Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    04/01/2022    10 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 34: A tu per tu col preside


EVENT+ - Guardians of Winter | Hallyu+






L'ufficio del preside si trovava nella torre più alta del Castello e Anna e Merida vennero fatte accomodare dal professor Bunnymund all'interno della stanza. Era molto grande ed accogliente, dalla forma circolare dove alle pareti vi erano molti ritratti raffiguranti i tutti i presidi di Hogwarts, tra cui Nicholas stesso.
Mentre Anna si guardava attorno, mossa dalla curiosità di trovarsi per la prima volta in quell'ufficio, Merida invece non sembrava particolarmente presa dalla situazione: non era nuova nel posto. Al primo anno lei e Jack erano stati richiamati diverse volte, per fortuna negli ultimi tempi grazie al Quidditch la situazione si era calmata e le visite erano diminuite sempre di più.
Bunnymund diede una veloce occhiata all'ufficio "Nicholas arriverà a breve. State sedute e non..." vide poi Anna toccare una piccola statua accanto alla scrivania e la fermò "Non combinate disastri. Ci siamo capiti?"
La fulva annuì silenziosamente, ammorbidendo un po' di più l'espressione del professore.
"Bene. Torno subito."
Anna poté nuovamente riprendere fiato non appena lo vide allontanarsi dall'ufficio. Passò dunque lo sguardo dalla statua a Merida, che nel frattempo si stava avvicinando alla poltrona "Credi ci abbiano convocati per quello che è successo ieri sera?"
"E per cos'altro se no?" la rossa appoggiò una mano sul bracciolo e dopo un attimo di esitazione, si sedette comoda "Forse vuole solo sapere com'è andata."
"Merida!" la riprese Anna, ma lei si limitò ad alzare un sopracciglio. A quel punto l'altra tiro un lungo sospiro, passandosi una mano sulla fronte "Io ne ho abbastanza di segreti. Racconteremo tutto!"
Restarono in silenzio per un lungo momento, Merida puntò lo sguardo altrove, fissando con poco interesse un quadro alla parete che ritraeva quello che probabilmente era Nicholas da giovane, visto la barba e i capelli più scuri. Accanto a lui un ragazzo piuttosto mingherlino, biondo, che sembrava gli stesse donando un regalo, probabilmente era stata scattata sotto Natale a giudicare dalle decorazioni che si potevano intravedere dietro di loro.
Anna non ci badò molto e dopo essersi passata una mano sulle trecce le rivolse uno sguardo pieno di dubbi "Credi... Davvero che quel ragazzo... Adam..." 
"Non lo so" disse sottovoce Merida "Sembrava così sconvolto. Forse..."
Ma non ci fu tempo di continuare, sentirono le voci di Nord e Bunnymund farsi sempre più vicine, Merida scattò subito in piedi, allontanandosi come una saetta dalla poltrona mentre Anna per l'agitazione colpì con una gomitata la statua. Questa iniziò a barcollare, ma lei riuscì a prenderla in tempo. Il tutto di fronte al preside e il professore appena arrivati.
"Eheh... Scusate..." mormorò con un lieve sorrisetto, mentre Bunnymund sospirava pesantemente.
"Ragazzini..."
Solo in quel momento le due si resero conto che oltre a loro c'era anche Kristoff ad accompagnarli. Nord li fece accomodare tutti e tre davanti alla sua scrivania, dove materializzò alcune sedie e, dopo essersi seduto sulla poltrona, si prese qualche istante per poterli osservare in silenzio.
Di colpo la sua espressione si fece più malinconica "Mi spiace convocare voi dopo evento così tragico. Belle era vostra amica..."
Merida ed Anna abbassarono lo sguardo dispiaciute, e lo stesso fece anche Kristoff.
"Purtroppo ieri sera sono accaduti fatti molto gravi. Ho giustificato condizioni di Jack con incantesimo uscito male. Il perché, potete immaginare..."
Istintivamente Anna passò lo sguardo da Merida a Kristoff, finendo poi su Nord "Quindi, voi sapete di mia sorella?"
"Si."
Quella semplice risposta fece scattare in piedi Merida "Che cosa?! E' assurdo!"
"Si contenga, Dumbroch!" la riprese Bunnymund, ma questa volta la ragazza mantenne la testa alta e la sua espressione si indurì ancora di più.
"No che non mi contengo! Vi rendete conto di quello che è successo?! Elsa ha quasi ucciso Jack! E Belle è ..."
"Elsa non c'entra nulla con quella storia!" si affrettò a dire Anna.
"Potrebbe!"
"Ora è anche in combutta con il lupo mannaro?!"
Merida a quel punto la fissò irata "Sul serio la stai difendendo? Dopo quello che ha fatto a Jack e che ha cercato di fare a TE!"
Erano talmente impegnate a discutere che nemmeno i richiami di Bunnymund facevano effetto, lo stavano ignorando completamente. Anche Kristoff tentò di fermarle, ma non sembravano voler ascoltare nemmeno lui.
"Era spaventata!" continuò Anna.
"Spaventata e pericolosa!" sibilò l'altra "Jack è quasi morto per salvarti."
"Lo so! Pensi che non mi importi?!" si alzò anche lei dalla sedia "Sto solo cercando di capire! Potevo fermarla, le avrei impedito di scappare!"
"Fermarla?" la fissò incredula "Ha fatto bene ad andarsene!"
Quelle parole ferirono incredibilmente la giovane "Come puoi dire cosi?" 
Per un breve istante Merida sembrò dispiacersi, ma poi tornò subito seria "Posso, se ferisce i miei amici."
"BASTA!" 
La voce di Nord questa volta fermò ogni discussione, si era addirittura alzato dalla poltrona, sovrastando con il solo sguardo le due ragazze. Merida e Anna rimasero in silenzio, per la prima volta senza parole.
Era raro sentire il preside così alterato: in tutti quegli anni di scuola non lo avevano mai visto urlare, nemmeno nelle situazioni più estreme. Perfino Bunnymund lo fissava sconvolto.
"Non mi piace alzare voce, ma sono stato costretto" disse serio "Ora... Giù!"
Le Grifondoro si sedettero senza batter ciglio, Nord le imitò subito dopo, recuperando poi di lato un cofanetto con all'interno qualche dolcetto e lo porse ai ragazzi "Biscotto calma sempre rabbia" il suo tono ora sembrava essere tornato più calmo.
Merida non se lo fece ripetere due volte e prese subito un biscotto e lo stesso anche Kristoff. Anche Anna lo fece, ma solo dopo aver lanciato un ultima occhiata alla rossa.
Non aveva proprio fame, ma non voleva far irritare ulteriormente quell'uomo.
"Prima di tutto voglio assicurarvi che Elsa è tornata in Castello. Professor Black l'ha riportata ieri sera. E' al sicuro."
Il volto di Anna si illuminò per un breve istante, mentre quello della compagna sembrava contrariato.
"Chi terrà al sicuro noi?" chiese sospettosa Merida
"Sarà controllata con più attenzione questa volta" disse "Professor Black sa come comportarsi, arti oscure sono suo mestiere."
"Arti oscure?" Ripeté sconvolta Anna.
"Aspetti, intende dire che lo sapeva fin dall'inizio?" domandò Kristoff.
Nord annuì "Non ero certo, sospettavo qualche cosa con nome in Calice... Ma solo dopo sfida al Torneo ho capito cosa fosse capace" disse "E' stata molto brava, ha tenuto a freno poteri per molti anni..."
"Questo spiega perché mantenesse quelle distanze..." il biondo vide Anna abbassare tristemente lo sguardo.
Merida aveva incrociato le braccia al petto, fissandolo torva "Quindi, cosa intende fare? Restiamo qui a comportarci come se non fosse successo nulla?"
"Vostra amica ha enorme potere" continuò Nord "Un potere... Magnifico e potente, ma senza controllo può distruggere tutto quello che trova. Non è prima volta che succedono questi... Incidenti" incrociò gli occhi con quelli di Anna.
Lei tentennò un pochino prima di rispondere "I miei... I miei genitori" disse con un filo di voce "Elsa ha detto che li ha feriti. L_le mie tutrici lo sapevano."
"Tue zie dove si trovato ora?" chiese.
"Viaggiano molto e... L'ultima volta che le ho sentite, hanno detto che mi avrebbero raggiunta" ammise "Ma... Ma loro sono buone!"
Merida scosse il capo, dispiaciuta "Anna..."
"No io... Io non voglio accusarle, non senza aver sentito la loro motivazione!"
"Non sto accusando, non preoccuparti" sorrise Nord.
"Stiamo solo cercando di capire quanta gente è coinvolta" si intromise Bunnymund "Non dobbiamo far trapelare la faccenda, devono saperlo meno persone possibili e soprattutto, non ne deve esserne a conoscenza il Ministero della Magia. Ultimamente non è affidabile di come ci si aspetti."
"Sarete d'accordo anche voi che potere di vostra compagna è inusuale. Sarebbe guaio se si scoprisse, anche in mondo magico. Inoltre è costretta a partecipare a Torneo, non sarà possibile per lei lasciare Hogwarts fino a ultima prova" continuò serio il preside "So che la cosa vi spaventa, ma state pur certi che fatto come ieri sera non accadrà più."
"Vi proteggeremo" concluse Bunnymund.
Rimasero in silenzio qualche secondo, poi Kristoff, seppur un po' titubante, fece per parlare "E chi... Proteggerà Elsa?"
Gli altri lo fissarono, solo Merida sembrò capire a cosa si stesse riferendo.
"Kristoff!" lo intimò.
"Dobbiamo dirlo."
Anna li guardò confusa "Dire cosa?"
La rossa fece nuovamente cenno al Tassorosso di tacere, ma lui la ignorò, concentrando la sua attenzione sull'altra "Sappiamo che qualcuno sta cercando di farle del male, la carrozza, il gioiello... Sono tutti collegati a lei. Forse qualcun altro ha scoperto il suo segreto" disse.
Bunnymund e Nord si scambiarono un'occhiata dubbiosa, mentre l'espressione di Anna si fece più torva.
Kristoff li guardò "Lo sapevate?"
"Lo sospettavamo" rispose l'insegnante di Trasfigurazione "E voi non dovevate ficcare il naso! Lasciate queste cose agli adulti."
Anna puntò nuovamente gli occhi sui due compagni "Quindi... Quando vi vedevo parlare per conto vostro... Era per questo?"
"Ne siete a conoscenza solo voi?" chiese ancora Bunnymund.
"Noi, Jack e Judy."
L'altro si lasciò sfuggire un ulteriore sospiro "Hopps... Chissà perché la cosa non mi sorprende."
"Non ci credo che non me l'abbiate detto!" sentenziò Anna.
Merida sospirò "Non ne eravamo ancora sicuri. Si tratta pur sempre di tua sorella."
"Infatti! MIA SORELLA" sottolineò "Avrei dovuto saperlo!"
"Ci dispiace Anna" disse sottovoce Kristoff.
Lei lo guardò e inaspettatamente sembrò calmarsi, questo permise al Tassorosso di riprendere poi il discorso.
"Si sa cosa possono volere da lei? Perché la stanno minacciando?"
I due uomini erano rimasti in silenzio, scambiandosi solo una fugace occhiata, questo riuscì solo ad infastidirlo di più "Oh andiamo, non volete proprio dircelo?"
"Persone molto pericolose. Persone che... Non sono felici dei poteri di Elsa" disse piano Nord "Cercheranno di fare a lei del male, ma finché starete ad Hogwarts, non si avvicineranno."
Merida borbottò qualcosa con aria seccata, ma per fortuna nessuno la notò.
"Non vogliamo coinvolgervi più del dovuto!" esclamò Bunnymund "Siete ancora dei ragazzini. Ringraziate il preside, perché se fosse per me avrei già usato l'oblivion molto tempo fa!"
Merida mantenne lo sguardo fisso su di lui "Quindi...Dobbiamo continuare a comportarci normalmente? Elsa potrebbe impazzire da un momento all'altro e noi non dovremo fare nulla?"
"Imparerà a controllare potere."
Ma la ragazza non sembrava convinta "E se non ci riuscisse? Non c'è un modo per fermarla?"
"Nulla che non implichi farle del male."  
Anna per la preoccupazione sembrava quasi sull'orlo delle lacrime.
Il solo pensiero che qualcuno avrebbe voluto uccidere sua sorella la stava devastando.
Nord le rivolse uno sguardo pieno di conforto e le strinse una mano "Noi questo non vogliamo." 
Quelle parole tranquillizzarono almeno in parte il suo umore, riuscendo a calmarla. Gli sorrise e lui ricambiò, cercando di rassicurarla come meglio poteva  solo con un semplice sguardo.
In quel momento altri passi si fecero sentire all'entrata dell'ufficio ed una porta si spalancò pian piano, Rapunzel fece il suo ingresso, suscitando l'attenzione di tutti i presenti.
"Scusa il ritardo Nicholas io..." quando si voltò tuttavia smise improvvisamente il discorso, limitandosi ad abbozzare un sorrisetto impacciato "Oh... C_ciao!" li salutò.
In quel preciso istante il volto di Kristoff si illuminò "Ma certo! Rapunzel ce l'ha fatta!"
Le altre due ragazze puntarono nuovamente gli occhi sulla biondina che nel frattempo non si era ancora mossa dalla porta, la stava tenendo ancora semi aperta e guardava incerta il preside. Nord le sorrise dolcemente e le fece cenno di avvicinarsi a loro.
"E' per questo che ho chiamato lei. Rapunzel ha grande dono, l'avete potuto vedere voi stessi" la ragazza si mise di lato, vicina a lui e Merida "Quando canta, suoi capelli possono curare ferita."
"E' così che ha fatto con Jack" disse stupita Anna.
"Gli ha salvato la vita, ha fermato l'incantesimo!" mormorò Merida. Rapunzel arrossì e si toccò impacciatamente i capelli per l'imbarazzo.
Lo sguardo di Nord tornò ad essere più serio "Quello che ha lanciato Elsa è molto più di semplice incantesimo. E' maledizione... Si diffonde come malattia, non conosce freni." 
Anna si gelò, mentre Merida si portò una mano sul mento con fare pensieroso "Se i capelli di Rapunzel possono curare in questo modo, non basta prenderne un po' e..."
"Oh no!" la fermò la biondina, stringendo forte i capelli "Non potete tagliarmeli! Perderei tutto!
Gli altri la osservarono con aria confusa, allora Rapunzel si sporse un pochino e con un rapido gesto, si spostò una parte di capelli rivelando dietro l'orecchio un piccolo ciuffetto di colore castano chiaro "In passato avevano tentato di portarmeli via, ma se vengono tagliati perdono il loro potere. Non li posso assolutamente tagliare."
Al termine di quelle ultime frasi, Kristoff non riuscì a trattenere un risolino "Un momento, ci stai dicendo che non ti sei mai tagliata i capelli?"
Rapunzel scosse il capo. 
"Mai...Mai?" chiese ancora.
All'ennesima risposta negativa, Kristoff rise nuovamente "M_Ma non è possibile! Se non li tagli dalla nascita non dovrebbero essere più...Lunghi?"
Anche le altre due ragazze sembravano d'accordo col ragionamento, a quel punto la Tassorosso si scambiò un'occhiata con i due insegnanti e, dopo esserci accertata della loro approvazione, si tolse un piccolo fermaglio giallo a forma di fiore che portava tra i capelli, di colpo la chioma iniziò a crescere a dismisura, circondando anche i tre studenti.
"Ha risposto alla tua domanda?" ammiccò Merida. 
Kristoff annuì, ancora scosso per quella visione "Credo proprio di sì."
Rapunzel rise e decise di rimettersi subito il fermaglio, al tocco con i suoi capelli tornarono improvvisamente alla lunghezza di prima, come se non fosse mai successo nulla.
"E' un regalo di Nicholas. Mi permettono di camminare senza inciampare, e passo inosservata" sorrise "Beh...Più o meno."
"Magia di Rapunzel è potente, ma non abbastanza da fermare del tutto quella di Elsa."
Anna stava giochicchiando con il biscotto ancora tra le mani e aveva puntato nuovamente la sua attenzione da Nord a Rapunzel "Ma... Jack l'ha salvato."
"Perché è arrivata in tempo!" si affrettò a dire Bunnymund "E' stato fin troppo fortunato. Se Rapunzel non fosse stata nei paraggi, saremo arrivati troppo tardi e a quest'ora il vostro amico sarebbe una statua di ghiaccio."
Presto si rese conto di essere stato troppo rude quando vide il volto di Anna sbiancare nuovamente, così schiarì la voce e cercò di assumere un tono più controllato "La magia di Rapunzel è forte, ma nemmeno noi pensavamo che potesse arrivare a tanto."
Merida li guardò "Quindi quella sera..."
"Ho voluto tentare, ve l'ho detto. Non era sicura che i miei capelli potessero aiutare Jack, ma dovevo provarci. Solo che..." Rapunzel tirò un lungo sospiro, passandosi un paio di ciocche tra le dita "Non è una formula semplice, ho bisogno di molta concentrazione. Da piccola non riuscivo a concentrarmi a sufficienza così mia madr..." ma prima di continuare, si scambiò un'occhiata con Nord e Bunnymund, come se aspettasse il loro consenso.
Alla fine entrambi annuirono e quando Nord le fece cenno di proseguire, riprese a parlare "Mia madre ha creato questa canzone per farmi concentrare" cercò di mascherare il disagio, ma il tono con cui lo disse non passò inosservato.
"Tua madre?" ripeté Merida, ricordando il loro primo incontro, quando Rapunzel le aveva accennato di aver assistito alla sua morte.
Lei rispose con una inaspettata freddezza "Sì. Non era proprio mia madre, mi ha fatto credere di esserlo. La verità è che lei...Mi aveva rapita quand'ero molto piccola" prima di proseguire si toccò debolmente i capelli, lisciandoseli con le dita "Credevo mi volesse bene, in realtà a lei importavano solo di questi."
"Ma... Perché?" chiese Anna.
Lei fece per parlare, ma questa volta fu Nord a rispondere "Capelli di Rapunzel possono essere usati per ringiovanire."
Calò nuovamente un silenzio tombale. Perfino i quadri avevano smesso di parlottare tra di loro ormai. Anna e Merida si scambiarono uno sguardo confuso, mentre Rapunzel non faceva che toccarsi nervosamente i capelli  e posare la sua attenzione sui vari oggetti dello studio.
Kristoff era rimasto completamente immobile, ma dopo essersi preso qualche secondo buono per immagazzinare tutte quelle informazioni, fu il primo a reagire.
"Ringiovanire? Ma che..." quasi non riusciva a parlare e incespicò un paio di volte "E' un potere assurdo!" 
"Ma non è permanente" si giustificò la bionda "Posso far ringiovanire è vero, ma l'effetto prima o poi finisce e riprendi gli anni che avevi. E più qualcuno lo usa, più la durata dell'effetto rischia di diminuire."
"Questo è strano anche per noi maghi" mormorò ancora lui con sospetto "E'... E' davvero possibile nascere con un potere così grande? Insomma... Non ricordo nessun mago al mondo che fosse mai arrivato a tanto."
"Un mago c'era" disse Nord "Un mago estremamente potente, probabilmente il più grande mago che abbiamo mai avuto!" l'espressione piena di curiosità dei tre giovani lo fece nuovamente sorridere "Sapete di chi parlo..."
Ancora silenzio, ma questa volta venne spezzato dalla voce rotta di Merida "Vuoi...Vuoi dire che..." scattò in piedi e si sporse con così tanta forza da far quasi ribaltare il cofanetto con dentro i biscotti "MERLINO?! QUEL MERLINO?!"
"Vuoi fare silenzio?!" La ammonì subito Bunnymund, infastidito "Lo sapevo che non dovevamo dirglielo, Nord!"
Lei neanche ci fece caso, era talmente entusiasta della notizia che non le importava di essere sgridata in quel modo "Ma questo è incredibile! Hai un legame con il più grande mago di tutti i tempi! Non so... Non so nemmeno cosa dire! E'... è qualcosa di eccezional..." ma prima che potesse finire la frase sentì come un blocco in gola e di colpo le labbra di chiusero, impedendole di dire altro. Si accorse solo allora che Bunnymund aveva usato un incantesimo per bloccarle la parlantina, Merida a quel punto avrebbe tanto voluto dirgliene quattro, ma la mano di Anna la frenò da ogni tentativo, riportandola al suo posto e sussurrandole di darsi una calmata.
Dopo essersi accertati che la fibrillazione di Merida era ormai scemata, Nord chiese a Bunnymund di togliere l'incantesimo e, anche se quest'ultimo non sembrava completamente favorevole, alla fine accettò e finalmente la ragazza poté di nuovo aprir bocca.
"Ma ti avverto..." la ammonì ancora l'insegnante "Se urli ancora, ti blocco del tutto."
Merida brontolò qualcosa mentre si massaggiava una guancia, ma fortunatamente la voce era talmente bassa da non poter essere udita. 
Nord sorrise dolcemente e come se avesse letto loro la mente, riprese lui il discorso.
"Non metto dubbio che potere di Rapunzel sia straordinario" la sua espressione divenne più seria "Ma credete a me, è facile cadere in dipendenza. Possibilità di vivere più a lungo può portare persone a pazzia, tanto da compiere gesti inimmaginabili, come strappare bimba dall'amore dei suoi genitori..."
Anna aggrottò la fronte "Loro..." ma non disse altro, le bastò vedere l'espressione di Rapunzel per capire. 
Quella donna l'aveva rapita e conosceva fin troppo bene quello sguardo da comprendere che anche i suoi genitori avevano avuto una fine orribile. 
"Ho deciso di mettervi al corrente perché mi fido di voi ragazzi..." disse poi Nord, rivolgendo un'occhiata a tutti e tre "Ma voi dovete fidarvi di me."
Gli altri lo fissarono in silenzio.
"Dovete capire che è molto importante mantenere segreti, soprattutto per incolumità di Rapunzel" si indicò "Suo segreto deve restare tale."
Rapunzel aveva sorriso debolmente, forse ancora provata per tutto quello che aveva raccontato, mentre gli altri si erano limitati a scambiarsi un'occhiata, finché le parole di Nord non li attirarono nuovamente.
"So che situazione può spaventare, ma credete me, Hogwarts è posto più sicuro al momento."


 
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Terminata la riunione nell'ufficio del preside, Kristoff, Anna e Merida fecero una deviazione per andare a controllare come stesse Jack.
Sapevano che il pericolo più grave lo aveva passato grazie all'aiuto di Rapunzel, ma nonostante tutto ancora non riuscivano a tranquillizzarsi, volevano essere sicuri che stesse bene. Purtroppo le loro intenzioni vennero frenate dall'infermiera Toothiana che li rassicurò, consigliando di passare più tardi.
Alla fine, dopo molte insistenze, sia Anna che Kristoff si convinsero e in un primo momento anche Merida sembrava favorevole, ma poi i suoi pensieri ritornarono a quella notte e sentiva che non si sarebbe data un attimo di pace finché non avesse visto Jack con i suoi occhi.
Anna stava ormai crollando dal sonno, colpa di quegli incubi che non le davano pace e alla fine Kristoff fu l'unico a convincerla a tornare al dormitorio per poter dormire qualche ora. Merida le promise che l'avrebbe contattata non appena Jack si fosse svegliato e dopo averli salutati, si lasciò cadere pesantemente a terra, tirando un lungo sospiro esasperato: la sua testa era talmente piena di pensieri da non rendersi nemmeno conto dell'arrivo di Rapunzel alle sue spalle.
"Merida?"
Lei non rispose.
"Merida tu... tutto bene?" si chinò leggermente, inclinando la testa di un lato "Sapevo di trovarti qui, ma forse dovresti andare a riposarti, non hai una bella cera."
Quella fu la molla che la fece scattare "Come potrei?" incrociò il suo sguardo, alzandosi immediatamente "Come posso riposare quando... Non appena chiudo gli occhi rivivo ancora quella scena! Jack poteva morire, si è gettato per salvare Anna e..." si fermò qualche istante, sentendo gli occhi diventare lucidi "E' anche colpa mia, io l'ho portato la fuori, se non lo avessi trascinato nel mio stupido dramma non sarebbe mai successo!"
Era così arrabbiata con se stessa e non si sarebbe nemmeno stupita che Jack non le avesse più rivolto la parola.
"Oh Merida..." Rapunzel provò ad avvicinarsi, ma vedendola così turbata, esitò "Tu non potevi..."
"Prevederlo, lo so!" disse. Iniziò poi a camminare avanti e indietro per un paio di volte "Non è colpa tua, non vorrebbe vederti in questo stato, non potevi farci nulla..." si voltò poi verso di lei "Conosco il copione. Per tutta la vita mi sono sentita dire queste frasi per via di mio padre."
La Tassorosso restò a fissarla in silenzio, non sapendo cos'altro dire per farla stare meglio. Ma Merida sembrò non badarci.
"Ieri sera è stato come riviverlo. Il modo in cui mi guardava Jack..." abbassò il capo, passandosi nuovamente le mani sul viso "Prima mio padre, poi Belle... Non posso perdere un'altra persona. Non posso!"
Tentava di cacciare via le lacrime, ma tutto quello stress, la rabbia e il dolore che stava accumulando la stavano facendo impazzire.
Rapunzel la fissò ancora per un po', finché non si fece nuovamente coraggio e questa volta si gettò per abbracciarla forte. Il gesto fu talmente inaspettato da paralizzare addirittura Merida.
"...Che cosa stai..."
"Ti abbraccio" rispose subito la ragazza "E' per farti stare meglio."
L'altra schiuse la bocca per parlare, ma sul momento non seppe effettivamente cosa dire. Sentendola così rigida allora Rapunzel si separò immediatamente, guardandola preoccupata "Oh, sempre che tu non voglia! Allora devi scusarmi, sai questa... Questa situazione dell'amicizia per me è nuova e non so davvero come comportarmi a volte e..." si bloccò ancora. Vedendo come l'altra la stesse osservando in quello strano silenzio "...Oh no...Tu...Tu non vuoi più essermi amica?" istintivamente si tocco una ciocca della sua chioma "E' per i capelli, vero?" allora Merida fece per dire qualcosa ma Rapunzel si voltò "Lo sapevo!"
"Cos...Ma..."
Rapunzel aveva iniziato a parlare a sproposito, ignorando completamente i suoi tentativi di inserirsi nel discorso "Io... Io sapevo che sarebbe stato un problema, anche Bunnymund lo pensava e..." 
A quel punto la Grifondoro pensò bene di tapparle la bocca, permettendole in quel modo di concentrarsi anche su di lei "Vuoi calmarti? Stai facendo tutto da sola! Non smetterò di esserti amica."
Rapunzel la fissò stupita e, anche se con difficoltà, provò a parlare con la bocca coperta dalla sua mano.
"u-erio? (sul serio)"
L'altra alzò gli occhi al cielo, senza smettere di sorriderle comprensiva "Se Jack è vivo è solo per merito tuo. Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto."
Vedendola poi calmarsi, le liberò finalmente la bocca. Rapunzel la guardava così piena di commozione che Merida iniziò a temere un altro chiacchierio senza freni, ma prima che potesse riprendere la parlantina, adocchiò Hiccup nel corridoio in compagnia di un paio di ragazzi di Corvonero, tra cui Guy.
Era troppo lontana per capire cosa si stessero dicendo, ma l'espressione di Hiccup la distrasse immediatamente da quei pensieri: era distrutto, teneva la testa bassa e non si muoveva da quel corridoio. Anche Rapunzel se ne accorse e, vedendo come l'amica sembrava guardarlo così preoccupata, capì dovesse trattarsi di qualcosa di importante.
Le si avvicinò "Dovresti parlargli."
Merida continuò a tenere lo sguardo fisso sul Corvonero, torturandosi nervosamente la manica destra della camicia. Alla fine fece qualche passo per avviarsi, voltandosi un'ultima volta verso Rapunzel "Ti dispiace se..."
Lei le sorrise "Non preoccuparti. Ti aspetto qui, voglio sapere anche io come sta Jack."
Merida annuì, raggiungendo poi Hiccup che nel frattempo non si era minimamente mosso da quel punto. Era seduto su una panchina e continuava a fissare quell'oggetto che teneva tra le mani con aria assente. Non si accorse nemmeno del suo arrivo.
"Hiccup..." iniziò a punzecchiarlo ad una spalla per attirare la sua attenzione.
Lui sobbalzò, alzando finalmente lo sguardo su di lei "Ah s_sei tu!" disse "Scusa stavo... Stavo pensando..."
"...A Belle?" chiese tristemente la rossa.
Tornò nuovamente il silenzio, riempito solo dai passi degli studenti che camminavano lungo il corridoio e qualche chiacchiera di troppo.
Merida non sopportava tutto quel silenzio, specialmente tra di loro.
Inaspettatamente però, fu Hiccup a riprendere il discorso "...Belle è stata la mia prima amica qui..." abbozzò un sorriso amaro "La prima settimana ad Hogwarts fu terribile: mi ero perso tre volte, Black mi aveva dato il benservito a lezione e avevo fallito la prova di volo andandomi a schiantare contro Gaston" 
Merida gli si sedette accanto, ascoltandolo in silenzio.
"...Lui mi inseguì e mi sono dovuto nascondere nella Biblioteca per tutto il pomeriggio."
"Un ottimo nascondiglio" sorrise la ragazza "Gaston non sa nemmeno che aspetto abbia una Biblioteca."
"E' li che ho avuto modo di conoscere meglio Belle. Stava leggendo un libro babbano, piuttosto strano. E la prima cosa che mi disse fu: Sai che assomigli al protagonista di questo romanzo?" si voltò verso di lei, scettico "Credevo mi stesse prendendo in giro, non potrei mai assomigliare al protagonista di un libro. Loro sono sempre intelligenti, atletici, divertenti..."
"Beh..." Merida lo fissò con un sorrisetto divertito "Due su tre non è male."
L'altro la fissò, suscitando un risolino da parte dell'amica.
"Ammettilo, non sei mai stato molto atletico."
Hiccup non era un fanatico dello sport: gli piaceva, ma non abbastanza da volerlo praticare, tuttavia con gli anni aveva cercato di tenersi in forma, cosa che non passava inosservata, specialmente per chi non lo vedeva da parecchio tempo.
Puntò poi gli occhi sulla boccetta e inaspettatamente un piccolo sorriso si formò sul suo volto. Merida se ne accorse e si sporse leggermente per vedere di cosa si trattasse.
"Che cos'è?"
"Belle mi ha preparato questa pozione, poco prima del ballo" disse quasi sottovoce "Sai cosa mi ha chiesto in cambio? Voleva che facessimo pace. Non le piaceva vederci litigare..."
A quelle parole, lo sguardo di Merida si addolcì.
Era proprio da Belle fare una richiesta simile, non aveva mai amato le discussioni e cercava sempre di mantenere un animo pacifico.
"Non riesco ancora a crederci che..." non riuscì a finire la frase, forse per il troppo dolore. Strinse forte quella pozione ed abbassò il capo. Merida lo guardò per un lungo momento, vedendo alcune gocce scendere dal suo viso, si sporse verso di lui e lo abbracciò. Lo strinse forte, stupendosi anche lei di quel gesto.
Non si erano più chiariti dopo quella discussione del ballo, ma poco importava: la perdita della loro amica aveva completamente fatto passare in secondo piano quel litigio.
Non che non si fossero mai abbracciati lei ed Hiccup, avevano sempre avuto un legame molto profondo, ma su questo non aveva mai voluto indagare, perché avrebbe portato ad un cambiamento nel loro rapporto, e se tale cambiamento avesse avuto un esito negativo, avrebbe perso una delle persone più importanti della sua vita.
Hiccup c'era sempre stato per lei, in ogni situazione, ogni problema, si erano sempre aiutati. 
Forse in cuor suo sapeva che nessun altra persona sarebbe stata così significativa per lei.
"C_che cosa fai?" chiese poi a bassa voce il ragazzo. Quella domanda detta in quel modo la fece ridere.
Ma non si staccò.
"Cosa ti sembra? Ti abbraccio, sciocco" disse "E' per farti stare meglio."
Alla fine anche Hiccup ricambiò, la strinse forte.
"Credevo ce l'avessi con me."
"Anche io. Ma non voglio perdere un'altra persona importante per una sciocca lite."
"Non mi perderai mai!" avrebbe voluto dirle, ma per questa volta si limitò a rimanere stretto a lei ancora per un po'. Restarono in quella posizione fino a quando Hiccup non vide con la coda dell'occhio Rapunzel parlare con Toothiana e finalmente entrare in infermeria.
"Come sta Jack? Si è ripreso?"
Merida si scostò, guardandolo con un'espressione confusa, al che il Corvonero incalzò.
"Ho sentito che era svenuto per un brutto incantesimo. Immagino che uno dei suoi scherzi gli sia ritorto contro."
A quel punto il volto della ragazza si illuminò, ricordandosi improvvisamente della discussione avvenuta con Nord al suo ufficio.
"Tu... Non eri con lui?" continuò perplesso l'altro.
"G_Giusto! L'incantesimo... L'incantesimo che Jack ha fallito..." mormorò, sviando i suo sguardo "Quell'incantesimo..."
Hiccup la fissò in silenzio.
"Sicura di star bene?"
L'altra continuò a portare il suo sguardo da lui all'infermeria, rimuginando qualche parola a bassa voce. 
"Merida... Che succede?" 
Lei fece per parlare, ma si bloccò.
Non doveva raccontare di quella notte, non doveva dire a nessuno di Elsa, di Jack e soprattutto di Rapunzel.
Però più ci pensava, più la paura che Hiccup potesse cacciarsi in qualche guaio la tormentava, tenere i segreti aveva solo peggiorato la situazione e rischiato di rovinare il loro rapporto.
Inoltre Elsa era tornata al castello e questo in parte la preoccupava da morire.
Se avesse fatto anche del male a lui per sbaglio? Con Jack era stato un incidente, avrebbe potuto capitare anche ad Hiccup.
Anna era d'accordo con il preside di mantenere il segreto, ma lei non era convinta: Elsa era pericolosa e che l'avesse voluto fare di proposito o meno, rischiava di ferire qualcuno.
Lo sguardo fisso di Hiccup su di lei inoltre non la aiutava a nascondere quelle preoccupazioni.
Provò ad alzarsi ma lui le prese una mano, guardandola con decisione "Ehi, se ti preoccupa qualcosa, puoi dirmelo, lo sai" disse "Puoi fidarti di me."
A quel punto lei non resistette oltre.
Doveva dirglielo.
Lo guardò seria, prese un bel respiro e iniziò a raccontargli quello che sapeva. Era stufa anche lei di tutti quei segreti.



 

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NOTE AUTRICE:

Eccomi con un capitolo ricco di spiegoni e segreti da mantenere...Che poi Merida non segue ma va beh, lo si poteva immaginare alla fine xD
Anche Rapunzel ha avuto il suo bel colpo di scena, oltre ai capelli. Sono riuscita a trovare un escamotage anche per la loro lunghezza dai, altrimenti sai che casino per lei camminare con quella chioma.
Non so chi ci ha fatto caso, ma il quadro in cui Nord è affiancato ad un ragazzo biondo che gli consegna un regalo, è un riferimento al bellissimo film Klaus, lo potete trovare su Netflix ed è stupendo, garantito.
Mi sono lasciata prendere un po' la mano qui, gestire il dialogo tra il preside, Bunny e gli studenti è stato un bordello, temevo di non dare il giusto spazio a tutti o di rendere i dialoghi noiosi, spero vi sia piaciuto ❤

 
~Un abbraccio~
  
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