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Autore: sg199885    31/12/2021    2 recensioni
venite con me, amici miei, in questo lungo viaggio attraverso il tempo e lo spazio, in un mondo miracoloso.
(serie di one-shots collegate alla long "MIRACULOUS WORD: ROME")
Genere: Avventura, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GOD'S JOKE
 

Legare l’amore al sesso è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore.
(Milan Kundera)
 
Matteo si chiese, mentre armeggiava con quella dannatissima chiave per farla girare nella fottuta serratura, con Mason spalmato addosso, quand’era l’ultima volta che aveva fatto l’amore con qualcuno.

Fare l’amore.

Perché Matteo non era stupido al punto da confondere per amore tutte l volte che si era portato a letto qualche vecchio ricco da far schifo dopo averlo spolpato alla grande, oppure il belloccio di turno per il puro gusto di aggiungere una figurina al suo album.
Realizzò, mentre sentiva il freddo della porta sbattuta contro la sua schiena fin troppo violentemente, e le labbra del moro che si scontravano con le proprie, che non faceva l’amore da un po’ di tempo.
Fare sesso e fare l’amore sono due cose ben diverse.
Si domandò quand’era stata l’ultima volta che delle mani avevano percorso il suo corpo con tale desiderio, che una bocca aveva tentato di divorarlo con tale ardore, tra morsi, graffi e baci bollenti.

Desiderio.

Era da parecchio tempo che non si sentiva desiderato in quel modo… giusto, pulito, sano.
 Si fermò, tra un respiro rubato e l’altro all’attacco famelico del suo amante, a riflettere su come quei gesti così impetuosi potessero essere insieme delicati, come potesse graffiarlo e morderlo ed insieme maneggiarlo con cura, attenzione, mentre lo adagiava sul letto e, seppur freneticamente, lo spogliava dei suoi abiti.
Matteo non era di certo un principiante, e ci mise pochi ed abili movimenti per sfilare la cintura, slacciare il bottone e calare la zip per intrufolare la mano al loro interno, facendo gemere di piacere il suo amante direttamente nel suo orecchio.
Si prese più di un secondo, tra una carezza lasciva e l’altra, per trovare un aggettivo adatto a definire quei gemiti.

Appassionati.

Decise che quella era la parola adatta. E insieme rifletté che era parecchio tempo che non sentiva un suono simile, diverso da tutti i gemiti che sentiva di solito, quelli che di solito gli facevano venire la nausea… doveva essere passato almeno qualche anno, da quando era scappato a Roma con i suoi fratelli, per lo meno.
- Hai un… - provò a chiedere, affannato dal piacere, il moro.
- primo cassetto. – snocciolò pratico Matteo, e Mason obbedì, aprendo il cassetto e frugandoci dentro, ridendo sommessamente direttamente sulle sue labbra quando lo trovò letteralmente invaso di preservativi e lubrificanti.
- mh, fornito! – scherzò spalmandosi una generosa quantità di lubrificante sulle dita per poi avvicinarle all’apertura dell’amante che fremette al contatto freddo.
Mason gli baciò teneramente il naso e lo guardò con uno sguardo dolce e divertito insieme.

Tenerezza.

Matteo era abbastanza onesto con se stesso per ammettere che non era una parola che rispecchiava neppure un momento della sua vita negli ultimi anni. Forse da che ne aveva memoria.
Ma non era più lucido abbastanza per fare calcoli, riflessioni, elucubrazioni, il piacere si sciolse liquido nel suo corpo a partire da quel punto caldo nel suo ventre che il suo capo sfiorava con le dita così sapientemente, fino a farlo urlare dal desiderio tanto da tapparsi da solo la bocca, per non spaventare i fratelli.
- Ti prego… - sospirò.
- dillo ancora. – gli ordinò mentre mordeva il suo collo Mason.
- ti prego, ti scongiuro… - piagnucolò, spoglio di ogni difesa, mentre si aggrappava a quelle braccia robuste come ad una boa durante un uragano.
E Mason lo accontentò, sprofondando in lui con un unico, fluido, deciso movimento che levò il fiato ad entrambi.

Senza fiato.

Quand’era l’ultima volta che era rimasto senza fiato? Era così remota nella memoria, che quasi non la ricordava.
Il maggiore lo strinse forte a se, baciandolo con foga, mentre aspettava con premura che il suo corpo si abituasse all’intrusione, per far sì che l’atto potesse iniziare con il minimo di dolore possibile.
- Tutto ok? – chiese.
- non sono mica un pivellino… - sbuffò il moretto quasi infastidito da tutte quelle attenzioni.
- voglio solo prendermi cura di te… - si giustificò, come se fosse la cosa più naturale del mondo; e doveva esserlo, per una persona più o meno normale come Mason era. Ma Matteo non lo era.
“Prendersi cura”
Non faceva parte del suo vocabolario.
Da momento in cui l’anello di muscoli si allentò intorno al suo membro, il moro iniziò a spingersi in lui, prima delicatamente, poi con sempre più foga, sempre più veloce, sempre più forte, mentre i gemiti d’entrambi si mischiavano in una grande armonia di passione, ed erano ormai solo baci che sembravano morsi, carezze che sembravano graffi, sussurri che sembravano ringhi.
Non avrebbe mai voluto ammette che quel bell’imbusto fosse così maledettamente bravo, ma il suo corpo lo tradì quando il proprio piacere esplose tra i loro colpi, dopo un affondo particolarmente preciso, e solo allora il suo amante si liberò dentro di lui all’interno del profilattico.
Gli girava la testa, il cuore batteva forte.
E che cavolo doveva fare ora? Ora che, dopo essere venuto, quel pazzo continuava a stringerlo forte come se fosse la cosa più preziosa del mondo?

Come una cosa preziosa.

Forse questo significava essere amati? Essere trattati come una cosa preziosa?
Essere amati.
Non aveva bisogno di pensarci neanche un attimo, mentre la sonnolenza del post-coito scuriva il mondo intorno a lui, di pensarci un solo secondo.
Ne era certo.
Non era mai stato amato prima.

NOTE D'AUTORE (?)
che cosa ci faccio ad aggiornare la sera di capodanno? non ne parliamo proprio... almeno abbiamo fatto qualcosa di costruttivo... come si dice, se facciamo qualcosa stanotte la faremo tutto l'anno no? quindi saremo insieme tutto l'anno *-*
anyway, ancora un sentito augurio per un 2022 sempre migliore, dal profondo del mio cuore 

 
   
 
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