 
Non sono mai stata così sollevata dal fatto che il mio telefono si fosse scaricato abbandonandolo sotto quella quercia. E se Trunks si fosse imbattuto in me e Leo? Questa scuola sicuramente non sarebbe in piedi ora se l'avesse fatto!
Mi sono salvata per miracolo…anzi no…se sono ancora viva devo ringraziare il mio cellulare.
 
 
"Di cosa volevi parlare ieri sera?" chiedo, riferendomi all'incontro di mezzanotte che mi sono persa dato che non mi sono presentata.
 
Trunks fissa la grande quercia. Sembra non voler rispondere alla domanda.
 
Ci sono studenti che camminano sul sentiero che porta dai dormitori al resto del campus universitario. Le ragazze non possono fare a meno di sorridere a Trunks mentre passano. Sento qualcuno sussurrare ad alta voce che assomiglia al simpatico CEO della Capsule Corp che appare in tutte quelle pubblicità. Per qualche ragione, tutte le attenzioni che gli stanno dando mi stanno facendo davvero incazzare.
 
"Guarda, se si tratta di Valese, so già che è incinta e che tu sei il padre del futuro nascituro " sbuffo.
 
È quasi comico vedere gli occhi di Trunks spalancarsi allarmati.
Per una volta ho il sopravvento. È difficile non sentirsi compiaciuti per questo.
 
"Come facevi a sapere di Valese? Non sapevo nemmeno che fosse incinta finché non me lo ha detto qualche giorno fa. Lo giuro, Pan, se l'avessi saputo prima, non ti avrei mai chiesto di uscire."
 
È difficile tenere sotto controllo la mia voce, ma so che se comincio a urlare, una folla si radunerà di nuovo intorno a noi. A meno che non voglia volare da qualche parte lontano e appartato con Trunks per parlare di questo, cosa che non voglio, allora non ho altra scelta che tenermi sotto controllo. Ciò significa che non posso nemmeno colpirlo. Un bella fortuna per Trunks.
 
"Avevo la sensazione che stesse succedendo qualcosa tra voi. Goten mi ha parlato la sera prima della festa e ha confermato il tutto. Ha detto che Valese era incinta e che tu eri il padre. Come hai potuto fargli questo? Eri il miglior amico di zio Goten! Come hai potuto tradirlo in questo modo?"
 
Le lacrime mi rigano le guance e non riesco a smettere di respirare affannosamente.
 Ora mi è difficile anche respirare.
 
Povero zio Goten! Il suo migliore amico di sempre e il suo primo amore lo hanno tradito. Non mi sorprende il fatto che non l'abbia mai visto nella vita futura che ho vissuto con Fable e Trunks. E’ più che normale il fatto che abbia deciso di non essere più suo amico, così come è normale che non era con Valese quando lei venne a prendere Fable quel giorno... perché mai avrebbe dovuto continuare a stare con lei e crescere una figlia che non è sua?
 
La me del futuro invece anziché decidere di rimuovere Trunks dalla propria vita, è andata avanti e l'ha sposato, diventando la matrigna di Fable.
 Per quanto odi ammetterlo, amo Trunks e non potrei mai condannare Fable a vivere da sola con Valese. Ora che i miei poteri per viaggiare nel tempo sono spariti, però, mi chiedo se potrò vivere un futuro sereno con Trunks e Fable senza essere perseguitata dal passato.
 
Trunks allunga cautamente il braccio e posa la sua mano calda sulla mia spalla. Il suo tocco è confortante e il mio respiro pesante torna a riprendere un ritmo tranquillo. Il fatto che non l'abbia colpito o respinto è un buon segno, e lui mi attira dolcemente a
 sé, azzerando la distanza che ci separava. Ci sediamo uno accanto all'altro in silenzio per qualche minuto finché Trunks non è sicuro che sono abbastanza calma da permettergli di continuare a parlare.
 C'è altro che vuole dirmi.
 
"Qualche mese fa eri arrabbiata con me perché ho messo l'inchiostro sul tuo microscopio durante la lezione di biologia. Mancavano pochi giorni alla tua laurea e l'anello di inchiostro intorno ai tuoi occhi non poteva essere lavato via con il sapone. Hai detto che mi odiavi e che saresti felice se non mi vedessi mai più, ricordi? "
 
Davvero è successo solo pochi mesi fa?
 
Annuisco in risposta. "Sì. Eri un tale idiota allora. Tutti pensavano che fossi pazza per averti incolpato."
 
Trunks ridacchia un po'." Scusa, ma quando ho sentito che c'era un ragazzo nella tua classe di biologia a cui piacevi... mi sono arrabbiato con te per questo. Ero geloso. "
Si schiarisce la gola." Non mi sono accorto di averla fatta grossa fino a quando non mi hai detto che mi odi. Pensavo di essere andato troppo oltre quella volta."
 
Trunks tende il braccio al ricordo, stringendomi più vicino a lui.
 Sento le mie guance arrossire. Aveva intenzione di farmi sedere sulle sue ginocchia dopo?
 
"Non pensavo che mi avresti mai perdonato. Ero così depresso che sono andato subito a letto quando sono tornato a casa quel giorno. Mamma e Bra erano fuori a fare shopping, e penso che anche papà fosse fuori ad allenarsi da qualche parte e Valese quel giorno passò da noi ma non avendo trovato nessuno entrò dentro casa.
Ha bussato alla porta della mia camera da letto, chiedendo se avessi visto di recente Goten. Le ho detto che non lo vedevo da un po’.
 Poteva dire che ero sconvolto solo guardandomi in faccia. Le ho detto che volevo essere lasciato solo ma lei si è seduta ai piedi del letto e così le ho confessato i miei sentimenti per te mentre lei ha condiviso con me le insicurezze che provava uscendo con Goten. Una cosa tira l'altra e prima che me ne rendessi conto, la stavo baciando e lei mi stava baciando a sua volta- -"
 
"Fermati!" grido, coprendo la bocca di Trunks con la mano." Non dire più niente, per favore. Non ho bisogno di sentire i particolari di ciò che è successo tra te e Valese nella tua camera da letto. Okay?"
 
Trunks emette un sospiro irritato, poi annuisce. Probabilmente avrebbe saltato quei dettagli a prescindere, ma non volevo rischiare di essere segnata per tutta la vita. Inoltre, non avevo né bisogno né tanto meno la ben che minima intenzione di vivere quell'immagine mentale che sta prendendo il sopravvento della mia testa da tutta la mattinata.
Esitante, tiro via la mano dalla sua bocca.
 
"Comunque, immagino tu sappia cosa sia successo dopo. Valese è incinta e potrei anche essere il padre, ma non importa.
Valese mi ha chiamato ieri mi ha detto che ha intenzione di abortire. Ma non è di lei che volevo parlare con te la scorsa notte. Quello che volevo davvero dirti era..."
 
La mia mano sinistra si arriccia intorno al bordo della panca di legno, e l'altra mano affonda con forza nella coscia muscolosa di Trunks.
Valese abortisce! Ucciderà Fable! Cosa ha causato improvvisamente il cambiamento del futuro?
 
"Pan, stai bene?"
 
" No, non lo sono. Stai costringendo Valese ad abortire? Che diavolo hai! " gli chiedo saltando in piedi.
 Trunks sembra così confuso.
Probabilmente pensava che sarei stata felice nel ricevere questa notizia e che molto probabilmente avremmo potuto chiudere qua la faccenda.
Be', forse lo sarei stata se non avessi incontrato Fable e fossi arrivata ad amarla come se fosse mia.
Sento il mio stomaco contorcersi quando ricordo le fredde parole che le avevo detto l'ultima volta : "Non sei mia figlia".
 
"Non la sto costringendo a fare niente!"  risponde lui sulla difensiva." Non so nemmeno se sono il padre! Valese è quella incinta. Se vuole interrompere la gravidanza, allora ha tutto il diritto di farlo. Non posso costringerla a partorire se lei non vuole."
 
"Quando?" Chiedo. "Quando abortirà Valese?"
 
Trunks studia la mia faccia per un secondo. Può dire che qualcosa non va.
 
Tutto il mio corpo sta tremando. Ho tanta paura! E se fosse troppo tardi?
 
"Il suo appuntamento è oggi alle sei"  risponde "Ma non so dove. Ci sono centinaia di cliniche a West City."
 
Per abitudine tiro fuori il telefono, ma la batteria è scarica." Che ore sono adesso?"
 
"Sono le 3 e mezza. Hai intenzione di dissuaderla?"
 
" No, Goten lo farà! " Le mie scarpe colpiscono duramente il sentiero lastricato mentre decollo di corsa, quindi lascio completamente il terreno mentre volo in aria alla massima velocità, con Trunks non troppo distante da me. Il futuro è cambiato e sono sicuro che Goten deve aver avuto qualcosa a che fare con questo. Mi disgusta pensare che il mio gentile zio debba aver costretto Valese a scegliere tra lui o il bambino.
 
"Non capisco cosa sta succedendo," urla Trunks in modo tale che io possa sentirlo. È ancora abbastanza indietro rispetto a me. Sono la ragazza più veloce del mondo. Sarebbe impossibile per lui raggiungermi. Alzo gli occhi al cielo, poi rallento con riluttanza la mia velocità per adeguarmi al ritmo più lento di Trunks.
 
"Cosa diresti se ti dicessi che sono stata nel futuro? Un futuro in cui siamo sposati e cresciamo insieme la dolce figlia di Valese? Oh, e viviamo in una graziosa casetta fuori West City?"
 
Lancio un'occhiata a Trunks. Il vento gli ha spinto indietro i capelli, esponendogli la fronte e l'espressione decisa. All'inizio non credo che mi abbia sentito, poi le sue labbra si piegano in un piccolo sorriso.
 
" Direi che è dannatamente bella come cosa. Dobbiamo assolutamente uscire per un appuntamento e parlarne più tardi a cena."
 
" Certo. Subito dopo aver salvato Fable! " gli dico ricambiando il sorriso.
 
Scusa, Bra. A quanto pare dovrai andare al college senza di me. Ho scelto un futuro diverso per me stessa.
   
 
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