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Autore: gianluka2000    29/12/2021    0 recensioni
[Apex legends]
[Apex legends]"Nei miei giochi, è dalle ombre...che devi guardarti le spalle". Gli Apex games si preparano ad affrontare una tortuosa e tremenda missione: difendere il loro universo dall'assalto delle ombre e dalla dimensione oscura.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta atterrati, le due leggende cominciarono a cercare armi, siringhe, scudi e tutto quello che poteva tornare utile, come erano solite fare durante ogni partita.

“Per fortuna nessuno ha avuto la brillante idea di atterrare qui con noi, altrimenti eravamo già belli che andati!” Disse Mirage, mentre stava raccogliendo una wingman da una capsula rifornimenti.

“Forza, seguimi!” Esclamò Wraith scattando verso l’entrata dei laboratori, lasciando il ragazzo ancora una volta perplesso dal suo comportamento.
“H-Hey aspetta, non correre!” L’illusionista cercò di fermarla per provare a chiederle che cosa le stesse accadendo.

La combattente percorse in pochi attimi i corridoi che precedevano la sala centrale dei laboratori, dove vi era il condotto fasico, il quale era collegato sia all’interno che all’esterno della struttura. Aprì immediatamente una delle porte laterali e, in quel momento, si accorse che la figura era proprio lì davanti a lei, dandole le spalle e rimanendo immobile ad osservare il pannello di controllo del condotto. Wraith iniziò a camminare molto lentamente brandendo il suo kunai: voleva capire che cosa stesse accadendo.

“Chi sei?” Chiese la leggenda ma senza ricevere nessuna risposta in cambio. D’un tratto un'altra porta laterale si aprì, facendo sobbalzare Wraith.
“Uff… Dammi solo un secondo”, disse Mirage lievemente affannato.

“Allora… Uff… Vuoi spiegarmi che cosa succede?” Chiese il ragazzo non ancora accortosi della figura davanti a loro.

Wraith fece un cenno con la testa, cercando di fargli capire che doveva girarsi. Mirage spostò immediatamente lo sguardo e, con molta calma, avvicinò la mano verso la fondina della sua cintura, dove era riposta la wingman che aveva appena trovato.

“Allora? Si può sapere chi sei?” La ragazza provò ancora una volta a chiedergli spiegazioni avanzando passo dopo passo e impugnando il kunai.
Di colpo, la figura incappucciata alzò la mano e diede un colpo al pannello, perforandolo e cominciando a far scattare un allarme.

“Ma che diavolo?!” Mirage rimase sconvolto da cosa stava accadendo davanti ai propri occhi, iniziando a stringere l’impugnatura della pistola.

Wraith, al contrario del suo amico, rimase quasi impassibile, e continuò ad avanzare verso quella misteriosa e alquanto minacciosa figura. Subito dopo quello che aveva fatto, l’individuo si girò lentamente verso di loro alzando lievemente il braccio e puntando la mano verso il condotto fasico.

È tempo di rivelare la vera realtà”, affermò sghignazzando la persona sotto quel cappuccio.

“Ehm, scusa puoi ripetere?” Chiese l’illusionista ancora più stranito dalla situazione.

La combattente unì il suo dito indice al medio e in un attimo si ritrovò dietro la figura incappucciata, puntandogli il kunai alla gola.

“Wohoo! Bella mossa, Wraith!” Esclamò Mirage complimentandosi con lei.

“Salto temporale, eh?” Domandò con fare sorridente la figura, senza mostrare alcun gemito di paura.

“Rispondimi una volta per tutte… Chi sei? E perché stai facendo questo?” Wraith si era stancata di ripeterlo e aveva intenzione di costringere quella persona a farsi dire chi fosse e perché stava facendo ciò.

“E perché mai dovrei spiattellare tutto ad una come te?” Appena conclusa la frase, la figura alzò l’altro braccio e cominciò a stringere la mano della ragazza. Wraith cercò di non emettere nessun gemito di dolore, ma il polso stava iniziando a farle male e le fece scivolare il kunai dalla mano, il quale cadde ai piedi di quella persona.

“Lasciala andare!” Mirage tirò fuori la wingman immediatamente, puntandogliela alla testa.

“Ooh... Abbiamo un eroe qui”, affermò nuovamente la figura senza placare il suo continuo ridacchiare.

“E va bene, l’hai voluto tu!” Mirage era pronto a premere il grilletto ma c’era qualcosa che glielo impediva, una sensazione di paura, di incertezze; e se invece di colpire la figura avesse colpito Wraith? Non ci volle molto per eliminare tutti questi pensieri dalla testa, poiché uno strano rumore stava attirando la sua attenzione. Proveniva dal soffitto. La leggenda stava iniziando a dedurre che poteva trattarsi di qualche topo infilatosi in un impianto di areazione, fino a quando il rumore stava iniziando a farsi più intenso e più veloce. Wraith era in preda al dolore, non riusciva al liberarsi dalla morsa di quel soggetto incappucciato.

“Avanti che aspetti… Spara!” Lo invitò la figura.

Mirage si era deciso, stava per premere il grilletto, ma all’improvviso qualcosa cadde dal soffitto, che precipitò addosso all’incappucciato e liberò Wraith dalla sua presa.

“T-Tu?!” Mirage rimase ancora più stranito di quanto non lo fosse già prima. Revenant li aveva appena salvati.

Il simulacro si alzò immediatamente e prese la persona per la gola, alzandola da terra. Nel frattempo Mirage stava aiutando Wraith ad alzarsi, ancora sofferente per il dolore che aveva al polso.

“Mh… Non sapevo che oggi un'altra nullità si sarebbe unita a noi”, disse il robot.

“Non per fare il guastafeste, ma credo che questo tizio non sia qui per diventare una leggenda”, replicò Mirage.

Revenant diede una rapida occhiata alle due leggende che si apprestavano ad uscire fuori dai laboratori, dopodiché puntò lo sguardo nuovamente verso l’incappucciato.

“Qualunque cosa tu avessi intenzione di fare, ormai non ha più importanza”. Revenant trasformò la sua mano in una lama affilata ed era pronto a sferrargli il colpo di grazia.

“Addio nullità…” Ma in quel momento qualcosa andò storto: la lama si fermò a pochi centimetri dal petto della figura e proprio quest’ultima si liberò dalla presa del simulacro.

“Che ammasso di ferraglia…” Disse il losco individuo il quale aveva messo fuori combattimento Revenant, facendolo cadere a terra in un istante.
Intanto, Mirage e Wraith erano appena usciti dai laboratori.

“Come ti senti?” Chiese l’illusionista.

“Fa ancora male, ma credo che mi riprenderò. Nulla che Lifeline non possa curare”, rispose la combattente.

“Per fortuna ho preso delle siringhe prima di seguirti lì dentro!” Disse Mirage sorridendo e cercando di alleviare il dolore della sua amica. Ma la chiacchierata venne subito smorzata dal rumore del banner di Revenant; le leggende rimasero incredule.

“Ma... Come è possibile?” si domandò la ragazza.

“Potevo comprenderlo se stavamo combattendo contro qualche squadra, ma pensavo ci avrebbe pensato lui a quel tizio!” Aggiunse Mirage.

Proprio in quel momento, un'altra squadra composta da Lifeline, Seer e Gibraltar era appena atterrata davanti a loro.

“Nonono! Fermi, aspettate!” Esclamò Mirage supplicando di non sparargli.

“Tranquillo fratello, sappiamo tutto”, lo rassicurò Gibraltar.

“La Commissione sa cosa è accaduto in quei laboratori, e hanno pensato bene di sospendere i giochi”, disse Lifeline.

“Oh… Beh, è un peccato, perché ero appena diventato leader uccisioni, vi è andata bene!” Replicò Mirage, cercando di approfittare della situazione vantandosi con gli altri.

“Guarda che ero io il leader prima della sospensione…” Gli rispose Seer guardandolo con aria imbarazzata.

Nel frattempo, la figura nei laboratori stava per finire ciò che aveva iniziato. Allungò il braccio e puntò nuovamente la mano verso il condotto fasico
“Ottimo, grazie Lifeline!” Ringraziò Wraith, che era appena stata medicata.

Quasi tutte le leggende stavano cominciando ad arrivare e a riunirsi a pochi metri di distanza dai laboratori, discutendo su cosa stesse accadendo ai giochi.

“Quindi questo tizio ha fatto fuori il demonio? Potrei quasi provare simpatia per lui…” Disse Loba, mentre stava parlando con Mirage e Valkyrie.

“Cavolo, devi essertela vista davvero brutta, eh?” Chiese ridendo Octane, che si trovava accanto a Wraith e Lifeline.

“Non starle troppo addosso, Silva!” Lo sgridò il medico di guerra.

Bloodhound stava osservando le porte dei laboratori, chiedendosi se era opportuno andare a controllare cosa stesse accadendo.

“Tutto bene?” Domandò Fuse avvicinandosi a lei, ma la risposta della cacciatrice venne subito interrotta da un evento singolare: un’enorme raggio viola fuoriuscì a gran velocità dal condotto fasico esterno in direzione del cielo, facendo dissipare le nuvole e oscurando completamente il pianeta. Le leggende puntarono lo sguardo immediatamente verso l’alto, ad osservare quello che stava accadendo davanti ai loro occhi. Bloodhound cominciò a scorgere qualcosa che stava salendo in cielo contemporaneamente al raggio viola.

“Guardate!” Esclamò la cacciatrice, vedendo una figura incappucciata uscire fuori dal raggio.

“Ma che diamine ha combinato quel tizio?!” Si domandò Mirage, mentre Wraith, accanto a lui, si stringeva il polso fasciato.

“Hey, qui solo una persona può volare e quella sono io!” Disse Valkyrie, puntando il dito verso l’incappucciato.

La figura stava iniziando a dissolversi nell’aria, ma non prima di aver comunicato un messaggio alle persone presenti all’ascolto.

“Mondo! Sta per iniziare una nuova era, ma non dovete aver paura… Presto vi renderete conto del dono da noi concesso!”

Dopo quelle parole la persona incappucciata era scomparsa nel nulla, e il raggio violaceo si spense immediatamente.
   
 
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