Modi d’abbracciare

 
Stai guardando i tuoi genitori venire sepolti tre metri e mezzo sottoterra e vorresti non avvertire questa sensazione di vuoto immenso nel bel mezzo del tuo petto. Non è tanto per il vuoto in sé, come quando sei affamato, ma per la pesantezza di un macigno che ti sta piano piano schiacciando il diaframma. Il cuore, ormai, è come scomparso sotto il peso di un futuro che non ti vedranno mai avere. I polmoni, invece, si stanno lentamente svuotando d’aria, perché il soffocamento non è un processo abbastanza veloce. I funerali sono una piaga secondo Sirius, perché devi continuamente salutare tutti quanti, sorridergli e ringraziarli per essere lì a ricordarti di uno dei momenti peggiori della tua vita e ora stai pensando che ha ragione, ha ragione da vendere, il buon vecchio Sirius. 
 
Quando se ne sono andati via tutti, nel momento in cui persino i tuoi occhi stanno per cedere – rossi, circondati da un alone scuro perché non dormi da due giorni, così lucidi che ti sembrano appannati anche senza portare indosso gli occhiali –, i tuoi amici decidono che è il momento buono per dimostrarti la loro vicinanza e così, a turno, ti dedicano un lungo abbraccio. 
 
Sirius ha questo modo di abbracciare che ti colpisce, perché se non lo provassi in prima persona, non lo collegheresti mai a lui. Ti stringe forte, la mano destra sulla parte alta della tua schiena, le unghie che quasi ti trafiggono la carne per quanto è forte la sua stretta. L’altra mano, invece, è già scivolata sulla parte bassa della tua schiena, quasi ad accarezzarla senza che te ne renda conto. Le due mani simboleggiano il suo carattere: duro all’esterno, ma affettuoso all’interno, perché la parte migliore, quella più tenera, dev’essere invisibile agli altri.
 
Lily invece è diversa. L’hai già provato al matrimonio. Lei ti abbraccia con tutta se stessa. Le sua mani s’intrecciano fra di loro sulla tua nuca, come se non volessero lasciarti più andare, formando uno scudo con il suo corpo che ha il solo scopo di proteggerti. Ricordi ancora il suo abito bianco con le spalline che ti avvolgeva, il velo che le ricadeva morbido sulla schiena e il suo profumo che ti inebriava fin dentro i polmoni. Avresti voluto che quel momento non finisse mai, esattamente come questo. Entrambe le volte l’hai pensato perché non volevi che lei vedesse le tue lacrime ed entrambe le volte, tuo malgrado, hai fallito.
 
Il modo in cui ti abbraccia Remus, invece, è delicato. Sa di sandalo e bosco, come di un rifugio che hai abbandonato sulle montagne. Ti passa una mano sulla nuca con dolcezza, come a significare che lui, per te, ci sarà sempre. Lui ti dimostra che la purezza di un sentimento non è sintomo di debolezza ma anzi, di forza. Ha poi questo modo di guardarti negli occhi, Remus, mentre ti sta lasciando andare, che ti trasmette coraggio e rassicurazione insieme. Credi che nessuno abbia mai avuto tutto questo riguardo nei tuoi confronti lungo tutto l’arco della tua vita e probabilmente nessun altro l’avrà mai.
 
Peter, invece, è veloce. Non sai mai se stia cercando di nascondere qualcosa da te o nelle tasche della tua giacca. Ti lancia un sorriso timido che nasconde un evidente disagio e forse anche un po’ d’imbarazzo, mentre riporta le mani dietro la sua schiena e rifugge il tuo sguardo. A volte ti chiedi se ti abbia mai voluto bene, perché non riesci a ricordarti di un avvenimento in cui ti abbia rivolto davvero un briciolo d’attenzione.
 
La voce di Lily è ovattata. Ti arriva da lontano, rimbombando fra una costola e l’altra come una pallottola, anche se avverti distintamente la sua mano posarsi sulla tua spalla. Ti ridesti subito, annuisci in risposta alla sua domanda – Torniamo a casa? Harry ha fame – e poi lasci cadere una rosa bianca di fronte alla lapide dei Potter. Ti estranei così tanto dalla realtà, da non ricordare più che quello è anche il tuo cognome, il cognome di Lily, il cognome di Harry. Lo senti ancora vivo e pulsante fra le mani, che tremano mentre Lily ti chiede di tenere Harry per un attimo, ma tu non lo lasci cadere. Harry ti guarda con i suoi innocenti occhi grandi e ti stringe forte il pollice con le piccole dita. Quello è il suo modo d’abbracciare, a quanto pare: amorevole, ma determinato. Ti ricorda della sua presenza nella sua vita e tu tiri un sospiro di sollievo. Allora, lo sollevi verso l’alto, guardandolo ridere. Questo è invece il tuo modo di abbracciare, James: allegro, ma fermo, perché le persone che ami, tu, non le lasceresti cadere mai.

















Angolo autrice
Sono davvero tornata su EFP con una storia appartenente al fandom di Harry Potter? Sì, l'ho fatto. Ho visto la reunion e mi ha fatta tornare a scrivere di loro, dei Malandrini e di Harry, che mi hanno sempre portato tanto conforto. Voi l'avete vista? Io ho pianto l'anima ç_ç Ad ogni modo, la FF è ambientata al funerale dei genitori di James, che ho scoperto essere avvenuto dopo il matrimonio con Lily (e prima della nascita di Harry), perché ho pensato che quello potesse essere uno dei momenti in cui si vede davvero chi tiene a te e lo capisci tramite un semplice abbraccio.
Spero che la storia vi sia piaciuta! Fatemelo sapere, se vi va :)
Alla prossima,
E.