Non lo sente, Mary, il freddo attorno a lei – soffici fiocchi di neve, scaglie di nuvole che danzano nell’aria ammantando Downton di un velo candido che cancella ogni rumore. 

Tranne il battito impazzito del proprio cuore: quello, Mary lo avverte galoppare a un ritmo sfrenato, tanto da chiedersi come sia possibile che ancora non le sia uscito dal petto per fuggire lontano.
(Può sentire la melodia di un canto di Natale intonato a due voci – mani che le accarezzano la schiena in una danza lenta e struggente.)

Di felicità, si può morire? 

Se lo domanda quasi inconsciamente ma la risposta in quel momento non ha alcuna importanza. Tutto ciò che conta è quello che sta per chiederle Matthew – sorriso ebbro d’amore sulle labbra e occhi colmi di speranza e di luce.

Tutto attorno a loro cade la neve.





 

Non lo sente, Mary, tutto il calore che la circonda – occhi che non vedono più e orecchie che sono state sorde al pianto di suo figlio dal giorno stesso in cui è nato.

Ma il battito impazzito del proprio cuore, quello, Mary, lo sente ancora benissimo. Lo avverte galoppare a un ritmo sfrenato, tanto da chiedersi come sia possibile che non le sia ancora uscito dal petto per fuggire lontano. 

(Ancorato a una fredda lapide di marmo – smembrato in mille pezzi  sul terriccio del cimitero dove riposa Matthew.)

Perché il dolore non l’ha ancora uccisa?

Se lo domanda quasi inconsciamente ma la risposta in quel momento non ha alcuna importanza. Tutto ciò che conta è che la promessa fatta a Matthew ora è scomparsa con lui – finché morte non vi separi, dicevano.

È primavera, ma a Downton imperversa una bufera.
Ed è solo attorno a Mary che, questa volta, cade la neve.